
La valutazione delle politiche e dei programmi si è affermata come campo autonomo di pratica e di ricerca negli anni '60 negli Stati Uniti, e da allora è evoluta per ampiezza di problematiche trattate, per approfondimenti teorici, per innovazioni metodologiche, ed è diventata pratica corrente anche in molti altri paesi, tra cui il nostro. Questa antologia raccoglie dei testi classici, poco conosciuti in Italia perché mai tradotti. Sono testi che hanno fatto epoca, per la loro innovatività e per il dibattito che hanno suscitato, e perchè rappresentativi dei principali approcci alla valutazione (sperimentale, pragmatista, costruttivista). L'insieme dei testi offre complessivamente un quadro delle tante problematiche legate alla valutazione: dalla valutabilità al disegno della valutazione, dalla implementazione alla utilizzazione, dalle teorie ai metodi, dalla professione del valutatore al rapporto con la politica, e quindi con la democrazia. Questa antologia è uno strumento utile per l'insegnamento della valutazione, e offre una piattaforma indispensabile a chiunque - decisore, professionista, operatore, stakeholder - sia interessato alla valutazione.
I giochi rappresentano un elemento importante di ogni tempo e cultura: ce ne sono di antichi e moderni, adatti per gli adulti e per i bambini, per i ricchi e per i poveri, legati a feste e a rituali. Il volume illustra come i giochi siano portatori di modelli specifici dei tempo e del luogo in cui si sviluppano e intende dimostrare - attraverso schede dedicate a singoli giochi o a specifiche categorie ludiche - come il gioco non sia solo lo specchio di un determinato modo di essere e di pensare, ma anche uno strumento per educare.
Un'opera fondamentale, di grande qualità scientifica e pensata per costituire un punto di riferimento di grande rilevanza sia formativa, sia specialistica. La caratteristica peculiare di questo trattato è che è stato scritto in modo chiaro da specialisti dei diversi settori delle Neuroscienze, dallo sviluppo del sistema nervoso alle neuroscienze cognitive. Ciò fa in modo che i vari argomenti siano trattati in modo estremamente aggiornato e che chiunque abbia a che fare con le Neuroscienze possa trovare in questo testo la risposta a molteplici domande. Inoltre gli argomenti sono trattati con una notevole chiarezza espositiva supportata anche da immagini esplicative di facile comprensione. In più, nei diversi capitoli sono riportate oltre 100 schede di approfondimento che descrivono situazioni cliniche, tecniche e argomenti particolari collegati all'argomento trattato. Il testo si apre con un capitolo introduttivo che fornisce una panoramica della disciplina mentre il secondo capitolo presenta informazioni fondamentali sull'architettura e sull'anatomia del sistema nervoso. Il resto del volume tratta i principali argomenti delle Neuroscienze: le Neuroscienze cellulari e molecolari (Sezione II), lo sviluppo del sistema nervoso (Sezione III), i sistemi sensitivi (Sezione IV), il sistema motorio (Sezione V) e i sistemi regolatori (Sezione VI), le Neuroscienze comportamentali e cognitive (Sezione VII).
"Cogito ergo sum", penso dunque sono. Questa frase, scritta nel 1637 dal filosofo francese René Descartes, è ancora oggi una delle asserzioni più citate nella filosofia occidentale. Una delle grandi lezioni che ci ha dato la biologia del ventesimo secolo è che l'affermazione è errata per due ragioni. In primo luogo, Descartes è ricorso a questa frase per sottolineare la separazione che secondo lui esisteva tra la mente e il corpo: oggi, invece, i biologi ritengono che le attività della mente nascano da una parte specializzata del nostro corpo: il cervello. Sarebbe pertanto più corretto riformulare la frase invertendola: "Io sono, dunque penso". La seconda ragione, più importante, è che noi non siamo ciò che siamo semplicemente perché pensiamo, ma perché abbiamo la capacità di ricordare ciò che abbiamo pensato. Ogni nostro pensiero, ogni parola pronunciata e ogni azione intrapresa - in definitiva il senso del proprio io e il senso del legame con gli altri - li dobbiamo alla nostra memoria, alla capacità del cervello di ricordare e di immagazzinare le esperienze. La memoria è il collante che consolida la nostra vita mentale, l'impalcatura che sorregge la nostra storia personale e ci permette di crescere e di cambiare nel corso della vita. Negli ultimi trent'anni vi è stata una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda le conoscenze sulla memoria e sui processi che si svolgono nel cervello quando apprendiamo e ricordiamo.
Area docenti: Figure in formato PowerPoint; Slides in formato PowerPoint (in inglese); Guida per il docente (in inglese); Area studenti; Mappe interattive (in Flash) e cartine a colori; Approfondimenti; Crediti; Bibliografia ragionata; Link utili. Con piattaforma connect.
Con il termine spin doctoring, preso a prestito dal linguaggio del baseball, si indicano le strategie di comunicazione messe in atto dai sistemi politici per presentarsi all'opinione pubblica, per promuovere idee, persone, programmi e scelte. Da ieri a oggi, dalle monarchie alle repubbliche, passando attraverso le dittature, il libro analizza con sistematicità le tecniche di persuasione e di marketing adottate dai politici di tutti i tempi e il rapporto complesso e controverso con i mass media, gli eterni rivali, ora "cani da guardia del sistema", ora preziosi alleati dei governi.
Un testo classico dello psichiatra e psicoanalista statunitense René A. Spitz (1887-1974) che ha introdotto concetti rilevanti per la ricerca e gli interventi terapeutici in psicologia evolutiva. L'autore mostra come la relazione disturbata con la madre ostacoli gravemente lo sviluppo psicologico del bambino.
Appartenere a gruppi è un'esperienza da tutti condivisa. Compagni di gioco nell'infanzia, compagni di classe a scuola, colleghi nell'ambiente di lavoro: le persone affrontano quotidianamente il complesso gioco delle appartenenze di gruppo, che definiscono l'identità sociale dell'individuo e ne permettono l'integrazione. Questo volume analizza i fenomeni psicosociali che regolano la vita dei piccoli e grandi gruppi, secondo una prospettiva che non si limita al gruppo, ma tiene anche in considerazione l'individuo. Da un lato, infatti, vengono discussi i fenomeni principali della dinamica interna ai gruppi: la gerarchla di status, la differenziazione dei ruoli, la costruzione di norme, la comunicazione, la leadership, i processi di influenza; dall'altro sono approfonditi temi relativi all'individuo: i processi di entrata e di iniziazione ai gruppi, la socializzazione e l'adesione a norme, la costruzione di sentimenti di appartenenza, la partecipazione alla vita del gruppo, l'uscita dal gruppo. Ogni argomento viene trattato alla luce della ricerca più recente e con l'aiuto di esempi tratti dalla narrativa, dalla storia e dalla vita di tutti i giorni.
Per molte organizzazioni del terzo settore italiano, la gestione del personale non è mai stata una reale priorità. D'altro canto si assiste alla ricerca di modelli e strumenti che possano contribuire allo sviluppo del rapporto tra persona e organizzazione. Tale rapporto, infatti, non può più basarsi solo sulla motivazione intrinseca degli operatori, con l'esito di essere spesso dato per scontato. C'è anche il rischio che modelli e strumenti vengano assunti acriticamente dall'esperienza e dalla teorizzazione maturata in ambito for profit. Questo volume da un lato mette a disposizione del lettore chiavi di lettura e strumenti per intervenire sui processi di gestione delle persone; dall'altro si è pensato al non profit come ad un laboratorio permanente nel quale alcuni modelli gestionali possono risultare appropriati anche per altri settori come il for profit e il pubblico.