
La vigilia di Natale, un caso fortuito fa incrociare i destini di Ellen, quarantenne irlandese, ma americana d'adozione, a Dublino per cercare la madre naturale, e di Martin, ex poliziotto, un matrimonio fallito e un figlio ucciso da un pirata della strada. Ma un altro caso fortuito lega i loro destini: la madre naturale di Ellen vive nella stessa località dove è sepolto il figlio di Martin. Ai due protagonisti, divenuti prima amici e poi amanti, non resta che prendere insieme la strada che li porterà alla metà comune: la penisola di Inishowen. Una strada che cambierà profondamente le loro vite.
La coraggiosa testimonianza di una donna che, giunta alla mezza età, non ha paura di fare i conti con se stessa e con le proprie debolezze. Per Nuala O'Faolain, seconda di nove figli di un'irrequieta famiglia di Dublino, la vita non è mai stata semplice, soprattutto per il conflitto con una cultura cattolica conservatrice e con un mondo chiuso alle donne. Unici antidoti contro la disperazione sono l'amore per i libri e la passione per la scrittura, che la porteranno a diventare un'importante firma dell'Irish Times.
Raccontando la sua storia di tifoso, Nick Hornby ci descrive i multiformi aspetti di un'ossessione: le abitudini, i riti, i tic, i sogni, le depressioni di un assiduo frequentatore di stadi. I molti appassionati del calcio possono ritrovare in questo racconto una parte della loro stessa vita. Perché la febbre del calcio, a tutte le latitudini, sembra essere la stessa e sembra rispecchiare le venture e le sventure della vita privata.
Dodici storie narrate da dodici personaggi e sgorgate dall'immaginazione di dodici autori: Dave Eggers, Zadie Smith, Irvine Welsh, Helen Fielding, Roddy Doyle, Melissa Bank e altri, incluso lo stesso Nick Homby, a cui si deve quest'idea. Il tono dei racconti è assai diverso, dissacrante, spiritoso, eccessivo, tagliente, specchio fedele dei personaggi che raccontano in prima persona... Un quarantenne che sprofonda in una crisi di mezz'età quando trova un topo morto in cucina; il cuoco di una prigione specializzato in "ultime cene"; un buttafuori skinhead che diventa guardia museale e si innamora di un quadro molto particolare, un collage di ritagli di giornali pornografici...
Come si fa a diventare buoni? E soprattutto, che cosa significa essere buoni? Katie Karr non se l'è mai chiesto: una donna che ha scelto di diventare medico per aiutare gli altri e che ha cresciuto i figli ai valori morali più profondi non ha nemmeno bisogno di chiederselo. Finché quella donna non tradisce il marito. E allora il marito, David, decide di dare una svolta alla sua vita. Abbandona le arguzie sarcastiche con le quali non risparmiava nessuno, nemmeno la moglie e i figli, e rinuncia a versare veleno su tutto e tutti nella rubrica che firmava regolarmente su un quotidiano locale; insomma smette di essere "l'uomo più arrabbiato di Holloway" per diventare buono. Ma buono sul serio, facendo perdere a Katie ogni punto di riferimento.
Quando sulla Giamaica si abbatte un devastante uragano, i Bas-Thornton, famiglia di coltivatori di origine inglese, decidono di far tornare i figli in Inghilterra per metterli al sicuro. Imbarcati sulla Clorinda e affidati al capitano, i cinque ragazzini cominciano così l'avventura: i giorni di idillio e spensieratezza trascorsi fra le piantagioni tropicali svaniscono subito nel passato e loro si godono la novità sulla nave come fosse un continuo spettacolo. Finché i pirati assaltano la nave e li rapiscono. E questa sarà l'avventura che insegnerà loro cose utili e cose crudeli: ubbidire e ribellarsi, difendersi e infierire e, soprattutto, vedere come si può morire.
Tarquin Winot è un inglese molto snob, un esteta innamorato di se stesso e della buona cucina francese, ed è proprio questa passione che lo porta a collegare ogni evento della sua vita al più terreno e sublime dei piaceri umani: il cibo. Tra un menù e l'altro ci prende per mano e ci conduce nel suo 'viaggio dei sensi' da un albergo della brumosa Portsmouth a una casetta della solare Provenza. Un viaggio durante il quale impareremo a condividerne l'incomparabile attenzione per quanti ha incontrato nel corso della sua vita e per gli ambienti che ha amato. Ma chi è veramente Tarquin Winot? Un brillante erudito? Un innocuo gaudente o un maniaco omicida?
Dublino, Natale 1994. I destini di Ellen e Martin si incrociano per caso: la donna si sente male per strada e l'uomo, ispettore di polizia, le presta soccorso. Ellen e Martin sono entrambi segnati da tragedie personali e familiari. Lei ha lasciato marito e figli in America per cercare le proprie radici. Lui, ex poliziotto di Dublino, ha visto il proprio matrimonio andare in fumo dopo la tragica morte di un figlio. Ma il caso lega ancor più profondamente i loro destini, e li lega ad un luogo: la penisola di Inishowen. Lì vive la vera madre di Ellen, ed è sempre lì che è sepolto il figlio di Martin. Inizia così un viaggio alla ricerca di un senso d'identità perduto o mai avuto, un viaggio per ritovare affetti sepolti.
Tredici racconti che stupiscono per la grande capacità camaleontica: vicende costruite su un impianto narrativo di stampo tradizionale, che si assottigliano e divengono spunto per sognanti abbandoni lirici. E, sempre, il richiamo alla contemporaneità, l'impegno politico e sociale. Attraverso l'analisi del travaglio spirituale della donna, e della donna di una precisa generazione, l'interesse per l'attualità dilata i suoi confini fino a una più vasta ricognizione dell'animo umano, della vita molteplice e spesso imprevedibile del sentimento.
Keplero, il grande astronomo tedesco vissuto tra il XVI e il XVII secolo, uomo di meravigliosa tensione intellettuale, enunciatore della teoria del moto dei pianeti, continuatore di Copernico: questo l'affascinante personaggio che John Banville ha descritto in un romanzo-biografia. Una vita raccontata con curiosità scientifica. Ma ciò che stupisce di più è la capacità di aderire alla realtà minuta, di evocare suoni e colori di un'epoca insieme fosca e fastosa. Lo splendore di una carriera, la vibrante emozione della scoperta si mescolano alle traversie famigliari, agli aspetti inevitabilmente torbidi o gretti del privato, al continuo assillo del denaro, alle manovre per regolare un rapporto sempre difficile con i potenti. Keplero è qui marito tormentato e irrequieto, bevitore smodato, funzionario frustrato e diffidente, complice o vittima di intrighi: la perfetta incarnazione di una società, di un periodo che il suo genio ha superato e irriso.
Irlanda 1921: in questo anno cruciale per la sua indipendenza, il paese è attraversato da tensioni e violenze. Il capitano Everard Gault, reo di aver sposato un'inglese, Heloise, decide di lasciare la sua casa a Lehardane e di rifugiarsi in Inghilterra in attesa che le acque si calmino. A questa decisione si ribella la piccola Lucy, la figlia, che decide di fuggire La bambina scompare, lasciando un unica traccia: un indumento che il mare. restituisce ai genitori. Credutala morta, il capitano e la moglie decidono di abbandonare precipitosamente l'Irlanda. La loro esistenza si trascinerà in un itinerario tra l'Inghilterra, l'Italia e la Svizzera, un esilio forzato, segnato dal rimpianto, fino al compiersi di un destino solo differito.
Un marito tradito che decide di incontrare l'amante della moglie; una ragazza che frequenta una sala da ballo di provincia alla mesta, sfiduciata ricerca di un marito; l'irrompere della tragedia in una tranquilla famiglia di contadini e il loro impatto sconvolgente con i moderni media; i viaggi d'affari a Dublino di un uomo apparentemente inappuntabile su cui un figlio adolescente dovrà far luce; un vecchio prete di campagna messo bruscamente a confronto con l'apparente insensatezza delle generazioni più giovani.