
La gestione del personale si propone come vera e propria disciplina sociale, come ambito del sapere costituito da conoscenze professionalmente necessarie che, afferenti a una pluralità di aree, si integrano all'interno di un sistema applicativo finalizzato. La gestione del personale mutua infatti componenti importanti dal diritto, dalla sociologia, dalla psicologia, dalle scienze della comunicazione e dell'educazione, dall'economia e dalle dottrine manageriali, insieme alle prassi operative consolidate dalle imprese. Le competenze di base di quanti gestiscono le persone nelle organizzazioni, grandi o piccole, consistono sia in conoscenze e capacità sia in valori e qualità professionali che formano il «collante» del processo e della sua affidabilità. Attraverso l'illustrazione delle varie tessere di questo mosaico si delinea un nuovo equilibrio tra buon senso tradizionale e nuova professionalità. Di fronte a una disciplina «giovane» ed esposta a continui mutamenti, il testo coniuga gli aspetti più istituzionali e consolidati della gestione con le profonde innovazioni che pervadono l'organizzazione e il funzionamento delle imprese. Innovazioni che richiedono un'attenzione crescente all'apprendimento e alla qualità della leadership e delle relazioni interpersonali. Giunto alla quinta edizione, il volume si presenta aggiornato e arricchito da contributi sui recenti cambiamenti in materia di rapporto di lavoro e nuove relazioni sindacati e industriati.
John L. Austin (1911-1960) è il più rappresentativo tra i filosofi analitici di Oxford. Formatosi sui testi di Aristotele, fu uno dei maggiori esponenti della cosiddetta “filosofia del linguaggio ordinario”, corrente di pensiero nata a Oxford negli anni ’30 e ’40, che ha autonomamente sviluppato idee analoghe a quelle che Wittgenstein diffondeva a Cambridge nello stesso periodo.
Oltre al testo qui tradotto, Austin ha scritto l’ormai celeberrimo How to Do Things with Words (tr.it. Come fare cose con le parole, Marietti 1987) e diversi articoli, raccolti dopo la sua scomparsa nel volume Philosophical Papers (1961, tr.it. Saggi filosofici, Milano 1990).
La scuola costituisce un luogo importante in cui crescere. Il volume affronta le problematiche cognitive, sociali e motivazionali coinvolte nella quotidianità del vivere scolastico, presentando sia gli aspetti teorici dell'ambito esaminato e i più recenti contributi di ricerca, sia gli strumenti più utili a rilevarle e valutarle all'interno della classe. Sottostante alla trattazione di ogni tema sta la condivisione da parte degli autori di una prospettiva di studio dello sviluppo che lo considera un fenomeno inserito nei diversi contesti in cui esso avviene e quindi incomprensibile al di fuori delle continue transazioni tra l'individuo e l'ambiente.
Il manuale presenta un quadro articolato della metodologia osservativa in psicologia dello sviluppo e dell'educazione. Nella prima parte si illustrano i diversi tipi di osservazione e i principi teorici su cui si fondano. La seconda parte è dedicata agli strumenti di osservazione e valutazione del comportamento infantile nei principali domini dello sviluppo: cognitivo, comunicativo, linguistico e sociale. Una serie di apparati didattici integra utilmente l'esposizione.
Il volume, pur mantenendo sostanzialmente immutato l'impianto fondamentale della trattazione rispetto all'edizione precedente ha subito un significativo adeguamento in alcuni capitoli in seguito all'entrata in vigore della riforma della filiazione. Particolare attenzione è stata riservata, anche in questa edizione, all'interpretazione giurisprudenziale e, segnatamente, ad alcune pronunce della Corte Costituzionale, onde fornire un quadro fedele ed aggiornato del diritto vivente. Si segnalano al riguardo in special modo le due decisioni che hanno praticamente riscritto una parte importante della disciplina sulla procreazione medicalmente assistita, facendo venir meno, tra l'altro, il divieto di fecondazione eterologa. Inoltre la sentenza che ha dichiarato incostituzionale le norme che impongono lo scioglimento del matrimonio per mutamento di sesso, senza consentire agli ex coniugi una forma di convivenza, giuridicamente rilevante, diversa dal matrimonio; nonché la decisione che ha introdotto una parziale revisione alle regole da applicare per garantire il diritto dell'adottato alla ricerca delle proprie origini. Il volume è progettato per soddisfare esigenze diverse del lettore che vi si accosta. Esso, infatti, può essere utilizzato come manuale per i corsi universitari, limitandosi allo studio del testo scritto in caratteri più grossi ed omettendo o limitandosi alla lettura della parte scritta in caratteri più piccoli.
Il presente volume costituisce la rielaborazione de "Il diritto di famiglia", pubblicato nel 2008 e giunto alla nona edizione. La trattazione, rivista nel suo impianto, è stata aggiornata ed ampliata nei contenuti, senza perdere di vista l'obiettivo originario di fornire al lettore un quadro significativo della disciplina del diritto di famiglia, nel suo costante evolversi per opera del legislatore e dell'interpretazione. Particolare attenzione viene riservata all'interpretazione giurisprudenziale, onde fornire un quadro fedele ed aggiornato del "diritto vivente". Il volume è progettato per soddisfare esigenze diverse del lettore che vi si accosta. Esso, infatti, può essere utilizzato come manuale nei corsi universitari, limitandosi allo studio del testo scritto in caratteri più grossi ed omettendo o limitandosi alla lettura della parte scritta in caratteri più piccoli. Tale parte costituisce approfondimento di alcuni discorsi, consigliato per coloro che si preparano ai concorsi (avvocatura, notariato, magistratura). La trattazione è completata inoltre da un ampio corredo di note giurisprudenziali in vista dell'attività professionale. Alla fine del volume è posta la bibliografia che, quantunque sottoposta ad una selezione, può consentire un significativo approfondimento in vista della elaborazione di tesi di laurea o di dottorato. Questi, in sintesi, gli intendimenti dell'autore. Spetta peraltro al lettore il giudizio sul soddisfacente raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il volume "Diritto di famiglia" è giunto alla sesta edizione della nuova serie, iniziata a partire dal 2011. Esso contiene un'ampia trattazione di tutti gli istituti fondamentali che caratterizzano il diritto di famiglia aggiornati alla luce della normativa in vigore e della giurisprudenza più recente. Il "Diritto di famiglia" è un volume progettato per soddisfare molteplici esigenze: indirizzato innanzitutto agli studenti universitari, ricorre per tale ragione non di rado ad elencazioni schematiche e ad esemplificazioni, onde facilitare l'apprendimento della disciplina; non mancano tuttavia alcuni approfondimenti (contrassegnati con un carattere più ridotto) utili in funzione della preparazione ai concorsi che danno accesso alle professioni legali e per la redazione della tesi di Laura. In quest'ultima prospettiva, alla fine del volume è posta una bibliografia che consente di avviare una ricerca dottrinaria sull'argomento da affrontare. La trattazione è completata inoltre da un ampio corredo di note con richiami dedicati esclusivamente alla giurisprudenza onde facilitare al lettore l'individuazione del "diritto vivente" e degli indirizzi controversi. Questi, in sintesi, il contenuto e gli intendimenti dell'autore. Spetta peraltro al lettore il giudizio sul raggiungimento degli obbiettivi prefissati.
Il volume "Diritto di famiglia" è giunto alla quinta edizione della nuova serie, iniziata a partire dal 2011. Esso è aggiornato alla luce della normativa vigente e degli indirizzi più recenti della giurisprudenza interna e della Corte EDU.
Il presente volume costituisce la rielaborazione de "Il diritto di famiglia", pubblicato nel 2008 e giunto alla nona edizione. La trattazione, rivista nel suo impianto, è stata aggiornata ed ampliata nei contenuti, senza perdere di vista l'obiettivo originario di fornire al lettore un quadro significativo della disciplina del diritto di famiglia, nel suo costante evolversi per opera del legislatore e dell'interpretazione. Particolare attenzione viene riservata all'interpretazione giurisprudenziale, onde fornire un quadro fedele ed aggiornato del "diritto vivente". Il volume è progettato per soddisfare esigenze diverse del lettore che vi si accosta. Esso, infatti, può essere utilizzato come manuale nei corsi universitari, limitandosi allo studio del testo scritto in caratteri più grossi ed omettendo o limitandosi alla lettura della parte scritta in caratteri più piccoli. Tale parte costituisce approfondimento di alcuni discorsi, consigliato per coloro che si preparano ai concorsi (avvocatura, notariato, magistratura). La trattazione è completata inoltre da un ampio corredo di note giurisprudenziali in vista dell'attività professionale. Alla fine del volume è posta la bibliografia che, quantunque sottoposta ad una selezione, può consentire un significativo approfondimento in vista della elaborazione di tesi di laurea o di dottorato.
L'Assessment ha ormai quasi cento anni di storia. Dalle sue prime applicazioni nel '26 nella selezione in ambito militare, al suo impiego nella valutazione del potenziale nell'industria, fino ai più recenti utilizzi nella formazione/sviluppo, la sua forma e le sue tecniche hanno subìto notevoli mutamenti. Tale evoluzione di contenuti ed impieghi, che lo vedono oggi sempre più spesso caratterizzarsi quale Development Center, si è accompagnata con un proliferare di ricerche scientifiche volte ad attestare la validità dei sui metodi. Questo libro nasce dall'esigenza di fare il punto di tali studi con la finalità di comprendere quali tecniche possono considerarsi attendibili e quali pratiche debbono essere privilegiate tra le altre. Alla presentazione di tali ricerche, segue nel volume, la sintesi che allo stato attuale risulta possibile delineare di ciascuno strumento o prassi impiegata, con l'indicazione finale del metodo che, sulla base delle evidenze scientifiche, è possibile delineare come più efficace e scevro da errori. I temi che il libro affronta sono molteplici estendendosi dalla progettazione dell'architettura dell'Assessment e del Development, alla definizione degli strumenti che concretamente possono essere utilizzati nelle sessioni valutativo/formative.
Per secoli il tempo è stato portatore di speranza. Dal futuro ci si attendeva pace, evoluzione, progresso, crescita... o rivoluzione. Non è più così. Il futuro è praticamente sparito. Sul mondo si è abbattuto un presente immobile che annulla l'orizzonte storico e, con esso, quelli che per generazioni intere sono stati i punti di riferimento. Da dove viene questa eclisse del tempo? Perché il futuro, insieme al passato, è scomparso dalle coscienze individuali e dalle rappresentazioni collettive? Ci sono rimedi o uscite di sicurezza? Per rispondere, Auge scruta lucidamente le molteplici dimensioni della globalizzazione nei suoi aspetti politici, scientifici e simbolici. E abbozza elementi di speranza.