
Olli Ottolenghi, matriarca di autentica tradizione ebraica, è morta lasciando un testamento che obbliga una famiglia di ebrei a ricongiungersi a Torino. Le leggi razziali del 1938 hanno disperso i suoi componenti nel mondo, e ora, se vogliono entrare in possesso dell'eredità devono ricomporsi, riscoprire le loro origini. Destini incrociati e dissonanti si rincorrono nelle pagine, assieme alle schegge del tempo, ai paesaggi di tante città del mondo, agli amori, anche a quelli proibiti. Nuova edizione del romanzo pubblicato nel 1996.
Quest'ultimo libro di Alain Elkann è una breve raccolta di brani e riflessioni dedicate a paesaggi e personaggi di due paesi del vicino Oriente, Israele e Giordania, segnati da una storia travagliata, costellata di grandi eventi, a volte dolorosissimi, e caratterizzati da una cultura e da una religiosità dalle antiche radici. E' "un cammino alla ricerca delle origini di noi stessi e dei valori che nutrono l'anima e il pensiero di ogni uomo e che ci portano a riflettere sul valore dell'amore".
Due uomini sono sepolti vicini nel cimitero di Montparnasse: uno è stato un banchiere e il Presidente della comunità ebraica di Parigi, l'altro è stato un artista. Il primo era severo, intransigente, affascinante; l'altro era esuberante, dissipatore, bohémien. Sono, rispettivamente, il padre del narratore e Roland Topor, pittore, scultore e scrittore. Due uomini agli antipodi per scelte di vita, caratteri, ambizioni. Ora la morte li fa giacere e li costringe a parlarsi, come mai sarebbe stato possibile in vita. E' questa l'originale finzione che consente a Elkann di raccontare il proprio padre, i suoi rigori, i moralismi, il disprezzo per tutto ciò che non è convenzione e intraprendenza di gran borghese. Ma anche di allestire un sottile confronto con un uomo apparentemente diversissimo, un artista. Topor è un personaggio che lo incuriosisce. Per questo cerca chi l'ha conosciuto, parla con gli editori che l'hanno pubblicato, con le donne che l'hanno amato, con Nicolas, il figlio che sta calcando le orme paterne, anche lui pittore, ma più mite, forse ancora alla ricerca di uno spazio che la gioiosa esuberanza del genitore non abbia riempito. E mentre il narratore insegue ricordi, fantasmi e realtà, i due uomini - distesi nelle loro tombe ma chiacchierando come se fossero in un bistrot - si raccontano. E finiscono per confessarsi differenze e idiosincrasie ma anche, insospettabilmente, alcune affinità.
Leopoldo, critico d'arte e giornalista nomade, incontra a Roma in Piazza del Popolo Nina, una modella italo-irlandese che conosce da tempo ma di cui sa pochissimo. È l'inizio di una passione dapprima sotterranea, poi sempre più intensa. Su un'isola greca, il loro idillio viene interrotto dal ritorno di Taddeo, l'ex fidanzato di Nina. Dopo una lunga separazione, Leopoldo e Nina si incontrano a Tangeri, dove lei gli confessa di essere incinta, ma di non sapere se di lui o di Taddeo. Incerta sui propri sentimenti, la donna finirà per trasferirsi a Venezia con Gerard, fotografo gay.
"Una notte, a Évian, fui svegliato da mio padre, e con mia sorella scendemmo nel parco in pigiama e vestaglia. 'Cosa succede?" chiesi. 'C'è un incendio," rispose mio padre. 'Sta bruciando l'albergo. Il nonno è chiuso a chiave nella sua stanza e dorme. La nonna è al casinò. Bambini, aspettate qui." Ci lasciò con la governante sul prato, dove c'erano altri clienti, altri bambini, tutti intenti a guardare le fiamme che salivano dal torrione centrale. A un tratto si sentì un tonfo terribile: l'ascensore era precipitato." (da Berthe)
La scrittura di Alain Elkann cattura un universo di personaggi e sentimenti che, storia dopo storia, dà vita a un mondo variegato e profondo, imprevedibile e misterioso, un viaggio di cui si conosce solo l'inizio. Questi racconti, scritti nell'arco di quarant'anni e ora raccolti con quattro inediti americani, alternano come in un intarsio la rapidità dello scatto fotografico e il respiro del romanzo breve. Il filo rosso che li unisce è il mistero della vita, il paradosso e l'incertezza che la governano, e la ricerca continua dell'amore che muove adulti e bambini nelle loro passioni e nei loro diversi destini. Una lunga odissea di personaggi che vivono i loro sogni, le loro paure e illusioni attraverso cammini diversi, che rivelano il fascino irresistibile della vita raccontata come una favola senza fine.
Pierre, giornalista disincantato, ha appena perso il suo migliore amico, Sandro, travolto dagli eccessi di una vita straordinaria, vissuta senza freni. Dolore e senso di colpa per questo addio forzato lo accompagnano in ogni momento. Una notizia appresa per caso risveglia la sua curiosità per la storia di Italo Veneziani, fascista eccentrico e appartato che amava la musica e le donne e si era rifugiato in una villa al confine tra Italia e Francia prima di finire ucciso dai tedeschi. Era una spia? Sosteneva i partigiani? Il desiderio di saperne di più e il legame di Italo con la famiglia di Pierre inducono quest'ultimo a scavare nel passato, fare domande, connettere dettagli: ne scaturisce il ritratto di un uomo coerente e segreto, allegro e avventuroso, ma estraneo al suo tempo. Nel ricomporre l'esistenza di Italo Veneziani, tra isole greche e grandi città, incontri, amori che si trasformano e nuove passioni, Pierre dovrà ingaggiare confronti difficili con persone a lui molto vicine, districarsi tra i silenzi di Marie, la ritrosia di Alice e i tormenti di Vera, in un triangolo femminile impenetrabile e complicato, e infine tornare a misurarsi con l'assenza di Sandro. Scoprirà che in fondo situazioni e sentimenti in apparenza incompatibili sono legati da quel filo rosso che è la vita.
Anita se n’è andata ponendo fine a un amore che sembrava dovesse durare per sempre. Milan è impreparato, triste, preso da rimorsi e nostalgie che lo inducono a raccontarsi, quasi per consolazione, come sarebbe stato quell’amore se invece di incontrarsi a sessant’anni lui e Anita si fossero conosciuti da ragazzi. Il tempo trascorso insieme ha lasciato in Milan una traccia profonda. Negli alti e bassi della loro storia d’amore ci sono stati viaggi, incontri, passioni. La scomparsa di persone care e importanti ha offerto l’occasione di meditare su che cosa accadrà dopo la morte, di chiedersi se farsi cremare o farsi seppellire. Intorno a queste alternative si aprono discussioni, riflessioni, fatti imprevisti. Dal passato e dalle storie degli altri affiorano episodi curiosi, anche comici, e l’aldilà possibile viene trattato come se fosse la continuazione della vita, come se si trattasse semplicemente di scegliere un luogo dove fermarsi, di darsi un’altra tappa nell’esistenza. Un romanzo acceso da lampi di ironia, attraversato dalla tenerezza dei ricordi: la fine di un grande amore e la fine dell’esistenza terrena si intrecciano fluidi con una serenità che non è distacco olimpico ma assunzione piena, complicata e contraddittoria della fragilità della vita e dei sentimenti.
Alain Elkann è nato a New York nel 1950. Nei Tascabili Bompiani sono disponibili Montagne russe, Il tuffo, Piazza Carignano, Stella Oceanis, Boulevard de Sébastopol e altri racconti, Il padre francese, Rotocalco, John Star (Premio Cesare Pavese 2002), Delitto a Capri, Una lunga estate (Premio Internazionale Tarquinia - Cardarelli 2003), MoMo, Mitzvà, il cofanetto Essere ebreo, Cambiare il cuore, Essere Musulmano (Premio Capalbio 2005), Vita di Moravia, Emma, intervista a una bambina di undici anni, L’invidia (Premio Letterario Mondello – Città di Palermo 2006), L’intervista 1989 - 2009, L’equivoco (Premio Acqui Terme 2009), Diario verosimile, Nonna Carla, Hotel Locarno e Il fascista.
Questo primo volume della nuova edizione rilegata delle opere complete di Eliot consente di far luce sulle varie componenti dell'ispirazione poetica dell'autore, ma anche sul suo impegno di saggista, polemista e filosofo. Dalle poesie della prima giovinezza e dal saggio teoretico dedicato a Bradley, si passa ai celebri interventi del "Bosco sacro" per giungere a "La terra desolata", fondamento di tanta parte della lirica novecentesca. D'altro canto, i lavori sull'educazione ai classici, sui rapporti fra religione e letteratura, sulla funzione della critica, permettono di scoprire un Eliot moralista e credente autentico, desideroso di giustificare, alla luce del suo umanesimo, la sua stessa produzione letteraria.
Progettata in occasione del primo centenario della nascita del poeta, questa edizione delle "Opere" di T.S. Eliot comprende tutte le opere di poesia, saggistica e teatro. Seguendo il percorso creativo dell'autore, il curatore dell'opera ha ritenuto opportuno attenersi a un ordine cronologico il più rigoroso possbile, senza distinzione di generi. Per una lontana, ma esplicita richiesta dell'autore al curatore, non entra a far parte di queste "Opere" il testo delle conferenze di "After Strange Gods" (1934). T.S. Eliot chiese personalmente a Sanesi di non includerlo, mai e per nessuna ragione, in un'eventuale raccolta, considerandolo "troppo intemperante" e possibile fonte di equivoci.
Il volume raccoglie "Il libro dei gatti pratici del vecchio Possum", le poesie dei "Quattro Quartetti", i saggi (in cui l'autore prende in esame, ad esempio, la funzione sociale della poesia, il significato della parola "classico" e compie una straordinaria incursione nel mondo poetico di Dante e Virgilio) e le opere teatrali ("Riunione di famiglia", "Cocktail Party", "L'impiegato di fiducia" e "L'anziano statista"). Alcune delle opere raccolte offre il testo inglese a fronte.