
Un baba, un sadhu, è un uomo che ha rinunciato: la sua città è la giungla, il suo tetto è una grotta, il suo letto la terra, la sua acqua quella del fiume, il suo cibo le offerte spontanee. Il sadhu non vuole possedere niente, tiene acceso il fuoco, si dedica all'esecuzione dei riti che scandiscono la giornata in accordo con i ritmi della natura. A volte si illumina in un sorriso: e comunica con il divino. Baba Cesare - l'asceta italiano protagonista di questo libro -, dopo essersi ribellato a un'esistenza ordinaria, si è avvicinato al mondo dei sadhu indiani. Il suo percorso è molto diverso da quello che potremmo immaginare noi occidentali, abituati ai "processi di beatificazione" con i quali si cercano tracce di ascesi nelle vite di chi sfiora la santità. Dal mondo senza frontiere degli anni Settanta, attraversato dai magic bus che portavano in India passando per la Turchia, l'Iran, l'Afghanistan, il Pakistan, il suo cammino di uomo avventuroso e assetato di vita ci conduce fino a oggi, alle nazioni chiuse e blindate dei nostri tempi. L'incontro tra Folco Terzani e Baba Cesare dà vita a un libro unico - romanzo di avventure, viaggio spirituale, inchiesta su un mondo svelato nel suo fascino controverso, dialogo sul senso ultimo della vita -, le cui pagine possono essere lette come un imprevedibile mémoire, un postumo romanzo di formazione e insieme come un testo sapienziale dal passo umile ma rivoluzionario, in grado di cambiare il nostro modo di camminare per le strade del mondo.
La sua storia è una pagina vuota, il suo passato è avvolto nel mistero. Ma Geiger ha un dono che pochi possiedono: riconosce una menzogna nell'istante in cui la sente. E nel suo settore, il recupero informazioni, questa è una dote impagabile perché la verità è la merce più preziosa sul mercato. I suoi clienti - multinazionali, governi o il crimine organizzato - contano sulla sua leggendaria abilità di ottenere sempre quello che vuole, anche dai soggetti più riluttanti. Meticoloso e superprofessionale, diversamente dai concorrenti, Geiger di rado fa scorrere sangue. Usa invece tecniche di interrogatorio particolari, soprattutto psicologiche, per spingere chi ha di fronte a un punto in cui il dolore cede il posto alla paura, perché solo in quel momento smetterà di mentire. Una delle regole del suo codice etico è di non lavorare mai con i bambini. Ma un giorno è proprio un ragazzino di dodici anni, Ezra, che gli viene portato chiuso dentro a un baule dal suo ignaro socio Harry Boddicker. Qualcosa non quadra. Il cliente non è chi dice di essere e Geiger decide senza esitazioni di seguire il suo istinto e salvare a tutti i costi il bambino: lo prende con sé e scappa, mettendosi inevitabilmente in grave pericolo. Ma se Geiger e Harry non scoprono in fretta perché il cliente è così ansioso di impadronirsi dei segreti del ragazzo, diventeranno loro stessi le vittime di un nemico senza scrupoli.
Anche la critica non ha potuto fare a meno di constatare, dopo il suo ultimo grande successo con “Il tempo che vorrei”, che Fabio Volo è un vero e proprio fenomeno: editoriale, letterario, di costume. I suoi libri riempiono le classifiche (capita di vederli presenti anche tutti e cinque contemporaneamente), gli zaini dei ragazzi e le borse da lavoro degli adulti, le mani dei viaggiatori e i comodini dei sognatori. Ma oltre ogni tentativo di spiegazione (sociologica, semiotica, storica), oltre la sua notorietà mediatica, rimangono dei libri pieni di emozioni, di ironia, di intelligenza. Come questo suo nuovo romanzo.
Dalla luce accecante delle coste tunisine alla penombra umida di uno scantinato nel carruggio di un paesino ligure: è lunga la strada che porta il ventenne Mohamed lontano dalla propria terra alla ricerca di un nuovo mattino, con un doloroso segreto custodito nel cuore. Il tempo è un lusso da dimenticare per chi è costretto a badare quotidianamente alla sopravvivenza, e Mohamed, dopo aver chiuso i ricordi in una giara senza fondo, si affida all'urgenza dei propri bisogni più essenziali. Ma la fortuna lo assiste quando una notte, sfinito dalla fatica, improvvisa un giaciglio e si addormenta fuori dal magazzino del vecchio Cristoforo, un carpentiere in pensione dai modi bruschi e un po' sgarbati. Vinta l'iniziale diffidenza, tra i due nasce un sentimento e fortissimo di vicinanza, come se l'età e le distanze non fossero nulla rispetto alla loro essenza comune: è il mare che con il suo linguaggio universale con i suoi gesti antichissimi -, anziché separarli, li unisce. I giorni trascorrono uno simile all'altro, sospesi in un tempo uguale che, ciascuno per le sue ragioni, né Mohamed né il vecchio vogliono misurare: piano piano, il ragazzo dimostra al "baccan" (padrone) come chiama il suo ospite di conoscere le parole e i gesti dell'arte navale: insieme si mettono all' opera per finire di costruire il gozzo che il vecchio da solo stentava a portare a termine
II volume raccoglie una scelta di testi di Valéry suddivisi in sezioni per genere letterario. La poesia è presente con i grandi testi che gli hanno dato fama, un'ampia raccolta delle poesie giovanili e una scelta delle poesie ritrovate nella corrispondenza con gli amici: versi finora ignoti, ove l'erotismo si fonde con la tenerezza. Accanto alla poesia, il Meridiano presenta un campione di prosa poetica, i grandi dialoghi, il teatro e un'ampia sezione di saggistica - dedicata all'arte, al pensiero astratto, ai problemi concreti del mondo attuale. Ma è la sezione "Modelli e strumenti del pensiero" a delineare il percorso del tutto personale di Valéry: da "Monsieur Teste" che fece dello scrittore l'idolo dei surrealisti - al suo particolare "Leonardo da Vinci", dall'analisi del funzionamento della mente condotta attraverso i "Quaderni", alle riflessioni sulla creatività letteraria che hanno costituito il suo "Corso di Poetica" al Collège de France, totalmente inedito. Tutte le traduzioni sono nuove.
Paolo Nespoli ha trascorso circa sei mesi nello Spazio. E da lassù, vivendo in assenza di gravità, in situazioni di emergenza, guardando la Terra dall'alto, ha capito alcune cose della nostra vita di tutti i giorni. In questo libro l'astronauta italiano racconta a noi che stiamo a terra le lezioni che lo Spazio gli ha insegnato. Con entusiasmo e chiarezza, con ironia e poesia. In orbita (e nella lunga e severa formazione da astronauta) Nespoli ha imparato nozioni pratiche e filosofiche. Vivendo in assenza di gravità, ha imparato ad assumere nuove abitudini, saper tornare bambino per apprendere di nuovo a vivere in una realtà in cui anche gli aspetti più scontati sono diversi dal solito. Costretto sempre al massimo della performance, ha imparato a lavorare in squadra, a gestire gli imprevisti, a ottimizzare il tempo, a riconoscere i propri limiti e fare tesoro dei propri errori. Ha imparato che i sogni vanno coltivati con cura, ma che a un certo punto, se si vogliono realizzare davvero, bisogna svegliarsi. Che se si guarda sempre avanti, se si punta sempre in alto, le stelle non sono poi così lontane. Mentre era sulla stazione spaziale, Nespoli ha comunicato con migliaia di "terrestri" attraverso i social network, trasmettendo informazioni, emozioni, e incantandoci con le sue meravigliose foto scattate da lassù. A volte bastano alcune immagini, selezionate e riproposte in questo libro, per capire con una vertigine come cambiano le cose osservate da un altro punto di vista.
"Oddio, ce la farò?" Quante volte una domanda come questa si ripete nella giornata di una donna, evidenziando ciò che è diventato un problema cronico: la mancanza di tempo. Come si fa a conciliare il lavoro in una società finanziaria, un marito talvolta noioso, due bambini piccoli e bisognosi di cure, senza dimenticare un amante on-line? Sono questi i crucci in cui si dibatte quotidianamente Kate Reddy, una trentacinquenne in carriera che conta i minuti come altre donne contano le calorie, costretta a destreggiarsi tra appuntamenti di lavoro, impegni familiari, massaggi, sedute dal dentista e mille altre faccende. È una donna di oggi, combattuta tra il desiderio di realizzarsi e la frustrazione degli inevitabili sensi di colpa. E tutto lascia presagire che prima o poi la situazione non potrà che precipitare. Ma Kate non si abbatte facilmente e ha dalla sua un'arma assolutamente invidiabile: l'ironia.
Stati d'animo, pensieri, considerazioni sull'Italia di oggi, sul nostro tempo, sul disagio di questi anni di fronte a un mondo sempre meno preparato ad affrontare la crisi, non solo economica, che lo attraversa, e la violenza che da ogni parte lo investe.
Nascono così questi Esercizi superficiali, titolo in assonanza con "esercizi spirituali" che allude alla concentrazione necessaria per sottrarsi al linguaggio della falsa profondità, e richiama il volo lieve della libellula, simbolo della nuova collana che questo testo inaugura. E dunque proprio al linguaggio si affidano queste prose brevi e d'occasione, seguendo gli umori del momento ponendosi in rapporto alla situazione politica, trasferita però in una dimensione diversa, di carattere letterario.
Guidati dal senso comune e dalla logica elementare contrapposta alla logica ideologica, questi esercizi sono gli exempla di uno stile semplice che aspira alla leggerezza e nasconde la fatica che ci vuole per raggiungerla.
Così lo spazio in cui si muovono è la letteratura, che si intreccia alla politica, e la politica alla vita, le riflessioni si saldano ai sentimenti, ai dubbi e agli interrogativi cui è difficile dare una risposta. E infatti il libro si chiude con uno sguardo al cielo stellato, mentre il cri cri cri del grillo rivolge la sua vana domanda nel silenzio notturno dell'universo.
A cosa serve un padre? E cosa resta di lui se non un mito? C'era una volta un'Italia attiva e industriosa, attraverso cui scorrazzavano sulle loro Alfa Romeo uomini di multiforme ingegno: gli imprenditori. L'ingegner Albinati era uno di questi, prototipo di una razza al tempo stesso serissima e scanzonata, di pionieri del benessere e fumatori accaniti. Ma la sua spinta vitale all'improvviso cambia di segno trasformandosi in malattia, che lo divora e se lo porta via in nove mesi, in una paradossale gestazione al contrario. "Vita e morte di un ingegnere" racconta il decadimento fisico e le ossessioni, le vane speranze, e poi tentennamenti, slanci e rimorsi. In una memoria di crudele precisione, nutrita di tutto il risentimento e dell'amore che si può nutrire verso un padre che non hai abbracciato una sola volta in vita tua, Edoardo Albinati ricostruisce la lunga fuga di un uomo talentuoso attraverso i corridoi del boom economico, i doveri della famiglia, le aspirazioni segrete e indicibili, e infine il male che obbliga a chiedersi: chi sono? Cosa ho vissuto a fare? Chi ho amato veramente? Ritrovato il ritratto del padre in frantumi, Albinati ha provato pazientemente a ricomporlo. Inseguendone la parabola umana negli anni dell'affermazione e poi nel doloroso epilogo, le sue pagine ridanno vita a una generazione di uomini instancabili che hanno costruito e al tempo stesso disfatto la loro vita, pagando questa impresa con un'incolmabile distanza dai propri figli.
Kay Scarpetta deve incontrare alla Georgia Prison for Women una detenuta colpevole di reati sessuali e madre di un diabolico killer. Kay è determinata a far parlare la donna per scoprire che cosa è davvero successo al suo vice, Jack Fielding, ucciso sei mesi prima. È una ricerca personale e anche professionale, dal momento che Kay sta seguendo un'indagine che riguarda una serie di macabri crimini che lei è convinta abbiano a che fare anche con la morte di Jack Fielding. L'uccisione di un'intera famiglia a Savannah, una giovane donna nel braccio della morte e una catena di altre morti inspiegabili sembrano essere tutti collegati fra loro. Ma chi c'è dietro tutto questo e perché? Kay Scarpetta scopre presto che questo è solo l'inizio di qualcosa di più terribile: un complotto terroristico internazionale. E lei è l'unica che può fermarlo.
Reilly Steel, giovane investigatrice forense di origine irlandese nata e cresciuta in California, viene chiamata a dirigere il laboratorio della Scientifica di Dublino. È una donna brillante, intelligente e molto bella, la cui esistenza è stata segnata da una terribile storia familiare, culminata nella sparizione della sorella minore, che ancora la perseguita in tutti i suoi peggiori incubi. Lasciandosi alle spalle la frenesia di San Francisco, Reilly spera di riuscire finalmente a mettere da parte i fantasmi del passato e ripartire da zero. Ben presto, però, questo desiderio si rivela un'illusione: Reilly inizia infatti a occuparsi di una serie di morti misteriose, in apparenza scollegate tra loro, che stanno terrorizzando l'intera città. Ad affiancarla nelle indagini c'è il detective Chris Delaney, anch'egli tormentato da un segreto: un grave problema di salute con cui si trova a dover fare i conti. Analizzando e confrontando gli eventi, Reilly e Chris capiscono di essere di fronte a un serial killer che obbliga le sue vittime a infrangere i tabù più inviolabili, come l'incesto o il cannibalismo. In una frenetica caccia all'assassino, grazie alle sue notevoli doti intuitive Reilly scopre che il colpevole è molto più vicino a lei di quanto creda.
È notte fonda e Lacey Flint, una detective della polizia di Londra, si sta dirigendo alla propria auto nella zona sud della città quando all'improvviso si trova di fronte una donna che, orrendamente pugnalata, le muore tra le braccia. In un primo momento Lacey viene tenuta lontano dalle indagini: non solo è giovane e inesperta, ma si trovava anche sul luogo del delitto. A questo omicidio ne seguono presto altri e lei si rende conto che ricalcano esattamente quelli compiuti da Jack Lo Squartatore, il sanguinario assassino che seminava il terrore nel quartiere di Whitechapel alla fine dell'Ottocento. C'è dunque qualcuno deciso a ripeterne le efferatezze? E se così fosse, come individuare il prossimo obiettivo e salvarlo? Affascinata fin da ragazzina dal caso del famoso serial killer, di cui ha studiato tutti gli omicidi nei particolari, Lacey è la persona più indicata ad aiutare i colleghi che stanno indagando. Inizia così a collaborare con il detective Mark Joesbury, che è attratto da lei pur non essendo totalmente convinto della sua innocenza. Lacey si rende conto che per interrompere la scia di sangue dovrà ingaggiare una corsa contro il tempo e che l'assassino è più che mai pronto a colpire

