
In occasione del decennale della scomparsa di Edda Ducci si riportano, in questo volumetto, alcune pagine dell'amico e collega, Francesco Mattei, e di uno dei suoi ultimi allievi, Cosimo Costa. Sono pagine da cui trarre l'azione viva dell'autrice, capace di lasciare sane impronte nell'animo di chi personalmente la conobbe e di chi tuttora la legge. Amante appassionata della conquista umana del vero, lontana dall'enfasi che la recente ricerca pedagogica ha evidenziato, Ducci è qui ricordata attraverso le annotazioni e le sottolineature delle dispense usate a Bari nel corso delle sue prime letture ebneriane e alcune delle sue principali "categorie paidetiche". Intenta a riflettere sulla parola per farla divenire Logos, Edda Ducci giunge a una concezione pedagogica dove l'uomo diviene umano grazie ad una paideia di natura dialogica che scava nell'in sé e si dà all'altro come necessarietà. Un ricordo affettuoso, dunque, e un invito alla lettura di pagine non ancora stinte dal tempo.
«L’incidenza della Legge circa lo svincolarsi della libertà dallo stato di mera potenzialità» e «il rapporto causale che intercorre tra due libertà situate a gradi diversi di attuazione» sono i due plessi vitali su cui Edda Ducci riflette nelle pagine di questo attualissimo libretto. Essi rappresentano «tratti di un lento camminare, in cui avvertire una crescente sensazione d’ignoranza, proporzionata all’approfondirsi e all’esistenzializzarsi dell’analisi». Il compito affinché ci si possa direzionare verso il cammino che porta alla Libertà, l’autrice lo delega all’educazione, ad una «forza debole», attraverso cui può passare l’umanazione e senza cui può dilagare la disumanazione. Sono pagine che non hanno la pretesa di essere esaustive, che non intendono essere il resoconto di un’indagine; pretendono molto meno, «essere un “brogliaccio” di future riflessioni per chi legge», come lo sono state per la stessa autrice. Il loro fine è quello di far sentire e comprendere come il limite sia essenziale ad ogni superamento, ad ogni ipotesi di trasgressione, ad ogni crescita del potenziale, di quel misterioso potenziale umano «dicibile come il diventare l’io che si è».
L’attualità della consulenza di processo come risposta necessaria alle sfide dello sviluppo organizzativo
I giochi rappresentano un elemento importante di ogni tempo e cultura: ce ne sono di antichi e moderni, adatti per gli adulti e per i bambini, per i ricchi e per i poveri, legati a feste e a rituali. Il volume illustra come i giochi siano portatori di modelli specifici dei tempo e del luogo in cui si sviluppano e intende dimostrare - attraverso schede dedicate a singoli giochi o a specifiche categorie ludiche - come il gioco non sia solo lo specchio di un determinato modo di essere e di pensare, ma anche uno strumento per educare.

