
Da Socrate a Kierkegaard: un salto di millenni per ritrovare la maieutica, chiedendosi come mai un modello alto di comunicazione umana resti così trascurato. Destinato a professori universitari e studiosi di filosofia.
Il nido d'infanzia è una realtà educativa ormai diffusa e riconosciuta come positiva per lo sviluppo dei bambini nei loro primi anni di vita, perché capace di offrire stimoli a sostegno del loro processo di crescita. Il libro si rivolge agli educatori dei servizi per la prima infanzia e agli studenti che si preparano a svolgere questo lavoro, affrontando gli aspetti della realtà del nido che ne garantiscono la qualità pedagogica e organizzativa. Propone inoltre indicazioni utili alla pratica educativa con i bambini e nella relazione con le famiglie a partire dalle migliori esperienze realizzate negli ultimi anni, offrendo strumenti per incrementare la professionalità degli educatori e per garantire nella quotidianità del nido condizioni di benessere e di sviluppo per i bambini.
Questo testo elabora un nuovo e fertile terreno scientifico di incontro tra neuroscienze e psicoanalisi. Si tratta di due discipline che possono confrontarsi non solo a livello epistemologico ma anche sul piano metodologico. Il sogno rappresenta un esempio chiarificatore dell'utilità di confrontare il livello neurofisiologico con quello mentale mantenendo da una parte la distinzione tra i due livelli ma chiarificando la dialettica della relazione cervello-mente. Il testo contiene dunque un'ampia descrizione della fenomenologia neurologica e dell'attività mentale raccogliendo le ultime ricerche inerenti i processi onirici. Paradigma fondante il lavoro è il concetto di neotenia quale fattore trainante dell'evoluzione umana. Si tratta del mantenimento dei tratti fetali degli antenati dell'uomo a livello dell'apparato neurofisiopsicologico ed anatomico.
Il libro offre un quadro sintetico e chiaro della psicologia generale a chi muove i primi passi nei diversi ambiti delle relazioni d'aiuto. La sua impostazione costituisce un filo conduttore che permette di districarsi nel mare magnum delle nozioni di psicologia, con una strizzata d'occhio verso quanti si stiano preparando a sostenere l'esame di abilitazione alla professione di psicologo. Il nucleo del libro è costituito dai temi centrali classici della psicologia, aggiornati con dati recenti, compreso l'utilizzo dei test psicometrici. L'esposizione di ciascun argomento segue un triplice schema. Il modello teorico comprende la definizione dell'argomento trattato nella rassegna delle principali linee teoriche e di interpretazione elaborate da studiosi appartenenti ad approcci diversi. Il metodo di indagine fa riferimento alle metodologie di ricerca che possono essere usate per studiare e osservare il fenomeno in questione (per esempio: metodo psicometrico, metodo sperimentale, metodo clinico, osservazione sistematica). Gli ambiti applicativi, infine, illustrano possibili applicazioni pratiche dell'argomento trattato in diversi ambiti della psicologia: clinico, scolastico-evolutivo, dell'organizzazione del lavoro. Il volume permette, a chiunque ne sentisse la necessità - personale, didattica o professionale -, di apprendere in maniera semplice gli argomenti complessi della psicologia generale.
Il libro affronta i problemi psicologici, comportamentali e oftalmologici che deve affrontare la persona con una cecità di lunga data dal momento in cui recupera la visione fino ad arrivare effettivamente a poter vedere. Mentre sono stati pubblicati numerosi libri e articoli sui problemi percettivi e psicologici connessi alla perdita della funzione visiva, pochi sono gli studi sul recupero visivo e sulle problematiche che si presentano nei soggetti ciechi che riacquistano la vista. Contrariamente all'opinione diffusa, il cieco che recupera la visione non torna subito e completamente a vedere; per lui l'intervento non è il momento in cui finalmente si alza il sipario sulla cecità, bensì l'inizio di un periodo lungo e travagliato durante il quale le sue percezioni visive sono confuse e i suoi stati emozionali contraddittori. Il punto di riferimento del volume è il diario, finora inedito, tenuto dal professore H.S. il quale, divenuto cieco all'età di 15 anni, riacquistò la vista dopo 22 anni in seguito a un brillante intervento chirurgico ideato dall'oftalmologo Benedetto Strampelli. Quest'esperienza umana, tanto dolorosa quanto carica di determinazione e speranza, testimonia al tempo stesso il coraggio del suo protagonista e il valoroso operato degli illustri oftalmologi che lo aiutarono a passare dal mondo dell'oscurità a quello della luce.
"Non farà meraviglia che Schneider abbia riscontrato rapporti simbolici uguali fra le tradizioni sciamaniche siberiane, le magiche africane, le danze rituali di Spagna. Il rapporto centrale della vita è fra cielo e terra, ed è stabilito da una figura di mediatore ambiguo che appartiene all'una e all'altra sfera. Il rapporto ha modalità complicate che si esauriscono nel corso del sole attraverso le varie stazioni zodiacali, ed è patrimonio dello sciamano, di colui che ha imparato a discernere la musica occulta dell'universo e a riprodurla con la sua voce. Per virtù di ascesi egli diventa cassa di risonanza, svuotato, domina il proprio respiro, e, valendosi anche di strumenti, riproduce l'atto sonoro originario, il Verbo creatore che echeggia nel rombo, nel tuono, nel mareggiare, nell'urlo belluino. Il mondo fu creato dalla morte, che canta il canto della morte creatrice, il quale si solidifica in pietre e carni. Dalla quiete o morte originaria sorge il desiderio, la fame o brama come allo spezzarsi di un uovo la creatura: il Verbo, designato come tuono, stella canora, aurora risonante, canto luminoso. In Egitto è il sole cantante, o Thot che dà una risata settemplice; nei Veda era un inno di tre sillabe. Il suono del Verbo è il suo corpo, il senso del Verbo è la sua voce. Nella tradizione vedica si dice che il Verbo si è diffuso nel creato, cioè: ogni tono musicale corrisponde a una figura astrale, a un momento dell'anno, a un settore della natura, a una parte dell'uomo." (Elémire Zolla)
Poche opere, al pari del Saggio sull'intelletto umano, hanno contribuito a plasmare l'atteggiamento e la cultura della modernità con altrettanta pervasiva influenza. D'altra parte, l'affermarsi del pensiero di Locke deve moltissimo allo stile discorsivo del Saggio, all'uso figurato del linguaggio, alla concretezza dei concetti e soprattutto all'attenzione privilegiata nei confronti del lettore comune. Una vera e propria educazione del lettore viene sviluppata nelle pagine introduttive dell'opera, in quella zona liminale in cui l'autore si rivolge direttamente al suo "Reader". Questo libro si sofferma sull'analisi del paratesto lockiano in un'ottica che media tra filosofia e letteratura, tra retorica della scienza e pragmatica della comunicazione letteraria. L'intento è quello di ricostruire i percorsi attraverso cui Locke guida il lettore verso nuovi stili di ragionamento e di pensiero; o in altri termini, si tratta di illuminare i modi in cui viene proposta un'esperienza di esplorazione e di scoperta, che coinvolge non soltanto la dimensione conoscitiva. Poiché, come si legge nell'Epistola al lettore, "ha scarsa familiarità con l'argomento di questo trattato chi non sa che l'intelletto, essendo la facoltà più elevata dell'anima, è anche quella che viene adoperata con il più intenso e costante godimento".
Migliaia di persone in tutto il mondo usufruiscono del coaching con benefici considerevoli. È un dato, infatti, che il coaching ottiene risultati che probabilmente sarebbero impensabili senza di esso. Chi lo esperisce e chi, per professione, studia la persona umana, si interroga sul fenomeno. Che cos'ha di speciale il coaching per ottenere tali effetti sulla persona? Quali sono le sue origini e i suoi strumenti? Cosa accade nella relazione di coaching e che cosa rivela della persona? Gli autori, docenti e ricercatori universitari, che hanno esperito il coaching sia come coach (la maggior parte) che come coachee (tutti), offrono risposta a tali domande in una molteplicità di prospettive: filosofica, teologica e psicologica. Il lettore potrà così confrontarsi con diversi approcci che gli permetteranno di leggere il fenomeno coaching in una dimensione plurale e unitaria al contempo.
Lo "Strumento di valutazione per la propensione alla schizofrenia", versione per adulti (SPS-A), valuta un'ampia gamma di lievi disturbi autopercepiti, indicati in origine con il nome di sintomi di base. È stato concepito allo scopo di supportare la diagnosi precoce del primo episodio psicotico, ma, in realtà, rappresenta un valido contributo anche per indagini cliniche e di ricerca lungo le varie fasi della malattia. Lo SPS-A permette un'indagine approfondita di quei disturbi e deficit subclinici che spesso precedono l'episodio psicotico franco e permangono durante le fasi di remissione. Perciò, il libro è rivolto prevalentemente a psichiatri e psicologi interessati alla clinica e alla ricerca scientifica sulle psicosi, ma può risultare interessante anche per altri professionisti del settore, studenti, pazienti e familiari coinvolti nell'assistenza di persone affette da psicosi. I pazienti stessi, inoltre, possono trovare nello SPS-A un valido aiuto per comprendere meglio la loro esperienza soggettiva, spesso tanto difficile da esprimere.
Il volume è frutto del lavoro del gruppo di ricerca "Early Childhooh Education. Il caso Montessori e la pedagogia italiana dell'infanzia" attivo presso l'università LUMSA di Roma. Il testo raccoglie saggi dai quali emerge che l'educazione di qualità e la cura della prima infanzia sono di fondamentale importanza al fine di offrire ai bambini solide basi per il successo dell'apprendimento permanente portando beneficio, in particolare, a coloro che provengono da contesti svantaggiati. La proposta educativa montessoriana favorisce un processo di autoeducazione e autodisciplina, che costituisce una risorsa per i bisogni di apprendimento di bambini con DSA.
Questo saggio è un avviamento allo studio della religione- nei suoi aspetti fenomenologici e nelle sue strutture essenziali -alla luce della storia della cultura e in un'ottica di critica filosofica.

