
La prima infanzia è, sul piano educativo e pedagogico, una «scoperta» moderna o affonda le sue radici nella storia più antica? Per rispondere in maniera critica e documentata a questo interrogativo, l'autrice esplora in due volumi (vol. I "Dall'antichità a Comenio", vol. II "Da Locke alla contemporaneità") le concezioni pedagogiche e le pratiche educative che hanno, di fatto, accompagnato la condizione delle bambine e dei bambini nella fascia d'età compresa fra 0 e 3 anni dall'antichità fino ai giorni nostri. La ricostruzione è anche occasione per riscoprire le radici epistemologiche di una 'agoghé del pâis' progressivamente finalizzata a gettare le basi di un'educazione capace di confrontarsi con i caratteri precipui della «natura umana». Dall'analisi della prima comparsa di un pensiero «intenzionalmente» pedagogico fra età antica ed età medievale (vol. I), si è passati (vol. II) allo studio della formulazione in età moderna e contemporanea di una pedagogia sistematica della prima infanzia, distinta (anche se mai separata) dai saperi della letteratura, della teologia, della filosofia. Il ricorso ad una pluralità di fonti storiche ha consentito di far emergere dai «silenzi dell'educazione» la figura ancora poco abbozzata dell'infans, riconosciuto però nel corso del tempo come portatore di un lógos in potenza e, in quanto tale, protagonista e destinatario di un'educazione secundum naturam.
La metà orientale del continente europeo ha attraversato nell'ultimo secolo rivolgimenti politici, tensioni sociali e conflitti etnici che ne hanno profondamente deviato e rallentato lo sviluppo. Con il fallimento del sistema di Versailles, gli Stati della regione divennero uno dei teatri principali dell'espansione nazionalsocialista e dello sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. La vittoria dell'Unione Sovietica portò a una liberazione/occupazione, all'egemonia comunista e alla creazione di un blocco politico, economico e militare rimasto in vita per quasi mezzo secolo. Dopo il biennio rivoluzionario 1989-91, le guerre balcaniche e il difficile cammino d'integrazione con la ue, i venti Stati postcomunisti e postsovietici si misurano con gravi problemi sociali ed etnici ereditati dal sistema comunista o aggravatisi durante la transizione democratica. Il volume fornisce una sintesi interpretativa rivolta agli specialisti e a tutti i lettori interessati alla storia recente di un'area periferica, i cui problemi e le cui esigenze incidono in maniera crescente sulle dinamiche politiche e sociali di un continente formalmente riunificato ma tuttora diviso da muri invisibili e diffidenze reciproche.
La comunicazione è azione sociale per eccellenza, costituendo infatti un elemento fondamentale di socialità e di socievolezza, di scambio e di rapporto sociale. Indipendentemente dalle sue funzioni o dagli ambiti specifici, la comunicazione consente, immediatamente o in maniera mediata/ipermediata, l'informazione e la relazione per gli attori sociali che sembrano sempre di più ad essa legarsi quasi senza autonomia, misconoscendo il fatto che, come direbbe Habermas, fra azione sociale ed azione comunicativa rimane comunque una sostanziale differenza. Il testo propone, oltre ad una riflessione sulla struttura del comunicare (anche a livello interculturale), un excursus sui territori principali dell'agire comunicativo, a livello micro, macro e meso.
Il Decreto interministeriale n. 182 del 29/12/2020, in attuazione del D.Igs. 66/2017, ha introdotto i modelli nazionali del Piano Educativo Individualizzato e le corrispondenti Linee guida. Il volume presenta la nuova versione ufficiale del PEI, fornendo numerosi esempi pratici e commentati punto per punto.
Il volume offre un metodo di intervento efficace e scientificamente fondato per tutte quelle situazioni che vedono protagonisti non solo il bambino con le sue problematiche, ma anche la famiglia e le altre figure con ruolo educativo (insegnanti, educatori professionali ecc.). Il testo è perciò diviso in due grandi ambiti: i primi tre capitoli intendono approfondire i contesti culturali (utilizzo dell'icf) e scientifico (modelli di psicologia dello sviluppo, metodo di lavoro condotto su caso singolo) all'interno dei quali individuare le coordinate utili alla definizione del progetto psicoeducativo; la seconda parte è dedicata ai disturbi (spettro dell'autismo, disturbi del comportamento, disabilità intellettiva, disturbi di apprendimento), affrontati secondo uno schema comune: definizione in ambito clinico del problema, modelli psicologici interpretativi del disturbo, interventi che hanno ricevuto delle evidenze rispetto la loro efficacia, variabili da prendere in considerazione nello studio con soggetto singolo, con particolare attenzione alla collaborazione tra famiglia e mondo della scuola. Lo scopo è proporre un approccio coerente tra valutazioni cliniche e intervento nei diversi contesti di vita.
Una guida operativa per insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado per risolvere la sfida quotidiana di "come condurre" la classe. La guida è divisa in 3 sezioni: la prima affronta il significato della gestione della classe dal punto di vista del ruolo dell'insegnante e dei bisogni degli allievi; la seconda fornisce le piste metodologiche per creare un clima positivo attraverso la gestione delle relazioni, delle regole e della disciplina; la terza propone l'applicazione di strategie e strumenti operativi: dal rispetto delle procedure all'effetto onda, dalla comunicazione non verbale all'uso della voce, fino alle proposte per una conduzione efficace della didattica. I pilastri della gestione sono presentati all'interno di un percorso che, attraverso casi stimolo, consente un continuo rimando alla propria esperienza professionale.
Il presente Volume vuole essere di ideale complemento del Manuale nel senso di raccogliere casi che sintetizzano l'iter logico che le Corti Internazionali hanno seguito nel giudizio.
Inoltre questi casi danno voce direttamente e quanto più possibile ai testi originali, anche in lingua straniera riportati fra virgolette, e sempre tradotti.
E' quindi un testo di evidente utilità anche per l'operatore interessato.
L'opera, giunta alla sua seconda edizione, intende illustrare la materia del diritto del lavoro nelle sue linee evolutive e nei suoi istituti essenziali. Concepita essenzialmente per scopi didattici, la trattazione intende andare al cuore delle questioni proprio per rivelarne il senso profondo, da cui l'intitolazione ai fondamenti. Per una precisa scelta degli autori, le tematiche vengono, allora, esaminate con metodo sistematico e approccio sintetico. Ma non senza segnalare ed approfondire anche criticità interpretative, problematiche e questioni, specie ove evidenziate dall'esame della giurisprudenza più autorevole.
Questo volume ripropone un commento al Codice Deontologico diverso dal precedente a cura di E. Calvi, G. Gulotta e collaboratori (1999/2012), in quanto costituito anche da tre norme che sono state modificate rispetto al Codice Deontologico precedente e commentato sia con decisioni ordinistiche, di diverse regioni italiane, che con sentenze di giurisprudenza ordinaria. Esso costituisce una bussola teorico-pratica per orientarsi in una materia così delicata che concerne la correttezza professionale nei riguardi della professione stessa, dei colleghi e soprattutto di coloro che usufruiscono di prestazioni psicologiche.