
Elemento sostanziale, fondante e imprescindibile degli interventi nel campo sociale, la programmazione viene qui affrontata nella sua complessità oggettiva, al di là degli specifici ambiti disciplinari.
In particolare, per quanto riguarda gli aspetti pratici, questo nuovo volume parte dallo studio della concreta evoluzione negli ultimi anni degli strumenti di programmazione a livello nazionale, regionale e locale, per approfondire principi, significati, struttura, contenuti, esiti, valutazioni e responsabilità di ognuna delle tipologie di programmazione che, a seconda dell’ambito di riferimento spaziale, temporale, soggettivo e personale, possono assumere una valenza generale, una valenza strategica e una valenza operativa.
Il testo costituisce al tempo stesso un valido strumento di aggiornamento e un manuale esecutivo per dirigenti, consulenti e liberi professionisti chiamati a ideare, elaborare e attuare i programmi di intervento.
Il testo affronta il tema del lavoro minorile in modo critico rispetto alle posizioni di chi vorrebbe eliminare del tutto la possibiltà di svolgere un'attività economica da parte di un ragazzo. La questione viene affrontata da diverse prospettive: normativo-legislativa, storica, psicologica, teorica, metodologica e delle politiche di intervento. L'ipotesi di fondo che muove il volume è che non tutte le esperienze lavorative siano da eliminare. Se lo sfruttamento e le occupazioni pericolose o dannose vanno combattute, tuttavia esistono forme di attività economiche che possono essere ritenute accettabili e che possono costituire per i ragazzi un'occasione di apprendimento e crescita, in termini di conquista di maggiore autonomia, senso di autostima, socializzazione economica. Da questo punto di vista, il lavoro degli adolescenti non va interpretato come un fenomeno patologico, che riguarda principalmente soggetti in situazione di disagio sociale o povertà, ma, al contrario, va visto come un'esperienza possibile (anche se non necessaria) per gli adolescenti di tutte le fasce sociali ed economiche, proprio per gli aspetti positivi che tale esperienza può offrire.
Il management della comunicazione rappresenta un elemento fondamentale nel governo delle imprese, alla continua ricerca di consenso e di legittimazione nel loro contesto di riferimento. Questo libro affronta il tema del governo della comunicazione d'impresa sotto il profilo teorico, degli strumenti manageriali e delle tecniche operative, anche attraverso il sistematico ricorso a casi aziendali presentati dai diretti protagonisti. Dopo aver delineato il ruolo della comunicazione nella creazione e diffusione di valore, il testo analizza i fabbisogni comunicativi espressi nelle diverse aree della comunicazione: istituzionale, economico-finanziaria, di marketing e organizzativa. Successivamente vengono analizzati il brand management e il complesso di strumenti e mezzi del communication mix. Nell'ultima parte vengono esaminate le attività di ricerca, pianificazione, organizzazione e controllo per la comunicazione d'impresa.
Questo volume, giunto alla sesta edizione originale, è considerato un classico.
Il testo tratta i fondamenti della statistica descrittiva e inferenziale inscrivendo il rigore della trattazione metodologica nel contesto applicativo, in modo da consentire al lettore di apprendere i concetti matematico-statistici associandoli a quelli delle discipline psicologiche.
L'esposizione dei singoli argomenti, chiara e analitica, è corredata da una opportuna serie di esercizi, da svolgersi sia "con carta e penna" sia mediante il ricorso all'elaboratore (su foglio elettronico o con opportuno software). La sezione "Un ponte verso SPSS" guida alla pratica dell'applicazione dei metodi acquisiti.
Il volume è indirizzato principalmente agli studenti di psicologia e di scienze della formazione, che devono sovente ricorrere a supporti didattici di statistica applicata ad ambiti non propri.
Gli autori
Joan Welkowitz ha insegnato Psicologia presso la New York University. Barry Cohen è docente di Statistica presso la New York University. Robert Ewen insegna Psicologia presso la Gulliver Preparatory School di Miami.
I curatori
L'edizione italiana è curata da Franca Crippa e Germano Rossi, docenti di Elementi di Psicometria presso l'Università di Milano-Bicocca.
Questo libro, apprezzato da studenti e professionisti, offre una guida completa, autorevole e aggiornata alla gestione delle risorse umane intesa come leva per la realizzazione delle strategie e il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità e creazione di valore. Il volume esamina tutte le attività in cui si articola il rapporto tra un'azienda e i suoi dipendenti: dalla pianificazione del personale alla selezione, alla valutazione, alla formazione e allo sviluppo. Una particolare attenzione è dedicata alle decisioni relative ai sistemi di retribuzione e incentivazione. La seconda edizione italiana è stata completamente rivista e aggiornata, sia negli esempi e casi aziendali considerati, sia nei puntuali riferimenti alle specificità del nostro contesto normativo e istituzionale.
Il libro di Kreitner e Kinicki, che proponiamo in una nuova edizione completamente rinnovata, offre una panoramica esaustiva e organica degli studi sul comportamento organizzativo. Il libro illustra sia i principali schemi teorici di riferimento, sia i più importanti risultati della ricerca empirica, con una particolare attenzione per la dimensione applicativa e le implicazioni manageriali.
Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno modificato in modo profondo molti ambiti della nostra vita, solo la scuola sembra esserne rimasta immune. Dietro a questo apparente immobilismo, tuttavia, sono in atto rilevanti cambiamenti e l'innovazione nelle tecnologie per la didattica trasformerà in modo profondo il modo in cui nelle nostre scuole si insegna e si apprende. Spesso un fattore critico in questi processi di cambiamento è la scarsa consapevolezza da parte dei docenti dei modi in cui le nuove tecnologie possono essere impiegate. Questo volume si propone come una guida per orientarsi nel campo di quelle, tra le nuove tecnologie, che possono trovare una collocazione utile e ben motivata nella didattica. Gli oggetti di cui si discute forniscono un panorama completo dell'evoluzione del mondo digitale: comprendono i fenomeni che riguardano direttamente la scuola (contenuti didattici digitali, lavagne digitali e superfici interattive, e-book) e quelli che fanno parte dell'esperienza mediatica degli studenti nell'ambiente familiare e sociale (videogiochi, social network, Second Life). Ciascun capitolo affronta una particolare tecnologia, ne descrive struttura e funzionamento valutandone l'impiego dal punto di vista didattico, infine presenta esperienze in cui insegnanti e docenti hanno svolto attività innovative.
Cultura Convergente è un saggio rivoluzionario per molte ragioni. La prima è un marchio di fabbrica anglo-sassone: l'essere comprensibile, appassionante, farcito di prove ed esempi... Come per magia, nelle pagine di questo libro ogni oscurità concettuale si fa cristallina. Il secondo merito è che il professor Jenkins si immerge nella cultura popolare del nostro tempo, fotografa in che modo le nuove tecnologie la stanno cambiando, poi torna in superficie e ci mostra un reportage che in realtà non è sui mezzi di comunicazione ma su coloro che li usano per comunicare. Nelle sue foto ci siamo noi. La terza benedizione di questo libro è che va alla radice di molti equivoci e li estirpa, sposta il cuore dei problemi, da un groviglio inestricabile di banalità a una nuova prospettiva, un modo di affrontare le questioni che spiazza e ridisegna ogni barricata.
Pagine Facebook di ambasciate con migliaia di like, summit internazionali in diretta su YouTube, blog scritti da diplomatici, profili Twitter di ministri degli esteri e capi di stato. Negli ultimi anni, numerosi governi stanno utilizzando gli strumenti del Web partecipativo per promuovere i propri interessi strategici all'estero. L'uso dei social media per comunicare e interagire con l'opinione pubblica sta rivoluzionando una delle professioni più tradizionali: il diplomatico, in passato pronto a trincerarsi dietro il consueto "no comment", ora si avvale sempre più attivamente di internet per instaurare un rapporto diretto con i cittadini che, grazie alle nuove tecnologie, riescono ad avere un peso maggiore nei processi decisionali e che possono diventare dunque un ottimo alleato, o un insuperabile ostacolo, anche nella gestione dei rapporti tra le nazioni. Attraverso l'approfondimento di numerosi esempi e tecniche di comunicazione, il volume illustra l'innovativo uso dei social media in diplomazia per influenzare l'opinione pubblica, promuovere l'immagine degli Stati e perseguire gli obiettivi strategici nel panorama della nuova geopolitica digitale.
In questa cultura di rete, non si può identificare una sola causa per cui le persone diffondono materiali. Ciascuno compie una serie di decisioni, socialmente contestualizzate, quando sceglie di diffondere un testo mediale: si tratta di contenuto a cui val la pena dedicare del tempo? Val la pena condividerlo con altri? Comunica qualcosa su di me o sulla mia relazione con queste persone? Qual è la piattaforma migliore per diffonderlo? Lo devo mettere in circolazione allegandogli un messaggio particolare? Anche se non ha allegato alcun commento ulteriore, comunque, il solo ricevere una notizia o un video da qualcun altro arricchisce quel testo di una serie di nuovi significati potenziali. Quando si ascolta, si legge o si guarda un contenuto condiviso, si pensa non solo (e spesso neanche in primo luogo) a quello che chi l'ha prodotto poteva voler significare, ma a quello che la persona che l'ha condiviso cercava di comunicare. La diffondibilità - la spreadability diventa un attributo del panorama dei media contemporanei che ha la potenzialità di ridefinire drasticamente il funzionamento delle istituzioni culturali e politiche centrali. "Spreadable media" mette in crisi l'idea diffusa che il contenuto digitale diventi magicamente "virale". Descrive invece brillantemente le dinamiche sottostanti il coinvolgimento delle persone nei social media, in modi che sono, al contempo, ricchi dal punto di vista teorico e significativi da quello pubblico.
Il volume è una guida approfondita alla conoscenza e alla pratica delle scritture digitali, intese in una accezione molto ampia. Si parla di web writing e della nuova tipografia del testo online; della forma del testo nell'accezione linguistica; di digitai stories e della combinazione virtuosa di parole, immagini, suoni; di video digitale e di questioni legate all'uso e riuso dei contenuti, di copyright e proprietà intellettuale. Si indagano anche gli aspetti sociali della nuova testualità: dalle scritture collaborative fino alle modalità di costruzione della reputazione sul Web. Si affronta il tema delle scritture automatizzate e di quelle "aumentate", delle nuove idee di editoria e di pubblicazione. L'intento è quello di sollecitare in chi utilizzerà queste pagine per il lavoro o lo studio il desiderio di approfondire le problematiche aperte per costruire, insieme, una nuova grammatica del testo digitale. Risorse online e approfondimenti sono disponibili presso il sito csl.unifi.it/ pubblicazioni/digital-writing-anichini.
L'opera è aggiornata con la giurisprudenza nazionale ed europea, oltre che con la normativa nazionale e internazionale, per offrire un quadro sistematico, completo ed esauriente, della materia. Il curatore speciale della persona di età minore è istituto in espansione, come testimoniano gli interventi giurisprudenziali italiani e le indicazioni europee. Infatti ogni capitolo è corredato da una raccolta di sentenze specifiche per l'argomento trattato. Si tratta in sostanza di un lavoro certosino finalizzato alla sistematizzazione delle indicazioni normative, interpretative e applicative, ponendo al centro la persona di età minore e il suo superiore interesse, come univocamente richiede la normativa interna e sovranazionale. Il volume offre al numero crescente di persone che se ne occupano, appartenenti per lo più alla classe forense, uno strumento orientativo e operativo sia della funzione del curatore speciale del minore in generale, sia del suo ruolo nelle diverse fattispecie nelle quali viene usualmente coinvolto. Il lavoro si è intrecciato inoltre con la complessa vicenda legislativa della riforma sulla filiazione, iniziata con la legge n. 219/2012, e terminata con l'emanazione del decreto legislativo n. 154 del 28 dicembre 2013.

