
Liz e Harper sono gemelle ma, a parte il rosso fiammeggiante dei capelli, non hanno mai avuto niente in comune. Oggi, a 36 anni, Harper è una pittrice, abituata alla fama e alla ricchezza, due figli e un divorzio alle spalle. Liz vive a Longwood Falls: un lavoro da bibliotecaria, tranquille serate con poche amiche, una casa fredda e silenziosa. La tragica morte della piccola Doe, la figlia di Harper, strappa Liz dalla sua routine e la porta a Stone Point dove l'attende un incontro da sempre sognato. Ma l'amore, sentimento che sovverte tutte le regole, non sempre è facile da accettare e la strada che porta alla felicità talvolta può essere tortuosa.
Marina vive sola, in un villaggio medioevale. Tante sono le ingiustizie e gli errori che vede intorno a sé. Vorrebbe gridare, ma la sua voce ha ormai perso ogni forza. E per ritrovare l'armonia perduta dovrà affrontare un fantastico viaggio, dovrà imparare a correre con i lupi e conoscere l'immobilità della tartaruga. Solo così potrà ritrovare il suo posto nella grande storia del mondo.
La vita non era mai stata generosa con Sofja Illarionovna. Dopo aver perso il marito, fucilato perché dichiarato "nemico del popolo", aveva trascorso vent'anni in un lager in Siberia. Al suo ritorno a San Pietroburgo, il figlio, noto trafficante di valuta, era stato ucciso in un regolamento di conti. Dopo tante tragedie, la sua morte per omicidio ha il sapore di un epilogo scontato. Non per Tatjana Tomilina, giudice istruttore di San Pietroburgo e famosa scrittrice. Lei diffida delle soluzioni ovvie, e si mette a scavare nella vita della donna. Le indagini la metteranno sulla strada di un'altra investigatrice allergica ai casi facili, la Kamenskaja, alle prese con il duplice omicidio di una coppia avvenuto a Mosca.
Platonov è un uomo braccato. Ex funzionario del Ministero degli Interni, è stato accusato di corruzione, contrabbando di metalli preziosi e omicidio. È un complotto, ma lui non può provarlo, la sua unica possibilità è fuggire, nascondersi e sperare di scagionarsi, guidando da lontano le indagini della polizia. Trova rifugio a casa di una sconosciuta, Kira, che accetta di aiutarlo e che lentamente si innamora di lui e trasmette i suoi messaggi alle persone che potrebbero tirarlo fuori da quell'impiccio. Per la Kamenskaja, della Polizia criminale di Mosca, è un caso difficile: difficile credere che Platonov sia innocente, ci sono troppi elementi contro di lui. Difficile anche rompere certe barriere di silenzio, difficile capire su cosa aveva messo le mani, non potendogli parlare direttamente. E poi ha tra le mani anche l'indagine su un killer misterioso che uccide ogni settimana, sei vittime senza legami tra loro, freddate in vari punti della città senza un apparente disegno. Più i tasselli si incastrano, più Nastja si accorge che questa volta ha a che fare con qualcosa di più astuto di qualunque criminale, qualcosa contro cui non esistono né armi né strategie abbastanza potenti: il semplice, banale destino.
In una discarica alla periferia di Mosca viene trovato il cadavere di una ragazza morta strangolata, Mila Shirokova. La lista dei sospetti è piuttosto lunga perché lo stile di vita della donna era a dir poco disinibito e molti avevano motivo di odiarla: Strelnikov, l'amante ripetutamente tradito, la moglie di lui, che assieme al marito temeva di perdere l'agiatezza, Ljuba, l'amica ingannata. Ma ognuno di loro sembra avere un alibi di ferro. Con la morte di Ljuba, che si suicida proclamandosi innocente, la polizia perde il più probabile indiziato e deve ritornare al punto di partenza.
Trudi ha solo sedici anni quando viene deportata con la mamma nel campo di concentramento di Stutthof. Questa è la sua storia, raccontata in prima persona: una storia di sofferenza, ma anche di coraggio, di incrollabile speranza e di libertà. Età di lettura: da 10 anni.
"Jing Ke estrasse la mappa e la porse a Ying Zheng. Rimase davanti a lui in ginocchio. Questi la guardò con attenzione, e cominciò a dispiegare il rotolo. Giunto all'ultima piega, la visione inattesa di un piccolo pugnale lo fece balzare all'indietro inorridito, Jing Ke fu lesto a impugnare l'arma, prima che questa scivolasse a terra. Con la mano, afferrò una manica dell'abito del re, preparandosi a vibrare un colpo micidiale." Nel III secolo a.C., la Cina è insanguinata da lotte per il potere che oppongono i sovrani di numerosi staterelli. Tra battaglie, duelli e intrighi di palazzo, sono numerose le vittime di questa carneficina, che non ha riguardi per il sesso o l'età. Ma un giovane riesce a scampare alla strage. È Ying Zheng: in lui si compirà il destino della Cina imperiale. Fondatore della dinastia Qin, diventa un tiranno spietato e crudele, odiato dai sudditi, temuto dai nemici e costantemente a rischio di attentato. Sbarazzatosi dei due reggenti - la madre e il primo ministro, che forse era il suo vero padre - non trova ostacoli nella conquista dell'impero che lo conduce a porre fine a una guerra plurisecolare tra i diversi stati, sottomettendone ogni sovrano, fino a controllare l'intera Cina. A capo di un impero vasto e invincibile, diffonde la cultura del terrore, dando impulso alla costruzione della Grande Muraglia. Cultore di magia e alchimia, si guadagna fama d'immortalità e trasforma la sua figura in mito e leggenda.