
"Partita doppia" raccoglie, come gli altri titoli della collana, due thriller firmati da due firme del giallo o del noir italiano. "L'ombra del vulcano" di Gianni Farinetti è un noir "isolano" ambientato a Stromboli: al centro della vicenda la misteriosa scomparsa di Madame Isabelle d'Armeilach, tra odi familiari, rancori di vecchia data e questioni di eredità. "Secondo tempo" di Enrico Buonanno vede protagonista una vera star di Cinecittà, una star di cui nessuno ha mai sentito parlare. Vittorio Limentani era un "manista", il più grande dei manisti. Prestava le sue bellissime mani - inserite in un corpo disarmonico e malfatto - per le scene di dettaglio. Ma un giorno le sue mani divennero ingovernabili...
Il volume raccoglie due mini-thriller. "A Natale ti ammazzo!", è firmato da Stefano Tura, giornalista e scrittore, già corrispondente di guerra nella Ex Jugoslavia, in Kosovo, Afghanistan, Iraq. Al centro della vicenda una catena di delitti che dovrebbero sfociare - a Natale - nell'assassinio di Alba Soave, giornalista di cinquantotto anni confidente e amica dei suoi lettori. "Che bomba!" è opera di Maurizio Matrone, poliziotto veronese laureato in Pedagogia, autore di romanzi, di opere teatrali e sceneggiature per la televisione. Il romanzo breve racconta una "normale" notte di Capodanno dentro e attorno alla stazione di Bologna: un clandestino con la gola squarciata, e un pugno di poliziotti alle prese con una bomba da disinnescare.
È davvero possibile che sondaggi ed exit poll falliscano completamente le loro previsioni? Dopo una campagna elettorale allo spasimo, i risultati delle elezioni 2006 smentiscono clamorosamente ciò che tutti si aspettavano. Data per trionfatrice, la Sinistra ha quasi perso. Dato per sconfitto, il Tycoon ha quasi vinto. Ma cosa è accaduto in realtà? Sulla scia della rivelazione di un investigatore privato, un giornalista cerca di venire a capo di una ipotesi inquietante. Il grande broglio è stato compiuto dal Tycoon e dai suoi.Una macchinazione per cambiare l'esito del voto popolare. Un complotto basato su un trucco vecchio come il mondo: le schede bianche...
Ma, in definitiva, l'amore eterno esiste o non esiste? Esiste esiste. È lui che non ha voluto crederci fino in fondo. Bastardo. Claudia, quindici anni di romanità, insegue il suo idolo per dirgli che ha sbagliato, che no, che Babi e Step li volevamo ancora tre metri sopra il cielo. Insieme. Dopo aver tentato di comunicare con lui con una mitragliata di lettere e di post, Claudia decide di aggirare l'ostacolo e di andare direttamente in via Mario Fani, davanti allo studio di Federico Moccia. Fede, per tutti i ragazzi della generazione 3MSC. Fa sega a scuola. Le Babydolls, il suo gruppo di amiche, la coprono. Lo aspetta. Vede una sagoma: cappellino e zaino, china sullo scooterone. Non ci sono dubbi: è lui. Emozione, rabbia. Poi, dritti dentro il sogno: Claudia scopre che niente è uguale a come l'immaginava. «Mica male, 'sto Moccia. Ne sa una più del diavolo». Un'occasione straordinaria, un'avventura incredibile. Correre con Fede in motorino fino a Ponte Milvio; seguire una presentazione di Scusa ma ti chiamo amore sentendosi una privilegiata, una che gli ha parlato 'da sola"; raccontargli la propria storia d'amore e sentirsi ascoltati e compresi, perché lui parla la tua stessa lingua. E poi rischiare, e trovare la forza per inseguire fino in fondo le proprie aspirazioni. Come Fede. Claudia92 è nata a Roma, frequenta il liceo classico, è pazza dei libri di Federico Moccia. Il suo sogno era scrivere. Il più stava nel trovare la storia giusta. Questo è il suo primo romanzo e Federico Moccia ne è il protagonista.
Questi racconti sono un percorso parallelo, quasi segreto, della scrittura di Roberto Cotroneo. Testi che coprono l'arco di tempo di oltre quindici anni, scritti per occasioni molto diverse, e tenuti distanti uno dall'altro come fossero delle eccezioni quasi private a un percorso narrativo che invece procede, di libro in libro, con una coerenza, una progettualità ormai evidente. Ora l'autore li ha messi assieme in un volume, con alcuni testi inediti e un racconto che apre la raccolta scritto proprio in occasione dell'uscita di questo volume, con la consapevolezza che in queste pagine c'è come un contrappunto, una scrittura altra che ha accompagnato la pubblicazione dei suoi romanzi in questi anni. I temi dei racconti spesso riprendono quelli dei romanzi, la città di Otranto, per prima cosa, ma anche la passione per la musica, per la storia recente italiana. Ma non solo. In questi testi si legge in filigrana anche una scrittura autobiografica inedita e persino sorprendente per un autore che ha sempre tenuto distanti da sé, nei propri libri, riferimenti personali e familiari. Ne esce un volume che fonde storie diverse, scritture che sono cambiate nel tempo, come un mosaico sorprendente che nel suo essere spezzettato prende un senso inaspettato e per molti versi appassionante. Una raccolta che fa scattare come nessun'altra le molle della fantasia e dell'immaginazione, partendo sempre da presupposti logici e razionali.
Un rapporto conflittuale tra una madre e una figlia con due personalità contrastanti e una passione lacerante sullo sfondo di un'Italia scossa da scandali politici che finiscono per affossare il governo. Convivere con il peso della celebrità e, soprattutto, con la notorietà di chi si ama, presuppone una duplice sofferenza quando finisce un amore, perché la donna che esce sconfitta dall'affaire con il politico del momento subisce due volte per via della sovraesposizione mediatica del partner. L'intreccio prende corpo attraverso l'alternanza di due voci narranti che vedono protagoniste due donne: Elisa, un tempo avvenente giornalista e conduttrice televisiva all'apice del successo, e la figlia Serena, giovane biologa che attraverso un viaggio iniziatico nella sua terra d'origine, la Puglia, ritrova il diario attraverso il quale ricompone i tasselli della vita parallela della madre scomparsa in circostanze misteriose quindici anni prima, quando lei era ancora adolescente. Scavando nell'oscuro passato materno, Serena si ritrova inconsapevolmente a risolvere il giallo della morte di Elisa, insabbiata in quanto avvenuta proprio in occasione di un incontro segreto con l'uomo del momento, il presidente del Consiglio. A sostenere la ragazza nella spasmodica ricerca della verità è proprio il padre, Davide, depositario dell'epilogo di un intrigo sentimentale dal ritmo incalzante e ricco di colpi di scena.
“La rovina dell’Italia sono stati il trasporto su gomma e l’Autostrada del Sole”. Un romanzo che è anche una guida turistica sui generis, un sorprendente viaggio attraverso un paese stravolto dall’imbecillità umana, in cerca dell’Italia come dovrebbe o potrebbe essere. Enrico Vaime in questa guida sui generis racconta il nostro paese con leggerezza e ironia, attingendo dal prezioso serbatoio di “Omnibus” (in onda tutti i giorni su La 7), osservatorio privilegiato sull’Italia e sulle strane creature che la popolano.
Riccione. Estate. Viale Dante. Andrea ha il cuore a mille e non sa perché. "Un attacco di panico di gioia". È buio ma è luce dentro sé. Una ritrovata luminosità che lo porta come in sogno in riva al mare. Lontano da quei giorni di dolore e da quello Scarafaggio reso polvere nel suo corpo, Andrea avverte che qualcosa di magico e di speciale sta per accadere nella sua vita. Lo percepisce nel cuore e nell'anima. Come in un atto unico ambientato fra cielo e mare, fra salsedine, sabbia e onde, Andrea racconta e si lascia raccontare. Una narrazione diretta e sferzante, carica di passione, emozione, fede, sogno, nella quale si alternano volti, storie di uomini e donne che hanno incontrato il male sia fisico che interiore ma che hanno preferito dire sì alla vita, scegliendo di riconquistare la propria esistenza per donarla agli altri. Destini incrociati, accomunati dal desiderio di rinascita e dalla voglia di amare. Un racconto in un crescendo di emozioni e colpi di scena che conducono a un epilogo carico di pathos. Andrea, dopo il silenzioso battito del suo cuore, ritroverà l'amore al grido di "Voglio aver vissuto".
Un santuario di montagna, una comunità di preti e suore di clausura, nobiltà massonica, dicerie e sotterfugi, alleanze e intrighi. Questi gli ingredienti dell'avvincente e misteriosa vicenda che esplode a partire dal ritrovamento di un neonato piangente all'interno della chiesa. Nessuno sa chi sia e da dove provenga, ma la sua comparsa dà l'avvio a una indagine complessa e colma di sorprese. Da una parte le suore, protettive e materne, dall'altra i preti, con le loro diverse e talvolta contrastanti personalità, infine la popolazione laica, rapita dai suoi interessi e dai suoi capricci, sconvolta da passioni, gelosie e continui imprevisti. E lo spettro del satanismo, la sapienza patristica, il giro di informazioni segrete, la ricerca di una verità diffìcile a trovarsi.
Un trentenne disadattato che gira per i cimiteri a fantasticare sul passato dei volti impressi sulle lapidi. La precarietà, l'assenza di futuro, in una Torino che non riesce a conquistarsi i colori della primavera, non riguarda solo lui: coinvolge anche i suoi genitori, costretti ad affittare la loro camera da letto a una prostituta ungherese per sbarcare il lunario. E lei, Alexandra: bella, fresca e conturbante, ma costretta ad accantonare la sua laurea in lingue per esercitare clandestinamente il mestiere più antico del mondo. Esattamente l'opposto di Ivana, la donna matura e vissuta, ex terrorista che non riesce a lasciarsi alle spalle un passato tormentato e una storia d'amore tragica la cui ferita non si è mai ricucita. Tutti in un equilibrio instabile, incerto, tutti ugualmente incapaci di trovare una collocazione nel proprio tempo. Anche se la colpa non è solo della società. "Forse sono diventate il mio alibi, tutte queste speculazioni sulla ricca sfacciataggine del nostro tempo. Forse sono io a non avere il coraggio sufficiente".
I primi 50 anni di vita di una donna eccezionale per fascino e intelligenza, dotata di un notevole talento artistico e di una spiccata personalità. Un racconto vivace delle esperienze della pittrice, dall'infanzia nella feudale Transilvania, allora Ungheria ora Romania, agli studi a Vienna e Budapest negli anni '25/30. Assistiamo poi all'incontro con il futuro marito, Enzo Massarani, avvocato e commercialista, e quindi al trasferimento a Milano, nell'Itali fascista del 1934. Vediamo attraverso i suoi occhi i milanesi di allora, gli anni della guerra, la fuga in Svizzera ed il dopoguerra, fino agli anni '60. Nell'agosto del 2011 ha compiuto 101 anni e completato la dettatura di questo libro di ricordi. Scritti in prima persona, i testi sono stati raccolti e trascritti dall'amica Silvana Baldini.