
Perché online facciamo cose che non faremmo mai in altre circostanze e delle quali potremmo finire per pentirci? Quali sono le motivazioni che spingono a stringere legami di amicizia e anche d'amore in rete? A queste e ad altre domande risponde Patricia Wallace, indagando le questioni cruciali relative agli effetti di Internet sul comportamento umano, per esempio i motivi per cui agiamo in modo inusuale negli ambienti online e i modi nei quali i social media influenzano le nostre impressioni e le nostre relazioni personali. Attingendo agli ultimi risultati della ricerca, questa nuova edizione analizza le tendenze che si vanno affermando nell'uso della rete. Tre capitoli inediti hanno come tema lo sviluppo infantile, i giochi online, la privacy e la sorveglianza, e tra i nuovi argomenti emergono gli attacchi online, le dinamiche di gruppo, le proprietà della rete che creano dipendenza, le strategie per delineare il futuro di Internet.
Fare parte di un gruppo è un'esperienza complessa e imprescindibile di ogni essere umano. Dopo aver inquadrato la questione dal punto di vista storico e teorico, Claudio Neri prende in considerazione le relazioni all'interno del lavoro analitico, il concetto di processualità, la qualità della vita dentro il gruppo e il suo spazio comune, il pensiero a esso collegato e le sue trasformazioni, il rapporto tra gruppo e individuo, prestando grande attenzione alla comunicazione non solo verbale. Il volume è ricco di spunti, riquadri riassuntivi e, grazie ai numerosi rimandi interni e al glossario che ne facilita la consultazione, può essere letto in modo lineare, ma anche a partire da un argomento a scelta seguendo un percorso personale. Rivolto in particolare a chi si occupa delle dinamiche di gruppo dal punto di vista psicologico, sociologico e della comunicazione, è un utile strumento didattico e un testo importante in particolare per chi pratica la psicoterapia. Questa edizione include alcuni nuovi capitoli e presenta un testo completamente revisionato e aggiornato.
Lavoro ed organizzazione sono due dimensioni inscindibili, l'uno non può esistere senza l'altra. Lo studio dell'organizzazione è, quindi, un elemento indissolubile dal lavoro; di quest'aspetto si interessa la psicologia con uno specifico indirizzo di studio: la psicologia delle organizzazioni, che studia gli individui ed i gruppi nell'organizzazione e che intende migliorare l'integrazione tra il lavoratore ed il sistema di cui fa parte, in modo che entrambi i soggetti raggiungano al i loro obiettivi con il massimo livello di soddisfazione per entrambi. Questo libro fornisce, soprattutto agli studenti, consapevolezza e conoscenze su come le teorie ed i paradigmi della psicologia si traducono in sistemi di gestione e dello sviluppo delle risorse umane.
Dal 30 al 60% della giornata di un bambino della primaria è impegnata in attività di scrittura. È quindi importante, in caso di sospetto, poter valutare il grado di apprendimento delle competenze ortografiche ed intervenire con un trattamento mirato delle eventuali difficoltà. Questo test permette di valutare le capacità di scrittura lessicale e sublessicale in bambini dai 6 ai 14 anni attraverso 160 stimoli, suddivisi in 4 sezioni: parole regolari con corrispondenza fonema/grafema 1:1; parole regolari con corrispondenza fonema/grafema non 1:1 (parole che richiedono una conversione su base sillabica, per esempio che contengono i fonemi ([k], [g], [tS], [dJ]); parole a trascrizione potenzialmente ambigua (gl/li, gn/ni, br/bbr, cu/qu/cqu), non parole con corrispondenza fonema/grafema. Il CD-ROM allegato presenta un programma che velocizza la correzione e calcola automaticamente i punteggi.
Il taglio generale dell'opera muove da due premesse. La prima consiste nell'affermare il legame tra la dimensione micro e la dimensione macro dei fenomeni sociali. Gli ambiti più importanti (cultura, economia, politica, territorio) vengono presentati come insiemi di istituzioni e come reti di relazioni sociali. La seconda attiene al rilievo attribuito alla trasformazione sociale. Il testo si propone di dare una visione dinamica ai fenomeni analizzati, sia attraverso la comparazione temporale dell'Italia con altri paesi europei e non, sia mostrando come i processi globali intervengono a modificare la vita quotidiana. Ogni sezione si compone di una prima parte dedicata a concetti e teorie e una seconda ai principali fenomeni studiati, con esempi tratti dalla situazione italiana e da altri paesi. Il volume è arricchito da materiali digitali integrativi disponibili online all'indirizzo mondadorieducation.it/Canali/Universita.
La terza edizione di questo manuale offre una panoramica chiara e sintetica dei principali temi della disciplina. Questa edizione condensa gli spunti teorici più importanti della letteratura antropologica, oltre che le personali esperienze didattiche e di ricerca del suo autore. Ampiamente rivisto sul piano dei contenuti, arricchito di un nuovo apparato iconografico, il libro fornisce gli strumenti per affrontare lo studio della pluralità delle culture di oggi nei loro aspetti simbolici e materiali, sociali ed economici, religiosi e politici, estetici ed ecologici. Questo libro è anche un'introduzione al significato di termini, idee, concetti, sempre esemplificati in maniera concreta - con la quale è possibile comprendere meglio le differenze e le somiglianze tra le culture umane nello scenario del mondo attuale.
Nell'era della globalizzazione, della complessità più che della complicazione, dell'individualismo e della personal communication, riflettere sulla funzione sociale dell'informazione significa soprattutto considerare le conseguenze dell'interconnessione fra politica, economia, finanza e cultura, qui intesa come universo di conoscenze conoscibili. Il saggio analizza il senso autentico dell'attività di mediazione dei «giornalismi». Quattro sono le tesi sostenute nel libro. La prima è che, pur nell'evoluzione dei modelli tradizionali a vantaggio di nuove categorie interpretative (dal citizen journalism al data journalism, dal brand journalism alle all news) resta esclusiva la capacità dell'informazione di ricercare, indicare e perseguire quell'orizzonte di senso che nessun altro può garantire. La seconda tesi, relativa al rapporto fra giornalismo e politica, è che più che sulla quantità occorre puntare sulla qualità, se si vuole implementare il livello di democrazia di un Paese. La terza tesi è che l'informazione deve interpretare anche la funzione di arbitro fra politica ed economia, contribuendo a mettere un argine alla prevaricazione della finanza. La quarta e ultima tesi è che nel ventunesimo secolo l'acquisizione della conoscenza da parte del pubblico (interattivo e non più solo attivo) coincide in larga misura con la fruizione di contenuti mediali. E questo dilata la responsabilità dei mezzi di informazione.
In seguito ai drammatici eventi dell'11 settembre 2001 e alla guerra globale al terrorismo di matrice islamica, la percezione della cultura araba è stata distorta da un flusso di notizie che ignora o minimizza la straordinaria importanza delle civiltà mediorientali nello sviluppo e nell'arricchimento del mondo occidentale. Adatto sia per studiosi che per lettori comuni, il volume descrive con nuove intuizioni e documenti inediti la storia della nascita dell'islam nel Medioevo e le sue conquiste, la grandezza e la decadenza dell'impero, inoltrandosi fino ai primi decenni del Novecento. Un testo ricchissimo di aneddoti storici, che racconta le strutture politiche e militari, l'alimentazione e le lingue, senza trascurare alcun aspetto socioculturale dei paesi arabi. Frutto dei numerosi anni di studio e insegnamento di Philip K. Hitti presso la Columbia University, l'Università Americana di Beirut e la Princeton University, questo saggio ha beneficiato dei suggerimenti e delle fondamentali integrazioni di eminenti ricercatori e specialisti nell'ambito della storia della civiltà araba. Un'opera arricchita da mappe esplicative e illustrazioni che rappresenta l'ambizioso e riuscito tentativo di costruire un ponte tra passato e presente e imbastire un dialogo tra le due sponde del Mediterraneo, venendo finalmente a colmare il sentito divario culturale tra paesi arabi e Occidente.
Nella civiltà occidentale, il rosso è il primo colore che viene usato sia in pittura che in tintoria. Probabilmente è per questo che è stato a lungo il colore per eccellenza, il più ricco dal punto di vista sociale, artistico e simbolico. Nell'Antichità è stato il simbolo della guerra, della ricchezza e del potere. Nel Medioevo ha assunto una forte connotazione religiosa, evocando sia il sangue di Cristo che le fiamme dell'Inferno, ma nella dimensione profana è stato anche il colore dell'amore, della gloria e della bellezza e la Rivoluzione francese lo farà diventare anche un colore ideologico e politico. Il primo colore che l'uomo abbia padroneggiato, fabbricato, riprodotto e dunque quello sul quale lo storico, il sociologo o l'antropologo hanno più cose da dire che su tutti gli altri. Rosso - quarto capitolo di un'opera di alto profilo che vede in libreria Blu, Nero, Verde e prevede il giallo come quinta e ultima tappa - è un testo ricchissimo, che considera il rosso lungo un orizzonte temporale molto ampio e sotto tutti i punti di vista: una bussola che ci permetterà di orientarci nel labirinto cromatico di questo colore archetipico della storia e della cultura occidentale.
La storia del blu è un autentico rebus storico: per i popoli dell'antichità, questo colore contava poco; per i romani era il colore dei barbari e aveva connotazioni negative. Oggi, il blu è di gran lunga il colore preferito in tutta Europa e la sua popolarità distanzia di molto quella del verde e del rosso. C'è stato, dunque, nel corso dei secoli, un rovesciamento completo dei valori. Il libro si concentra su tale rovesciamento. Mostra dapprima il disinteresse per il blu nelle società dell'antichità e dell'alto Medioevo; poi segue in tutti i campi l'ascesa progressiva e la considerevole valorizzazione dei toni blu a partire dal XII secolo, soprattutto nell'abbigliamento e nella vita quotidiana. Enfatizza i valori sociali, morali, artistici e religiosi di questo colore fino al periodo romantico. Infine mette in risalto il trionfo del blu nell'epoca contemporanea, stende un bilancio dei suoi usi e dei suoi significati e si interroga sul suo futuro.
In ogni contesto organizzativo, la vita di lavoro espone a crescenti fatiche soggettive. La collaborazione incontra difficoltà, gratificazione e motivazione sono messe alla corda, incerte diventano le ragioni per impegnarsi e sempre minore appare la possibilità di condividere temi come l'orgoglio e la fiducia. Il volume va oltre lo sguardo di superficie sull'organizzazione che parla di efficienza, positività e successo nella competizione, approfondendo le ragioni di ciascuno per tentare percorsi di sopravvivenza nei contesti di lavoro e analizzando i più evidenti "nodi" relazionali a cui essi espongono e che alimentano.