
La storia biblica, il canone delle Scritture, le lingue della Bibbia, la formazione dei testi, l’ispirazione, la questione della verità, gli approcci alla Bibbia... Tutto in un breve corso qualificato che si distingue per la chiarezza del linguaggio, la brevità della trattazione, l’esaustività del contenuto.
Alessandro Sacchi è professore di esegesi del Nuovo Testamento presso l’Istituto Teologico del PIME, affiliato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Milano. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Lettera ai Romani (Città Nuova 2000) e Fede di Israele e messaggio cristiano. Alle radici del Cristianesimo (Queriniana 2001).
Una meditazione sapienziale sul tempo attraverso alcune grandi categorie dell'etica: ecco ciò che questo libro intende essere. Una meditazione, ovvero un soffermarsi su alcune parole importanti per lasciarne emergere la profondità, senza tuttavia sacrificare il rigore della riflessione. Una meditazione di tipo sapienziale, ovvero fondata sull'esperienza della vita: le parole sulle quali ci si sofferma sono infatti quelle suggerite dall'esperienza, così come essa prende forma nell'esistenza di ciascuno e viene a parola nella scrittura di poeti, pensatori, donne e uomini spirituali. Un libro sul nostro rapporto con il tempo come esperienza di bisogno, di dovere, di diritto, di virtù. Un cammino slanciato sulla speranza, l'unico modo per vivere "a proposito" e per non essere sempre irrimediabilmente assenti quando il tempo è presente.
Difficile pensare una parola più malintesa, dimenticata, disattesa della parola pace. Questo libro si nutre di una amicizia tra due docenti: Andrea, professore, ed Elisa, studentessa, in seguito divenuta a sua volta insegnante. Elisa ha chiesto la collaborazione di Andrea per lavorare, con le sue classi, su ciò che è inerente alla pace. Ne è uscito un dialogo in cui la teoria e la competenza definiscono un discorrere che vuol esprimere reciprocamente che, se si parla di questo argomento, bisogna farlo con speranza e determinazione. Nelle loro riflessioni affrontano i temi dell'identità, della relazione, del conflitto, della guerra, del ruolo della Chiesa... temi che tessono la dinamica di una didattica, ma soprattutto la piena ragione di una parola bella e colma di futuro come pace.
Branchi di maschi nella frenesia dello stupro collettivo: la predazione si ripete dai primordi della storia, attraversando immutata il processo di incivilimento, impennandosi nel cuore del Novecento e guadagnandosi ancora oggi grande spazio nelle cronache. Che si consumi come crimine di guerra, che collabori a finalità genocidarie, oppure si "normalizzi" in brutalità quotidiana in tempo di pace, vi agisce la stessa istintualità della barbarie più arcaica. È il cono d'ombra dell'identità maschile. Su di esso si concentra lo psicoanalista Luigi Zoja, internazionalmente noto per l'indagine sull'altra polarità maschile, quella del padre. La conciliazione di biologia e cultura, più fragile e instabile nell'uomo rispetto alla donna, è esposta da sempre a squilibri. I centauri del mito greco, esseri metà umani metà animali, ne rappresentano la forma estrema. La loro orda non conosce altro eros che l'ebbrezza orgiastica accompagnata dallo stupro, "incontrollabile come un pogrom". A differenza del violentatore singolo, il gruppo non ha coscienza di commettere un crimine. Del centaurismo come contagio psichico Zoja scandaglia i motivi e ripercorre le manifestazioni: dalla schiavitù sessuale delle donne native durante la colonizzazione dell'America Latina, all'epilogo senza onore della seconda guerra mondiale, agli stupri ritualizzati come "terapia" per le lesbiche (il jackrolling attuale in Sudafrica), fino alle condotte abusanti del 31 dicembre 2015 a Colonia.
DESCRIZIONE: Il progresso della scienza pone interrogativi sempre nuovi sul senso, sui modi del nascere e del morire, mentre il pluralismo delle prospettive morali amplifica la difficoltà di trovare risposte adeguate e condivise. Le undici “tesi” suggeriscono un percorso attraverso i principali capitoli della bioetica – l’aborto, la fecon-dazione in vitro, l’eugenetica, la sperimentazione sugli embrioni, l’eutanasia, il testamento biologico – nella consapevolezza che essa è luogo di dubbi, più che di conclusioni. E per questo anche di grandi responsabilità. Per le persone e per la politica.
COMMENTO: Un libro molto atteso: una bioetica ragionevole, che vada al di là degli steccati tra laici e cattolici, esposta con chiarezza sui punti più controversi (embrioni, cellule staminali, trapianti, aborto).
STEFANO SEMPLICI è membro del Comitato internazionale di bioetica dell’Unesco e insegna Etica sociale all’Università di Roma «Tor Vergata». Dirige la rivista «Archivio di Filosofia-Archives of Philosophy» e il Collegio universitario «Lamaro Pozzani». Ha pubblicato per Morcelliana, nel 2007, Bioetica. Le domande, i conflitti, le leggi.
Guido Mazzotta, professore ordinario di Metafisica e di Teologia filosofica alla Pontificia Università Urbaniana e Decano della Facoltà di Filosofia. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Stupore della ragione (1986), La modernità compiuta (1988), Forza e debolezza del pensiero (1996), Teologia aristotelica e metafisica dell’essere (2000), Audacia della ragione e inculturazione della fede (2003), Per solo amore (2008).
Descrizione
Parole sensate e forti dei grandi maestri dello spirito, da Origene a Teresa di Lisieux, invitano a riscoprire la fecondità della preghiera. Con scrittura piana e deliziosa viene così fatta rivivere la grande tradizione dell’umanesimo cristiano e della sapienza metafisica. I pensieri di questo libro vengono rivolti a quanti desiderano riappropriarsi della loro personale ‘storia sacra’ e amano segnare il tempo secondo i ritmi dell’anima.
Lettori
A tutti i fedeli laici e religiosi, e a quanti desiderano approfondire le ragioni della propria fede e della preghiera. Strumento per la predicazione di ritiri ed esercizi spirituali.
Questo breve libro è una vera 'miniera' per gli economisti, i filosofi e gli studiosi di scienze politiche interessati ai rapporti tra l'economia contemporanea e la filosofia morale. Scrivendo in uno stile chiaro e stimolante, il professor Amartya Sen presenta qualcosa di più di una limpida sintesi della letteratura importante in campo etico ed economico. Amartya K. Sen è Premio Nobel 1998 per l'economia.
Professore di Estetica all'Università di Roma la Sapienza, Giuseppe Di Giacomo è autore di saggi su Wittgenstein, Lukacs, sul romanzo, sul rapporto tra estetica e letteratura e tra estetica e arti figurative. In questo volume analizza la figura di Paul Klee. Nell'opera di uno dei più grandi artisti e teorici del Novecento, riflessione sull'arte e produzione artistica sono strettamente connesse. A differenza della pittura naturalistica volta al visibile, la ricerca di Klee è fondata sui puri mezzi pittorici - linee e colori - e incentrata a "rendere visibile" ciò che il visibile stesso occulta, la sua preistoria.
Chiarendo i rapporti tra storia, lingua, religione e cultura dell'area medio-orientale, Bernard Lewis analizza in questo saggio il tema del nazionalismo arabo, del fondamentalismo islamico e il modo in cui il Medio Oriente ha reagito a secoli di influenza occidentale. Testo caratterizzato dall'equità e onestà intellettuale dell'autore, questo volume è stato fatto tradurre in ebraico dal ministero della Difesa d'Israele e in arabo dalla Fratellanza Musulmana.
"Se questo libro non fosse anche molto piacevole da leggere, direi che si tratta di una sorta di studio sociologico sui weblog e sui motori di ricerca. La prospettiva di Graniere è al tempo stesso ampia e precisa: attraverso l'individuazione dei suoi attori e l'esame della tecnologia, la trasformazione delle relazioni personali oggi in atto è messa in luce nei suoi vari aspetti. Il libro di Granieri è ispirato a una visione della democrazia e dell'organizzazione sociale in movimento. La sua è una vera vocazione politica, non di partito, ma di umanità." (Derrick De Kerckhove)
"La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. In una relazione, puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. Cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia". I protagonisti di questo libro sono gli uomini e le donne nostri contemporanei, che anelano la sicurezza dell'aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno. Eppure sono gli stessi che hanno paura di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono né pensano di poter sopportare.