
Napoli, estate deI '43, il cielo non appartiene più alla città, ma ai bombardieri alleati. A luglio il fascismo collassa; in agosto le truppe alleate si avvicinano e a Napoli s'inasprisce l'occupazione tedesca; a settembre la resa dell'esercito italiano, rastrellamenti e deportazioni di uomini: la città sta nella tenaglia di due eserciti, uno dentro e uno fuori. Qui si svolge la vita di nove persone in quell'estate. Età, mestieri e storie differenti, compresse in un assedio, rompono le distanze tra loro e vanno insieme, prima al passo, poi fino al galoppo. La macchina della storia maggiore si chiude a sacco sulle vite individuali, ma ci sono sussulti in cui le singole esistenze spezzano la camicia di forza e inventano la libertà.
Il volume ripercorre una delle esperienze fondamentali della vita di Goethe e dell'intera cultura del suo tempo. Quel soggiorno nel nostro paese (durato circa due anni) diede allo scrittore tedesco un nuovo senso della realtà e una nuova serenità, aprendogli la via verso il recupero del classicismo. In un'esperienza che coinvolse tutti i suoi sensi, i monumenti dell'antichità, che aveva sempre studiato, e il paesaggio mediterraneo parlarono al suo cuore, fino ad ispirargli una nuova concezione di bellezza.
Un uomo incappucciato scarica un sacco nella boscaglia. Dentro il sacco, un cadavere. È solo il primo di una serie di omicidi che funesterà la cittadina di Wrightsburg, in West Virginia. L'autore è un serial killer che si firma copiando i modus operandi di famosi assassini seriali. È possibile che gli omicidi abbiano una relazione con lo strano furto effettuato nella lussuosa residenza di un'aristocratica famiglia locale? Apparentemente no, ma l'istinto di Sean King e Michelle Maxwell dà spazio a entrambe le indagini. E sarà al termine di un.avventura rischiosa che Sean e Michelle arriveranno alla fine della storia. Per vedere quanto l'uomo può essere cattivo e quali cose è pronto a fare perché i suoi segreti rimangano tali.
C'è una filosofia che parte dalla Grecia e passa per Napoli. Una filosofia che ha due principi cardine: l'amore e l'ironia. È la filosofia di Bellavista che Luciano De Crescenzo ha accolto e fatto crescere in tanti anni di discorsi e riflessioni. E che ha condensato in queste pagine di pensieri in forma di aforisma. A quasi trent'anni da «Così parlò Bellavista» l'ex ingegnere dell'IBM è diventato un saggio che non si prende sul serio, un moralista indulgente e innamorato della vita. In questo libro ha raccolto la sua filosofia in 365 pensieri: pillole agrodolci da leggere una al giorno o tutte insieme.
Una giovane moglie in crisi che trova una inaspettata felicità in una relazione clandestina; una ragazza che decide di rivelare un pericoloso segreto di famiglia, cambiando per sempre la propria vita; due studenti che, in una serata di neve del 1956, riconoscono e decidono di proteggere Marilyn Monroe in incognito. Sono alcuni dei protagonisti di queste storie. Storie raccolte da un'autrice che sa far emergere dall'intreccio dei conflitti familiari l'anima più cupa e profonda dell'America, e soprattutto sa delineare ritratti di uomini, donne, bambini di straordinaria autenticità. Diciannove racconti ma un unico grande affresco, capace di suscitare forti emozioni.
All'amministratore delegato di una importante azienda viene diagnosticato un tumore in metastasi avanzata. Non si potrebbe operare, ma un chirurgo famoso lo fa lo stesso. Salvo parcheggiare il paziente in terapia intensiva quando l'operazione non riesce. Tra quest'uomo ormai menomato, incapace di comunicare, in attesa della morte, e il medico di terapia intensiva che deve prendersi cura di lui, comincia un rapporto tormentato e umanissimo che l'autore descrive nei dettagli più personali, suddividendo il romanzo in capitoli, uno raccontato in prima persona dal malato, l'altro dal medico. L'autore è direttore di divisione di anestesia e terapia intensiva all'Istituto Europeo di Oncologia di Milano.
Un libro che racconta il potere della camorra, la sua affermazione economica e finanziaria, e la sua potenza militare, la sua metamorfosi in comitato d'affari. Una scrittura in prima persona fatta dal luogo degli agguati, nei negozi e nelle fabbriche dei clan, raccogliendo testimonianze e leggende. La storia parte dalla guerra di Secondigliano, dall'ascesa del gruppo Di Lauro al conflitto interno che ha generato 80 morti in poco più di un mese. Una narrazione-reportage che svela i misteri del "Sistema" (così gli affiliati parlano della camorra, termine che nessuno più usa), di un'organizzazione poco conosciuta, creduta sconfitta e che nel silenzio è diventata potentissima superando Cosa Nostra per numero di affiliati e giro d'affari.
Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell'Ovest. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense. Dean decide di ripartire per l'Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal. La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall'amico, che torna negli Stati Uniti.
Marchiati a fuoco, prima di essere barbaramente uccisi ed esposti come monito per le strade di Roma. Questa è la sorte che toccava agli Illuminati, l'antica setta di scienziati perseguitata in secoli oscuri dalla Chiesa cattolica. Un rituale crudele, ben conosciuto da Robert Langdon, lo studioso di iconologia del "Codice da Vinci". Ma quando la storia si ripresenta, il fascino si trasforma in raccapriccio. Svegliato in piena notte e trasportato dagli Stati Uniti in Svizzera, Langdon è costretto a esaminare, nei laboratori del CERN di Ginevra, un cadavere orrendamente mutilato. Sul petto della vittima, impresso a fuoco, il terribile segno degli Illuminati: lo scienziato ucciso ha difeso fino all'ultimo il segreto di un'arma sperimentale rubata dagli assassini.
Al centro del racconto la passione adulterina di Edoardo, un italiano che insegna letteratura americana in California, per la sensuale cognata di origini siciliane, Anna, grande amica della moglie Edith. Come già venticinque anni prima nelle "Lettere da Capri", Soldati torna a raccontare di matrimonio e di amore annodati tra due culture diverse, toccando uno dei vertici della sua narrativa in un romanzo dove l'introspezione psicologica si fonde con un intreccio ricco di suspense.

