
Nei cinque capitoli del libro si definisce la comunicazione multimediale, collocandola all'interno dei processi comunicativi interpersonali e di massa; si tratta della comunicazione dall'ottica di chi riceve un messaggio multimediale online e offline, ovvero della fruizione; si delineano le fasi della progettazione di un testo multimediale, dall'idea alla produzione; si affronta la fase realizzativa con considerazioni sull'immagine sonora, sull'immagine visiva e su quella audiovisiva; si propone al lettore di esercitarsi praticando l'impostazione di layout, la sintesi monoconcettuale di brani testuali, la scelta di gamme cromatiche e la descrizione di metafore, l'ideazione di icone di navigazione.
Il volume raccoglie le voci, le storie e le esperienze di chi ha realizzato i 15 punti che costituiscono l'implementazione delle varie forme di didattica inclusiva. Una premessa, che inquadra a livello teorico l'argomento trattato, precede il racconto di ciascuna delle buone prassi, co-progettate e realizzate grazie a una proficua collaborazione tra insegnanti e una condivisione costruttiva con tutte le figure educative che quotidianamente lavorano per rendere la nostra scuola sempre più inclusiva. Le azioni concrete e significative qui presentate forniscono spunti e indicazioni per gestire i vari aspetti della complessità in ambito educativo-didattico, promuovendo così apprendimenti ed esperienze formative, nell'ottica della valorizzazione delle differenze di ciascun alunno.
Termini come aiuto, solidarietà, intervento - a proposito di singoli individui o di intere popolazioni - sono sempre più diffusi e impiegati, anche se spesso non si tiene nel debito conto quanto l'intervento di aiuto sia un'operazione delicata e complessa che, se non adeguatamente eseguita, può comportare problemi maggiori di quelli chiamata a risolvere. Questo libro vuole offrire un contributo alla creazione di una nuova cultura e di una nuova mentalità a tale riguardo. Esso affronterà il tema del sostegno portato a un altro essere umano in termini di relazione d'aiuto: ad esempio, all'interno della coppia e dello specifico legame affettivo tra l'uomo e la donna; tra il medico e il proprio paziente, entrambi impegnati in un nuovo rapporto di gestione della malattia in vista della guarigione; o, ancora, nella relazione tra l'insegnante e il proprio scolaro, non più concepita in termini di un mero squilibrio gerarchico e culturale, riduttivo per il primo e penalizzante per il secondo. Un contributo anche alla relazione di aiuto tra popoli, tra culture, tra religioni. A questo aiuto siamo ormai obbligati, e ad esso forse ci troviamo particolarmente impreparati.
"Come si potrebbe passeggiare per ore sulla spiaggia raccogliendo le cose del mare, si corre da una pagina all'altra di questo libro raccogliendo idee, analogie analisi, collegamenti laterali tra personaggi, fiabe, storia, filosofia, cultura, attualità, economia, scuola, mondo, ecologia, etica, politica. Certo, anche educazione inclusiva che guarda al futuro; l'educazione inclusiva ha bisogno di questa raccolta paziente e creativa di pezzi di cultura, rielaborati, messi in iterazione tra loro, contaminati. Anche pezzi apparentemente lontani dall'educazione speciale in senso stretto: quante volte mi sono sorpreso vedendo Andrea che tirava fuori dalla sua borsa nera il libro che stava leggendo in quel momento ed era un libro che "non c'entrava niente..." con quello che erroneamente si pensa essere il focus dell'educazione e dell'educazione speciale ancora di più. Sono convinto che molti lettori si sentiranno come le migliaia di persone che Andrea ha incontrato e incontra nella sua vita professional e non: un po' più forti e con la dolce consapevolezza di essere in una relazione con qualcuno che c'è davvero in quello che scrive e predica. Perché è davvero quello che fa."
Questo libro affronta il tema della diversità in vari contesti di vita quotidiana: la nascita di un figlio disabile, l'integrazione nella scuola e nel mondo universitario, le relazioni con educatori e operatori. Attraverso l'analisi di tali situazioni, l'autore muove una critica costruttiva verso un mondo che è organizzato unicamente sui confini che dividono, che allontanano: chi sa e chi non sa, chi cura e chi è curato, chi è abile e chi disabile. L'intento del libro è proprio quello di far capire che non esistono solo confini e limiti, ma anche valichi e sentieri che uniscono.
Sono passati trent'anni dall'approvazione della legge 517 del 1977, che qualificò il contesto italiano come precursore a livello internazionale della full inclusion. Fu una scelta coraggiosa, da alcuni anche criticata come azzardata e precipitosa, che motivò, e per certi versi costrinse, la realtà scolastica italiana a rimboccarsi le maniche, elaborando e approfondendo analisi teoriche, prassi e strategie operative, modelli di intervento e di collaborazione, percorsi di formazione. Questo volume vuole fare il punto della situazione, per vedere cosa è cambiato e cosa si può ancora cambiare per migliorare la qualità della vita degli alunni con disabilità. Si tratta di un progetto che si avvale di contributi e orizzonti molteplici, così com'è, da un lato, sfaccettata l'esperienza di vita delle persone con disabilità e, dall'altro, complessa e ricca di contaminazioni la riflessione e l'operatività di quella disciplina di confine che è la pedagogia speciale. Vengono affrontati i temi della legittimazione teorica della pedagogia speciale, della fondazione giuridica ed etica dell'integrazione, verrà ripercorsa e analizzata la storia legislativa e culturale della scelta inclusiva italiana, confrontandola con le esperienze internazionali. Sono oggetto di approfondimento anche le altre dimensioni esistenziali (il contesto familiare, il gioco, la sessualità, la collaborazione con le altre figure di cura) e l'integrazione sociale più in generale, in un'ottica di progetto di vita.
Troppo spesso la formazione scientifica viene limitata ad una dimensione teorica, facendo riferimento a nozioni e definizioni astratte, e rischiando di privare i ragazzi dell'attività stessa nella quale si può mobilitare tutto il loro potenziale intellettivo e creativo. Il libro propone delle concrete attività sperimentali (manuali, costruttive, di ricerca) per aiutare i ragazzi a forgiare le proprie conoscenze scientifiche, a partire da processi di cui essi sono il motore, proprio perché la comprensione dei fenomeni scientifici passa anche attraverso l'esperienza e la progettualità.