
Due bambine inseparabili.
L'amicizia e l'amore di tre generazioni di donne.
Una fine misteriosa da cui non si può fuggire.
Bootshaven, lontano nord della Germania. L’odore di mele è intenso e pungente e avvolge la vecchia casa e il giardino. Basta quel profumo e Iris, bibliotecaria di Friburgo, di colpo torna bambina. Sono passati anni, ma tutto è rimasto come una volta: la casa avvolta dal fitto fogliame, i ribes bianchi, i tappeti di non-ti-scordar-di-me sepolti dalle erbacce. Un giardino quasi incantato, dominato dal vecchio albero di melo, sotto i cui rami le donne della famiglia Lünschen hanno trovato l’amore, l’amicizia, ma anche la morte. Come Rosmarie, l’amata cugina di Iris, morta ad appena quindici anni. Una fine misteriosa, cui nessuno ha mai saputo dare una spiegazione, da cui Iris ha cercato in tutti i modi di fuggire, trovando la salvezza nei libri dimenticati. Ma adesso, che lei lo voglia o no, è venuto il momento di occuparsi di questa casa. Per farlo deve affrontare il passato una volta per tutte, deve imparare a conoscere veramente le donne della sua famiglia e i segreti che custodiscono. Come Inga, venuta al mondo mentre il melo veniva colpito da un fulmine, che trasmette scosse elettriche ogni volta che tocca qualcuno; o Harriet, convinta che i torsoli di mela sappiano di marzapane, o Mira, l’amica di giochi di Rosmarie, che ora ha assunto in tutto e per tutto le sembianze della cugina. Stanza dopo stanza, le domande si rincorrono l’una dopo l'altra: che cosa aveva fatto veramente il nonno di Iris prima di andare in guerra? Che cosa voleva dire Rosmarie a Iris quella notte lontana, prima di arrampicarsi sul tetto del giardino d'inverno? Che rapporto c’era tra Mira e Rosmarie? C'è solo un modo per dimenticare. Ed è ricordare.
Un caso editoriale unico. Uscito in sordina in Germania, ha venduto centinaia di migliaia di copie solo grazie al grazie al tam tam dei lettori e dei librai, diventando uno dei più straordinari fenomeni di passaparola degli ultimi anni e rimanendo per mesi in cima alle classifiche. Un romanzo che coinvolge i cinque sensi. Una storia di misteri e segreti, di relazioni pericolose e amicizie inaspettate, di nostalgia e speranza.
L'omicidio del nobile Abdosir sconvolge Cartagine, amplificando la tensione per le imminenti elezioni governative. Sono passati dieci anni dalla prima guerra punica e a contendersi l'arena politica sono ancora la fazione del diabolico Annone e quella del grande stratega Amilcare Barca. Il reo confesso viene subito catturato, ma non convince Bomilcare, l'intraprendente capo delle guardie: che interesse ha un piccolo delinquente dei bassifondi a uccidere uno dei dignitari punici, assicurandosi un'atroce condanna a morte? E perché il delitto coincide con la misteriosa scomparsa di un'antica spada sacra, che secondo la leggenda è stata portata dalla Fenicia dalla stessa Elissa, la mitica fondatrice della città? Chi muove i fili di un vasto complotto per il potere che sembra coinvolgere i mercenari numidi? Gli indizi conducono Bomilcare fino ad Alessandria, quindi in Iberia e in una tenebrosa valle del deserto libico. Ad accompagnarlo in questo incerto viaggio, costellato di pericoli, tranelli e colpi di scena, la sensuale compagna Aspasia e il romano Letilio, l'audace amico-nemico di vecchia data.
È possibile costruire la propria celebrità su una frode? È possibile condurre una doppia vita senza perdere qualcosa? E possibile svelare il mistero della donna? Sono questi i dilemmi affrontati da Clive Thurston, che narra in prima persona la sua storia di perdizione. Da nullità che era per un colpo di fortuna e con l'inganno è diventato uno scrittore ricco e di successo, si è trasferito a Los Angeles, ha vissuto lungo tempo di rendita, ha incontrato un'amorevole compagna e raggiunto Hollywood. Ma continua a non trovare la sua strada, si abbandona al vizio dell'alcol e un giorno si imbatte in una donna fatale. Si fa chiamare Eva, ma chi è realmente? Una prostituta con il vizio del gioco? Una moglie innamorata? Eva è sfuggente, selvaggia, indipendente e insondabile, è una partita difficile per Clive, che non conosce le mosse ma ci scommette tutto se stesso, mentre gli eventi precipitano. Da maestro del thriller, Chase gioca sulla figura della "dark lady", caratteristica del genere noir e ce ne consegna un memorabile quanto originale ritratto, in un romanzo che è stato anche portato sullo schermo nel 1962 da Joseph Losey in un film interpretato da Jeanne Moreau.
Christopher è un quindicenne colpito dal morbo di Asperger, una forma di autismo. Ha una mente straordinariamente allenata alla matematica ma assolutamente non avvezza ai rapporti umani: odia il giallo, il marrone e l'essere sfiorato. Ama gli schemi, gli elenchi e la deduzione logica. Non è mai andato più in là del negozio dietro l'angolo, ma quando scopre il cane della vicina trafitto da un forcone capisce di trovarsi di fronte a uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, era così bravo a risolvere. Inizia così a indagare...
La storia può essere raccontata così: George e Jean hanno fatto nella vita tutto quello che dovevano. Una casa, due figli adulti, un nipotino. Ora che George è andato in pensione, l'ultima stagione della vita si apre placida davanti a loro: cosa mai potrebbe venire a scuotere lo loro solide conquiste? Ma la stessa storia può essere raccontata in altro modo: George e Jean hanno fatto nella vita tutti gli errori che potevano. Hanno allevato una figlia debole che non riescono ad aiutare e un figlio omosessuale di cui si vergognano, sono incapaci di comunicare tra di loro, si tradiscono con disinvoltura. La vita è giunta quasi al capolinea, senza che niente, mai, li abbia costretti a una resa dei conti. Ma quando meno se l'aspettano, un evento insignificante creerà una piccola valanga, che si alimenterà di altri eventi e problemi e segreti, fino a travolgere le vite di tutti quanti li circondano.
Due fratelli divisi da anni di distanza e silenzi si ritrovano a condividere con le rispettive famiglie una settimana di vacanza in un vecchio cottage della campagna inglese, al confine con il Galles. Dopo la morte della madre, Richard, medico di riconosciuto acume scientifico di Edimburgo, invita la sorella Angela, suo marito Dominic e i figli Alex, Daisy e Benjy a godere di quella che spera diventi una salutare occasione di riposo e riappacificazione. Una parentesi in cui il desiderio di armonia estiva e domestica possa finalmente diventare realtà. Richard è in compagnia della sua nuova moglie Louisa e della figliastra Melissa, due donne che Angela fa fatica ad associare al fratello forse proprio perché del fratello lei non sa piú nulla, non conosce alcuna intima inflessione emotiva, non distingue quel bambino che, durante i primissimi anni di vita, ha contribuito a fortificare la sua solitudine. Al contrario, Angela è immersa in un'altra visione, quella di se stessa madre di una bambina nata morta diciotto anni prima e ora madre di tre ragazzini con cui sorride troppo poco spesso. Tra loro c'è Benjy, la voce della sensibilità e della fantasia che sospinge i membri di entrambe le famiglie a specchiarsi in tutto quello che loro sembrano aver compromesso: la pietà nell'uccidere un animale, la libertà nell'immaginarsi esseri umani ma anche eroi, la meraviglia di pensare alla propria casa come a un castello. Pietà, libertà e meraviglia sono gli stessi sentimenti che, piegati alle contraddizioni dell'adolescenza e ai suoi impeti di ricerca e autoaffermazione, coinvolgono anche i tre ragazzi piú grandi, Alex, Daisy e Melissa, in un'altalena di scoperte, conferme e piccole violenze che riempiono la casa di pianti, risa strozzate, gemiti non previsti, paure.
Christopher Boone ha quindici anni e soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo. Il suo rapporto con il mondo è problematico: odia essere toccato, detesta il giallo e il marrone, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l'espressione del viso delle persone, non sorride mai... In compenso, adora la matematica, l'astronomia e i romanzi gialli, ed è intenzionato a scriverne uno. Si, perché da quando ha scoperto il cadavere di Wellington, il cane della vicina, non riesce a darsi pace. E gettandosi nel "caso" con la stessa passione del suo eroe Sherlock Holmes, finisce per portare alla luce un mistero più profondo, che gli cambierà la vita e lo costringerà ad addentrarsi nel mondo caotico e rumoroso degli altri. Con una nuova prefazione dell'autore.
Un gruppo di giovani esploratori nella foresta amazzonica scopre che l'oscurità più spaventosa non è quella che li circonda, ma quella dentro di loro. Due ragazzini trovano una pistola semiautomatica, e il colpo che sparano segna il primo confine della loro vita. Un estraneo minaccioso si presenta alla porta di una famiglia borghese riunita per Natale: la sua visita sarà l'inizio della fine delle loro tante ipocrisie. Il vecchio pontile di una città di mare crolla sotto lo sguardo, pieno di compassione ma impotente, di un Dio che dall'alto osserva il dolore e la grazia nascosti in ogni dramma. La prima raccolta delle storie brevi dell'autore dello "Strano caso del cane ucciso a mezzanotte" è stata accolta in Inghilterra e negli Stati Uniti come un capolavoro di talento narrativo, di inventiva e equilibrio. Sono nove racconti lirici e intensi, nove storie che spaziano dall'essenzialità di un fantastico surreale e allusivo, all'avventuroso più scatenato. In ognuno di questi racconti Mark Haddon infonde lo stesso calore. Una scrittura capace di una profonda empatia, in grado di rivelare tutta la dolcezza e la malinconia che abita il cuore degli uomini.
Dopo una scenata dello stravagante marito, Bernard, fisico tanto ambizioso da aspirare al Nobel, Irène se ne va di casa. Il giorno seguente torna, ma lui non c'è più. Ha lasciato un laconico biglietto: "Se vuoi ritrovarmi, devi cercare Einstein". Irène corre in biblioteca a consultare libri sul padre della relatività, ma la materia le risulta indigesta. In compenso incontra Léo, misterioso e affascinante giornalista scientifico che si offre di raccontarle la storia della fisica fin dagli albori. Passeggiando nei parchi o nei musei di Parigi, o davanti al Panthéon dove si trova il Pendolo di Foucault, Léo parla degli antichi egizi e dei pitagorici, di Platone e Giordano Bruno, di Democrito e Galileo, con scorribande nell'astronomia e nell'alchimia. Le "lezioni" sono intessute di aneddoti e di esempi concreti, sono storie di successi ma anche di clamorosi fallimenti e di colossali errori, e Irène comincia ad appassionarsi e a comprendere l'universo del marito. Ma il giornalista improvvisamente scompare...
È in fondo alla contrada di Atòra, sull'isola di Honshu, in Giappone, che Matabei Reien si ritira per scappare ai furori del mondo contemporaneo. In questo luogo sperduto tra montagne e Pacifico, si nasconde la tranquilla pensione di donna Hison, e poco distante un giardino fuori dal tempo. Poco a poco, Matabei si lega al vecchio giardiniere, il maestro Osaki, e scopre in lui uno straordinario pittore di ventagli, diventando suo allievo. Fantastico labirinto dalle prospettive ingannevoli, il giardino del maestro Osaki è anche cornice di ferite e passioni, ben lontane dalla via dello Zen, e che verranno violentemente spazzate via dalla furia dello tsunami. Cosa resterà di Matabei e dei suoi preziosi ventagli?
Shoichi porta in sé il ricordo di Saori, l'unica donna che abbia mai amato, una studiosa che ha consacrato la sua vita a Santoka, l'ultimo grande poeta di haiku. La loro avventura - incandescente e breve - dà inizio al pellegrinaggio di Shoichi sulle tracce di Santoka e di Basho, altro grande poeta giapponese. Camminare per tutto il Giappone è un modo per sfuggire alla noia dei giorni tutti uguali, agli amori perduti, è vivere pienamente l'istante.
La scienza cerca di scoprire quali sono le leggi che regolano l'universo, il nostro pianeta, il nostro corpo, mediante osservazioni ed esperimenti. La conoscenza scientifica rende liberi, ci sottrae a paure irrazionali, a quel terrore che i nostri antenati provavano davanti a fenomeni naturali inusuali, quali l'apparizione di una cometa, un'eclisse di Luna o peggio ancora di Sole. La curiosità che caratterizza il genere umano l'ha portato, attraverso secoli di osservazioni, a decifrare pian piano il libro dell'universo, la "cupola stellata" a cui accenna il titolo di questo libro. In una conversazione appassionata con Marco Santarelli, Margherita Hack ripercorre nodi essenziali che riguardano lo sviluppo della scienza in sé e i rapporti della scienza con gli altri saperi. In primo luogo dà conto degli sviluppi della cosmologia e della nostra conoscenza dell'universo, ove continuamente si susseguono nuove scoperte, tra le più recenti quella relativa al bosone di Higgs. La Hack affronta poi i rapporti, a volte burrascosi, tra scienza e religione, rivendicando con coerenza la possibilità e l'urgenza di un'etica laica. Il volume tratta anche le relazioni più ampie che riguardano la scienza e la società: i rapporti tra ricerca scientifica e democrazia, lo stato dell'università italiana, la "fuga dei cervelli", il problema irrisolto delle due culture.