
Come funziona il lavoro psicoterapeutico, e più ampiamente clinico? Che cosa lo caratterizza? Che cosa può produrre il cambiamento terapeutico? Sulla base di tali interrogativi il volume esplora a fondo il «fare gruppi» come dimensione delle relazioni umane, definendo le condizioni ottimali perché il dispositivo gruppale sia efficace e risponda ai bisogni per i quali è stato attivato. Nella riflessione sui diversi aspetti del suo funzionamento, di particolare importanza il problema della operatività clinica, della formazione dei terapeuti, della correttezza della prassi operativa, della ricerca e dei side effects, ovvero come far sì che il gruppo corrobori i processi di crescita ed evolutivi e non rafforzi invece spinte regressive.
Migliorare le politiche pubbliche è essenziale per innalzare le condizioni socio-economiche del paese. Si tratta di un'aspirazione non irrealizzabile, a condizione che le politiche vengano fondate sulle evidenze empiriche. In questo volume si considerano 10 ambiti - Istruzione, Salute e sanità, Trasporti, Decisioni politiche e scelte elettorali, Mercato del lavoro, famiglie e welfare, Imprese, Divari territoriali, Differenze di genere, Immigrazione e Ambiente - e si mostrano esempi concreti in cui i risultati scientifici possono informare i decisori pubblici: per migliorare le competenze degli studenti, è meglio investire sulla qualità del corpo docente, oppure sul numero di classi e di professori? Quali infrastrutture di trasporto sono funzionali alla crescita economica? Come riformare il sistema sanitario per assicurare una migliore qualità delle prestazioni senza peggiorare quelle verso le categorie più deboli? I ticket sono una buona idea? E gli incentivi al personale medico? Cosa sappiamo degli effetti delle garanzie pubbliche per l'accesso al credito delle imprese? C'è modo per ripensare la politica a favore del Mezzogiorno, così da innalzarne l'efficacia e scongiurare gli effetti perniciosi? Quali misure sono efficaci per favorire la decarbonizzazione e quali invece la ostacolano? Il ricorso all'evidenza empirica non è più rimandabile. Le misure previste dall'Unione Europea (in particolare quelle relative al Next Generation EU) determineranno nei mesi a venire una disponibilità finanziaria senza precedenti per i decisori pubblici centrali e locali. Spendere bene queste somme potrebbe determinare una svolta decisiva per la traiettoria di crescita del nostro paese, in declino ormai da un quarto di secolo. Contributi di Guglielmo Barone, Mattia Borsati, Vincenzo Carrieri, Emanuele Ciani, Riccardo Crescenzi, Maria De Paola, Edoardo Di Porto, Tommaso Frattini, Mara Giua, Francesco Manaresi, Paolo Naticchioni, Alessandro Palma, Giacomo Pallante, Fabio Pammolli, Marco Percoco, Francesco Principe, Vincenzo Scoppa, Daniela Vuri.
Le Fondazioni rappresentano in Italia una realtà ormai consolidata del Terzo Settore, a cui sempre più frequentemente si ricorre per avviare nuove iniziative in ambito economico e sociale. In tali aziende, il processo comunicativo con gli stakeholder di riferimento assume una spiccata valenza strategica, configurandosi in molti casi come una condizione essenziale per l'acquisizione della necessaria legittimazione sociale. La rendicontazione esterna, pertanto, merita in quest'ambito un'attenzione specifica, rivolta all'analisi degli strumenti disponibili ed alle modalità del loro effettivo impiego. Nel presente lavoro, dopo averne richiamato i caratteri economico-aziendali, ed avere individuato i modelli operativi più diffusi nel panorama italiano, ci si è soffermati sulle peculiarità dei processi di rendicontazione economica e sociale delle fondazioni. Il tema è stato affrontato esaminando sia gli strumenti di rendicontazione, ed i relativi contenuti, che la prassi operativa.
John L. Austin (1911-1960) è il più rappresentativo tra i filosofi analitici di Oxford. Formatosi sui testi di Aristotele, fu uno dei maggiori esponenti della cosiddetta “filosofia del linguaggio ordinario”, corrente di pensiero nata a Oxford negli anni ’30 e ’40, che ha autonomamente sviluppato idee analoghe a quelle che Wittgenstein diffondeva a Cambridge nello stesso periodo.
Oltre al testo qui tradotto, Austin ha scritto l’ormai celeberrimo How to Do Things with Words (tr.it. Come fare cose con le parole, Marietti 1987) e diversi articoli, raccolti dopo la sua scomparsa nel volume Philosophical Papers (1961, tr.it. Saggi filosofici, Milano 1990).
Lo scopo principale di questo compendio è quello di fornire, non solo agli studenti ma anche ai candidati a concorsi pubblici, un supporto chiaro, rigoroso ed esaustivo, per comprendere i principi fondamentali della Microeconomia. Il volume privilegia l'esposizione semplice e ragionata delle teorie, mediante il ricorso sistematico ad esempi pratici e, laddove ritenuto necessario, attraverso l'approfondimento matematico e grafico - opportunamente evidenziato in box -, con l'obiettivo di rendere il testo accessibile anche a coloro che hanno poca familiarità con gli strumenti matematici. Nella stessa ottica rientra la scelta di corredare i capitoli con esercizi, di alcuni dei quali si fornisce la soluzione, esplicata punto per punto.
Il problema dell'adozione, sempre più presente ed enfatizzato dai mezzi di comunicazione, anche sull'onda dell'emotività, resta una realtà carica di interrogativi. Che cosa significa essere genitore adottivo? È sufficiente desiderare un bambino e volergli bene per risolvere tutti i problemi? La legislazione attuale è adeguata in proposito? Le autrici riflettono su queste e altre questioni in un'ottica psicodinamica, ponendosi "dalla parte degli adulti", gli aspiranti genitori: infatti essere veramente "dalla parte del bambino" implica aiutare gli adulti a ricercare dentro di sé i significati profondi legati alla mancanza e al desiderio di un figlio. Non vengono peraltro trascurate "la voce e l'esperienza" del bambino abbandonato, attraverso l'analisi del materiale clinico che sottolinea il faticoso processo di crescita dall'infanzia all'adolescenza nella nuova famiglia.
Questo volume di Wolfgang Waldstein, più volte richiamato da Benedetto XVI in occasione del Suo epocale Discorso al Parlamento tedesco del 22 settembre 2011 (vedi infra, Appendice), spalanca, nell’odierno dibattito scientifico, orizzonti assai vasti anche per il nostro Paese, segnato dal prevalere del positivismo giuridico.
Politica e pubblica amministrazione, un rapporto complesso. Il tema di 'chi controlla chi' nelle relazioni tra ceto politico e ceto amministrativo è tornato ad essere centrale: totale subordinazione delle burocrazie pubbliche alle decisioni dei politici, oppure assoluta autonomia, indipendenza e neutralità delle prime rispetto alle seconde? Il libro si propone di analizzare l'evoluzione - all'interno dei regimi liberal-democratici - del rapporto fra le due sfere, dal modello tradizionale weberiano alle più recenti forme organizzative, in cui ruoli e funzioni dei politici e dei dirigenti pubblici spesso si sovrappongono. Lo spoils system - cioè il potere di scegliere e nominare gli alti funzionari da parte dell'autorità politica - è l'aspetto forse più emblematico, anche se non esclusivo, di una questione più ampia e complessa che ha come orizzonte il rapporto tra etica, politica e pubblica amministrazione. Alla luce della crisi strutturale in cui versa il fragile sistema politico italiano, vengono analizzate l'evoluzione istituzionale e l'innovazione amministrativa negli ultimi vent'anni, interpretando i fenomeni recenti di politicizzazione della burocrazia o di burocratizzazione della politica. Sullo sfondo di questa discussione, vi è il tema di come creare una classe dirigente autorevole e contemporaneamente in grado di dare prestigio tanto alla politica quanto alla pubblica amministrazione.
Fra le scienze sociali, l'antropologia culturale è una delle più nuove; o, per meglio dire, solo in epoca assai recente essa ha trovato una precisa caratterizzazione ed ha assunto funzioni e tecniche propriamente scientifiche. Movendo dalla definizione del concetto di «cultura», l'autore illustra l'ambito specifico di questa disciplina all'interno delle scienze umane e sociali e passa in rassegna le principali teorie che ne hanno caratterizzato il sorgere e lo sviluppo. Vengono quindi esaminati i rapporti che intercorrono tra cultura, individuo e personalità e i diversi orientamenti e indirizzi in base ai quali tali rapporti sono stati considerati dagli studiosi. Un'esemplificazione del lavoro dell'antropologo nei diversi campi della ricerca e una ricchissima bibliografia generale e particolare completano il volume che, per l'essenzialità e il rigore concettuale, per l'ampiezza dell'informazione ha incontrato un'accoglienza lusinghiera fin dal suo primo apparire.