
L'essere padre o madre e lo svolgere i compiti fondamentali di protezione, educazione e cura dei propri figli sono competenze che solo in minima parte hanno un'origine biologica. Nell'uomo il parenting mostra una variabilità che non si ritrova in nessun'altra specie animale. Tra le popolazioni africane !kung i figli a tredici anni sono spronati a costruire la propria capanna e a vivere da soli; in Europa, invece, i figli crescono in famiglia per oltre vent'anni e, anche se autonomi da un punto di vista professionale, spesso attraversano una lunga transizione verso la condizione di adulti indipendenti. Il volume passa in rassegna teorie e concetti psicologici classici, come l'attaccamento e gli stili educativi familiari, rivisitati secondo una prospettiva ecologica, più aderente alla realtà delle relazioni genitoriali che si riequilibrano e cambiano dinamicamente nello sviluppo secondo i bisogni mutevoli dei figli.
Persone da zero a tre anni propone un approccio innovativo rispetto al “gruppo” per i bambini al nido e applica la ricerca e la teoria alla pratica quotidiana. Tutte le idee presenti nel volume sono state sviluppate e verificate nei nidi e nei centri per le famiglie. In questo libro le autrici hanno raccolto le loro vastissime esperienze; ne risulta un’utile proposta che tocca problematiche che vanno dalla gestione di un nido al ruolo della coordinatrice, senza trascurare gli aspetti emotivi di tutti coloro che vivono questa esperienza: bambini e adulti. Viene dato ampio spazio alle modalità per l’uso del Cestino dei tesori e per il gioco euristico, tenendo conto delle esigenze sia dei bambini che delle educatrici. L’aspetto del nido, gli arredi, lo spazio esterno, ogni dettaglio viene considerato in funzione di un’esperienza positiva per tutti.
Questo settimo volume, che si avvale di un'introduzione generale di Carlo Ossola, presenta gli autori che hanno restituito alla letteratura italiana del XIX secolo il senso dell'infinito: da Monti e Foscolo a Leopardi e Manzoni, preparando quella discesa introspettiva, nella coscienza e nei significati da Pascoli a D'Annunzio - che prelude al Novecento, anche per quei nessi di lingua e di popolo che saranno esaltati dalla musa dialettale del Porta e del Belli. Ogni sezione è accompagnata da un'introduzione specifica; le note a piè di pagina propongono nuove interpretazioni e significati testuali. Completano l'edizione le note filologiche e bio-bibliografiche, l'indice degli autori e degli incipit.
La crescita del digitale modifica giorno dopo giorno tendenze e comportamenti anche nel mondo del lavoro. Questo progresso, pur essendo un bene per l'umanità, rischia talvolta di determinare un peggioramento nella qualità della vita. Emerge allora l'esigenza di diffondere e promuovere la conoscenza e la consapevolezza sull'utilizzo degli strumenti digitali, nel rispetto del prossimo e di sé stessi. A partire dal racconto del progetto di cui sono fondatrici, le autrici approfondiscono il concetto di identità digitale nelle sue diverse declinazioni di vita personale e lavorativa, focalizzandosi in modo particolare sul social network professionale LinkedIn. Grazie anche al contributo di esperti e professionisti testimoni di un uso virtuoso dei social network, il libro fornisce strumenti pratici per la valorizzazione della professionalità e il monitoraggio della propria reputazione online; mira a far comprendere che nella vita reale, così come nei social network, valgono le stesse regole di civile convivenza; approfondisce l'importanza della cultura e dell'educazione civica digitale nelle scuole e nelle organizzazioni, con l'obiettivo di "coltivare un mondo digitale migliore".
L'articolazione dei capitoli rispecchia un'ormai consolidata suddivisione della disciplina in aree costitutive: dalla percezione sociale alle relazioni intergruppi, al problema del conflitto. Ciascuno di questi temi viene illustrato attraverso le questioni che sono al centro del dibattito scientifico attuale, mentre i contributi classici sono proposti nella misura in cui costituiscono ancora oggi una fonte di stimolo per nuove ricerche o rappresentano un nodo concettuale fondamentale. Sempre in funzione didattica, le prospettive delle diverse scuole di pensiero sono presentate senza sbilanciarsi aprioristicamente a favore dell'una o dell'altra.
GLI SCENARI CHE DETERMINERANNO LE VICENDE DEL NOSTRO PIANETA
Quali sono le variabili dalle quali dipendono gli scenari mondiali? In che misura le fonti energetiche, la demografia, le materie prime, le nuove tecnologie, l’ambiente e l’evoluzione del clima influenzeranno la storia che ci attende? Nel suo nuovo saggio, Giancarlo Elia Valori analizza uno per uno, nella loro realtà fattuale e nelle loro future implicazioni, gli elementi essenziali attorno ai quali ruotano i destini dell’umanità. Il petrolio è destinato a esaurirsi? La crescita demografica dei Paesi in via di sviluppo compenserà, e a quale prezzo, l’invecchiamento della popolazione del mondo occidentale? Il riscaldamento globale è un pericolo concreto? Le attività finanziarie sopravviveranno alla crisi in corso e alle conseguenze dell’aumento dell’età media? Come cambierà la comunicazione? Nell’esaminare queste e altre variabili, Valori non tiene solo conto di costanti macroeconomiche, come vuole la tradizione in questo campo, ma le affronta, anche e soprattutto, dal punto di vista geopolitico, senza trascurare gli aspetti ideologici, culturali e religiosi, a cui riconosce un ruolo fondamentale: dalla minaccia del fondamentalismo islamico alle ambizioni della Russia all’inevitabile ascesa di giganti come la Cina e l’India. Profondo conoscitore di questi fenomeni e Paesi, Valori guida il lettore in un affascinante viaggio nel futuro. Non dimenticando il ruolo dell’Italia, in Europa e nel bacino del Mediterraneo.
Uno dei dati scientifici che consentono di prevedere con più affidabilità l'esito positivo dello sviluppo del bambino è il fatto che ci sia stata nella sua vita almeno una persona capace di essere presente con regolarità per lui. In un'epoca di distrazioni digitali e impegni pressanti, esserci per un figlio potrebbe sembrare un compito davvero arduo. Ma, rassicurano Daniel Siegel e Tina Payne Bryson, essere presenti non richiede necessariamente grandi quantità di tempo e di energia. Esserci significa offrire al bambino una presenza di qualità, semplice da assicurare se si tiene conto di quel che serve per un sano sviluppo infantile: protezione, comprensione, conforto e sicurezza, il "poker dell'attaccamento". Basato sulle ultime scoperte delle neuroscienze, questo volume contiene racconti, "piani d'azione", semplici strategie e suggerimenti per fornire a un bambino il "poker dell'attaccamento" in ogni situazione: quando incontra difficoltà o, invece, riesce brillantemente in un compito e anche quando ci scusiamo per le volte in cui non ci siamo stati per lui. Una guida preziosa per coltivare nel bambino un sano paesaggio emotivo.
Una donna su quattro ha subito nell'infanzia gravi forme di abbandono o di abuso, e questi eventi raddoppiano il rischio di depressione nell'età adulta. Con le parole delle donne intervistate nel corso di una ricerca ventennale, le autrici delineano un quadro vivo degli effetti a lungo termine di esperienze infantili traumatiche. Al testo è accluso il questionario CECA, un test autosomministrabile validato scientificamente, che misura l'incidenza dell'esperienza traumatica all'interno della storia familiare.
Partendo dal presupposto che la scuola si possa definire ""buona"" quando diviene luogo di esperienze significative, il volume prende in esame le principali linee di tendenza internazionali che sono alla base delle più recenti riforme scolastiche e si interroga sulle implicazioni che ne derivano nel contesto del mondo scuola a livello applicativo. La tesi di fondo è che solo una scuola che sia insieme comunità professionale ed educativa possa affrontare le nuove sfide del cambiamento, evidenziando e valorizzando il filo rosso dell'innovazione.
Una introduzione essenziale e coerente alla pedagogia sociale articolata in tre sezioni. Il percorso storico individua i testimoni privilegiati, distribuiti nel corso dei secoli, che hanno interpretato il rapporto tra educazione e politica in modo profondo e innovativo, dall'Antico Testamento alla "pedagogia degli oppressi" di Freire e l'attenzione agli ultimi di don Milani. Alla complessa definizione di un quadro epistemologico di una disciplina ancora "giovane" è dedicata la seconda sezione, che presenta anche un'analisi dei principali metodi di intervento e di ricerca. Chiude il volume un percorso tematico, ordinato attorno al configurarsi della pedagogia sociale come scienza pratica rivolta alle condizioni che possono permettere una buona vita sociale (libertà, democrazia, legalità, cooperazione...). Un testo pensato per gli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze dell'educazione ma destinato anche ad accompagnare l'attività lavorativa.
Gli aspetti essenziali, le complessità e le prospettive educative del libro, della lettura e della letteratura giovanile, affrontati in un'ottica psico-pedagogica e in continuo riferimento alla realtà dei mass media. Il volume propone un articolato e organico itinerario critico e informativo, ricco di suggestioni e di motivi di riflessione per lo studioso come per l'educatore. Una trattazione ampia e rigorosa, una sintesi che evidenzia prospettive e scenari dell'educazione alla lettura e del rapporto tra infanzia e mass media, legge criticamente generi e linguaggi narrativi, propone una rivisitazione pedagogica dei grandi classici e delinea i nodi fondamentali della letteratura giovanile dal dopoguerra a oggi, considerando anche l'attuale produzione editoriale destinata ai ragazzi. Uno strumento di riflessione e di puntuale e aggiornata informazione per insegnanti, studenti dei corsi di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione primaria (nonché di tutti i corsi di laurea a indirizzo umanistico), bibliotecari, scrittori, illustratori, genitori più avvertiti.