
Fare marketing nel Web3 è un manuale completo che consente a tutti di intuire e comprendere le opportunità di marketing offerte dalle tecnologie alla base del metaverso e del più vasto Web3. Dopo una prima parte dedicata all'illustrazione del funzionamento della blockchain, delle criptovalute, dei diversi tipi di NFT, il libro passa a mostrare come costruire una community NFT, come utilizzare i social media e come impostare una campagna di influencer marketing per gli NFT. Pensato per professionisti, imprenditori o chiunque desideri cogliere le possibilità offerte da una delle principali innovazioni tecnologiche del presente, il testo è completato da un glossario e da un'appendice dedicata alle migliori NFT coin per capitalizzazione di mercato.
La transizione ecologica in atto non è solo una questione etica o morale, è anche un'enorme opportunità di business. E per coglierla, è necessario che emerga una nuova figura professionale: il Circular Economy Manager. In questo libro, gli autori illustrano, attraverso esempi di business e le esperienze dei primi Circular Economy Manager di aziende internazionali, tra cui BMW, Bosch, Cisco, Enel X e Tetra Pak, i 5 modelli alla base dell'economia circolare e provano a definire il perimetro di attività nell'ambito del quale si muovono le risorse manageriali coinvolte, dimostrando che le sole competenze tecniche non sono sufficienti. Apprenderete come ridisegnare prodotti, servizi e processi per abbracciare l'economia circolare, e quali competenze costruire o migliorare affinché l'organizzazione in cui lavorate, nel presente o in futuro, possa realmente cogliere tutte le opportunità di mercato e acquisire un vantaggio competitivo. Preparatevi a scoprire un nuovo modo di concepire il business e il mondo che ci circonda.
Gli autori del volume - specialisti nel mondo del reputation management e degli ecosistemi digitali - si sono interrogati su cosa sia un influencer, come distinguerlo e riconoscerlo nell'affollato e stimolante mondo del Web 2.0. Da questa conversazione è nato un vero e proprio viaggio virtuale, che dai primi influencer della storia - papi e regine del XIII secolo - arriva fino a Khaby Lame e ai suoi (attualmente, e sempre in rapida crescita) 111 Milioni di followers su Tiktok. Il volume è arricchito da inserti, box di approfondimento, case history e interviste a influencer più o meno noti, attivi sui Social e con diverse specializzazioni, e fornisce quindi una visione a 360° del fenomeno, con numeri, metriche, e interrogandosi su luci ed ombre di un mondo affascinante ma complesso, inclusa l'analisi di alcuni casi di studio sulle debacle reputazionali, gli "epic fail" che hanno fatto la storia dei Social degli ultimi anni. Il libro contiene anche le istruzioni - pubblicate in modalità "copyleft", per la prima volta in questo volume - per realizzare con un metodo inedito e innovativo la propria personale mappatura e catalogazione degli influencer: uno strumento utile agli influencer stessi, per conoscere il proprio "posizionamento" sul mercato, ma anche a chi fa a loro ricorso per gestire la propria reputazione, come brand e agenzie di marketing. Per concludere l'opera, una sorta di decalogo (anzi due): il primo per chi si vuole approcciare con competenza a questa stimolante professione, sfatando finalmente il luogo comune secondo il quale "è meglio fare l'influencer che lavorare", e il secondo con utili consigli per aziende e brand che vogliono ricorrere a questo strumento di comunicazione strategico per valorizzare le relazioni con i propri clienti. Prefazione di Alessandro Cecchi Paone.
Il gioco è qualcosa di naturale. I bambini sono biologicamente predisposti a giocare e per via spontanea acquisiscono apprendimenti e padronanze, anche in assenza dell'insegnamento di un adulto. Allo stesso tempo, il gioco è anche qualcosa di culturale. Nei diversi contesti sociali, i giochi si esprimono infatti in modalità e forme culturalmente connotate, che hanno un'importanza enorme nella formazione di una persona, influenzando le identità di genere e i ruoli, predisponendo, per via simbolica e metaforica, attitudini, orientamenti e relazioni. Se il gioco è natura e cultura insieme, lo sport, che oggi è praticato a partire dall'infanzia, è una delle forme culturali di gioco più alte per i valori simbolici che sottende: valori etici ed estetici, pedagogia del corpo, esercizio per dare il meglio di sé. In-ludere. Gioco, sport e formazione propone una visione integrata di gioco e sport. Fornisce le basi teoriche per progettare attività ludiche e sportive, con un'intenzionalità educativa orientata al benessere psicofisico, a contrastare le dipendenze e la passività, a promuovere empowerment. Il libro è attraversato da tre nuclei tematici: la riflessione pedagogica sull'identità anfibia del gioco, tra natura e cultura; l'analisi dei dispositivi su cui il gioco si costruisce, quali lo spazio, il tempo, i materiali ludici, l'ambiente urbano; la relazione tra gioco e sport, cioè il senso pedagogico della competizione e del rischio, il valore destabilizzante ma anche vivificante dell'incertezza, in una società fortemente orientata, com'è la nostra, alla programmazione e al controllo.
Partendo dai primi approcci all'alfabetizzazione nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare, il volume offre un quadro esaustivo sui diversi livelli di comunicazione e sullo sviluppo della dimensione riflessiva a scuola. Un viaggio affascinante, che spazia dalla metacomunicazione nelle classi multilingue alla creazione di comunità discorsive fra adolescenti e insegnanti. Clotilde Pontecorvo insegna Psicologia dell'educazione e Psicopatologia del linguaggio e della comunicazione presso il Dipartimento di Psicologia 2 dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Termini come aiuto, solidarietà, intervento - a proposito di singoli individui o di intere popolazioni - sono sempre più diffusi e impiegati, anche se spesso non si tiene nel debito conto quanto l'intervento di aiuto sia un'operazione delicata e complessa che, se non adeguatamente eseguita, può comportare problemi maggiori di quelli chiamata a risolvere. Questo libro vuole offrire un contributo alla creazione di una nuova cultura e di una nuova mentalità a tale riguardo. Esso affronterà il tema del sostegno portato a un altro essere umano in termini di relazione d'aiuto: ad esempio, all'interno della coppia e dello specifico legame affettivo tra l'uomo e la donna; tra il medico e il proprio paziente, entrambi impegnati in un nuovo rapporto di gestione della malattia in vista della guarigione; o, ancora, nella relazione tra l'insegnante e il proprio scolaro, non più concepita in termini di un mero squilibrio gerarchico e culturale, riduttivo per il primo e penalizzante per il secondo. Un contributo anche alla relazione di aiuto tra popoli, tra culture, tra religioni. A questo aiuto siamo ormai obbligati, e ad esso forse ci troviamo particolarmente impreparati.
I rapporti tra psicologia e religione non sono mai stati dei più armonici e pacifici. Un approccio per lo più negativo nei confronti del discorso religioso continua a essere assunto in maniera acritica da parte di molti psicologi e psichiatri. Questo studio, in una nuova edizione ampliata, cerca di dimostrare la necessità di un dialogo: religione e psicologia non possono non interagire tra loro. Un libro impegnativo, ma che affronta situazioni di vita che riguardano tutti.
Per una nuova cultura dell'handicap: non più "anormalità", ma difficoltà della persona nei rapporti con l'ambiente naturale e sociale. Diagnosi, trattamento e verifica degli interventi nella scuola, nel lavoro, nella famiglia.