
Per secoli, nella storia dell'occidente, il nero è stato considerato un colore come qualsiasi altro. All'inizio dell'epoca moderna, grazie all'invenzione della stampa e alla diffusione dell'incisione e della riforma protestante, si è addirittura guadagnato uno statuto particolare, accanto al suo antipode, il bianco. Qualche decennio più tardi, però, la scoperta dello spettro cromatico da parte di Newton ha introdotto una nuova gerarchia dei colori, dalla quale erano esclusi sia l'uno sia l'altro. Giunti infine al XX secolo, grazie all'arte prima, al costume e infine alla scienza, il nero ha riconquistato finalmente il suo status originario. Alla lunga e affascinante storia del nero nelle società europee è dedicato questo libro di Michel Pastoureau. Esso mette l'accento sia sulle pratiche sociali legate al colore (linguaggio, tintura, abbigliamento, emblemi), sia sui suoi aspetti propriamente artistici. Un'attenzione particolare viene accordata alla simbologia ambivalente del nero, che può essere considerato in modo positivo (fertilità, umiltà, dignità, autorità) o negativo (tristezza, lutto, peccato, inferno, morte). E poiché non è possibile parlare di un colore isolandolo dagli altri, questa storia culturale del nero è anche, in parte, quella del bianco, del grigio, del marrone, del viola e anche del blu.
Una visione completa e rigorosa dei momenti chiave della storia, dall'origine dell'uomo fino alla complessa attualità del mondo di oggi. L'Atlante storico di Libreria geografica è stato appositamente studiato per trattare in modo equilibrato la storia antica, moderna e contemporanea attraverso una concezione "globale" della rappresentazione storica che, pur dando il meritato rilievo all'Italia e all'Europa, riconosce il fondamentale ruolo di tutte le culture e di tutti i popoli nel disegnare la storia del mondo. Una trattazione cronologica di eventi non può prescindere dalla conoscenza di nozioni in campo economico, sociale, religioso e culturale; a tal fine l'Atlante ne sottolinea l'importanza, comprendendo box specifici di approfondimento che aiutano a interpretare la cronologia dei fatti. Nel quadro dinamico che ne deriva, la storia si connette spesso anche a un'altra disciplina: la geografia, fattore determinante in molteplici scelte politico-strategiche o negli esiti di famose battaglie. L'Atlante si rivolge ai lettori di ogni età: dagli studenti della scuola media, agli universitari, ai molti appassionati, quindi a tutti coloro che intravedono negli insegnamenti della storia spunti di riflessione e motivi di speranza in un futuro migliore.
"L'ABC del linguaggio cinematografico" è un manuale sulla tecnica della narrazione audiovisiva che, illustrato da centinaia di fotogrammi tratti dai maggiori film del Novecento, analizza voce per voce i fondamentali della grammatica filmica, del montaggio e della costruzione del racconto per immagini. Inoltre il libro fornisce un metodo d'analisi delle sequenze cinematografiche utile non solo a chi vuole imparare a narrare visivamente, ma soprattutto a quegli studenti, insegnanti, giornalisti e in generale appassionati di cinema che hanno bisogno di strumenti per approfondire la propria capacità di analizzare il film in modo tecnico e non impressionistico.
Nella maggioranza dei paesi europei le politiche sociali sono incalzate da vecchi e nuovi problemi che chiedono nuove soluzioni. La localizzazione e la personalizzazione degli interventi, l'integrazione fra attori e fra materie, l'attivazione e la partecipazione dei cittadini costituiscono alcune linee centrali delle riconfigurazioni in corso. I contributi raccolti nel volume esplorano queste trasformazioni, in Europa e in Italia, a partire dai settori oggi interessati dalla localizzazione del welfare: il lavoro, la lotta alla povertà, l'assistenza socio-sanitaria, la riqualificazione e la sicurezza urbana. Lavinia Bifulco è ricercatrice di Sociologia presso l'Università di Milano-Bicocca, dove insegna Sistemi locali di welfare.
La novità del testo, che ha la struttura di un manuale, sta nel presentare la molteplicità dei fattori rilevanti nella comunicazione interpersonale, introducendo gradualmente il lettore alla complessità del fenomeno. La tesi sostenuta è che si è davvero competenti nel comunicare se si possiede una adeguata capacità relazionale. La buona comunicazione si fonda sulla visione del mondo e dei rapporti con gli altri, sulle qualità umane molto più che sulle abilità dialettiche. In sintesi, si è efficaci nella comunicazione interpersonale se si adottano comportamenti etici.
Il volume presenta i risultati delle ricerche di Emilia Ferreiro, che hanno provocato profondi cambiamenti nel modo di intendere l'alfabetizzazione infantile. Nei suoi scritti emerge, con molta chiarezza, il modo in cui i bambini costruiscono le loro conoscenze nell'ambito della lettura e della scrittura assimilando, rifiutando, ignorando o modificando le diverse informazioni ricevute. Tutto ciò comporta una riflessione critica sulle possibilità e sui limiti delle pratiche educative e con essa una loro potenziale trasformazione.
Il volume presenta una serie di originali attività per l'apprendimento della letto-scrittura basate sul metodo Jeannot, nato per i bambini diversamente abili ma applicabile anche nelle classi con bambini normodotati. La Jeannot ha escogitato un percorso psicomotorio per l'apprendimento della letto-scrittura legato al tracciato di un cane stilizzato:seguendolo i bambini possono memorizzare gli spostamenti necessari per scrivere i diversi grafemi. Il corpo diventa così una matita con cui "scrivere" sul pavimento, e il compito viene facilitato da una serie di immagini di sostegno che rafforzano l'associazione fonema-grafema.
Proibire l'uso del cellulare? Spegnere la TV? Limitare gli accessi internet? Difficilmente queste potranno essere soluzioni efficaci ai problemi che le tecnologie ci mettono di fronte. Andiamo verso la convergenza dei media digitali: video, telefonia, internet, televisione e fotografia nello stesso supporto portatile. Questa sarà la vera sfida sociale ed educativa dei prossimi anni. Le esigenze di tutelare i diritti dei minori, di favorire lo sviluppo di un pensiero critico, di costruire una cittadinanza attiva e consapevole diventano dunque i principali imperativi educativi. Il volume «Educare con i media» si propone di fare il punto su questi temi proponendo a insegnanti, genitori, ma anche a tutti i cittadini sensibili alle questioni che i media sollevano, alcuni spunti di riflessione ma soprattutto progetti educativi e percorsi concreti di lavoro con i media.

