
Port Mortuary - letteralmente il porto dei morti - è il luogo in cui vengono smistati i cadaveri dei caduti in guerra della base dell'Aeronautica militare di Dover. È qui che Kay Scarpetta sta seguendo un corso di addestramento sulle autopsie virtuali quando, in una fredda sera di febbraio, viene richiamata in tutta fretta dalla nipote Lucy e dall'investigatore Pete Marino al CFC di Boston, il nuovo centro di medicina forense civile e militare da lei diretto. Qualcosa di molto grave e inspiegabile è appena accaduto, qualcosa che potrebbe rovinarla sia professionalmente che personalmente, travolgendo nello scandalo la struttura sperimentale di cui è a capo. Un giovane uomo, morto apparentemente per un malore e custodito nella cella frigorifera del CFC, viene trovato in un lago di sangue, e ciò avalla l'ipotesi che fosse ancora vivo quando vi è stato rinchiuso. L'autopsia sul suo cadavere rivela la presenza di agghiaccianti lesioni interne, complicando ulteriormente il quadro. La situazione è tanto più seria in quanto Jack Fielding, vicecapo del centro, è scomparso nel nulla dopo essere stato indagato per un suo presunto coinvolgimento in altre morti sospette. Kay Scarpetta si trova di fronte a un caso estremamente difficile e pericoloso che ha pesanti riflessi non solo sulla sicurezza nazionale, ma anche sulla sua vita privata. In una frenetica corsa contro il tempo deve affrontare un nuovo scaltro e crudele e fare i conti con una vicenda che coinvolge i fantasmi di un passato mai sopito.
Andrea è un giovane avvocato romano che ha cominciato dal basso ma che adesso ha uno studio avviato, una bella moglie e tre figli, la tessera del Circolo Canottieri e quella dello stadio... Quando, per fare un piacere a un amico, sceglie di seguire una causa di divorzio, ancora non sa quanto la sua vita è destinata a cambiare: scavare nell'esistenza di Fiammetta per poterla difendere dalle angherie del marito gli aprirà gli occhi su cose che non aveva mai voluto vedere. E piano piano le certezze che avevano reso solida la sua vita iniziano a sgretolarsi... Elena invece è single: separata, con un bimbo e di fatto dipendente dall'aiuto di sua madre, senza la quale la sua vita quotidiana andrebbe a rotoli. I tribunali, la miseria delle rivendicazioni, i ricordi in frantumi, i figli usati per tristi ricatti; ma anche la dignità di uomini e donne che rivendicano il diritto a essere felici e amati: un romanzo che racconta da dentro l'universo burocratico ed esistenziale del divorzio in Italia.
Cosa accade se ti scippano il telefonino e tutta la tua vita è lì dentro? Ti senti persa, naturalmente. È quello che capita a Poppy, una scombinata fisioterapista prossima alle nozze con un affascinante docente universitario. Proprio quando il telefono le serve per una faccenda a dir poco urgente! Perché tra le altre cose, nel bel mezzo di una festa con le amiche ha appena perso il suo prezioso anello di fidanzamento, uno smeraldo come non ne ha mai visti nella sua intera esistenza. Poppy è nel panico, e mentre cerca affannosamente l'anello perduto cosa vede in un cestino dei rifiuti? Un cellulare nuovo di zecca che sembra aspettare proprio lei. È un attimo. Ed è suo. Non può permettersi il lusso di rimanere scollegata, non in questo momento. Ma di chi è quel telefono? E a cosa si riferiscono gli strani messaggi che riceve? Poppy non ha il tempo di farsi troppe domande. Ha un anello da ritrovare, un matrimonio da organizzare e qualche cosuccia in sospeso con i suoi futuri suoceri. Ma non sa che quel telefono e lo sconosciuto con cui si troverà a condividerlo le metteranno a soqquadro la vita...
"Ho trovato una porta per uscire dalla prigione, una porta che si apre verso la libertà. Scrivo queste pagine per mostrartela." Comincia così il nuovo romanzo di Peter Hoeg. La prigione è ovviamente una metafora, è la vita che non viviamo ma da cui ci lasciamo vivere. A raccontare è Peter, un quattordicenne appassionato di calcio, che vive a Fino, piccola isola di fantasia nell'arcipelago danese, posta nel mezzo del Mare delle Possibilità. Peter è figlio del pastore dell'unica chiesa e la madre è organista, ma i suoi non sono due genitori normali, e ogni tanto, senza preavviso, spariscono nel nulla. Conoscendo la loro tendenza a truffare il prossimo, quando scompaiono per l'ennesima volta lasciandosi alle spalle poche tracce, Peter decide di battere sul tempo la polizia e parte alla ricerca dei genitori per impedire che si mettano definitivamente nei guai, condannando i figli all'orfanotrofio. Con lui ci sono anche il fratello maggiore Hans, che sembra "nato con ottocento anni di ritardo" tanto il suo animo è cavalleresco, la sorella Tute, incantatrice dalla memoria prodigiosa, e il cane Basker III, tutto sommato il più normale della compagnia. Una vicenda e un romanzo sorprendenti, dal ritmo incalzante, dove i ruoli sono continuamente rovesciati: in una fuga rocambolesca i piccoli inseguitori diventano a loro volta inseguiti.
Robert W. Coates è un giovane meccanico americano, di buon carattere, religioso, affezionato alla famiglia. Coltiva però pregiudizi razziali e un patriottismo che sconfina nel nazionalismo. Ciò lo induce a diventare un infiltrato, per conto di agenzie specializzate, nei sindacati e nel movimento operaio, con il fine di spezzare gli scioperi e di ricondurre i lavoratori alla disciplina. Attraverso i suoi occhi seguiamo il percorso spesso tragico del sindacalismo americano lungo l'arco di un cinquantennio, con i suoi episodi grandiosi e terribili. Dai grandi scioperi dei ferrovieri di fine Ottocento fino all'epopea degli Wobblies, gli Industrial Workers of the World, nei primi vent'anni del Novecento: l'organizzazione che cercò di unificare gli operai precari e non specializzati di tutte le etnie, usando armi inedite quali i volantini multilingue, la canzone, il fumetto. Un romanzo dalle tinte via via più nere, costellato da figure storiche e memorabili, tra cui lo scrittore Dashiell Hammett. Lo stesso Robert W. Coates fu, negli anni Trenta, tra i protagonisti del processo che svelò la cupa realtà dello spionaggio sindacale negli Stati Uniti.
Questa è la storia di Kate e William, due ragazzi che si sono conosciuti all’università, si sono innamorati, si sono lasciati per poi rimettersi insieme e decidere di sposarsi. All’apparenza una storia d’amore come tante, se non fosse che uno dei due è il futuro re d’Inghilterra e che la loro relazione è stata seguita passo passo da milioni di persone nel mondo, tutte invitate il 29 aprile al loro matrimonio in televisione. Alfonso Signorini, con il suo stile unico e appassionante, ci racconta la storia di William e Kate: il primo incontro, le loro famiglie così diverse, le difficoltà, le litigate, le corse in macchina, le feste, i momenti pubblici e quelli privati. E ce lo racconta come se fosse una favola, una favola d’amore reale.
Mentre il mondo festeggia il terzo anniversario della perestrojka, da Mosca una giovane donna, Katja, trova il modo di far giungere a Londra un manoscritto esplosivo. Segreti militari che potrebbero cambiare il corso della storia, indirizzati a Barley Blair, uno scalcinato editore inglese pluridivorziato, gran bevitore, appassionato di jazz, sassofonista dilettante. Barley capisce di essersi cacciato suo malgrado in un delicatissimo intrigo dal quale può uscire solo scoprendo l'identità e le intenzioni dell'autore del manoscritto. Si trova così arruolato nei Servizi Segreti britannici, ma i tempi stanno cambiando e così pure gli eroi. In questo scenario a Barley non resta altro che ascoltare le voci del cuore: nonostante i matrimoni falliti, crede ancora nell'amore e negli ideali. E in Katja sembra aver trovato entrambi... Un thriller, una storia di spionaggio e passioni tra le più amate di le Carré; un romanzo che è anche un ritratto della Russia post-sovietica e degli oscuri personaggi che si muovevano tra i rottami della cortina di ferro.
L'equipe che cura per i Meridiani le opere di Dante tradizionalmente definite "minori" è diretta da Marco Santagata. L'edizione si articola in tre volumi in cui le opere per la prima volta sono disposte in ordine cronologico, superando la consueta divisione fra il Dante latino e quello volgare. Significativa è l'attenzione riservata al pensiero politico di Dante, alla sua speculazione filosofica, alle sue riflessioni sulla lingua, che vengono studiati da esperti dei singoli ambiti. In questo primo volume viene presentata la poesia di Dante e la sua riflessione sulla poesia. Punti di forza sono il ricchissimo e innovativo commento di Claudio Giunta alle Rime; e quello di Mirko Tavoni al De vulgari eloquentia, le cui ricerche modificano in profondità il quadro del pensiero linguistico dantesco. Per la Vita Nova si ripropone, appositamente rivista e aggiornata, l'edizione pubblicata da Einaudi nel 1996 a cura di Guglielmo Gorni. La collocazione cronologica delle Rime prima della Vita Nova consente di seguire lo sperimentalismo di Dante giovane, impegnato su ogni accordo della tastiera lirica contemporanea e capace poi di operare una consapevole scelta critica e interpretativa. Di grande respiro l'Introduzione generale, firmata dallo stesso Santagata, che delinea un panorama originale della poetica e del pensiero di Dante, seguendone l'evoluzione e rintracciandone i motivi ricorrenti all'interno delle opere. Introduzione di Marco Santagata.
"Il libro dell'inquietudine" è il "Grande Libro" che Pessoa scrisse nel corso di tutta la vita, il progetto mai concluso cui si dedicò dagli anni Dieci al 1934 almeno. "Il libro che Pessoa ha scritto ma non ha mai letto" secondo la paradossale definizione di Eduardo Lourenço, ci è giunto in forma di centinaia di frammenti che, nella loro grande maggioranza, raccontano l'autobiografia "senza avvenimenti" di Vicente Guedes prima, di Bernardo Soares poi. In particolare Soares, aiuto contabile in una ditta di Lisbona, è l'uomo qualunque, prigioniero della quotidianità, stritolato dal ripetersi di giorni sempre uguali e dalla mediocrità dei colleghi, l'uomo perennemente alla finestra, le cui vie di fuga sono l'arte, il sogno, l'immaginazione. Cinico, a volte freddo, egocentrico ed egoista, Soares scruta dentro di sé con narcisistico, morboso ed esacerbato interesse per le proprie sensazioni. I brani di diario, i cui motivi costanti sono il tedio, la stanchezza, l'inazione, il sogno, la fuga dal mondo reale, la fobia dei rapporti interpersonali, si alternano a riflessioni sull'arte, la politica, la scienza... Ma il "Libro" non è solo questo: è anche uno scrigno di testi di taglio simbolista, le cui atmosfere rarefatte ci proiettano in un mondo onirico e atemporale molto suggestivo. Esempi di una prosa raffinata, retoricamente elaborata, che in questa nuova edizione, curata da Valeria Tocco, rivive in tutta la sua complessità e ricchezza.
Pola 1945. La storia è crudele con gli italiani dell'Istria, della Dalmazia e di Fiume: se nel mondo si festeggia la pace, qui le loro sofferenze non hanno tregua. Il dramma della gente di Pola sconvolge la famiglia del piccolo Sergio, costretta a subire umiliazioni e soprusi da parte dei nuovi occupanti slavi. La mamma di Sergio, Nives, maestra di scuola elementare, si batte con grande coraggio nella difesa dei confini della patria: colta, autorevole, fiera, raccoglie intorno a sé i propri concittadini che non intendono chinare la testa di fronte alle decisioni dei vincitori. Anche Sergio nutre per la madre una vera ammirazione. Ha sei anni, è cresciuto con lei, ha visto il padre per la prima volta soltanto al suo ritorno dalla guerra. Per lui prova soggezione, quasi diffidenza. Intanto l'annessione dell'Italia orientale alla Jugoslavia travolge l'esistenza degli istriani. Nella famiglia di Sergio è tempo di decisioni gravi. Flavio e Sergio, padre e figlio, impareranno a conoscersi, suggellando un'affettuosa dolcissima alleanza, che li aiuterà, dopo imprevedibili avventure e grandi sofferenze, a costruire una nuova vita insieme. Nelle pagine di questo romanzo, la rigorosa ricostruzione di un periodo terribile e ancora poco conosciuto del Novecento si accompagna a una storia intima, delicata, toccante. Stefano Zecchi dà vita a un affresco importante, che illumina il dramma di un popolo e insieme racconta tutta l'emozione di un grande amore tra padre e figlio.
"Aeroromanzo" scritto netl'odiata-amata Venezia nel 1944, durante l'ultimo periodo di vita di Marinetti, Venezianella e Studentaccio arricchisce l'illustre tradizione delle rappresentazioni letterarie della città lagunare con nuove immagini, a metà tra un'incredibile ricchezza di dettagli e una delirante vena surrealista, e trasfigura nell'arte la drammatica vicenda di quegli anni. Nella trama si intrecciano due temi, la città e la donna, entrambi identificati nel personaggio principale, la bella crocerossina Venezianella, donna sensuale, enigmatica e vitale, ma anche intensamente spirituale, musa ispiratrice e novella Angelica in fuga perenne. Di lei si innamora Studentaccio, volontario in licenza medica dal fronte, impegnato in un'utopica impresa architettonica: la costruzione, sulla Riva degli Schiavoni, della Nuova Venezia futurista. Un romanzo gioioso e giocoso, eversivo e irriverente, che rende un omaggio innovativo e sorridente al mito veneziano.
La coppia di avvocati Wes e Mary Grace Payton ha puntato tutto sulla causa legale intentata dalla vedova Baker, cittadina di Bowmore, Mississippi, contro la Krane Chemical, colpevole di avere avvelenato la falda acquifera del paese e di avere causato decine di morti per cancro. Per quella causa gli avvocati Payton hanno rifiutato clienti, venduto la casa e le belle automobili, rinunciando a uno stile di vita che era sempre sembrato del tutto connaturato alla professione. Il primo grado del processo si conclude con una sentenza a favore della vedova, ma Carl Trudeau, azionista di maggioranza della Krane, non è uomo da arrendersi facilmente. Sa che tutto si gioca in corte d'appello. E se gli avvocati non bastano, basta mettere sul libro paga anche giudici e politici...

