
«Le case dei ricchi e le baracche, le violenze criminali, quelle politiche, l'aspetto sconosciuto di una metropoli.»
Corrado Augias
La storia di Lupo comincia in una Roma ricca e borghese, tra splendide ville, domestici in livrea, abiti firmati. Poi un giorno, annoiato da un’esistenza vuota fatta di lusso e ipocrisia, il giovane Lapo decide di fuggire e abbandonare la famiglia: vuole scoprire la vita della strada, la vita vera. Così il piccolo e viziato Lapo diventa Lupo, barbone, senzatetto, ladro. Sotto l’ala protettrice di Tamoa ha inizio il suo viaggio nel ventre della capitale, alla scoperta di un’umanità diversa, nascosta, sommersa nel fango e nel buio: una Roma notturna e violenta, fatta di gente che vive nell’ombra, che tra furti, prostituzione e aggressioni lotta ogni giorno per la sopravvivenza. Nei due romanzi (L’istinto del Lupo - finalista al premio Strega 2009 - e La legge di Lupo solitario), la penna tagliente e appassionata di Massimo Lugli ricostruisce la storia a tinte forti di una vera e propria discesa nell’inferno metropolitano, tra personaggi memorabili per nobiltà o viltà d’animo, fame, freddo, inganni, perversioni di ogni genere, ma anche inaspettati spunti poetici.
Jason Bourne è di fronte a una tragica scelta: una vita in cambio di una vita, il futuro politico del mondo in cambio della salvezza delle persone a lui più care. Ingaggiato da un ministro mediorientale per proteggerne l’incolumità, Bourne prende il suo posto per partecipare a un rischioso summit segreto in Qatar. Ma durante l’incontro un manipolo di terroristi uccide i partecipanti e lo cattura: la mente dell’attacco è lo spietato El Ghadan, uomo di spicco del terrorismo jihadista. Il patto è questo: l’agente segreto deve uccidere il presidente degli Stati Uniti prima che firmi uno storico trattato di pace fra Israele e Palestina, durante un vertice a Singapore. Se non lo farà, El Ghadan ucciderà chi ha fatto rapire: Soraya Moore, ex collaboratrice e intima amica di Bourne, e la sua bambina di due anni. L’uomo non può fare altro che accettare e infiltrarsi nella cellula terroristica di Ivan Borz, il temibile trafficante d’armi ceceno che sta organizzando l’attentato di Singapore. Un percorso strettissimo per salvare Soraya e il presidente e per portare a casa la pelle: perché più si addentra nei meandri oscuri della politica e del terrorismo, più Bourne scopre che forse le macchinazioni di El Ghadan non sono che una trappola per eliminarlo nel peggiore dei modi.
Viola ha trentotto anni e, dopo un matrimonio lampo, vive sola con suo figlio Orlando, un bambino acuto e bigotto. Opinionista di successo nei salotti tv più popolari del Paese, Viola si è ritagliata il ruolo di femminista rampante e severa fustigatrice di usi e costumi maschili. Il pubblico femminile la ama per la sua apparente spietatezza, gli uomini la temono, ma quello che fan e detrattori non sanno è che Viola recita una parte che non le appartiene: la sua vita sentimentale è una disastrosa sequela di tentativi falliti che nascondono l'incapacità di dimenticare l'ex, Giorgio, in corsa per diventare il candidato sindaco della città. Tra cene con uomini improbabili, chiacchiere disincantate con le amiche, telefonate rabbiose dell'ex marito e dialoghi col figlio moralista, Viola cercherà la propria strada, provando a tenere insieme, con fatica, la sua vita da single, quella di madre e quella di celebrità televisiva. Il tutto sembra reggere, finché sentimenti e politica non si intrecciano inaspettatamente e una scoperta traumatica non le fa commettere un errore imperdonabile.
Spagna, 1937. In uno scenario di guerra feroce come ogni guerra, vivido e vero come fosse oggi, una strana coppia di italiani di parte franchista - il capitano Degli Innocenti e il suo attendente, l'indimenticabile doppiogiochista Filippo Stella - sprofonda nella ricerca di un cadavere che forse non è un cadavere, visto che taglia teste di uomini vivi. Che cosa troveranno veramente questi due moderni Chisciotte e Sancho, mentre intorno a loro da ogni parte si annuncia l'orrore, non è dato sapere, ma solo intuire.
Riordinando la mole enorme dei suoi racconti, Lucarelli è stato molto crudele. Verso se stesso, non verso i suoi lettori. Ha tolto tutto ciò in cui non si riconosceva piú, e ha "montato" il meglio, gli oltre cinquanta racconti selezionati, secondo un ritmo mentale, una esigenza musicale che alterna i sapori e i temi. Così, mentre il lettore si trova invitato a un ghiottissimo menu, che spazia dall'horror al comico al thriller, unica e del tutto inconfondibile è la voce che lo affascina in questo libro. Forse la voce più autentica di Carlo Lucarelli, in tutte le sue modulazioni. Una voce che invita alla complicità, che coinvolge in una sorta di ininterrotta "danse macabre", di gioco esplicito sui temi della morte e della colpa, in una a volte selvaggia cavalcata diabolica, in una confusione di identità dove, alla fine, lo specchio sembra rimandarci l'immagine distorta, ma lucidissima, dei nostri desideri, e delle nostre illusioni.
Nessuno vuole ammetterlo, ma a Bologna c'è un assassino seriale: è l'Iguana, che assume di volta in volta l'identità delle sue vittime, per sfuggire alle "campane dell'inferno" che gli risuonano nelle orecchie. Tocca a Grazia cercare di prenderlo, e più delle sofisticate tecnologie che usa, le servirà l'intuito e la capacità di ascolto di Simone, cieco dalla nascita. Mentre cacciatore e preda si scambiano continuamente i ruoli, vediamo la scena ora con gli occhi attenti e ansiosi di Grazia, ora con lo sguardo febbricitante e doloroso dell'Iguana, o la percepiamo come un concerto di suoni e di voci, un complicato e fantastico arabesco mentale, quando la soggettiva è di Simone. E la città che così prende forma sotto i nostri occhi, fitto reticolo di trame e di ossessioni, è insieme la sorprendente megalopoli italiana che si stende su tutta l'Emilia, e anche il teatro magico dove tutte le storie possono accadere. Un thriller nervoso e impeccabile, una storia d'amore e solitudine, una scrittura che sa dosare tensione emotiva e colpi di scena.
Il libro è ambientato a Massaua, in Eritrea, nel gennaio del 1896. Sbarcano le truppe italiane, sono soldati che tra sessanta giorni moriranno ad Adua, nella più colossale disfatta che il colonialismo europeo abbia mai subito. L'Italia cerca un posto al sole, tra le potenze. I soldati italiani troveranno nemici superiori per armamenti, numero, conoscenza del terreno. Tra gli italiani che sbarcano ce n'è uno che ha un motivo diverso dagli altri per fare il soldato in Eritrea. Poi c'è una fanciulla che sembra fragile, e anche lei, come il soldato, ha un motivo tutto particolare per stare lì.
Coliandro è un sovrintendente di polizia del tutto incapace di svolgere indagini giudiziarie, e sconta eterne punizioni per i propri errori. Al suo fianco, una giovane post-punk di nome Nikita è impegnata a difendersi più dalle sue goffe avance che dai malviventi. Nikita si rivolge a Coliandro per una grana: doveva consegnare un pacco e se n'è dimenticata. Il pacco contiene 200 milioni. Anche questa volta i due vengono investiti da un'avventura piena di rovesciamenti e colpi di scena, tra killer, giudici corrotti e sparatorie.
Storie che formano un'unica storia, quella della parte nascosta e criminale del nostro paese e la storia di chi si è opposto, o è rimasto vittima. Una storia straziante e sanguinosa, ma appassionante e necessaria come ogni grande narrazione. Lucarelli prende la storia d'Italia appena dietro la memoria più recente e la trasforma in un patrimonio di trame, personaggi e vite esemplari, sul filo che unisce la realtà criminale e l'altra, quella alla luce del sole. Riscopriamo così, fin dall'immediato dopoguerra e dai contadini che occupano le terre in Sicilia e si scontrano con Cosa nostra, le imprese di banditi milanesi e sardi, della Camorra dal lontanissimo passato, di mafiosi e uomini della 'Ndrangheta che hanno impresso il loro segno su ogni zolla di terra, ogni metro cubo di cemento. E scopriamo, soprattutto, la storia di chi ha cercato di resistere, perché da lì nasce la speranza del nostro tempo.
Questo libro raccoglie sette casi tratti dalla fortunata trasmissione televisiva "Mistero in Blu", che Lucarelli ha condotto dagli schermi di Rai 2 nell'inverno 1997/98, e tre casi mai andati in onda. Delitti irrisolti: dal caso Alinovi al caso Falcidia, dal caso Vanni al caso Di Robilant, alla strage di via Caravaggio... Lucarelli e il suo team di consulenti, tra cui il vicedirigente della Scientifica di Bologna Silio Bozzi, narrano soprattutto storie di persone: ritraggono individui, descrivono ambienti, attraverso casi di cronaca nera tratteggiano il volto di una città, di una cultura, di un Paese. In questi racconti forniscono anche particolari misteriosi omessi nel format televisivo e i retroscena delle indagini, segnalano gli errori degli inquirenti e denunciano l'omertà di testimoni e familiari.
Che cosa è successo sul set di "Il corvo", e chi era Brandon Lee? Perché Jimi Hendrix e tanti altri sono morti a 27 anni? È stato il Joker a uccidere Heath Ledger? Perché, secondo Charles Manson, gli omicidi di Bel Air dovevano aprire una nuova era? Perché qualcuno sostiene che Marilyn è viva? E il rock, è davvero "la musica del Diavolo"? Strane storie di omicidi, sparizioni, incidenti, suicidi, guai giudiziari ma anche di episodi incredibili che restano semplicemente misteriosi. O che rivelano, al di là del nostro inestinguibile bisogno di illusione, quel che può succedere quando diventi una stella. E cominci a vivere nell'altra faccia della luna. Un "romanzo del mondo dello spettacolo", e dell'altra faccia della celebrità, in 39 quadri. Queste storie tracciano una mappa per orientarsi nella leggenda nera che accompagna la vita, e la morte, di tante star della musica e del cinema.
L'impavido Coliandro, sovrintendente della Questura bolognese, poi promosso ispettore, è una delle creazioni piú felici di Lucarelli. Il suo modo scalcagnato di irrompere in scena assicura al lettore un divertimento fresco e perenne. Questo volume ne raccoglie le storie.
Nikita racconta l'aspetto noir e metropolitano di Bologna e soprattutto l'incontro di Coliandro con Nikita, una donna bella, giovane, ribelle e punk, piú brillante e intelligente di lui. Insieme formano la coppia piú strampalata e divertente della letteratura noir italiana: il poliziotto pasticcione, roccioso e impulsivo, e la pallida giovanissima sua protetta, che piú di una volta lo deve proteggere.
Con Falange armata, un romanzo leggendario, siamo in una Bologna scossa da fremiti di ogni genere. Coliandro s'imbatte in un molto verosimile complotto eversivo neonazista, al quale, purtroppo, sembra credere solo lui. Lui e Nikita.
Il giorno del lupo, raccontando la storia della nuova mafia, piú spietata di un branco di lupi, si rivela non solo precorritore della realtà, ma anche perfetta macchina logica che ne rivela il funzionamento occulto.