
Quali sono i temi della lunga conversazione che in questo libro Raffaele La Capria intrattiene con il lettore? Sono diversi ma insieme compongono un percorso che inizia con la parola "simpatia", la simpatia vista come forma di conoscenza che aiuta a comprendere il mondo e soprattutto a immaginare chi è l'altro, il diverso da noi, e a essere coinvolti dalla sua sofferenza. A questo tipo di simpatia si adegua tutto il libro e anche la sua scrittura, che aspira, per quanto è oggi possibile, "alla rinconciliazione, all'implicito, all'interezza, più che alla divisione, all'esplicito, alla separatezza". Così è lo stile dell'anatra che non fa vedere il tumultuoso agitarsi delle zampette palmate sott'acqua ma solo il suo tranquillo scivolare sull'acqua.
Questo secondo volume della raccolta delle opere di Greene, comprende i romanzi composti a partire dal 1956: "Il nostro agente dell'Avana", "I commedianti", "In viaggio con la zia", "Il console onorario", "Il fattore umano". I personaggi di Greene sono di preferenza anime sradicate che si battono nella loro fragilità. Assassini, alcolizzati, adulteri sono alcuni dei 'peccatori' che abitano un mondo diseredato da Dio. Ma l'apparente silenzio di Dio si trasforma in sentimento di pietà per l'uomo che soffre.
"La produzione in prosa di Saba è relativamente scarna (se paragonata a quella di molti altri poeti del Novecento da Ungaretti a Montale, a Sereni, a Caproni). Si possono individuare tre nuclei cronologici in cui sembra concentrarsi la gran parte del lavoro in prosa di Saba: il primo da collocare tra il 1910 e il 1915, il secondo tra il 1944 e il 1948, il terzo infine tra il 1952 e il 1953. " (Dall'introduzione di Mario Lavagetto).
Attraverso nuove traduzioni, il volume offre una significativa scelta della produzione narrativa di Andric. Accanto ad una sezione di racconti (alcuni mai pubblicati in Italia) vengono presentati i due romanzi maggiori, "La cronaca di Travnik" e "Il ponte sulla Drina". Ciò che Andric racconta è in primo luogo il difficile incontro di uomini, mondi e religioni, eventi spesso drammatici e avventurosi.
Una giornata di pioggia e di uccelli che sporcano le strade, una ragazza di quindici anni che scivola e cade dal motorino. Una corsa in ambulanza verso l'ospedale. Lo stesso dove il padre lavora come chirurgo. È lui che racconta l'accerchiamento terribile e minuzioso del destino. Il padre in attesa, immobile nella sua casacca verde, in un salotto attiguo alla sala operatoria. E in questa attesa, gelata dal terrore di un evento estremo, quest'uomo, che da anni sembra essersi accomodato nella sua quieta esistenza di stimato professionista, di tiepido marito di una brillante giornalista, di padre distratto di un'adolescente come tante, è di colpo messo a nudo, scorticato, costretto a raccontarsi una verità straniata e violenta. Parla a sua figlia Angela, parla a se stesso. Rivela un segreto doloroso, che sembrava sbiadito dal tempo, e che invece torna vivido, lancinante di luoghi, di odori, di oscuri richiami. Con precisione chirurgica Timoteo rivela ora alla figlia gli scompensi della sua vita, del suo cuore, in un viaggio all'indietro nelle stazioni interiori di una passione amorosa che lo ha trascinato lontano dalla propria identità borghese, verso un altro se stesso disarmato e osceno.
George Smiley, capo del servizio segreto britannico, ha il compito di riaffermare il buon nome dell'organizzazione dopo un clamoroso caso di infiltrazione dei servizi segreti russi. Per questo affida a Jerry Westerby, l'onorevole scolaro del titolo, una delicata missione che lo porterà ad Hong Kong e in Russia per svelare un'oscura macchinazione. Ma Westerby non sa di essere soltanto una pedina nel grande gioco voluto da Smiley.
Richmond, Virginia: viene rinvenuto il cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione. L'autopsia non riesce a stabilire la causa della morte e la polizia non è in grado di identificarlo. Ma strani peli e segni di terrificanti rituali ritrovati sul corpo della vittima fanno pensare alla mano criminale di una creatura di cui non si vorrebbe neanche supporre l'esistenza. E' questo l'inizio di una nuova, terrificante sfida per l'anatomopatologa Kay Scarpetta.

