
"Qualcuno crede di declassarmi sostenendo che nella mia vita pubblica io propendo per il pragmatismo e mi mostro refrattario alle grandi programmazioni. Di più: poiché indulgo nell'uso di frasi scherzose e sono allergico a ogni genere di discorsi e concetti complicati - che, del resto, sono stati bollati come 'politichese' -, c'è chi mi guarda con sufficienza, quasi scandalizzandosi intellettualmente a causa di un mio presunto gusto per le battute. Non voglio davvero far assurgere il mio metodo a canone di comportamento da imitare. Nè oso riferirmi al 'castigat ridendo mores' o alla leggenda aurea secondo cui il tempo è moneta ...". - Dall'introduzione (Giulio Andreotti).
Il libro è una raccolta di racconti di Giovannino Guareschi apparsi su "Candido", il celebre settimanale umoristico. In questi racconti, che si riferiscono al decennio 1951-1961, don Camillo e Peppone non sempre sono protagonisti, qualche volta appaiono di sfuggita, qualche altra sono addirittura assenti, ma ben presente è sempre lo spirito dell'autore. Taluni racconti hanno un'eco di leggende e dicerie che vengono da lontano, per altri Guareschi ha attinto dalla realtà (anche personale), quella vera e quella...verosimile. Sono 37 i racconti di questo volume che proseguono la saga di un "Mondo piccolo" sempre più lontano nel tempo, ma pur sempre presente: nella memoria storica e nei più profondi recessi del cuore.
Cos'è il buio per un bambino se non l'immagine dell'altro che si insinua nel suo sguardo infantile quando la fiducia si trasforma drammaticamente in timore e paura? Cos'è il buio se non l'afasia di un corpo ancora non sviluppato nel momento in cui esso incontra quel qualcosa di incomprensibile e misterioso che costituisce il comportamento sessuale dell'adulto? E' possibile cancellare questo buio senza uccidere il bambino che è in ciascuno di noi? Dodici storie che raccontano della violenza sull'infanzia e sull'adolescenza.
Firenze, agosto 1968 - settembre 1985: sedici omicidi sconvolgono la provincia del capoluogo toscano. Un "mostro" massacra senza pietà coppie di giovani fidanzati, mutilando il corpo delle donne, e nella città esplode la paura delle colline, della campagna, delle strade poco frequentate. Il noto giallista Carlo Lucarelli e Michele Giuttari, che ha condotto le indagini su quegli omicidi, ricostruiscono in modo lucido e avvincente le diverse piste seguite dalla polizia, l'enigma Pacciani, la scoperta dei complici, i segreti dei "compagni di merende" e i misteri che ancora circondano un caso entrato nella storia della cronaca nera italiana. E indagando anche l'inquietante possibilità che dietro i delitti si nascondessero dei mandanti insospettabili ma ancora più perversi degli esecutori, ci guidano in una serrata caccia all'uomo nella quale siamo, di volta in volta, preda e inseguitori.