
Kasper Krone, 42 anni, è il discendente di un'antica famiglia circense tedesca, della quale ha replicato i fasti. Silenzioso e schivo, ha poche passioni: il poker, i suoi allievi della scuola di circo e la musica di Bach. E proprio per la musica Kasper ha un orecchio incredibile, dono di cui da sempre fa segreto tesoro per ascoltare non solo la sua amatissima musica ma anche, all'insaputa degli altri, i sussurri più riposti del mondo che lo circonda. Grande era stata la sua sorpresa nello scoprire che la taciturna Klara Maria, giunta da lui anni prima come allieva, condivideva questo suo incredibile dono. Anche per questo non riesce a darsi pace il giorno in cui la bambina, di appena dieci anni, sparisce in circostanze misteriose. Comincia così un'indagine che si dipana tra le vie di Copenaghen e nei meandri dei gesti e dei suoni, ora suadenti ora ingannevoli, degli uomini.
Con questo libro Scott Turow ritorna con successo al legal thriller così come l'aveva concepito nei suoi primi romanzi. Il giudice George Mason si trova di fronte a un caso di stupro collettivo di una giovane ragazza di colore e per una serie di vincoli procedurali, primo tra tutti il fatto che la vittima accusa i suoi assalitori tre anni dopo l'accaduto, il grave reato rischia di non poter essere dibattuto e giudicato nelle aule del tribunale. Inoltre le prove sono racchiuse in una videocassetta che contiene il filmato dello stupro e per le norme sulla privacy queste potrebbero non essere valide nel corso del dibattimento. Ma non è solo questo a turbare George Mason, perché la sua vita è da tempo in pericolo: uno sconosciuto lo sta minacciando di morte sfuggendo a tutti i controlli della sicurezza. Ancora una volta Scott Turow si interroga sulla natura della legge, sui suoi limiti e sulla reale efficacia della sua applicazione.
Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.
Vissuto nella prima metà dell'Ottocento, Nikolaj Gogol' è stato uno scrittore originale e di fondamentale importanza per il successivo sviluppo della prosa russa, con la grandissima stagione dei romanzi tolstoiani e dostoevskiani della seconda metà del secolo. Tipico dei suoi testi è un realismo grottesco e nitido insieme che esprime la condizione umana dei suoi personaggi, rappresentanti di un'umanità in perenne conflitto con la realtà sociale, vista come una macchina stritolatrice. Questo volume raccoglie le sue opere maggiori, i celebri racconti "Il naso", "La mantella" (noto anche come "Il cappotto"), "La prospettiva Nevskii", "Il ritratto", "Le memorie di un pazzo" e "Taras Bul'ba", oltre al romanzo, rimasto incompiuto, "Le anime morte", una raffigurazione dei moderni inferi in cui il posto del demonio è preso dal denaro, malvagia divinità in nome della quale gli uomini sono disposti a compiere ogni azione.
Da quando ha sposato Peter, enigmatico compagno di corso alla scuola d'arte, Misty è venuta ad abitare sull'idilliaca Waytansea lsland. Ora Peter, dopo un oscuro tentativo di suicidio, giace in coma all'ospedale. E Misty tiene un diario per quando (semmai) tornerà alla coscienza. Ma - trattandosi di un'opera di Chuck Palahniuk - è inevitabile che il contenuto del diario sia molto bizzarro: misteriosamente cominciano a sparire una dopo l'altra alcune stanze dalle case per le vacanze della zona che Peter aveva ristrutturato. Misty, con l'aiuto di un grafologo, scopre che sulle pareti delle stanze (in realtà murate) sono stati scribacchiati dei messaggi terribili e minacciosi che a poco a poco svelano verità sconvolgenti su di lei e sul suo destino.
Una cena tra amiche, in una bella casa di un quartiere residenziale di Roma, a parlare d'arte e di letteratura, ma soprattutto di sentimenti e di vita. La protagonista, il mattino successivo, decide di ignorare i suoi impegni e di andarsene a zonzo fino a sera, come a voler ritrovare le tracce di un'identità perduta, nel cuore e nella memoria storica della sua antica città. Lungo il cammino fa molti incontri, parla con uomini e donne persi in continue inchieste d'amore, esplora luoghi segreti seguendo misteriose indicazioni, alla ricerca di una chiave di accesso alla babele dell'esistenza nella magia di una strana passeggiata tra i rioni di Roma: da piazza Venezia e attraverso Campo Marzio, fino al Ghetto, al teatro di Marcello, al Campidoglio. Un intrico di vie e di monumenti che diventano un labirinto popolato di personaggi e di storie di tempi andati. Un cammino senza meta apparente che ripropone il vecchio gioco delle parti in commedia. Una favola cittadina che si conclude nell'arco di un giorno sullo sfondo del Pantheon, sovrastato da un cielo notturno illuminato dalla luna.
Scritto tra il 1902 e il 1907, pubblicato nel 1908, "Verso la libertà" racconta la storia di Georg von Wergenthin, musicista aristocratico che si innamora di una ragazza piccolo-borghese, la cantante esordiente Anna Rosner, e inizia con lei una relazione. Quando Anna rimane incinta Georg si impegna, senza troppo entusiasmo, a rimanerle accanto, ma quando lei partorisce un figlio morto, inizia quello che lui crede essere la sua fuga "verso la libertà", e la abbandona. Attorno alla storia di Anna e Georg si sviluppano altre vicende parallele che concorrono a descrivere e denunciare la perdita di valori della borghesia nella Vienna inquieta di fine Ottocento e che fanno di questo romanzo - il più amato dallo stesso Schnitzler fra i molti frutti della sua penna - non solo un'opera letteraria, ma anche un documento della situazione della società asburgica al suo declino, incapace di comprendere l'evoluzione dei tempi; un clima storico che l'autore ha saputo cogliere e raccontare con intuito e lucidità.
"Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo..." Il caffè sospeso è un'usanza partenopea, ma anche una filosofia di vita. Questo libro raccoglie il meglio dei suoi articoli usciti su quotidiani e riviste dal 1977 al 2007 e mai pubblicati in libreria. Filosofia greca applicata alla vita quotidiana, aneddoti pieni di senso non comune, l'Italia passata sotto la lente dell'ironia: un pezzo dopo l'altro il libro compone una perfetta summa del pensiero di Luciano De Crescenzo.
Tra i grandi personaggi dell'antica Roma, nessuno è stato più geniale, astuto e controverso di Marco Tullio Cicerone. Eppure ben pochi avrebbero scommesso sul suo futuro quando, all'età di ventisette anni, scelse di lanciarsi nell'infido e violento mondo della politica, deciso a raggiungere con ogni mezzo l'imperium, il sommo potere statale. Cicerone era un avvocato promettente, oltre che un affascinante oratore. Non discendeva da una delle grandi famiglie aristocratiche, non poteva presentare il conto dei favori politici elargiti dai suoi antenati, non disponeva delle enormi ricchezze di Crasso. A raccontare la sua straordinaria vicenda è il fedele Tirone, il segretario particolare sempre al suo fianco nei momenti più radiosi e in quelli più difficili, testimone dei suoi incontri privati e latore dei suoi messaggi segreti. Robert Harris ci consegna un ritratto di Cicerone ben diverso dal personaggio solenne che noi conosciamo. "Imperium" è un romanzo, il primo di una trilogia che svela i retroscena di una realtà fatta di intrighi e di corruzione, singolarmente affine a quella attuale.
Nel 1972, un anno esatto prima della scomparsa, il premio Nobel per la letteratura Pablo Neruda cominciò la redazione definitiva delle sue memorie, che furono pubblicate postume. Composto da dodici quaderni, ciascuno dei quali si riferisce a importanti momenti della vita del poeta, il libro rievoca in un fluire ininterrotto e bizzarro un'esistenza che ha attraversato nel tempo e nello spazio l'intero Novecento. Sulla scena della memoria si affacciano da un lato le donne amate, gli amici, i personaggi comuni, dall'altro i protagonisti della storia - Gandhi, Nehru, Stalin, Castro, il Che, intellettuali e artisti che, da Picasso a Moravia, lottarono per la libertà - e i grandi avvenimenti del secolo breve - la guerra di Spagna, il secondo conflitto mondiale, la lotta di liberazione delle colonie. Neruda si rivela al lettore un osservatore attento, sottile e spiritoso della realtà che lo circonda, ma soprattutto un uomo che ha pienamente vissuto, calcando da protagonista il palcoscenico della storia e dell'arte.
"Tu che mi ascolti" fu il saluto terreno che Alberto Bevilacqua diede alla madre Lisa da poco scomparsa. Ora lo scrittore torna a quell'idelae colloquio certo di poterle confessare i segreti che non ha mai potuto svelare per non turbarla nel suo male depressivo. Protagonista di questa narrazione è un figlio non voluto dal padre, "il Mario", affascinante ufficiale dell'aviazione durante la dittatura, donnaiolo impenitente, che solo nell'umiliazione delle ritorsioni subite dopo la guerra trova la via della propria coscienza. Ed è allora che il figlio, già costretto dall'immaturità del genitore a divenire precocemente adulto, può diventare, standogli accanto, sinceramente il padre del proprio padre.
Pubblicato a puntate su una rivista femminile nipponica nel 1966, "Abito da sera" (Yakailuku) è un'opera atipica nel panorama della produzione dello scrittore giapponese, solitamente incentrata sui temi alti ed eroici. Rimasto finora inedito in Italia, il testo costituisce una feroce, irresistibile satira dell'alta borghesia giapponese nel dopoguerra, prona ai desideri degli occidentali, stregata dal fascino di modelli di vita viziati e dimentica dell'antica, nobile tradizione del paese dei samurai.

