
Dov'è finita Colomba? Perché la sua bicicletta giace abbandonata ai margini della foresta? Tante ipotesi si affollano nella mente di sua nonna Zaira, dalla fuga al rapimento, alla morte. L'unico indizio è la bicicletta abbandonata dalla ragazza, un anno prima, ai margini della foresta. Ogni mattina Zaira passa al setaccio i boschi delle montagne abruzzesi e intanto cerca una soluzione nell'ordito dei ricordi. Così, in quella nipote persa finisce per cercare tutte le persone scomparse nel passato, in un percorso a ostacoli che diviene la storia della sua famiglia. Con l'aiuto della "donna dai capelli corti", una scrittrice che vive tra le montagne d'Abruzzo, Zaira riannoda i tanti fili della memoria. Le voci delle due donne si alternano, si sovrappongono, narrano una fiaba che intreccia storie personali e storia italiana. Un romanzo epico e corale, che segna il grande ritorno di Dacia Maraini ai suoi temi prediletti: la trama sottile dei sentimenti, l'attenzione per il mondo femminile e i suoi conflitti, il dolore causato dalla storia, l'amore per la natura.
Nella notte del 1246, a Milano, la casa di mastro Guglielmo va a fuoco, e tra le fiamme muoiono lui e la moglie. Intanto Arnolfo, abate di San Simpliciano, deve difendere il buon nome del monastero dalle brighe di un mercante spietato, e frate Matthew, venuto a Milano per trovare il confratello, si troverà a districare una matassa di losche calunnie contro di lui. In pericolo è anche Anselma, l'innocente figlia del mercante Guglielmo, andata sposa a un membro della famiglia Della Torre. In un crescendo di suspence, queste vicende verranno a intrecciarsi con la rabbia del popolo, mentre l'intera vita della città lievita da queste pagine.
L'ispettore Carmelo Tancredi, già incontrato nelle avventure dell'avvocato Guido Guerrieri, non è un poliziotto come gli altri. Si occupa di casi che procurano poca carriera e nessuna gloria. Cerca persone smarrite. Soprattutto ragazzi e bambini ingoiati da un mondo buio popolato di mostri. Un ricco imprenditore è stato brutalmente assassinato. Qualcosa, nell'ambiguo passato della vittima, spinge Tancredi e la sua squadra a condurre una frenetica indagine parallela nel cuore oscuro di una città. Dove i confini fra bene e male si confondono. Un romanzo a fumetti di Gianrico Carofiglio illustrato dal fratello Francesco.
Al centro esatto della nostra cultura si trova "La Divina Commedia". Un capolavoro in tre cantiche - Inferno, Purgatorio e Paradiso - unanimemente considerate tra le più straordinarie creazioni della storia dell'umanità. Giunto a metà della propria esistenza, un uomo ottiene di poter visitare da vivo l'Aldilà: questo è lo spunto, semplice e geniale, da cui prende forma l'affresco di Dante. La sua rappresentazione di cielo e terra si ispira ai modi caratteristici della letteratura e dello stile medievali ma si rivela allo stesso tempo profondamente rivoluzionaria. Una percezione nuova e disincantata della Storia in un racconto che abbraccia il corso dei secoli, testimoniando di una profonda comprensione della realtà umana. Un'immensa architettura, una cattedrale di versi edificata per raccontare il nobile e l'ignobile di ogni creatura, la vittoria e la sconfitta, il dramma e la tenerezza. Il viaggio ultraterreno di Dante è la perfetta metafora di ogni avventura umana, sempre in bilico tra magnificenza e miseria, tra smarrimento e redenzione.
Questo libro è stato scritto perchè una certa Niki ha mandato un messaggio sul sito di Federico Moccia, senza lasciare però un indirizzo...
Una madre e una figlia affrontano insieme l'ultimo viaggio verso un paese ignoto: il paese della malattia e della morte. Quando l'anziana ma vitale madre si ammala, la figlia si trova davanti a una realtà sconosciuta che si rivela sempre più difficile: la solitudine, la sofferenza e lo smarrimento della malata ma anche l'inospitalità della medicina, le contraddizioni dei medici e la loro incapacità di considerare una persona ferita nel corpo e vicina alla morte un essere umano a tutti gli effetti, un soggetto e non un oggetto.
Un racconto denso e sconvolgente, una storia di poverta', emarginazione, dolore e morte in una societa' che ai piu' deboli toglie anche la speranza.
Dall'esilio negli Stati Uniti alla guida della Comunita' ebraica: la vita di una donna straordinaria per comprendere luci e ombre del Novecento.
Antigone, sfidando le leggi per dare sepoltura al fratello, incarna la pietà, un sentimento sobrio quanto necessario, profondamente umano. Proprio da Antigone prendono spunto gli articoli che compongono questo volume e che sono usciti negli anni sul "Corriere della Sera" e sul "Messaggero". Sono storie di donne che in giro per il mondo subiscono un destino di discriminazione e di violenza, ma anche storie dell'Italia, un paese che secondo l'autrice sembra rassegnarsi alla devastazione incessante del proprio patrimonio naturale e culturale.
Un libro sulle radici dell'autore, una raccolta di racconti, un diario intenso e appassionato attraverso le strade e i destini dell'uomo.
Il nome di Dante è nel pensiero di molti indissolubilmente legato al titolo della sua opera maggiore: la "Divina Commedia". È facile dimenticare che il grande poema fu solo il punto d'arrivo di un percorso iniziato nella prima giovinezza. Leggere le "Rime", dai sonetti giovanili alla vitalistica esuberanza di "Sonar bracchetti" e alle atmosfere oniriche di "Guido, i' vorrei" fino alle liriche poi raccolte nella "Vita Nuova", come "Donne ch'avete" e "Tanto gentile", significa accompagnare Dante nel lungo viaggio alla ricerca di una propria voce poetica che avrà come meta finale la "Commedia". Teodolinda Barolini analizza da punti di vista innovativi e spesso inediti le singole rime, facendo luce sull'evoluzione artistica e ideologica del poeta e sui rapporti che intercorrono tra le "Rime" e il capolavoro della maturità.
Una bambina fa i compiti sul tavolo della cucina mentre il fuoco dei fornelli, lento e paziente, trasforma ingredienti semplici in cibo superbo. L'aria è satura di profumi, così intensi che negli anni non si sono dispersi e hanno continuato a sprigionare la loro magia. E spinto quella bimba, oggi una donna, a scrivere il diario della sua famiglia. "Sara, oggi si mangiano grilli?" gridava ogni giorno il padre rientrando a casa, pronto a sedersi a tavola con la moglie e i quattro figli, Rosario, Anna, Catena e Giuseppe. La piccola Catena per molto tempo ha frainteso lo scherzo immaginando un'invasione di insetti, finché ha avuto il coraggio di chiedere una spiegazione. E oggi, raccontandoci quegli anni, ci confessa che crescere con una mamma che compie magie per far quadrare i conti è tutto fuorché una sfortuna. Perché a vincere è stata sempre la serenità unita alla forza di credere nel futuro, difendendo la propria dignità e valori ben più grandi del benessere economico. Perché la ricchezza era tutta nei piatti che mamma Sara ogni giorno metteva in tavola, ispirandosi unicamente alla sua fantasia, e che la sua viva voce ci ripropone oggi, amalgamati col sapore agrodolce dei ricordi. Ne è nato un libro intimo, commovente, ironico, affollato di personaggi che la penna di Catena Fiorello fa rivivere sulla pagina con la stessa intensità dei profumi che riempivano i pomeriggi della sua infanzia.