
Elemento sostanziale, fondante e imprescindibile degli interventi nel campo sociale, la programmazione viene qui affrontata nella sua complessità oggettiva, al di là degli specifici ambiti disciplinari.
In particolare, per quanto riguarda gli aspetti pratici, questo nuovo volume parte dallo studio della concreta evoluzione negli ultimi anni degli strumenti di programmazione a livello nazionale, regionale e locale, per approfondire principi, significati, struttura, contenuti, esiti, valutazioni e responsabilità di ognuna delle tipologie di programmazione che, a seconda dell’ambito di riferimento spaziale, temporale, soggettivo e personale, possono assumere una valenza generale, una valenza strategica e una valenza operativa.
Il testo costituisce al tempo stesso un valido strumento di aggiornamento e un manuale esecutivo per dirigenti, consulenti e liberi professionisti chiamati a ideare, elaborare e attuare i programmi di intervento.
Il capolavoro della psicologia sovietica, un classico della scienza del Novecento, nella prima traduzione mondiale integrale basata sull'edizione originale del 1934. L'introduzione e le note di Luciano Mecacci permettono di cogliere a pieno la ricchezza di temi dell'opera, allo spartiacque tra psicologia e linguistica, semiologia ed estetica. Lev S. Vygotskij (1896-1934), laureatosi in Giurisprudenza a Mosca nel 1917, segue nella Russia rivoluzionaria i propri interessi letterari, filosofici, linguistici, prima di dedicarsi più specificamente alla psicologia e alla pedagogia. "Pensiero e linguaggio" esce postumo nel dicembre 1934. Messo all'indice dallo stalinismo, verrà riabilitato nel 1956.
A differenza di quanto avveniva nei vecchi manuali di storia della letteratura per l'infanzia, tesi a valutare le singole opere dal punto di vista didattico, questo volume ha inaugurato la tendenza a contestualizzare le vicende dell'editoria rivolta all'età evolutiva in un'ottica più vasta, riconoscendo per la prima volta il peso di fenomeni sociali, politici ed economici esterni sulle dinamiche relativamente appartate della letteratura per ragazzi. In capitoli divisi cronologicamente, gli autori prendono in esame un'ampia gamma di tematiche correlate alle opere e agli autori considerati: il problema della diffusione dell'italiano, il passaggio da una dimensione tipografica locale all'industria editoriale moderna, le difficoltà nella distribuzione dei libri, l'incidenza dei periodici per l'infanzia nel quadro editoriale a partire dagli anni Ottanta dell'Ottocento, il ruolo delle traduzioni e la loro influenza su autori e pubblico italiani.
Il libro, suddiviso in tre parti - le forme della globalizzazione, l'Europa della globalizzazione, le grandi questioni della globalizzazione -, affronta i molteplici aspetti della nuova società globale e le trasformazioni che interessano le diverse dimensioni della politica. Questo manuale vuole essere un tentativo di lettura sociologica dei grandi temi politici delle società contemporanee e dei processi avviati dalla globalizzazione.
A venticinque anni dall'uscita di un testo che forniva per la prima volta uno sguardo complessivo sull'italiano contemporaneo e le sue varietà secondo una prospettiva sociolinguistica, ne viene ora presentata una revisione aggiornata che tiene conto del notevole incremento delle conoscenze accumulatesi sul tema durante un quarto di secolo. La nuova edizione mantiene l'articolazione complessiva e tutto il testo dell'edizione originale, eliminandovi alcuni errori e dettagli marginali e migliorandone singole formulazioni. A ogni capitolo è stato aggiunto un nuovo sotto capitolo dedicato a un aggiornamento contenutistico e bibliografico degli snodi principali dei temi toccati.
Le questioni ecologiche occupano uno spazio centrale nell'esperienza e nell'immaginario della contemporaneità. L'ecologia è divenuta una struttura di senso, rispetto alla quale individui e società orientano i propri valori e costruiscono le proprie rappresentazioni. In tale contesto, la letteratura ha un ruolo essenziale: l'idea di ambiente e le forme di relazione tra uomo e natura, infatti, sono state fissate specialmente attraverso i testi letterari. In un duplice senso: da un lato, il discorso ecologico ha adottato costruzioni tipicamente narrative; dall'altro, la letteratura ha trovato nell'ecologia argomenti attuali (per esempio, il dilagare dei rifiuti o la contaminazione tra paesaggi urbani e naturali nelle aree periferiche delle grandi città) ed elementi per rinnovare temi classici (la ricerca di un'armonia con la natura o, all'opposto, il timore di una prossima apocalisse). Il volume interpreta la relazione tra la tematica ambientale e i dispositivi formali che la modellano, mettendo a confronto le prospettive ecologiche presenti in opere rappresentative della letteratura mondiale e l'idea di natura ereditata dalla tradizione.
Per competenza emotiva si intende l'insieme delle capacità che consentono di riconoscere, comprendere e rispondere coerentemente alle emozioni altrui e di regolare l'espressione delle proprie. Perché è importante tenere conto di tale dimensione nell'apprendimento? Come si può sviluppare la competenza emotiva? In questo testo esperti provenienti da diverse realtà indagano sulle emozioni e la competenza emotiva nei campi della psicologia e dell'educazione.
Questo studio è la prosecuzione di un altro lavoro sulle società aperte relativo al periodo antico e medioevale, già pubblicato in questa collana. Partendo da quell'itinerario si analizza il difficile rapporto, spesso conflittuale e drammatico, tra i teorici delle società aperte e coloro che hanno inseguito utopie e chimere di vario genere. Il filo conduttore tra i due saggi passa attraverso le istituzioni politiche della repubblica romana e del parlamentarismo inglese, pilastri delle società anticamente libere, sebbene imperfette e per questo sempre soggette al miglioramento. Certo non è un caso che a questi due modelli si rifanno tutti quei grandi pensatori, come Vico, Montesquieu, Hume ed altri, che costituiscono i punti di partenza del moderno liberalismo.Il testo, analizzando il non facile cammino dell'affermazione dei diritti, ripercorre il pensiero politico moderno e l'approccio a quello contemporaneo cercando di criticare non pochi luoghi comuni e mettendo in evidenza come, anche nei secoli più recenti e per mezzo di pensatori ritenuti per tanto tempo tra i più illuminati, si è operata la negazione completa della società aperta. Tutto ciò è avvenuto non solo in modo esplicito, tramite quelli che vengono definiti i nemici della libertà, ma anche in modo più o meno larvato tramite pensatori utopisti di vario genere. Non meno pericolosa è l'analisi di quelli che vengono definiti i paradossi della modernità che, dietro apparenti idee innovatrici, hanno poi esaltato metodi e principi che con la libertà e la sua storia non avevano niente a che fare.Queste pagine, oltre al profilo storico del problema, intendono mettere in guardia ciascuno di noi sulla delicatezza degli equilibri delle società aperte che, al pari della libertà, vanno difesi con la massima lucidità e determinazione.
"Suggerimenti e suggestioni rispetto al modo in cui si può presentare la filosofia a persone da 0 a 150 anni e oltre, che non la conoscono, che la conoscono per luoghi comuni, che la odiano per colpa di qualche professore o di qualche 'autore'". Così recitava, tra il serio e il faceto, il primo sottotitolo di quest'opera, che in un primo momento voleva essere un semplice vademecum per invogliare docenti di scuola alla pratica filosofica con bambine e bambini. Negli anni, il fiorire e il consolidarsi di questa pratica ha arricchito di esperienze, esempi e riflessioni teoriche e suggestioni pratiche questo libro, dove si parla di filosofia, ma filosofia intesa come pratica, "cantiere" e non "tempio", ricerca continua, per e a tutte le età, di quel sapere che, come dice lo stesso dizionario, "porti un effettivo vantaggio all'uomo". In questa investigazione, che ha come coordinate forti la relazione (dunque la comunicazione) e il grande rispetto per tutto ciò che concerne l'umano, si attraversano scuole, università e luoghi "altri", come quelli della riflessione personale e dei rapporti umani, fino a quello più compiuto di tutti, l'amicizia.

