
I racconti dickensiani mettono in scena una famiglia raccolta, il desiderio di stare insieme, l'amore per le cose semplici, ma preziose in un mondo popolato da fate, spiriti, folletti e creature fantastiche che portano l'uomo in una dimensione surreale, ma vissuta in maniera totalmente realistica. Come nei romanzi, anche qui l'autore svela l'altra faccia dell'Inghilterra del suo tempo, quella del malessere sociale e l'immensa e caotica metropoli con le sue case fatiscenti e le sue strade degradate. Il tono non è però mai totalmente cupo e lascia spazio al sorriso o alla risata liberatoria, al comico e al grottesco. Nei suoi racconti, Dickens disegna le sue grandi utopie natalizie facendo spesso ravvedere gli indifferenti e i malvagi e regalando così al suo lettore l'atteso lieto fine.
Vita e morte di due amici rivali: una divertita meditazione sugli aspetti più grotteschi della realtà umana. Vernon Halliday e Clive Linley, due vecchi amici, si ritrovano al funerale di Molly, una donna che in momenti diversi hanno entrambi amato. Dopo il funerale i due si promettono di intervenire, l'uno in caso di sofferenza e malattia dell'altro, per alleviarsi reciprocamente le sofferenze. I due amici faranno però scelte sbagliate che li rovineranno. Ma allora, chi incolpare dei nostri errori? chi se non noi stessi, o meglio, i nostri migliori amici? Una lucida allegoria del deserto morale in cui viviamo.
Louise Masterson, membro del Comitato Tiziano, istituito dal Ministero dei Beni Culturali per studiare le opere del pittore veneto, viene trovata assassinata in un giardino pubblico a Venezia. Il generale Bottardi, capo del nucleo investigativo per la tutela del patrimonio artistico, manda a indagare la sua intraprendente collaboratrice Flavia Di Stefano. I carabinieri di Venezia sospettano che l'omicidio sia opera di un ladro, ma Flavia segue un'altra pista e chiede aiuto allo studioso inglese di storia dell'arte Jonathan Argyll. La situazione precipita quando un altro membro del Comitato Tiziano viene trovato morto. Flavia e Argyll scopriranno un terzo omicidio e cercheranno di svelare il mistero di Tiziano.
Un insolito O'Connor cronista e viaggiatore dirige il suo sguardo acuto e il suo umorismo sulla realtà e sulla vita dell'Irlanda contemporanea. Ecco allora che emergono tutte le contraddizioni e tutti i vizi dei suoi conterranei giovani uomini osservati sia in patria sia all'estero: i tifosi di calcio ai mondiali, gli scrittori alle prese con gli editori britannici, i corsi di corteggiamento per maschi sprovveduti, i giovani costretti a emigrare per trovare lavori interessanti. Tutto questo insieme ad episodi e imprevisti accaduti all'autore.
Elizabeth, lasciata la famiglia e l'Irlanda per vivere una vita più autonoma, deve ritornare a Dublino perché la madre è morente. La donna non può parlare, e scrive lettere alla figlia nel tentativo di riprendere il colloquio con lei interrotto anni prima. Elizabeth le legge a poco a poco, superando gli antichi dissidi, riscoprendo un intenso legame affettivo che la legava alla madre e ritrovando al tempo stesso un dialogo commosso con il fratello. Alla fine, quando la madre morirà, fratello e sorella decideranno di conservare la vecchia casa di famiglia come simbolo di una memoria ancora viva e di sentimenti profondamente radicati.
Chi, abitando in una qualsiasi città, non sogna di stabilirsi in un luogo bello e remoto per il resto dei suoi giorni? L'inglese Chris Stewart, se fosse diventato una star del rock, difficilmente sarebbe andato a vivere, con la famiglia, in una remota fattoria di montagna dell'Andalusia, senza strade d'accesso, ricca di limoni ed ulivi; non avrebbe stretto un solido rapporto con il contadino Domingo; non avrebbe narrato le avventure e le disavventure di un agricoltore improvvisato alle prese con un ambiente sconosciuto e con gente umanamente ricca ma molto diversa... Stewart offre un racconto aderente, ricco di humour, e insieme commovente senza sconfinare nel sentimentalismo.
Dodici storie narrate da dodici personaggi e sgorgate dall'immaginazione di dodici autori: Dave Eggers, Zadie Smith, Irvine Welsh, Helen Fielding, Roddy Doyle, Melissa Bank e altri, incluso lo stesso Nick Homby, a cui si deve quest'idea. Il tono dei racconti è assai diverso, dissacrante, spiritoso, eccessivo, tagliente, specchio fedele dei personaggi che raccontano in prima persona... Un quarantenne che sprofonda in una crisi di mezz'età quando trova un topo morto in cucina; il cuoco di una prigione specializzato in "ultime cene"; un buttafuori skinhead che diventa guardia museale e si innamora di un quadro molto particolare, un collage di ritagli di giornali pornografici...
A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto il successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco.
Le emozioni, in questo romanzo, ci sono tutte. Poi ci sono coraggio, dolore e piacere. La protagonista è l'ombra. L'ombra da cui ognuno di noi cerca di fuggire, ma che poi ci prende. Ma cosa fare quando la tua parte nascosta finisce dentro il corpo della persona che ami? Forse, non resta che mollare le cime dal pontile e salpare verso la follia. E qual è la follia? Quella di ritrovarsi all'Inferno senza aver peccato? Oppure affidarsi a un sistema non strutturato per la presa in cura, che si affida alla tecnica, che non approfondisce e non si pone troppe domande? In questo romanzo il tempo sembra scandire la vita, ma il tempo qui non c'è. La vita ha un sapore magico e nella vita c'è qualcosa di più forte di tutte le emozioni e di tutti i sistemi, un amore, qualcosa che va contro la morte. Qualcosa che non muore. Postfazione dell'autore.
L’Orient-Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell’immaginario collettivo degli appassionati di letteratura poliziesca. Il merito è di Agatha Christie e del suo personaggio Hercule Poirot. In quella che rimane probabilmente la più celebre delle sue imprese, l’investigatore belga, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto…
Emma Woodhouse è una giovane ricca e sfrontata, con una sola passione: combinare matrimoni. Dopo aver trovato marito alla governante che le ha fatto da madre, si dedica con grande determinazione a Harriet Smith, una ragazza povera e ingenua, che spera di poter spingere tra le braccia del reverendo Elton. Anche se il tentativo si rivela fallimentare, Emma continua a intrecciare flirt con l'indipendenza di chi non teme i sentimenti, finendo però per cadere lei stessa vittima delle proprie manovre. Con "Emma" Jane Austen crea un'eroina che, secondo le parole della stessa autrice, non poteva piacere ad altri che a lei: una protagonista ben consapevole della propria bellezza e intelligenza, presuntuosa e pungente, ma di uno spessore umano complesso e sfaccettato, capace d'incantare i lettori d'ogni epoca.
Christopher Boone ha quindici anni e soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo. Il suo rapporto con il mondo è problematico: odia essere toccato, detesta il giallo e il marrone, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l'espressione del viso delle persone, non sorride mai... In compenso, adora la matematica, l'astronomia e i romanzi gialli, ed è intenzionato a scriverne uno. Si, perché da quando ha scoperto il cadavere di Wellington, il cane della vicina, non riesce a darsi pace. E gettandosi nel "caso" con la stessa passione del suo eroe Sherlock Holmes, finisce per portare alla luce un mistero più profondo, che gli cambierà la vita e lo costringerà ad addentrarsi nel mondo caotico e rumoroso degli altri. Con una nuova prefazione dell'autore.

