
Quando il padre annega nel Mare del Nord, Lauritz, Oscar e Sverre sono costretti a lasciare il loro piccolo villaggio norvegese ancora bambini per trasferirsi in città. I tre fratelli vengono presi a bottega da un cordaio, ma il loro talento innato e una serie di fortunate coincidenze li porteranno a studiare a Dresda, beneficiando della solidarietà di un'istituzione che li manterrà agli studi e che farà di loro affermati ingegneri civili di ferrovie e ponti. Si laureano nel 1901 e, per saldare il loro debito di riconoscenza, si impegnano a tornare in Norvegia per partecipare alla costruzione della ferrovia Bergen-Oslo, un'impresa epica che testimonia l'ingresso nel secolo del progresso tecnologico. Nel frattempo Lauritz si innamora di Ingeborg, un'aristocratica tedesca ed è intenzionato a sposarla nonostante l'opposizione del padre di lei, il barone von Freital; Oscar, tradito e truffato da una donna, abbandona Dresda e Sverre, invece, lascia i fratelli per inseguire il grande amore della sua vita, sfidando la rigida morale dell'epoca. Il destino non sembra concedere ai tre fratelli di realizzare i loro sogni e le loro ambizioni, professionali e sentimentali: la guerra sta infatti per abbattersi su di loro e su tutta Europa, una tragedia che cambierà per sempre la vita di Lauritz, Oscar e Sverre e del mondo intero.
La vita dei tre fratelli norvegesi Eriksen, funestata durante l'infanzia dalla perdita del padre, ha avuto una svolta positiva grazie al sostegno di un istituto di beneficenza che ha provveduto alla loro istruzione. La laurea in ingegneria che Lauritz, Oscar e Sverre hanno conseguito in Germania ha svelato pienamente il loro innato ingegno nonché la passione e l'impegno di Lauritz nella costruzione della ferrovia Bergen-Oslo. Gli ingegneri sono i pionieri del Novecento, il grande secolo delle innovazioni della tecnica, della scienza e della cultura: anche le donne ne sono partecipi come dimostra la bella Ingeborg, intelligente, energica e disinibita, che Lauritz può finalmente sposare perché ha raggiunto quel benessere economico che gli consentirà di superare le barriere imposte dal padre di Ingeborg, il barone von Freital. Grazie a Oscar, Lauritz diventa infatti uno dei principali soci dello studio ingegneristico Lauritzen & Haugen. In Africa Oscar ha costruito linee ferroviarie paragonabili a quelle tedesche e, inaspettatamente, ha fatto anche fortuna. Mosso dall'idea di fuggire da una delusione d'amore, si è svelato in tutta la sua competenza tecnica ed è diventato uno degli uomini più ricchi di Dar es-Salaam. Ma la Belle Epoque è finita: Germania e Inghilterra entrano in guerra e il mondo intero sta per impazzire proprio quando Oscar decide di andare via dall'Africa. Dopo tanti anni trascorsi nel Continente Nero, si trova coinvolto suo malgrado in un conflitto atroce...
Nell'anno 1150 Sigrid, moglie del nobile Magnus Folkesson, ha una visione: vede un giovane cavaliere con le insegne da crociato mentre la voce dello Spirito Santo le consiglia di donare ai monaci cistercensi la sua tenuta di Varnhem. La donna è in attesa del secondo figlio che nasce forte e bello e si chiamerà Arn. Ed è proprio lui, cadendo da una torre del castello mentre gioca, a cambiare il corso della vita della sua famiglia. I genitori decidono di prometterlo al Signore se questi ne salverà la vita. Il bambino si riprende e i genitori sembrano dimenticarsi della promessa fino a quando Sigrid viene colpita da una misteriosa malattia che lei interpreta come un segno del Cielo.
Nell'anno del Signore 1192, Arn torna nella nativa Svezia dopo vent'anni di servizio come Templare in Terrasanta. Con sé porta un convoglio di cavalli arabi, tre casse piene d'oro, un seguito di personaggi di varie nazionalità e religioni, e lo scetticismo di un uomo di fede che ha capito che cosa si nasconda veramente dietro la guerra. Nonostante il paese stia attraversando un lungo periodo di pace, Arn intuisce i pericoli nascosti nelle trame della stirpe nemica, quella del precedente re Karl Sverkersson. Con l'aiuto degli abili carpentieri portati dalla Terrasanta inizia a trasformare la tenuta paterna in una roccaforte imprendibile, secondo le regole della scienza della fortificazione.
Dopo che a bordo di un Boeing 777 atterrato all'aeroporto di New York sono stati ritrovati dei cadaveri infettati da un misterioso virus letale, si scatena nella metropoli una terribile pandemia che si estende velocemente negli Stati Uniti mettendo in pericolo il mondo intero. A distanza di qualche settimana a New York regna il caos: le persone spariscono, i negozi vengono saccheggiati e l'esodo di massa dalla città sembra inarrestabile, mentre il sottosuolo brulica di creature assetate di sangue. È scoppiata la guerra tra vampiri del vecchio e del nuovo mondo per il controllo totale degli esseri umani, rendendo questi ultimi ancora più deboli e vulnerabili. Abraham Setrakian, l'anziano professore sopravvissuto allo scontro con il capo dei vampiri, il Padrone, nonostante le precarie condizioni di salute continua a guidare il piccolo gruppo di resistenza composto dagli scienziati Ephraim Goodweather - capo dell'Ente controllo e prevenzione malattie infettive, la cui ex moglie Kelly è entrata a far parte dello schieramento avversario e cerca di reclutare il figlio Zack - e Nora Martinez, oltre al disinfestatore Vasiliy Fet. Ma potrebbe essere troppo tardi. L'unica speranza di salvare l'umanità, ancora ignara del destino a cui sta andando incontro, consiste nell'uccidere il Padrone e il suo complice Eldritch Palmer, uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo, disposto a tutto pur di ottenere l'immortalità.
Grazie a questa prima traduzione integrale in prosa del "Romanzo della Rosa", il lettore italiano può gustare il poema francese del XIII secolo come fosse un vero romanzo. Il Romanzo della Rosa è una storia erotica, al tempo stesso realistica ed esoterica. È la storia di un giovane innamorato che cerca disperatamente di conquistare la "rosa", simbolo della donna amata. Comincia come un sogno mistico e finisce con una sorprendente scena di sapore quasi pornografico. È anche una sintesi di tutta la cultura classica e medievale, una vera inesauribile miniera di precetti, racconti, detti, proverbi e citazioni. Fra il Duecento e il Trecento la fama del "Romanzo" fu così immensa che due dei massimi scrittori europei, Chaucer e Dante, lo vollero tradurre. Ma i suoi quasi ventiduemila versi in rima baciata avevano costituito fino a oggi un ostacolo pressoché insormontabile per il lettore comune: questa versione in prosa - fedelissima al testo originale - risolve il problema e fa entrare questo capolavoro immortale nel novero delle opere leggibili da chiunque.
Due testi e molti misteri. Il "Romanzo della Rosa" è costituito da due parti scritte da autori diversi a distanza di una quarantina di anni. Due parti molto diverse e la seconda sembra essere la palinodia della prima. I dubbi sull'identità degli autori, su eventuali interpolazioni di Jean de Meun nella prima parte, sul senso del poema come opera complessiva sono ripercorsi nell'introduzione di Mariantonia Liborio. Quello che sembra sicuro è che il "collage" dei due testi mostra come in quel mezzo secolo di iato fra la prima e la seconda metà del XIII secolo fossero profondamente cambiati i modelli culturali: dagli ideali e dalle forme letterarie cortesi del Roman di Guillaume de Lorris all'approccio filosofico-enciclopedico di Jean de Meun. E un passaggio che si verifica, in forme diverse, anche nella letteratura del sì fra i poeti siciliani e Dante. È dunque importante rileggere il "Romanzo della Rosa" nella sua diversificata completezza. Al di là dei problemi filologici e narratologici, il poema è davvero uno dei fondamenti della cultura europea: una rilettura dell'ars amandi ovidiana che diventa una fenomenologia della conquista amorosa e del desiderio; una perfetta compenetrazione di allegoria e narrazione che anticipa la Commedia dantesca.
Prima degli uomini nacquero le isole. Sin dalle origini, i Greci immaginarono se stessi come parte di una costellazione di terre circondate dal mare: tante stelle di una medesima galassia. Fu lì che si delineò l'alba della nostra civiltà: diecimila anni fa in quelle terre si cominciava a costruire navi, a modellare idoli di terracotta. Sono luoghi meravigliosi, circondati dal mare forse più bello del mondo, in cui si può percepire, anche da semplici turisti, il respiro degli dèi e degli eroi che li hanno abitati nell'antichità del mito. Questo libro riprende il largo, dopo "In viaggio con gli dei. Guida mitologica della Grecia", per trovare nuove spiagge in cui sostare e così raccontare al lettore le storie senza tempo degli eroi ma anche dei semplici mortali che hanno reso le isole della Grecia non un semplice punto su una mappa, ma un posto in cui si vuol sempre tornare.