
I "Seminari napoletani", raccontano attraverso la parola, e il dono della scrittura, di un tempo vissuto insieme, capace di declinarsi in maniera magistrale attraverso innumerevoli scorci di una spazialità in continua evoluzione. Essi svelano attraverso un discorso colloquiale, ciò che dell'intimità di un pensiero, si può rivelare nel processo di formazione, un processo che ha saputo in questi anni arricchirsi di elementi sempre nuovi. Introduzione a cura di Teresa Nativo e Federica di Martino.
Considerati fondamentali per la comprensione e la cura dei disagi individuali e interpersonali, i segreti hanno occupato un ruolo centrale nella psicoterapia fin dalle sue origini, tanto da indurre molti ad attribuire alla loro conoscenza e al loro svelamento il ruolo di fattori essenziali per la guarigione. In questo volume gli autori analizzano la struttura complessa del segreto e la sua natura etimologicamente e pragmaticamente duplice, in grado di determinare effetti relazionali sia lesivi sia protettivi. Le differenti forme di legami funzionali e disfunzionali, i più frequenti pattern relazionali, insieme ad alcune specifiche configurazioni familiari, vengono rivisitati alla luce della visione complessa del segreto. Gli psicoterapeuti che lavorano con famiglie, coppie o individui rischiano spesso di subire l'effetto paralizzante del segreto, la sensazione di non capire o di non sapere come agire. Ignorati per decenni dalla letteratura del settore, impegnata nella ricerca della rivelazione a ogni costo, i problemi di gestione e, soprattutto, il bisogno di concrete indicazioni per sciogliere i nodi creati dalla segretezza, vengono posti qui all'attenzione dei clinici per cambiare, grazie a una visione complessa, le relazioni disfunzionali che ne derivano.
Sex indica la condizione biologica dell'essere maschio o femmina (come si nasce); gender indica la condizione psico-sociale e culturale acquisita (come si diviene) o l'identità scelta dall'individuo. Ma quale è il rapporto tra sex e gender? Diverse le possibili risposte. Il dibattito sex/gender è estremamente complesso e rimanda ad un'articolata discussione filosofica tra moderno e postmoderno che ha rilevanti ripercussioni nel diritto con riferimento a questioni attuali (transessualismo, intersessualità, transgender, omosessualità e orientamento sessuale). È un dibattito che sfida le categorie tradizionali della filosofia e del diritto sulla identità e differenza sessuale. Il volume ricostruisce in modo sistematico l'origine e i percorsi interdisciplinari del dibattito attuale, analizzando i presupposti e le argomentazioni delle diverse teorie, evidenziando i possibili equivoci che si nascondono dietro gli appelli all'uguaglianza e alla non discriminazione.
La diffusione capillare delle ICT (Information and Communication Technologies) all'interno dello spazio sociale, nonché la loro implementazione strutturale in tutti i settori della vita pubblica e privata, culturale e produttiva, sono fenomeni costitutivi dell'evoluzione delle società industrializzate tra XX e XXI secolo, il cui significato e le cui conseguenze sono sempre più al centro degli interessi delle scienze umane. Diviso tra coloro che interpretano i processi di digitalizzazione in piena continuità con il passato, e coloro che vedono nelle attuali trasformazioni tecnologiche una vera e propria mutazione antropologica, il dibattito umanistico non smette di interrogarsi sui tratti costitutivi dell'esperienza digitale, sui problemi, sulle potenzialità e sulle sfide teoriche che essa pone ai campi di studio tradizionali. I contributi raccolti nel volume, di impostazione disciplinare e teorica differente tra loro, focalizzano l'attenzione su aspetti diversi ma strettamente intrecciati di un fenomeno unitario. Dal significato globale delle tecnologie informatiche alle loro più vaste implicazioni antropologiche, dalle nuove forme di soggettivazione fino alle frontiere dell'automazione nei settori lavorativi, educativi e medici, i saggi inclusi nella raccolta intendono mettere in luce la complessità di una trasformazione ancora in corso, da pensare in tutta la sua portata.
Sin dalle origini, la Chiesa è apparsa organizzata e dotata di un si stema di norme, diretto a disciplinarne la vita interna. É, questo, un dato di fatto storicamente indiscutibile. Il fenomeno giuridico nella Chiesa è poi cresciuto nel tempo, si è progressivamente articolato, organizzato, reso sempre più complesso. Il fatto non deve stupire: è del tutto ovvio che la crescita della dimensione giuridica nella Chiesa segua la sua crescita esponenziale nel tempo, dal «granello di senapa» delle origini all'enorme albero pieno di rami e di fronde di oggi. Il governo di quella grande comunità di uomini sparsa in tutto il mondo, che oggi è la Chiesa, non è paragonabile allo sparuto gruppo di credenti delle origini, ed il suo governo richiede strumenti - in primo luogo giuridici - ben più complessi e sofisticati di quelli di cui si servirono gli Apostoli per reggere la Chiesa nascente. La presenza del diritto nella Chiesa è peraltro un elemento ad essa connaturale, strutturale:per la dottrina cattolica, infatti, la Chiesa è realtà al tempo stesso invi sibile e visibile, spirituale e sociale, carismatica ed istituzionale, sacramentale e giuridica.
L'enorme ricchezza del Novecento spagnolo viene proposta in questo volume attraverso un quadro articolato dei movimenti estetici, delle opere e degli autori, con rimandi ai principali eventi storici. Il testo riscostruisce e illustra i gruppi generazionali che hanno scandito la vita letteraria della Spagna.
Uno sguardo sintetico sull'età contemporanea, senza rinunciare al confronto con la riflessione storiografica e all'analisi delle questioni metodologiche più rilevanti. È questa la sfida che gli autori hanno raccolto, nel tentativo di coniugare una base di informazioni generali e grandi quadri interpretativi, con approfondimenti in grado di mettere in risalto alcuni fra i percorsi più innovativi della ricerca storica contemporanea. L'obiettivo è quello di fornire uno strumento aggiornato e duttile, dotato di una bibliografia ragionata e di carte per un primo orientamento, a disposizione degli studenti universitari e dei lettori desiderosi di farsi un'idea del nostro mondo.
Il testo tratta gli argomenti di neuropsicologia clinica con uno stile agile e un linguaggio chiaro. Ai fini didattici, in questa seconda edizione, ampiamente rinnovata, sono presentate le più moderne nozioni sui rapporti mente-cervello, derivate sia dall'ambito più propriamente neuropsicologico che da quello delle neuroscienze cognitive. L'esposizione degli argomenti rimane tuttavia fondata sull'osservazione clinica, per offrire allo studente il quadro immediato di un paziente con disturbi neuropsicologici, con ampio riferimento all'esperienza professionale degli autori. Altrettanto rilievo è dato ai metodi di valutazione formalizzata, suggerendo prove specifiche per l'analisi dei singoli disturbi. Infine, in questa seconda edizione sono affrontati, per la loro rilevanza clinica, i temi del disturbo cognitivo lieve e dei disturbi neuropsicologici in età evolutiva.
Una buona parte della popolazione italiana oggi legge e scrive testi sul web. Gli studi sull'argomento sono però stati finora pochissimi. Questo volume affronta per la prima volta l'argomento in modo ampio e organico, partendo dalla prospettiva dei generi testuali. Sul web, i generi tradizionali si mostrano di regola conservativi; i pochi generi originali, anche nella loro diversità, rivelano molti tratti in comune, dall'ortografia alla gestione della sintassi. Dai blog ai forum, dagli aggiornamenti di Facebook a Wikipedia, queste differenze e somiglianze sono presentate con uno sguardo finale alle prospettive della lettura.
Il volume nasce dalla constatazione di un paradosso: la quasi totale assenza l'invisibilità - della letteratura per l'infanzia negli scaffali della saggistica mentre essa è più che mai vitale e gode di singolare fortuna in mezzo e insieme alle altre letterature. Il dubbio, particolarmente forte in ambito pedagogico, è che la marginalità che caratterizza la letteratura per l'infanzia e la scarsa attenzione critica ad essa prestata siano legate non ad una sua presunta semplicità, bensì ad una sua poco riconosciuta complessità. Gli autori presentano riflessioni e proposte d'indagine intorno a temi, metafore, figure, forme tipiche di questa letteratura, affrontando la sfida di mostrarla nei suoi legami inscindibili con l'immaginario, tra riferimenti al passato e urgenza di capirne i risvolti più attuali. Con la convinzione che studiare i libri per bambini sia necessario per comprendere non solo quelli, ma anche molto del nostro mondo e di noi stessi.
Vale la pena insegnare la filosofia a scuola? Sulla base di quali ragioni? Spesso si ritiene che non sia necessario rispondere a queste domande, dando per scontato che la filosofia vada insegnata agli studenti che frequentano gli ultimi tre anni dei licei. Nel momento in cui la didattica della filosofia è chiamata a rinnovarsi, viene qui proposto agli insegnanti, ai formatori e agli studenti un itinerario per ripensare la presenza della filosofia nei piani di studio secondari e, allo stesso tempo, per impostare una innovativa pratica di insegnamento.
Quando è nata e a che cosa serve la teoria della traduzione? Quali sono i rapporti fra teoria, metodologia e prassi traduttiva? Nel tradurre dallo spagnolo all'italiano, quali strumenti e competenze si devono possedere per affrontare testi appartenenti a differenti ambiti linguistici e settoriali? Il volume risponde a queste e ad altre domande analizzando la teoria della traduzione, le sue applicazioni metodologiche e didattiche e una casistica puntuale ed efficace di esempi tratti dalle principali aree in cui si articola il discorso specializzato (testi giuridici, economici, scientifici, tecnici ecc.).

