
Internet è diventato il più grande "spazio pubblico" mai creato dall'uomo: offre l'opportunità di acquistare conoscenza, creare e condividere idee, partecipare, incontrarsi, innamorarsi, allargare le proprie reti sociali, ridefinire la propria identità. È un luogo dove vivere e creare un nuovo corpo, il proprio "corpo digitale". L'autore, avvalendosi di ricerche e interventi a livello nazionale e internazionale, tocca vari aspetti del rapporto - esistente e potenziale - tra corpi reali e digital body. Non solo nuove sfide nella gestione - da parte nostra e di altri - del corpo digitale, ma anche problematiche relative all'interconnessione tra differenti identità digitali e all'influenza concreta esercitata dal nostro digital body sulla nostra mappa cerebrale, sulle risorse cognitive di ognuno di noi, probabilmente anche sul nostro patrimonio genetico, e in definitiva sulla nostra intera esistenza. Suggestioni, stimoli innovativi, riflessioni e storie di attualità, navigando in continenti digitali in parte sconosciuti alla ricerca di uno spirito critico e di una maggiore consapevolezza, per difenderci dai pericoli e dalle trappole del mondo digitale, e nel contempo per aprirci a una inarrestabile e ancor più straordinaria epoca di innovazione.
Il corpo è il centro delle preoccupazioni dell'uomo e della donna occidentali. Occorre renderlo bello, sano e forte per farne un veicolo di socializzazione e un'importante base per una personalità che vuole apparire sicura; ma la grande libertà di "lavorare" sul proprio corpo rivela anche degli aspetti critici, come l'insorgenza di nuove schiavitù che possono prendere la forma delle diete "fai da te", dell'assunzione di sostanze dopanti o della chirurgia estetica. Allo stesso tempo, i disequilibri dei sistemi relazionali sfogano i loro effetti sul corpo degli e delle adolescenti, innescando un aumento dei disturbi del comportamento alimentare che possono trasformarsi in vere e proprie patologie, come l'anoressia, la bulimia e vari tipi di dipendenze. Lo sport può avere un ruolo preventivo ed educativo: negli ultimi anni, soprattutto con la sua forma più popolare, il calcio, è divenuto centrale nella nostra società. Per la sua importanza e diffusione è stato anche definito "universale antropologico" ed è innegabile la sua valenza culturale per l'influsso che esercita sui comportamenti individuali e collettivi. Lo sport ha legami con la cultura e l'economia e svela una valenza formativa, una capacità di rafforzare identità e appartenenze e d'integrazione sociale che difficilmente si riscontrano in altri ambiti. In questo libro vedremo come strutturare percorsi di educazione al corpo equilibrati ed efficaci attraverso un nuovo modo d'interpretare lo sport e la cultura fisica.
La PMI è al centro di una vera e propria rivoluzione: sta cambiando il modo di fare business e bisogna rimanere aggiornati per competere con una concorrenza, spesso anche internazionale, sempre più agguerrita. Questo libro mette a nudo, con un linguaggio semplice e scorrevole, i concetti, le strategie e gli strumenti di marketing digitale più comuni di chi fa e-commerce. Manuale concreto, ricco di spunti, esempi ed interviste ai professionisti di settore, non si ferma ai tecnicismi, ma li supera con riflessioni più complete che renderanno il lettore in grado di essere portatore e protagonista in azienda di una nuova cultura digitale. Il consumatore omnicanale, le strategie di e-commerce, la web analytics, la user-experience risulteranno subito chiari; la SEO, il SEM, il Performance e l'email marketing, il Programmatic e i social non avranno più segreti.
In questa nuova edizione il volume è stato aggiornato sugli sviluppi più recenti e significativi del mondo ricreativo giovanile. In particolare è stato dato ampio spazio all'escalation del consumo alcolico, una delle emergenze più critiche nei giovani d'oggi. L'alcol non è propriamente una droga, ma le motivazioni che sostengono la sua diffusione tra i giovani e le modalità del suo utilizzo ne giustificano l'accostamento alle attuali droghe ricreative (cannabis, anfetamine, LSD, ecstasy, ketamina, smart drugs e designer drugs). Questa revisione ha ulteriormente impreziosito un libro in cui sono indicati in modo semplice e chiaro gli strumenti necessari per una prevenzione efficace. Due gli scopi perseguiti nella trattazione: 1. Illustrare gli stretti legami tra le tappe evolutive dell'adolescenza e la ricerca del piacere attraverso droghe e alcol. 2. Promuovere le strategie preventive più appropriate in funzione dei diversi "fattori di rischio" e dei potenziali "fattori di protezione" presenti nei giovani. Questo volume è utile per genitori, insegnanti, educatori e chiunque operi a contatto con i giovani.
Una guida per gli operatori del sociale, sia per chi si appresta a intraprendere la carriera di assistente sociale (studenti dei corsi triennali e magistrali in Servizio Sociale, neolaureati in Servizio Sociale aspiranti a superare le prove di ammissione all’Albo Professionale A e B dell’Ordine degli Assistenti sociali) sia per chi è già inserito nel mondo del lavoro sociale e vuole capire meglio come funzioni.
Presentazione del volume
I servizi sociali vengono erogati da una vera e propria selva di enti: comuni, ASL, Prefetture, Ministero della Giustizia, organizzazioni no profit. Ognuno di essi è regolato da norme diverse e ha diverse modalità operative. Questo volume si propone come guida agli operatori del sociale: una guida sia per chi si appresta a intraprendere la carriera di assistente sociale (studenti dei corsi triennali e magistrali in Servizio Sociale, neolaureati in Servizio Sociale aspiranti a superare le prove di ammissione all'Albo Professionale A e B dell'Ordine degli Assistenti sociali) sia per chi è già inserito nel mondo del lavoro sociale e vuole capire meglio come funzioni.
Il testo si divide in due parti: nella prima si offre un'analisi generale delle prestazioni e delle organizzazioni che operano nel sociale, con un'attenzione particolare alle competenze necessarie per espletare la professione di assistente sociale nei vari enti, distinte tra quelle da acquisire in aula e quelle da acquisire durante il tirocinio. Per quanto riguarda l'organizzazione dei tirocini, si è fatto riferimento alle prassi in vigore in Germania e in Svizzera, paesi noti per essere dotati di sistemi di formazione duale, con un'alternanza, cioè, tra formazione in aula e apprendimento on the job.
La seconda parte approfondisce invece la tematica del rapporto tra sociale e sanitario, assumendo la prospettiva dell'assistente sociale che deve saper dare una risposta ai suoi utenti; in questa seconda parte il modello esaminato è quello della Regione Toscana.
Massimo Balducci, esperto in public management, insegna Organizzazione dei servizi sociali nel corso di laurea triennale in Scienze del servizio sociale e Auditing e controlling dei servizi sociali nel corso di laurea magistrale in Disegno e gestione dei servizi sociali dell'Università di Firenze.
Lucetta Tre Re, già direttrice dell'Istituto degli Innocenti di Firenze e Direttore del Settore Servizi Sociali del Comune di Firenze, vicepresidente dell'Associazione "Progetto Villa Lorenzi", è esperta nei rapporti tra strutture sociali e sanitarie e, in qualità di cultrice della materia, eroga un modulo dell'insegnamento di Organizzazione dei servizi sociali nel corso di laurea triennale in Scienze del servizio sociale dell'Università di Firenze.
Indice
Massimo Balducci, Lucetta Tre Re, Presentazione
Parte I. Massimo Balducci, L'assistente sociale nel mondo del lavoro
Massimo Balducci, Premessa
Massimo Balducci, Il quadro normativo in evoluzione
Massimo Balducci, Le organizzazioni che erogano le prestazioni sociali
(I Comuni; Le ASL; L'assistente sociale e il sistema penitenziario; Gloria Pieroni, Il Ministero della Giustizia e la UEPE: il servizio sociale nell'esecuzione penale adulti; Elisa Balducci, L'assistente sociale nei SerT degli Istituti di Pena; Christiane Colinet, Il terzo settore; Le Aziende di Servizi alle Persone (ASP); La giungla; Antonella Righini, L'assistente sociale nelle prefetture; Massimo Balducci, Il libero professionista e il principio del "terzo pagante"; Massimo Balducci, Il tirocinio e le competenze necessarie all'assistente sociale nelle varie organizzazioni)
Massimo Balducci, I due principali modelli di comportamento organizzativo
(Le componenti dell'organizzazione; La modellistica organizzativa)
Barbara Bonini, L'assistente sociale professionista e la gerarchia amministrativa
(Bibliografia; Sitografia)
Elisa Balducci, Il segretariato sociale e diritto all'informazione
(I fondamenti giuridici del diritto all'informazione; La comunicazione sociale nella normativa nazionale e regionale di settore; Alcuni presupposti per l'attuazione del diritto all'informazione; Bibliografia; Principali fonti normative)
Parte II. Lucetta Tre Re, L'integrazione tra sociale e sanitario, ovvero l'assistente sociale tra amministrazione comunale e ASL
L'assistente sociale tra amministrazione comunale e ASL
(Le due domande fondamentali che deve sempre porsi l'assistente sociale; Il contesto delle scelte sociali e socio-sanitarie territoriali; L'impianto giuridico dei due sistemi a confronto; Il sistema normativo della Regione Toscana)
L'integrazione socio-sanitaria ovvero l'assistente sociale tra Comune e ASL
(L'integrazione professionale; L'organizzazione del Comune e della ASL si interfacciano; La non autosufficienza: esempio di integrazione socio-sanitaria in Toscana; La Società della Salute in Toscana; Continuità Ospedale Territorio)
I Livelli Essenziali di Assistenza e la compartecipazione del cittadino
(I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); La compartecipazione del cittadino)
Le responsabilità del prescrittore
(Nozioni di contabilità degli enti locali e delle ASL)
Risposte particolari per particolari categorie di cittadini
(Il progetto "mamma segreta"; Il progetto "affido"; Interventi per la popolazione anziana fragile; Favorire la "vita indipendente"; Il "dopo di noi"; L'amministratore di sostegno)
Il nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali
Gli Autori.
In quest'opera, rimasta per lungo tempo inedita e ora per la prima volta pubblicata in questa edizione, Maria Montessori mostra come sia possibile organizzare per i bambini un contesto d'apprendimento in grado di introdurli e guidarli in maniera affascinante e vivace all'analisi grammaticale. La studiosa parte dalla considerazione che il bambino già possieda una propria grammatica "implicita", acquisita spontaneamente nel corso dello sviluppo linguistico, e che vada pertanto guidato lungo un processo di scoperta consapevole degli elementi strutturali e funzionali del linguaggio che egli già utilizza, offrendogli i mezzi perché possa realizzare il proprio processo di autoapprendimento. È sua convinzione che tale scoperta debba passare attraverso l'azione e il movimento, attraverso il coinvolgimento degli organi vocali, della vista e del tatto. La "Psicogrammatica" è pertanto costruita sulla diretta e insostituibile attività del bambino, è basata su un esercizio essenzialmente legato all'azione, agli oggetti, alla sperimentazione, portando all'attenzione dell'alunno un campo di esperienze vivace e attraente attraverso il quale egli acquista consapevolezza delle regole alla base della propria lingua.
In virtù delle sue peculiarità, la famiglia è sempre stata al centro di un discorso che tocca aspetti materiali e aspetti spirituali dell'esistenza ed esprime il senso del cambiamento che attraversa i contesti sociali, le epoche storiche e i riferimenti culturali. Se la famiglia è di per sé fonte e conseguenza di grandi cambiamenti, essa può essere anche osservatorio privilegiato per riflettere su molteplici dinamiche del mondo contemporaneo. Sicuramente sui difficili equilibri tra tradizione e innovazione e sull'impatto di questi nelle relazioni fra società e politica, ma anche sui problemi e le difficoltà maggiormente avvertite dalle nuove generazioni. Sono i giovani infatti a dialogare in maniera privilegiata con il clima culturale della contemporaneità, a sperimentare in ogni ambito della loro vita flessibilità e frammentazione, a risentire maggiormente della fatica di coniugare pubblico e privato per rendersi protagonisti del cambiamento. Entrando in questo dibattito, il volume analizza in particolare i mutamenti che interessano il contesto italiano per chiedersi: cosa si fa oggi in Italia per la famiglia; cosa è "famiglia" per le giovani generazioni e come esse si proiettano (o meno) in una sua costruzione; di cosa si parla quando si parla di famiglia negli organi di informazione. I saggi contenuti nel testo interpellano quindi le politiche sociali, i giovani e i loro orientamenti, le rappresentazioni offerte dalle routines produttive dei media nazionali.
Le nuove dipendenze vengono esplorate come l'espressione più dolorosa e significativa della tendenza emersa nella cultura contemporanea di negare che la coscienza sia il centro della condizione umana. Per comprendere la relazione tra questa tendenza culturale e le dipendenze il libro propone un percorso conoscitivo che si sviluppa in tre tappe. Nella prima vi sono alcune incursioni corsare nella cosmologia, nella paleoantropologia, nel linguaggio omerico, nella storia e negli archetipi dell'inconscio collettivo. Nella seconda tappa, vengono descritti i motivi per cui l'emersione della coscienza nella vita umana è sempre esposta al rischio di una regressione, di cui le dipendenze sono un esempio incontrovertibile. È necessario ricordare che negli ultimi decenni alla dipendenza distruttiva dalle droghe si è aggiunta quella, altrettanto distruttiva, da alcuni comportamenti. Comportamenti che normalmente fanno parte della vita quotidiana delle persone poiché riguardano il gioco, il sesso, l'attività sportiva, il lavoro, gli acquisti, l'uso di internet, il cibo e gli affetti. Infine, nella terza tappa le nuove dipendenze sono descritte e analizzate da due punti di vista differenti ma complementari. Il primo evidenzia lo stretto legame di queste dipendenze con le trasformazioni socioculturali che segnano il tempo presente, mentre il secondo le analizza utilizzando il contributo della psicologia contemporanea, soprattutto della psicopatologia, di stampo prevalentemente cognitivo.
Metto in copia conoscenza il mio capo oppure no? Devo inviare una mail al cliente per rinegoziare l'offerta. Cosa scrivo per essere convincente? Ho ricevuto un commento aggressivo ad un mio post sul social network. Come rispondo? Da quando sono in quel gruppo su WhatsApp, vengo bombardato di notifiche. Abbandono subito il gruppo o provo a mediare la comunicazione? Nel mio gruppo di lavoro vengono inviate troppe email. Da responsabile, come mi regolo? Esistono nuove regole e suggerimenti pratici che possono aiutarmi ad essere ancora più assertivo con la scrittura? L'obiettivo di questo libro è fornirvi le risposte a queste e ad altre domande che oggi riguardano la comunicazione scritta sia in ambito personale e social, sia nei contesti lavorativi e professionali. In particolare, il lettore comprenderà come applicare il modello dell'assertività, storicamente legato al contesto della comunicazione interpersonale, al mondo della comunicazione scritta. Il testo riporta anche un'indagine, condotta dagli autori su un campione di aziende, che esplora le criticità più frequenti legate alla scrittura e le soluzioni da poter adottare subito.
La carriera scolastica ancora oggi risulta influenzata da molteplici aspetti riconducibili all'origine sociale degli studenti. Tuttavia, nello spiegare questo fenomeno gli studiosi tendono a considerare in maniera distinta gli aspetti economici e quelli culturali piuttosto che interrogarsi sul loro legame. Il volume colma questa lacuna, evidenziando come il rapporto di studenti e famiglie con la scuola cambi a seconda della classe sociale di appartenenza. A partire dai dati dell'Indagine Istat sul percorso di studio e lavoro dei diplomati, l'autore coniuga le categorie classiche della letteratura sociologica con le più recenti declinazioni sul tema, il rigore metodologico con la combinazione eclettica di sofisticate tecniche di analisi, riuscendo così a svelare l'ambivalenza della scuola. Questa istituzione, infatti, da un lato riproduce le diseguaglianze tra le classi sociali; dall'altro permette a molti studenti di modesta origine sociale di seguire traiettorie "eretiche", caratterizzate da mobilità educativa. Il rapporto dialettico tra dispositivi scolastici e disposizioni sociali, tra ideologia e struttura sociale, spinge il lettore a riflettere sulle ragioni della "continua riforma" del sistema di istruzione negli ultimi due decenni. Il volume è corredato da un allegato on line disponibile nell'area Biblioteca multimediale del sito www.francoangeli.it.
Misurare i risultati della comunicazione è indispensabile per consolidarne l'importanza all'interno delle imprese. Misurare i risultati serve infatti a definire il contributo della comunicazione alla performance dell'organizzazione e presenta anche, e sempre di più, una finalità formativa che attiva circoli virtuosi di miglioramento e di apprendimento. Questo volume esplora le basi concettuali della misurazione e della valutazione dei risultati della comunicazione, partendo dall'analisi delle radici disciplinari legate alla ricerca valutativa, alla misurazione di performance e degli intangibili di comunicazione. Il lavoro di concettualizzazione contenuto nella prima parte del volume pone le basi del modello di Communication Performance Management (CCPM) nato anche dal confronto con professionisti e manager d'impresa. Il cuore del modello è rappresentato dal concetto di capitale comunicativo d'impresa e dagli indicatori per la sua misurazione. Il modello CCPM illustra i passi da seguire per costruire un efficace piano di misurazione, utile ai professionisti di comunicazione.
L'Adult Attachment Projective Picture System (AAP) è uno strumento ideato da Carol George e Malcom West per l'assessment del pattern di attaccamento in età adulta e in adolescenza. È una misura basata sulla presentazione di un set di immagini che richiamano aspetti chiave della teoria dell'attaccamento. La standardizzazione della somministrazione, del sistema di codifica e le buone caratteristiche psicometriche consentono il suo utilizzo sia in ambito di ricerca sia in ambito clinico. Può essere annoverato anche tra i performance based personality test. Il volume è articolato in una prima parte che descrive lo strumento. La seconda parte è invece dedicata all'applicazione clinica dell'AAP in svariati ambiti diagnostici, quali l'assessment individuale, familiare, istituzionale e di valutazione dell'intervento, con l'intento di evidenziare come questo strumento non solo fornisca la classificazione del pattern di attaccamento, ma permetta la costruzione di profili di funzionamento dell'individuo. L'AAP appare quindi come uno strumento applicabile anche in ambito clinico, che può fornire utili spunti per completare il processo diagnostico individuale, per comprendere aspetti sintomatici del bambino alla luce del pattern di attaccamento dei genitori, per pensare agli obbiettivi terapeutici e infine per valutare alcuni aspetti dell'esito degli stessi. L'ultima parte del volume è dedicata a come si apprende l'AAP.

