
Georges Bernanos (Parigi 1888-1948) ebbe un'educazione religiosa che lo avvicinò in un primo momento ai circoli cattolico-nazionalisti dell'Action francaise, dai quali però si staccò nel 1932. Esordì come scrittore nel 1926 con il romanzo Sotto il sole di Satana e nel 1936 pubblicò il Diario di un parroco di campagna. Dal 1934 al 1937 soggiornò in Spagna e, in aperta denuncia al franchismo, scrisse I grandi cimiteri sotto la luna. Durante la seconda guerra mondiale svolse attività giornalistica in Brasile a favore della Francia libera. Varie opere uscirono postume, fra cui i Dialoghi delle carmelitane. Questa monografia critica analizza la vita di Bernanos, la singole opere, i temi e motivi, fornendo inoltre una bibliografia.
Pubblicato nel 1880, non piacque né ai critici né agli appassionati lettori di poesia leopardiana. Vi si narrano i sette anni di convivenza dei due amici, trascorsi tra Firenze, Roma e Napoli, ultima tappa, anche metaforica, del viaggio leopardiano. Un libro provocatorio (costò qualche giorno di prigionia al suo autore) come furono, a quei tempi, la vita e la poesia del Leopardi.
Nel corso di una ricerca d'archivio Sandro, giornalista, s'imbatte nello scarno resoconto di un episodio dell'occupazione nazista di Roma: la fucilazione di dieci donne che avevano dato l'assalto a un forno. Il fatto, realmente accaduto ma dimenticato dalla storia "ufficiale", a poco a poco diventa un'ossessione per il protagonista che - a cinquant'anni di distanza decide di investigare, parlando coi testimoni, cercando le prove, interrogando i documenti.
Partito da Singapore nel 1952 con la sua giunca Marie-Thérèse, Moitessier fronteggiò in navigazione solitaria il monsone dell'Oceano Indiano, approdando infine sugli scogli dell'arcipelago Chagos. Sull'isola di Mauritios riuscì a guadagnarsi da vivere e a costruire con le proprie mani il Marie-Thérèse II, l'imbarcazione destinata a risalire l'Atlantico per portarlo fino a Trinidad. Nel mare delle Antille il navigatore perse anche questa barca. Da allora Moitessier ha doppiato Capo Horn un paio di volte e si è avventurato in un giro del mondo solitario senza scalo.
Il capitano di lungo corso Luan Qylafku e il medico Roque de Silva viaggiano sulla stessa nave. Entrambi sono diretti verso luoghi misteriosi, gli approdi di due vite che sentono naufragare nel dolore. E mentre la nave solca le acque, si dipana davanti agli occhi del lettore il ricordo delle esistenze dei due protagonisti. Nella mente di Roque la sua infanzia a Lisbona e poi l'incontro con Pedra Mendez, donna bellissima e sensuale, che ha vissuto accanto a lui per sette anni e poi è fuggita. Nel racconto di Luan un altro volto femminile, quello di Edda. Cuore del romanzo, la malinconica storia della vita di Pedra, fino alla sua scomparsa. Roque la cerca, e alla fine la ritroverà in costanze misteriose che coinvolgeranno anche l'amico Luan.