
È quasi angosciante per Maigret ritrovarsi dopo trent'anni a casa del suo amico Chabot, dove tutto sembra immutato: la sala da pranzo, lo studio, gli odori e, soprattutto, quei segni di distinzione sociale che un tempo lo turbavano. Ora è Chabot, diventato giudice istruttore, a chiedere il suo aiuto. La sua cittadina è stata sconvolta da tre omicidi e la visita del commissario capita a proposito. La prima vittima è uno dei Vernoux de Courçon, aristocratici decaduti che continuano a ostentare la loro nobiltà con gelido disprezzo. La successione degli omicidi fa pensare all'opera di un folle. Maigret non ha nessuna voglia di complicarsi la vita. Dopotutto, è solo passato a salutare un amico. Ma la follia serpeggia, facendo nuove vittime...
Che il riconoscimento di un cadavere all'obitorio presenti degli aspetti comici non è cosa di tutti i giorni. Ma è proprio così che comincia l'inchiesta sull'omicidio di Louis Thouret: con la vedova che protesta perché al marito, ucciso poche ore prima con una coltellata, sono state messe delle scarpe color becco d'anatra e una cravatta rossa che il defunto non ha mai posseduto in vita sua! Thouret era un grigio magazziniere, considerato dalla moglie e dai suoi parenti un fallito e un buono a nulla. Basta poco a Maigret per scoprire la doppia vita dell'uomo: una casa a Parigi, un'amante, grosse somme di denaro a disposizione. Ma come se le procurava?
Il volume, ricalcando l'edizione della Pléiade che ha celebrato il centenario della nascita di Simenon, presenta una raccolta di dieci romanzi, fra cui uno inedito. Fra essi, tutti pubblicati fra il 1931 e il 1947, due appartengono alla serie delle inchieste del commissario Maigret, gli altri otto a quella dei "romanzi-romanzi", compreso l'inedito "La casa sul canale". La raccolta presenta, quindi,: "Il cavallante della 'Providence'", "Il caso Saint-Fiacre", "Il fidanzamento del signor Hire", "Colpo di luna", "La casa sul canale", "L'uomo che guardava passare i treni", "Il borgomastro di Furnes", "Gli intrusi", "La vedova Couderc" e "Lettera al mio giudice".
Sono ormai cinque, in meno di sei mesi, le donne accoltellate. Tutte nella stessa zona, il XVIII arrondissement, a nord di Place Clichy. Tutte alla stessa ora, tutte con lo stesso rituale: dopo averle colpite alle spalle, l'assassino straccia loro le vesti. Ma non le deruba, né le violenta. La polizia brancola nel buio. Sarà Maigret - dopo un interessante discussione con uno psichiatra - a risolvere il caso. Per riuscirci dovrà tendere all'assassino una doppia trappola mortale, ma soprattutto dovrà scavare nell'oscura psiche di un uomo apparentemente rispettabile, sviscerare il suo perverso legame con due donne - la madre e la moglie - tiranniche e protettive al tempo stesso e smontare il tortuoso meccanismo che l'ha indotto a uccidere.
È l'ultimo week-end d'estate e Steve e Nancy partono per il Maine verso il luogo dove i bambini hanno passato un mese di vacanza. Non sanno che il viaggio segnerà una svolta drammatica nella loro esistenza. Fin dal pomeriggio Steve è, come dice lui, "entrato nel tunnel": ha iniziato cioè ad affogare nell'alcol le sue insoddisfazioni e viltà. E poche ore prima che lasciassero New York, dal carcere di Sing Sing è evaso un uomo, e il destino ha deciso che la sua strada incroci la loro.
Al commissario Maigret sono capitati più di una volta incarichi "delicati", ma questa volta è rimasto davvero di stucco: un ministro in carica lo ha chiamato da una cabina telefonica alle dieci di sera e gli ha chiesto di andare nel suo appartamento privato. Ma sarà veramente lui? La signora Maigret ha capito bene? Tant'è: si accorgerà presto che è tutt'altro che uno scherzo. Centoventotto bambini sono morti nel crollo di un sanatorio e Maigret si ritroverà coinvolto in una sordida rete di interessi e di ricatti, fra politici avidi di potere e giornalisti senza scrupoli.
Da quando la moglie se n'è andata, quindici anni e mezzo prima, senza portarsi via il figlio di pochi mesi e lasciandosi dietro solo una vestaglietta di cotonina e la scia del suo profumo, Dave ha vissuto soltanto per Ben. Ogni attimo della sua vita. La notte come il giorno. Il figlio ha sempre detto che sì, era felice. Sulla madre non ha fatto mai un granché di domande. Allora perché una notte è andato via, anche lui senza una parola per quel padre che non desiderava altro che essergli amico? E perché lui e Lillian, la ragazzina quindicenne che lo ha seguito, hanno ucciso un uomo? Solo quando Ben, dopo il suo arresto, rifiuterà di vedere il padre, Dave comincerà a capire il figlio e il suo disperato bisogno di ribellarsi...
Quando nell'enorme e flaccido uomo d'affari che il capo gli ha chiesto di trattare con ogni riguardo (è il re delle macellerie, e amico personale del ministro) Maigret riconosce Ferdinand Fumal, un vecchio compagno di scuola soprannominato Palla di lardo, non riesce a trattenere un certo fastidio. Il padre di Fumal aveva tentato di corrompere suo padre e lui ricorda ancora la rabbia e l'umiliazione che aveva letto sul volto di quell'uomo onesto e buono. Ma quando Palla di lardo verrà ucciso, Maigret non potrà sottrarsi a un certo senso di colpa...
Rimasta orfana a sedici anni, Edmée arriva alle Irrigations, l'immensa proprietà dello zio materno a Neeroeteren, nella provincia belga del Limburgo: "terre basse, con filari simmetrici di pioppi interrotti qua e là dalla macchia nera di un bosco di abeti"; anche il cielo è basso e grigio, e in fondo, lungo i canali, scivolano lentamente le chiatte. Edmée è graziosa, minuta, pallida, quasi anemica e non parla una parola di fiammingo - ma ha una volontà di ferro, ed è abituata a farsi obbedire. Non ci vorrà molto perché entrambi i cugini si lascino ammaliare dal fascino acerbo, ambiguo, di quella creatura inquietante e dominatrice, così diversa da loro. E il dissidio tra i fratelli rivali non potrà che sfociare in tragedia.
Come in un incubo, sin dall'inizio Joseph perde il controllo della situazione e viene travolto da eventi il cui senso gli è oscuro: prima la fuga da Parigi insieme a Charlotte, la compagna che, "in nome dell'Idea", ha ucciso l'uomo che era stato il suo amante. E che rifiutava di darle il denaro per finanziare il loro giornaletto anarchico. Poi, l'imbarco a bordo di una nave di contrabbandieri, il precipitare in "un universo incoerente, buio e fradicio", l'arrivo in una miniera d'oro colombiana, tra ragni, cimici e ratti, fino a Tahiti, dove Joseph incontrerà il suo destino...
Sui giornali del mattino non c era nulla. Si accontentavano di riproporre, con minori dettagli, quanto pubblicato il giorno prima sui fogli della sera. Improvvisamente si era creato un vuoto, come se il caso fosse giunto a un punto morto. Si sentiva frustrato. Il suo primo pensiero fu: "Ma che diavolo fanno?". Pensava a Janvier e agli altri del Quai des Orfèvres: risolvere il problema era il loro mestiere, no? Passarono diversi minuti prima che il suo senso dello humour riprendesse il sopravvento e lui riuscisse a farsi beffe di se stesso. Aveva reagito da lettore medio: non gli avevano servito la sua sbobba biquotidiana e ne era indispettito. Per un momento aveva avuto l'impressione che la polizia non facesse il suo dovere...
Perché mai il dottor Mahé continuasse a trascinare l'intera famiglia a Porquerolles nessuno lo capiva. Sin dalla prima volta sua moglie si era lamentata del caldo, delle zanzare e della cucina meridionale che le rovinava lo stomaco, e lui stesso era solo riuscito a prendere delle terribili scottature. E quando andava a pesca, il fondo del mare gli dava le vertigini. Ma soprattutto si sentiva estraneo, fuori posto, e ogni essere animato o inanimato gli sembrava ostile. Aveva giurato, dopo quell'estate, di non rimetterci più piede, e una volta tornato nella piccola città della Vandea dov'era nato e dove viveva la sua famiglia, alla sua vita perfettamente regolata, a Porquerolles non aveva più voluto pensare. Eppure, non gli era mai uscita dalla mente. Così, sorprendendo un po' tutti aveva scelto di tornare una seconda volta. E poi una terza. Forse perché era ossessionato da un'immagine: quella di una ragazzina vestita di rosso, alla quale non aveva mai rivolto la parola, che "non era una donna, né un corpo", ma rappresentava "la negazione, l'opposto di tutto quello che era stata la sua vita" - della casa di pietra grigia, delle siepi tagliate in modo maniacale, della madre che gli preparava ancora la biancheria pulita e che gli aveva scelto persino la moglie... E forse perché sapeva che Porquerolles sarebbe stato il suo destino, un destino a cui, al pari di molti degli eroi simenoniani, anche lui non poteva che andare incontro con allucinata e implacabile determinazione.