
La fortuna del comandante Aubrey e del dottor Maturin sembra essersi esaurita. Dopo la missione nei mari del Sud, Jack Aubrey fa sosta presso le Antille e insegue senza esito una nave corsara nei paraggi delle Azzorre. Poi sbarca in Inghilterra, dove l'armata Surprise dev'essere venduta alla marina per essere smantellata. Ma qui Jack, raggirato da un individuo apparentemente insospettabile, investe alla Borsa di Londra buona parte dei suoi guadagni per poi scoprire di essere stato vittima di una truffa, anzi di un complotto escogitato da qualcuno che lo odia e vuole vederlo in rovina. Jack viene accusato di frode, condannato alla gogna e espulso dalla marina. Ma per fortuna il suo amico Stephen accorrerà in suo aiuto.
Anno 2007: una serie di misteriose esplosioni provoca l'affondamento di alcune superpetroliere all'imbocco dello stretto di Hormuz. L'ammiraglio Arnold Morgan deve fronteggiare una situazione scottante. Le indagini rivelano che i cinesi, d'accordo con i mullah di Teheran, hanno disposto un'ampia zona minata lungo lo stretto per tenere in scacco le riserve petrolifere e provocare una crisi energetica mondiale. Gli americani mettono subito in campo un imponente schieramento di mezzi navali per disinnescare le mine, ma ben presto scoprono che il vero obiettivo dei cinesi è Taiwan.
Elizabeth, lasciata la famiglia e l'Irlanda per vivere una vita più autonoma, deve ritornare a Dublino perché la madre è morente. La donna non può parlare, e scrive lettere alla figlia nel tentativo di riprendere il colloquio con lei interrotto anni prima. Elizabeth le legge a poco a poco, superando gli antichi dissidi, riscoprendo un intenso legame affettivo che la legava alla madre e ritrovando al tempo stesso un dialogo commosso con il fratello. Alla fine, quando la madre morirà, fratello e sorella decideranno di conservare la vecchia casa di famiglia come simbolo di una memoria ancora viva e di sentimenti profondamente radicati.
È il 1805 e Richard Sharpe, forte della fama di valoroso soldato conquistata in India, sta per tornare in Inghilterra per entrare nel 95° reggimento fucilieri. Il viaggio da Bombay a Londra dovrebbe essere un periodo di riposo, ma il vascello su cui viaggia, vittima di un ammutinamento, viene dirottato da una nave corsara francese, la "Revenant". Dopo un rocambolesco sbarco a Mauritius, Sharpe riesce a riprendere il viaggio a bordo di una nave inglese, la cui missione è quella di lanciarsi all'inseguimento della Revenant. La caccia si conclude quando la nave francese ha ormai raggiunto il resto della flotta franco-spagnola, che sarà affrontata da quella inglese al largo di capo Trafalgar.
È il 1807 e un tenente torna in Inghilterra dopo aver combattuto a Trafalgar, dove l'eroismo dimostrato gli è valso una promozione: la sua carriera sembra comunque essere giunta a punto morto, tanto che il giovane tenente sta meditando di lasciare l'esercito. Poi, improvvisamente, un vecchio amico gli propone un'insolita missione: la consegna di una cospicua somma di denaro al principe di Danimarca. Ufficialmente neutrale, il Paese è minacciato da Napoleone che, dopo la disfatta di Trafalgar, mira a impadronirsi della flotta danese. Pur di impedire che quella flotta finisca ai francesi, gli inglesi sono pronti a tutto, e l'incarico del tenente è il primo passo di una manovra ben più complessa.
VII secolo d.C. L'Inghilterra è divisa in piccoli regni sempre in guerra tra loro e incapaci di affrontare le minacce che vengono dal grande mare del Nord. Dalla nebbia emergono vascelli dei vichinghi danesi, che si abbattono sulle coste inglesi con brutalità. Uthred, rampollo di un piccolo reame sulla costa, viene rapito dai vichinghi, diventa prima lo schiavo e poi il pupillo del re Ragnar, pirata e guerriero. Al suo fianco, in una terra lontana e gelida, Uthred diventa uomo. Apprende a brandire la spada, a navigare, e conosce l'ardore delle donne del Nord. Inizia così, tra battaglie, tempeste e una difficile formazione, la saga di Uthred e del suo re. Un ciclo di avventure che fonde leggende arturiane e realtà storica.
E' ormai trascorso quasi un anno dal giorno delle nozze e Mr. e Mrs. Darcy decidono di ritirarsi finalmente nella quiete e nella solitudine dell'amata Pemberley, la loro sontuosa residenza di famiglia, in attesa della nascita del loro primo figlio. La serenità tuttavia non è destinata a durare. Ben presto, infatti, oscure minacce si addensano sulla coppia: la scoperta di una misteriosa lettera scritta ben diciotto anni prima dalla defunta Lady Anne Firzwilliam, madre di Darcy, risveglia ombre dal passato e riapre un caso da tempo dimenticato a proposito di un antico cimelio di famiglia scomparso; una convocazione in appello per Darcy, accusato di furto, rischia di mettere in pericolo non solo il suo buon nome e l'eredità, ma persino la sua libertà; e a peggiorare la situazione, arriva l'autoritaria zia Lady Catherine de Bourgh, la cui occupazione principale sembra essere quella di tormentare la povera Elizabeth. Non c'è pace tra le mura di Pemberley e questa volta i coniugi Darcy dovranno difendere se stessi e il futuro del loro figlio da un nemico che si nasconde nell'ombra.
Nel 1809, l'esercito di Napoleone ha invaso, dopo la Spagna, il Portogallo. E mentre la campagna militare francese attraversa una fase critica, il tenente Richard Sharpe sembra l'uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Insieme a un gruppo di fedeli Fucilieri, è incaricato di raggiungere una sperduta località a nord di Oporto. Tagliato fuori dalle linee inglesi, cerca l'aiuto dell'esercito locale, male addestrato e non sempre disposto a collaborare. Ma il problema più grave è, manco a dirlo, una donna. Kate Savage, figlia di un nobile inglese ed erede di una fortuna, è fuggita per amore rifugiandosi in una tenuta di famiglia assediata dai Dragoni francesi. La bella Kate sta per cadere nella trappola tesale da un tenente colonnello dell'esercito britannico, che vuole sposarla per mettere le mani sul suo patrimonio. In realtà Christopher - questo il nome dell'ambiguo e ambizioso ufficiale - fa anche il doppio gioco: è un uomo del Foreign Office e sta tramando con i francesi per fomentare una rivolta tesa a insediare un governo militare in Portogallo. Un grave pericolo per la stabilità dell'intera Europa, già gravemente compromessa. Sharpe cerca allora di aprire gli occhi alla fatua fanciulla, ma ignora di essere al centro di un piano che vede proprio lui e i suoi soldati come vittime sacrificali.
Richard Sharpe milita nell'esercito di Wellesley, futuro duca di Wellington. L'esercito inglese sta marciando da Lisbona verso Madrid, affiancato dalle truppe spagnole, che si rivelano subito avide e inette. Sharpe viene aggregato al battaglione di Sir Henry Simmerson, che ha ottenuto il grado di colonnello nella milizia, non ha alcuna esperienza militare, ma è tronfio, saccente e severo con i suoi uomini fino a sfiorare, e talvolta superare, i limiti del sadismo. Purtroppo Simmerson ha anche potenti alleati politici. Entrato subito in conflitto con il ricco tenente Gibbons, nipote di Simmerson, e con il suo amico tenente Berry, Sharpe si distingue in una brillante azione militare che gli vale la promozione a capitano. Ma Simmerson, che nella stessa azione ha perso la bandiera, disonorando così il battaglione, scrive subito a Londra chiedendo l'annullamento della promozione e l'immediato invio di Sharpe nelle Indie occidentali, pronunciando così una sorta di condanna a morte, viste le condizioni di vita di quelle guarnigioni. L'unica speranza di salvezza per Sharpe è compiere un'impresa tanto eroica da annullare gli effetti negativi dell'ostilità di Simmerson: impadronirsi di una delle aquile dorate che Napoleone in persona consegna ai battaglioni francesi, un'azione che prima d'ora non è mai stata compiuta.
Dopo aver contribuito al fallimento dello sbarco francese in Irlanda, Jack Aubrey e Stephen Maturin sono a terra, in attesa di un nuovo imbarco. Ne approfittano entrambi per occuparsi di varie questioni pratiche rimaste in sospeso. Stephen Maturin si reca in Spagna per riprendere la figlia, nonché il suo patrimonio depositato in una banca della Galizia. In Spagna sfugge per un pelo all'arresto e alla confisca dei beni da parte del governo spagnolo, informato dei suoi maneggi per favorire l'insurrezione in Perù. Jack Aubrey da parte sua ha notevoli problemi economici e deve vivere nella dimora ereditata dal padre a Woolcombe, affittando la casa di Ashgrove. Nelle terre paterne si trova anche un vasto terreno comune che il capitano Griffiths, nipote dell'ammiraglio dal quale Jack dipende, e l'ammiraglio stesso, vorrebbero recintare e privatizzare: è la spinosa questione delle encloseurs... Jack è contrario e sta dalla parte degli abitanti, guadagnandosi l'ostilità dell'ammiraglio. Per Jack le probabilità di essere fatto alla prossima promozione ammiraglio della "squadra gialla" (cioè ammiraglio solo di nome, una vera onta per un marinaio come lui) sono altissime. Anche sul piano della vita privata la situazione è difficile, visto che tra Jack e sua moglie Sophie interviene la suocera a mettere zizzania.
Un'isola situata oltre le colonne d'Ercole, sommersa da un tremendo cataclisma. Una civiltà florida e potente, devota al culto del dio Poseidone, scomparsa con tutti i suoi tesori più di undicimila anni fa. È il mito di Atlantide... Ma si tratta davvero di una semplice leggenda? Non la pensa così una giovane e brillante archeologa di New York, Nina Wilde, i cui genitori hanno pagato con la vita l'ossessione per quel mito, quando erano a un passo dalla sensazionale scoperta. Dopo dieci anni di tenaci e disperate ricerche, Nina è convinta di aver individuato la posizione della città perduta, e quando Kristian Frost, miliardario norvegese proprietario di avanzatissimi laboratori di ricerca genetica, si offre di finanziare la spedizione, sembra che nulla la possa più fermare. Con l'aiuto della figlia del suo mecenate, la bellissima Kari Frost, e di Eddie Chase, ex SAS inglese, la missione ha inizio. Ma c'è qualcuno che è pronto a tutto pur di fermarli. La spedizione di ricerca diventa così una rocambolesca corsa contro il tempo dalla giungla amazzonica alle montagne del Tibet, dalle strade di Manhattan alle profondità dell'oceano. Una sfida epocale in cui il Bene dovrà assumere i tratti del Male per salvare le sorti dell'umanità. Perché con Atlantide è rimasto sepolto un segreto letale, un segreto che non deve finire nelle mani sbagliate...
Vigilia della Grande Guerra: Leon Courteney, nipote dell’alto ufficiale britannico Penrod Ballantyne, è un giovane e valoroso sottotenente dei King’s African Rifles. Ma la sua vera passione è la caccia grossa, cui si dedica col fedele e coraggioso sergente Manyoro, guerriero masai, cui è legato da un forte sentimento d’amicizia. Leon diventa così una guida esperta di personaggi importanti e facoltosi, tra i quali spicca un ospite d’eccezione: il presidente americano Theodore Roosevelt. Ma l’appartenenza di Leon all’esercito di Sua Maestà lo porterà a essere protagonista di un gioco molto rischioso, di portata internazionale. In un entusiasmante crescendo si riveleranno i diabolici intrighi con cui, dal cuore profondo dell’Africa, magnati, avventurieri e nobildonne sembrano decidere le sorti del Vecchio Continente. Sarà però l’incontro con una donna bellissima ed enigmatica a cambiare per sempre il destino di Leon, ormai conosciuto come il più grande cacciatore del continente.