
Fare marketing oggi, tra la crisi economica e i ritmi incalzanti dell'innovazione, significa riuscire a trovare un giusto equilibrio tra tradizione e cambiamento, razionalità ed emotività, metodicità e creatività. Significa offrire alla clientela esperienze dove siano coniugati i vantaggi della standardizzazione (leggasi costi) con quelli della personalizzazione (leggasi qualità percepita nella customer experience), in una "quadratura del cerchio" capace di "dare di più a meno e meglio". Questa nuova edizione, ampiamente aggiornata, di Marketing in Italia propone una visione a 360° gradi del fare marketing, ribadendo i fondamentali storici, da un lato, e proponendo le più recenti impostazioni, dall'altro. Avvicina dunque teoria e pratica, specializzazione e integrazione, globalità e localismo, quantità e qualità, umanità e tecnologia, in una miscela che ci auguriamo possa dare il giusto propellente a chi si deve lanciare nell'arena della competizione con l'energia dei giovani e la saggezza degli adulti.
Le crisi portano sacrifici ma anche stimoli all'innovazione. Nell'ambito culturale emergono gravi difficoltà ma anche grandi opportunità. In questa prospettiva, dove la domanda è frenata e la concorrenza sempre più elevata, emerge chiaramente la necessità di una collaborazione stretta ed efficace con il marketing che non tenda a svilire i valori e i significati più elevati della cultura ma, invece, li valorizzi in termini di fruizione e, quindi, di economicità. L'obiettivo di questo libro è contribuire al miglioramento delle attività che oggi si possono definire culturali in Italia, facendone un punto di leva per l'auspicato "risorgimento" italiano basato su un equilibrato utilizzo delle potenzialità di prodotti, servizi, eventi culturali nei riguardi sia dell'educazione popolare sia della ricchezza della nazione mediante una professionale attività di marketing. Si analizzano le principali modalità con cui le organizzazioni pubbliche e private costruiscono e controllano le loro relazioni con la domanda sia di persone (b2c) sia di aziende (b2b) sia di pubblica amministrazione (b2p), finalizzate alla valorizzazione dei beni e degli eventi culturali. In particolare si fornisce un percorso di apprendimento/aggiornamento che rispecchia l'intero processo di marketing management per raggiungere risultati soddisfacenti, utilizzando al meglio le proprie risorse umane e fisiche.
Il settore culturale, come altri settori di attività pubblici e no profit, necessita sempre più di competenze legate al marketing, orientate all'organizzazione di eventi capaci di coinvolgere persone, media, imprese e istituzioni. Questo manuale spiega come, coniugando teoria e pratica, e presenta un ampio richiamo all'esperienza di alcune delle eccellenze italiane: il Teatro alla Scala di Milano, la Valle dei Templi di Agrigento, il Festival del Cinema di Venezia, la Reggia di Caserta, le Dolomiti e Cortina d'Ampezzo, i Bronzi di Riace e il Museo di Reggio Calabria. Il settore della cultura prosegue il suo sviluppo internazionale grazie soprattutto a turismo mondiale, tecnologia di massa, conoscenza delle lingue e, in generale, alfabetizzazione nei Paesi arretrati. Ciò ha portato a una crescente attrattività dei temi culturali, compresi alcuni nuovi come quelli enogastronomici e sportivi. A questo aspetto positivo, si accompagna però un aumento della concorrenza in quanto molti Paesi in via di sviluppo lavorano sulla cultura per favorire una crescita economica, sociale e tecnologica. Ne consegue che la domanda ha più alternative e l'offerta deve aumentare la sua capacità competitiva. In questo sistema competitivo l'Italia, pur avendo il più grande "giacimento" culturale, corre il rischio di non riuscire a mantenere le sue posizioni tradizionali poiché non è più sufficiente la parte "hard" dell'offerta se non la si accompagna a quella "soft", fatta da molteplici componenti che assicurano la migliore "customer experience" e il conseguente fondamentale passaparola. Diventa, quindi, sempre più essenziale saper organizzare, anche in partnership, eventi capaci di coinvolgere persone (compresi i giovani con i social), media, imprese e istituzioni. Emerge, quindi, la necessità di avere un capitale umano orientato al confronto con domanda e concorrenza, ovvero alla funzione del marketing moderno, come in altri settori di attività pubblici e no profit, grazie anche al grande supporto digitale. Si ritiene, dunque, indispensabile acquisire una competenza che si aggiunga a quella tecnica, oggi necessaria ma non più sufficiente, senza alterare i principi e i valori essenziali della cultura.
Da qualche tempo è sempre più evidente la crescita degli eventi, sia in termini economici che di professionalità richieste. Eppure, viene dedicata ancora una scarsa attenzione al processo di selezione degli eventi e alla successiva misurazione dei risultati conseguiti. Selezionare un evento e valutarne l'impatto per il territorio e per gli altri stakeholders significa stimare il beneficio economico, sociale, ambientale e di immagine che deriva dall'aver promosso od organizzato uno specifico evento. Il testo riporta oltre quindici casi di eventi di successo: La Notte Bianca di Roma, il Festivaletteratura, il Festivalfilosofia, il Festival della Scienza, il RavelloFestival, il NapoliFilmFestival, le Olimpiadi invernali 2006, l'America' Cup di vela a Valencia, gli Internazionali di tennis BNL a Roma, l'NBA European Live Tour, il Giro d'Italia, gli Europei 2008 di calcio, le Olimpiadi estive 2008 a Pechino, i Mondiali di ciclismo 2008, i Mondiali di nuoto 2009 a Roma, e altri.
Le prime indagini sulla scena del crimine rappresentano una chiara prerogativa degli organi di polizia giudiziaria i quali, ordinariamente, sopraggiungono per primi sul luogo ove il reato è stato commesso; è per tale motivo che ad essi il legislatore ha riconosciuto il delicatissimo compito di preservare lo status quo del teatro del delitto, assicurando tutti gli elementi necessari per consentire da subito al pubblico ministero un’efficace direzione delle indagini.
Avere buone relazioni con gli altri è oggi sempre più importante e sono molti gli ambiti lavorativi in cui vengono richieste conoscenze e competenze a riguardo. Il libro è corredato di una vasta gamma di esercizi e tecniche per sviluppare la consapevolezza di sé e dell'altro; affinare l'ascolto e l'empatia; migliorare le capacità espressive; risvegliare la spontaneità; gestire i conflitti; trasformare i vissuti emozionali; comunicare in modo assertivo. Il volume è qui proposto in un'edizione aggiornata ed ampliata.
Questo testo rappresenta un'opera ad ampio raggio che tratta, pur se in forma sintetica, tutte le diverse articolazioni dell'Igiene, disciplina suddivisibile in diversi ambiti ma che costituisce pur sempre un corpo unitario con le sue differenti parti strettamente correlate fra loro. Inoltre, comprende anche materie correlate e per alcuni aspetti complementari, quale, per esempio, l'Economia sanitaria. In questo modo, il volume si offre come valido strumento di supporto sia per gli studenti dei diversi corsi di studio che contemplano la conoscenza dell'Igiene nel loro percorso formativo, sia per gli operatori professionali di area igienistica che a vario titolo e con diverse funzioni operano nei servizi e presidi del Servizio sanitario. Per poter realizzare un'opera di qualità con questo taglio, i curatori si sono avvalsi della collaborazione di numerosi e qualificati collaboratori specificatamente esperti, per provata esperienza didattica e professionale, di alcuni dei diversi ambiti nei quali si articola la disciplina igienistica.
Questo trattato di Etica sociale, o applicata, si pone l'obiettivo di individuare le implicazioni della vita buona, o felice, nell'insieme delle varie relazioni umane che costituiscono il tessuto della vita quotidiana, ovvero le relazioni famigliari, sociali, professionali e politiche. Al fine di superare le carenze e i limiti dell'etica classica su questi temi, l'autore attinge spesso alla riflessione della filosofia personalista che trae le sue radici nella filosofia kantiana ed è rappresentata da filosofi come Solov'ëv, Guardini, J. de Finance, K. Wojtyla, Spaemann, Taylor, ecc.
Dalla seconda metà degli anni novanta, i format hanno avuto un impatto inaudito sulla televisione, sui suoi linguaggi e di conseguenza sulle nostre abitudini di consumo. I primi grandi format hanno diffuso in tutto il mondo programmi identici: titoli come "Grande fratello" o "Chi vuol essere milionario?" portano gli stessi brand globali sulla tv italiana come su quelle di molte altre nazioni, adattati solo in parte secondo i gusti e le necessità locali. "L'era dei format" è un testo che, attraverso il ricorso costante alle riflessioni dei professionisti e a documenti industriali eccezionalmente resi pubblici, riesce a raccontare l'evoluzione del mercato, dalla stagione dei cosiddetti «superformat» ai più recenti format delle società di produzione indipendenti e all'odierna grande parcellizzazione di idee in seguito allo sviluppo dell'offerta con centinaia di canali e di piattaforme. Chalaby offre uno sguardo originale, completo e informato sulle professioni del format, sugli snodi principali del mercato e sui flussi commerciali più importanti. Compie inoltre una panoramica sui paesi più attivi - in cui, a sorpresa, gli Stati Uniti o il Regno Unito si trovano affiancati da mercati più piccoli ma agguerriti come Olanda e Israele - portando il lettore a scoprire i segreti alla base dei format di maggiore successo, i loro significati e l'impatto che hanno sulla popular culture contemporanea.
Dalla seconda metà degli anni novanta, i format hanno avuto un impatto inaudito sulla televisione, sui suoi linguaggi e di conseguenza sulle nostre abitudini di consumo. I primi grandi format hanno diffuso in tutto il mondo programmi identici: titoli come "Grande fratello" o "Chi vuol essere milionario?" portano gli stessi brand globali sulla tv italiana come su quelle di molte altre nazioni, adattati solo in parte secondo i gusti e le necessità locali. "L'era dei format" è un testo che, attraverso il ricorso costante alle riflessioni dei professionisti e a documenti industriali eccezionalmente resi pubblici, riesce a raccontare l'evoluzione del mercato, dalla stagione dei cosiddetti «superformat» ai più recenti format delle società di produzione indipendenti e all'odierna grande parcellizzazione di idee in seguito allo sviluppo dell'offerta con centinaia di canali e di piattaforme. Chalaby offre uno sguardo originale, completo e informato sulle professioni del format, sugli snodi principali del mercato e sui flussi commerciali più importanti. Compie inoltre una panoramica sui paesi più attivi - in cui, a sorpresa, gli Stati Uniti o il Regno Unito si trovano affiancati da mercati più piccoli ma agguerriti come Olanda e Israele - portando il lettore a scoprire i segreti alla base dei format di maggiore successo, i loro significati e l'impatto che hanno sulla popular culture contemporanea.
«Dire senso di nazionalità, significa dire senso di individualità storica. Si giunge al principio di nazione in quanto si giunge ad affermare il principio di individualità, cioè ad affermare, contro tendenze generalizzatrici ed universalizzanti, il principio del particolare, del singolo. Per questo, l'idea di nazione sorge e trionfa con il sorgere e il trionfare di quel grandioso movimento di cultura europeo, che ha nome Romanticismo.» (Federico Chabod)

