
Fra i dodici e i ventiquattro anni si verificano nel nostro cervello cambiamenti decisivi, non sempre facili da affrontare. Daniel J. Siegel, psichiatra di fama internazionale, sfata qui una serie di luoghi comuni sull'adolescenza, descrivendola come una fase di grande vitalità. È durante l'adolescenza che apprendiamo abilità importanti: diventiamo autonomi dalla famiglia, impariamo a correre rischi per affrontare le sfide del mondo contemporaneo. Siegel descrive come il comportamento degli adolescenti sia influenzato dall'intenso sviluppo cerebrale che avviene in questa fase della vita. Basandosi sulle più recenti scoperte nel campo della neurobiologia interpersonale, l'autore propone una serie di strategie stimolanti per applicare nella pratica le conoscenze riguardanti il funzionamento cerebrale: sono strategie che aiutano gli adolescenti a rendere più gratificanti i rapporti con gli altri e che servono ad alleviare il disagio e la solitudine che a volte assalgono genitori e figli in ugual misura. Una guida per comprendere la mente dei ragazzi, che aiuterà adolescenti e genitori a dare il meglio di sé anche oltre questa fase della vita.
I temi affrontati nel volume coprono l'intero spettro delle comunicazioni e della informazione, dai principi costituzionali al diritto d'autore, dalla stampa al commercio elettronico, dalle Autorità di garanzia alla pubblicità, dalla radiotelevisione alla privacy, dalla comunicazione istituzionale alla firma digitale, dal teatro e il cinema alla moneta elettronica.
La disciplina giuridica della informazione e della comunicazione è in costante evoluzione. La ormai ineludibile digitalizzazione di praticamente ogni processo comunicativo si traduce in un profluvio di nuove disposizioni e di proposte regolamentari dell’Unione Europea, la quale disegna un quadro che copre tutti gli aspetti dell’ambiente della comunicazione: dalle reti ai servizi, dalle piattaforme ai dati, dall’intelligenza artificiale alla ‘cibersicurezza’, e, soprattutto, i contenuti di ciò che viene disseminato.
Tutto ciò ha imposto una nuova, la sesta, edizione del Manuale, nella consapevolezza che è impossibile inseguire gli eventi, mentre invece è necessario fornire ai tanti studenti che si formano su di esso un quadro d’insieme attendibile e sistematico proposto da specialisti della materia.
I temi affrontati coprono l’intero spettro delle comunicazioni e della informazione, dai principi costituzionali al diritto d’autore, dalla stampa al commercio elettronico, dalle Autorità di garanzia alla pubblicità, dalla radiotelevisione alla privacy, dalla comunicazione istituzionale alla firma digitale, dal teatro e il cinema alla moneta elettronica.
Nell'era della net-society, fotografare la complessità sociale impone all'osservatore la continua regolazione cognitiva dei suoi strumenti di "cattura del mondo". La transizione digitale in atto necessita dell'utilizzo di chiavi di lettura e di operatività differenti, capaci di tener conto dei rischi e delle opportunità che la società dopo-moderna porta con sé. La pandemia da Covid-19 e la guerra sul fronte russo-ucraino hanno di fatto vincolato e determinato le stesse politiche di welfare europee, che non sempre sono state capaci di fronteggiare le sfide esistenti. Anche la Brexit ha imposto una ridefinizione dei rapporti tra i diversi Stati europei, generando non poche problematicità. La polimorfa Europa, per la sua composizione così differente, si trova così a dover realizzare il modello sociale europeo che ancora oggi risulta essere in fieri. Attualmente, infatti, esistono una molteplicità di modelli di welfare, più o meno generosi, che si differenziano tra loro per i destinatari, le fonti di finanziamento, il livello delle prestazioni. L'utilizzo del Metodo Aperto di Coordinamento-MAC sarà funzionale proprio alla realizzazione del raccordo delle politiche sociali europee individuando le best practices implementate a livello nazionale. Il processo di pianificazione, ampiamente ripreso dalle strategie europee e mondiali, come Europa 2020 e Agenda 2030, sarà l'elemento cardine che potrà consentire il raggiungimento di obiettivi strategici. Sostenibilità, inclusione e coesione sociale, cittadinanza attiva e sussidiarietà sono gli obiettivi imprescindibili per la realizzazione di sistemi di welfare capaci di realizzare il passaggio dalla protezione alla responsabilità sociale e di fronteggiare le sfide dell'era globale.
La società all'interno della quale il singolo individuo è inserito mostra caratteristiche particolari che orientano, determinano e vincolano non solo le azioni individuali ma anche l'agire collettivo: è la società anomica, del rischio, la modernità liquida a influenzare la stessa azione dei policy makers. La comunità locale oggi più che mai deve confrontarsi con la realtà globale: l'implementazione delle politiche sociali deve realizzarsi in prospettiva "glocale" in grado cioè di salvaguardare le specificità locali e di considerare allo stesso tempo le caratteristiche globali. La cittadinanza che ne deriva, pertanto, non è più solo quella nazionale ma anche europea e cosmopolita: essa non può essere fondata solo sull'identità nazionale di un popolo ma deve essere incentrata, secondo il monito "habermasiano", sulla partecipazione oltre che sull'appartenenza. Per poter realizzare ciò occorre pianificare seguendo queste logiche d'oltre confine: il punto di partenza è rappresentato proprio dagli stessi documenti e strumenti operativi di cui dispone l'Unione Europea. La comparazione tra i molteplici modelli di welfare esistenti nei diversi stati, da un lato sarà funzionale al graduale passaggio dal deficit model all'empowering model e dall'altro mostrerà quanto veritiero possa essere, soprattutto dopo l'allargamento ad est, il motto europeo: "unità nella diversità".
Il testo si rivolge principalmente agli studenti del primo triennio dei corsi di laurea in Psicologia. Arrivato alla nona edizione negli Stati Uniti, la prima edizione italiana ora in uscita è stata realizzata dai curatori con particolare attenzione alla realtà della materia nel nostro Paese. Il testo illustra agli studenti gli strumenti metodologici di cui si avvalgono gli psicologi nelle loro ricerche - dalle basi dei metodi scientifici alle implicazioni etiche insite in questo tipo di lavoro, all'utilizzo dei metodi descrittivi o sperimentali fino ad arrivare alla ricerca applicata, senza trascurare le modalità di comunicazione dei dati. L'approccio degli autori è rigoroso ma molto didattico, sia grazie allo stile scorrevole e ricco di esempi, sia grazie ai numerosi apparati quali riassunti dei capitoli, concetti chiave a margine del testo, esercitazioni pratiche, domande di verifica per auto valutare l'apprendimento, spunti di riflessione, box di approfondimento sulla realtà italiana, glossario a fine libro. Novità di questa edizione è Connect, una piattaforma per le esercitazioni on line. Connect propone numerosi esercizi in italiano e permette al docente di risparmiare tempo nella correzione degli esercizi, di creare test personalizzati e di coinvolgere la classe nelle esercitazioni.
Nell'affermare la propria dignità scientifica, la psicologia moderna si è dotata sia di strumenti di misura appropriati sia di disegni sperimentali che testimoniassero il rigore delle scoperte. L'aspirante ricercatore in psicologia e il futuro professionista che opererà sul campo hanno bisogno di solide conoscenze metodologiche, l'uno per realizzare esperimenti affidabili e avere risultati significativi in termini di probabilità, l'altro per valutare attendibilità e generalizzabilità dei risultati dei lavori di ricerca pubblicati cui si rivolge per mantenersi aggiornato sullo sviluppo di teorie e strumenti. Ecco perché l'adattamento italiano del volume di Shaughnessy, Zechmeister e Zechmeister, nato da una consolidata esperienza degli autori come ricercatori e come insegnanti di metodologia della ricerca, si rivolge agli studenti di psicologia e a tutti coloro che, a diverso titolo, sono impegnati nell'avventura della ricerca scientifica. La trattazione riguarda aspetti metodologici caratteristici di diversi ambiti della ricerca psicologica, da quella di base alla psicologia dello sviluppo, dalla psicologia sociale a quella clinica. Per questo il volume è particolarmente indicato per gli studenti di corsi di laurea triennali in Scienze e Tecniche Psicologiche, i cui percorsi formativi, per essere in linea con i criteri del diploma Europsy, prevedono un ampio numero di crediti formativi in ambito metodologico. Attraverso le esemplificazioni e gli stimoli offerti (Spunti di riflessione e Per fare pratica), il lettore può sperimentare le nozioni illustrate e mettere in pratica quell'atteggiamento critico e scettico che gli autori indicano come l'atteggiamento del "buon ricercatore".
Manuale per le istituzioni, la pubblica amministrazione, le relazioni esterne di impresa e marketing e per le cerimonie di matrimonio, battesimo, con regole di bon ton.
Il comportamento formale nelle istituzioni e nelle aziende Come attuare un comportamento istituzionale
Mai come oggi è stato facile comunicare e dare voce ai nostri pensieri attraverso l'uso delle parole. Twitter, sms, e-mail, post si moltiplicano e rimbalzano, circolano a una velocità tale da diventare irrecuperabili già pochi minuti dopo averli pubblicati - quelli aggressivi e tossici, trasmessi con la stessa impulsiva facilità di quelli amichevoli. La semplicità e la rapidità con cui possiamo esprimerci, insieme all'idea che esistiamo solamente se comunichiamo, ci hanno fatto dimenticare le virtù del silenzio e il potere delle parole. Sopraffatti da questo vortice compulsivo e comunicativo, dobbiamo imparare di nuovo a stare zitti, per acquisire la consapevolezza di ciò che proviamo prima di esternarlo, e a scegliere parole che restituiscano valore alla nostra comunicazione, per non rimpiangere di aver parlato. Saper tacere è la forza nascosta della persona che agisce in piena coscienza, che sa ascoltare prima di dire e, poi, è in grado di esprimersi con saggezza, a ragion veduta, in modo pertinente. Che usa le parole giuste al momento giusto, ma sa anche non usarle affatto.

