Alla base di questo libro ci sono alcune idee di fondo. La prima è che la sociologia è una disciplina storica. Lo è in un duplice senso: ha un'origine storica, che ovviamente segna i suoi metodi e i suoi contenuti; il suo oggetto di studio sono fatti storici - le azioni degli uomini in società - che devono essere interpretati. In questa prospettiva, si può dire che la sociologia è ciò che hanno fatto - e tuttora fanno - i sociologi: per questo motivo, il testo utilizza un percorso basato sulla presentazione di singoli autori o scuole di pensiero e non un approccio destoricizzato per concetti. Il manuale mette in luce lo stretto legame storico e concettuale che esiste tra sociologia e mondo moderno in tre distinte fasi: l'avvento della modernità (sino alla fine della prima guerra mondiale); la modernità compiuta (sino al 1989); la modernità globalizzata (i nostri giorni). Al centro della trattazione è la consapevolezza che la sociologia è una scienza sociale e deve essere compresa senza essere separata nettamente dalle altre discipline - come il diritto, la storia, l'antropologia, la scienza politica, la psicologia, l'economia - con cui condivide, nella sostanza, un unitario progetto scientifico.
Per competenza emotiva si intende l'insieme delle capacità che consentono di riconoscere, comprendere e rispondere coerentemente alle emozioni altrui e di regolare l'espressione delle proprie. Perché è importante tenere conto di tale dimensione nell'apprendimento? Come si può sviluppare la competenza emotiva? In questo testo esperti provenienti da diverse realtà indagano sulle emozioni e la competenza emotiva nei campi della psicologia e dell'educazione.
Quale ruolo giocano nell'economia i poteri pubblici, come gli Stati, l'Unione Europea, gli organismi internazionali? In quale misura e con quali esiti regolano i mercati nell'attuale fase di sviluppo della globalizzazione? Una fase in cui -secondo diversi economisti, sociologi, giuristi - sono soprattutto le grandi imprese multinazionali a porre le regole degli scambi, mentre i pubblici poteri restano dietro le quinte o producono norme deboli. Questo libro, che ricostruisce il rapporto fra poteri pubblici e mercati, mostra che nell'età contemporanea, accanto alle regole prodotte dalle imprese, un ruolo essenziale viene svolto dai pubblici poteri, nazionali e ultranazionali. L'autore evidenzia i disequilibri di una regolazione globale sempre più complessa e indica vie da seguire per raggiungere nuovi equilibri fra libertà economiche e valori sociali.
Classificazione dei disturbi mentali degli adulti: pattern e disturbi di personalità; profilo del funzionamento mentale; pattern sintomatici: l'esperienza soggettiva. Classificazione dei disturbi mentali di bambini e adolescenti: profilo del funzionamento mentale di bambini e adolescenti; pattern e disturbi di personalità di bambini e adolescenti; pattern sintomatici di bambini e adolescenti: l'esperienza soggettiva; la classificazione dei disturbi mentali e dello sviluppo in neonati e bambini piccoli. Basi concettuali ed empiriche per una classificazione psicodinamica dei disturbi mentali. Contributi di Reiner W. Dahlbender, Peter Fonagy, Abby Herzig, Jodi Licht, Catherine M. Novotny, OPD Task Porce, Gerd Rudolf, Jonathan Shedler, Heather Thompson-Brenner, Drew Western.
Il volume propone alcune linee-guida per l'impiego dei test psicodiagnostici, mediante l'indicazione degli strumenti più efficaci per una valutazione del paziente ai fini di qualunque decisione che riguardi la strategia di un intervento psicologico. Le diverse sezioni comprendono i test di utilizzo più consolidato dalla pratica clinica. Di ciascuno è descritta la struttura e vengono indicate le caratteristiche psicometriche fondamentali, seguite da alcune avvertenze, utili soprattutto agli studenti e ai giovani psicologi privi di una cospicua esperienza in questo campo.
Il libro presenta "un modo di ragionare" sulla devianza e sulle modalità con cui viene esercitato il controllo sociale e ha lo scopo di sviluppare negli studenti sia la capacità di analizzare i fenomeni devianti, adottando una prospettiva sociologica che metta in discussione le interpretazioni di senso comune, sia la capacità di valutare quali siano le rappresentazioni sociali e i modelli di spiegazione della devianza alla base delle diverse politiche di intervento.
Nell'attuale contesto globalizzato e multiculturale, segnato dal tramonto di certezze assolute che hanno organizzato per secoli il vivere e lo sperare degli uomini, ha ancora senso professare una religione attribuendole valore universale di verità? Non è questo il modo per sottoscrivere e avallare la diffusa equazione tra credo religioso e fanatismo fondamentalista? Questo saggio intende confrontarsi con la radicalità di questi interrogativi analizzando la pretesa di credibilità del cristianesimo. Dapprima argomentando su come l'atteggiamento credente non sia tradimento ma inveramento della ragione umana, l'autore ripropone poi itinerari di ricerca storica e teologica per verificare la pretesa divina del messaggio di Gesù di Nazareth e la possibilità dell'esistenza cristiana come segno efficace di speranza nella stagione del relativismo.
La maggiore integrazione finanziaria, la convergenza tra i diversi modelli di intermediazione, gli schemi di vigilanza basati sull'adeguatezza patrimoniale e la maggiore mobilità/consapevolezza degli investitori hanno reso più significativa, per le banche, la rilevanza del rischio e di uno stile di gestione capace di remunerare gli azionisti. Il management bancario - come in qualsiasi altro tipo di impresa - ha avvertito la necessità di ottimizzare la redditività corretta per il rischio delle diverse aree di attività della banca. A tal fine, è necessario dotare la banca di un efficace sistema di misura e gestione dei rischi, per identificare, misurare e "prezzare" tutte le attività che generano incertezza e potenziale instabilità. È inoltre richiesto un adeguato processo di allocazione di capitale, con cui allocare il patrimonio degli azionisti alle diverse unità operative, determinando il volume di rischi che esse sono autorizzate a generare e dunque tenute a remunerare. Infine, è indispensabile rivisitare i processi organizzativi, promuovendo meccanismi che consentano a tutta la banca di condividere la stessa logica di creazione di valore, secondo regole chiare, trasparenti, comprese e condivise dal management e dal consiglio di amministrazione. Il volume, che riprende e sviluppa il precedente lavoro di Andrea Sironi, affronta queste tematiche.
Il volume, in questa nuova edizione riveduta, aggiornata e aumentata, tratta tutti gli aspetti che è necessario conoscere per affrontare il problema della sordità in ambito familiare o professionale e si propone quale valido aiuto agli udenti per avvicinarsi senza filtri e preconcetti al mondo dei sordi. L'opera offre una chiave di lettura continuativa senza segmentare i singoli momenti della sordità, partendo da una visione globale del bambino nelle sue diverse fasi evolutive sino all'adulto. Viene consigliato un modello di educazione bilingue: si ritiene importante che il bambino sordo sia precocemente esposto sia alla lingua dei segni sia all'italiano parlato. Si analizza inoltre l'inserimento nella società e nel mondo del lavoro e l'attuale situazione legislativa in materia.Il volume è arricchito da un approfondimento e da un'ampia bibliografia per ogni capitolo.
Lavoro ed organizzazione sono due dimensioni inscindibili, l'uno non può esistere senza l'altra. Lo studio dell'organizzazione è, quindi, un elemento indissolubile dal lavoro; di quest'aspetto si interessa la psicologia con uno specifico indirizzo di studio: la psicologia delle organizzazioni, che studia gli individui ed i gruppi nell'organizzazione e che intende migliorare l'integrazione tra il lavoratore ed il sistema di cui fa parte, in modo che entrambi i soggetti raggiungano al i loro obiettivi con il massimo livello di soddisfazione per entrambi. Questo libro fornisce, soprattutto agli studenti, consapevolezza e conoscenze su come le teorie ed i paradigmi della psicologia si traducono in sistemi di gestione e dello sviluppo delle risorse umane.