
A cura di Giovanni Reale e Cesare Cassanmagnago
Con la collaborazione di Roberto Radice e Giuseppe Girgenti
Testo greco a fronte
“Ti invito a venire da me
per sentirti dire
che ti trovi in un cattivo stato,
che ti curi di tutto piuttosto
che di ciò di cui dovresti curarti,
che ignori il bene e il male
e che sei infelice e sfortunato.
Bell’invito!
E invero, se le parole di filosofi
non suscitano queste reazioni,
sono cadaveri, sia esse,
sia chi le pronuncia.”
Diatribe, III, 23, 28
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel suo Gattopardo, scrive che il principe Salina, in una delle sue riflessioni, “pensò ad una medicina scoperta da poco negli Stati Uniti d’America, che permetteva di non soffrire durante le operazioni più gravi, e di rimanere sereni fra le sventure”. E soggiunge: “Morfina lo avevano chiamato questo rozzo sostituto dello stoicismo antico...” È uno splendido paragone, che meglio di qualsiasi altro illustra analogicamente l’essenza del messaggio stoico: esso vuole essere appunto il farmaco spirituale che lenisce i dolori e che permette la serenità anche nelle sventure.
Epitteto (ca. 50-138 d.C.), lo schiavo-filosofo, più e meglio di qualsiasi altro Stoico del mondo antico, ce lo ha dimostrato in queste splendide pagine che hanno avuto, nella storia dell’Occidente, una delle più grandi fortune che siano toccate a scritti di filosofia. Il filosofo frigio riesce, in effetti, a toccare il fondo del problema e a scoprire ciò che può rendere libero e felice, oppure schiavo ed infelice l’uomo. Le cose – egli insegna – si bipartiscono in due grandi classi: quelle che dipendono da noi e quelle che non dipendono da noi. Abbiamo il potere solo sulle prime e non sulle seconde, e di conseguenza dobbiamo comportarci. Purtroppo le cose che alla moltitudine interessano e per cui vanamente i più si battono sono proprio le seconde: donde i mali – tutti i mali senza distinzione – di cui soffre l’umanità. Onori, ricchezze, possessi vari, moglie, figli, carriera e tutto ciò che ad essi è connesso sono, dunque, cose-che-non-dipendono-da-noi, e che rivestono, proprio per questo, esclusivamente quel valore che noi attribuiamo loro. Anche le malattie e la morte stessa non dipendono da noi, ma assumono quel valore, e solo quel valore che noi attribuiamo loro. Giacomo Leopardi stesso confessava di aver avuto grande sollievo dai travagli e dalle angosce del suo animo nella pratica dei consigli e delle dottrine di Epitteto, ed esortava anche gli altri a fare la stessa cosa. In effetti, il lettore che si lascia coinvolgere nella spirale del ragionamento epittetiano – che è tutta una variazione cangiante su questo tema di fondo – ne riceverà veramente un grande refrigerio, una pace ed una quiete come da pochissimi libri è dato ricavare.
Questa edizione completa delle opere di Epitteto (Diatribe, Manuale, Frammenti e Gnomologio) è curata da Giovanni Reale, che firma il saggio introduttivo, le prefazioni e le parafrasi, insieme a uno staff di collaboratori, composto da Cesare Cassanmagnago (autore della traduzione dal greco e delle note), da Giuseppe Girgenti (curatore della bibliografia epittetiana nonché delle appendici che presentano le versioni del Manuale di Angelo Poliziano e di Giacomo Leopardi) e da Roberto Radice (autore del lessico completo dei termini greci utilizzati da Epitteto). Essa completa il progetto già avviato delle collane Bompiani di una raccolta di tutti gli scritti degli Stoici: Stoici antichi (a cura di Roberto Radice), Panezio e Posidonio (a cura di Emmanuele Vimercati), Seneca (a cura di Giovanni Reale), Marco Aurelio (a cura di Cesare Cassanmagnago) e Stoici romani minori (a cura di Ilaria Ramelli).
Nel volume, gli autori spiegano come sono strutturati i versi, quali sono le varie forme poetiche, dall'antichità ai giorni nostri, e forniscono alcune indicazioni pratiche su come accostarsi allo scrivere poesia; seguendole, non solo si impara in un modo divertente e creativo, ma si fa quello che gli scrittori di tutti i tempi hanno fatto, si capiscono le potenze esplosive del linguaggio. Il testo originale è concepito per il pubblico tedesco; di concerto con Hans Enzensberger, Alfonso Berardinelli in qualche punto modifica e integra il testo con esempi e riferimenti legati alla nostra cultura.
Un diavoletto dai mille giochi di prestigio conduce Roberto, un ragazzino che odia la matematica perché insegnata male da un professore antipatico, alla scoperta del paese incantato dei numeri. E il mondo della matematica diventa fantasioso come una fiaba. Età di lettura: da 10 anni.
Con questo volume si mira a promuovere l'impiego delle tecnologie nella progettazione individualizzata in riscontro ai bisogni educativi speciali e in accordo con il modello bio-psico-sociale dell'ICF. Per agevolare la compilazione del nuovo piano educativo individualizzato (PEI) l'articolazione degli argomenti prevede un'organizzazione nelle quattro dimensioni del PEI con esempi, risorse e tabelle di rapida consultazione. L'apporto strumentale-tecnologico viene proposto come elemento facilitatore deputato alla rimozione delle barriere negli ambienti di apprendimento in ottica progettuale inclusiva.
Questa nuova edizione del Compendio di Diritto Ecclesiastico si presenta profondamente rinnovata nella struttura, nella grafica e nel modo in cui sono trattati gli argomenti.
Il linguaggio è stato reso più semplice e gli istituti fondamentali sono stati esaminati a partire dalla loro definizione, per individuare subito il primo dato necessario per proseguire lo studio.
Nell’esposizione di ciascun argomento sono stati utilizzati tre elementi didattici, messi in evidenza con diversi corpi di stampa e con apposite icone: in tal modo sono evidenziati gli approfondimenti, per chi intende esaminare e comprendere maggiormente un tema; gli esempi, che consentono di chiarire un concetto; le differenze, per definire i tratti caratteristici di un istituto in rapporto con altri simili.
Per agevolare uno studio su più livelli, sono riassunti gli orientamenti più rilevanti di dottrina e giurisprudenza ed evidenziati i riferimenti normativi.
In chiusura di ogni capitolo sono infine riportate le schede di sintesi, per un rapido ripasso, e le domande di esame più ricorrenti, in modo da verificare il livello di preparazione raggiunto.
Come sempre nei Compendi Simone, un occhio attento è riservato alle tematiche di stretta attualità e alle più recenti novità legislative.
Per come è strutturato, questo Compendio di Diritto Ecclesiastico risulta uno strumento indispensabile per chi intende preparare l’esame di avvocato o un esame universitario.
Presentazione collana Compendi
La nuova produzione della collana Compendi Simone del 2023 è attraversata da una fase di profondo cambiamento nella grafica, nella struttura e nel modo in cui sono trattati gli argomenti.
Più di 50 anni fa le Edizioni Simone inventavano i compendi di diritto per l’università. Oggi il metodo tradizionale Simone, teso a unire un’esposizione chiara al rigore scientifico, è stato rivisto alla luce delle rinnovate esigenze dei diversi lettori interessati a questa tipologia di prodotto.
Il linguaggio utilizzato è stato così reso più semplice e immediato e gli istituti fondamentali della disciplina sono stati esaminati a partire dalla loro definizione, al fine di individuare subito il primo dato indispensabile per favorire uno studio sistematico.
Anche l’aggiornamento legislativo e giurisprudenziale, che caratterizza da sempre i Compendi, è stato rivisto nell’ottica di fornire un immediato risalto. Gli stessi orientamenti della dottrina sono stati rielaborati alla luce della manualistica più diffusa.
Nell’esposizione degli argomenti, in alcuni casi, sono stati utilizzati tre elementi didattici, messi in evidenza con diversi corpi di stampa e con apposite icone. In tal modo sono evidenziati gli approfondimenti, per chi intende esaminare e comprendere maggiormente un tema, gli esempi, che consentono di chiarire un concetto, e le differenze, per definire i tratti caratteristici di un istituto in rapporto con altri simili.
In chiusura di ogni capitolo del Compendio, infine, sono riportate le schede di sintesi e le domande più ricorrenti in sede di esame o di concorso, in modo da permettere al lettore di verificare immediatamente il livello di preparazione raggiunto.
Per tali caratteristiche, i Compendi Simone si confermano ancora una volta lo strumento di studio indispensabile per chi intende sostenere l’esame di avvocato, un concorso pubblico o preparare un esame universitario.
Com'è possibile affrontare lo stress, il disagio psicologico, l'ansia e la rabbia? Come si possono risolvere i più comuni problemi emotivi e comportamentali? La Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT) è una teoria e una prassi psicoterapeutica che negli ultimi decenni ha avuto un notevole influsso sulla psicologia clinica. La REBT ha alla base principi semplici, straordinariamente efficaci e facilmente trasmissibili. Il presupposto da cui parte Albert Ellis, uno dei più autorevoli psicoterapeuti del Novecento, è che, se noi riusciamo a pensare in modo razionale, cioè funzionale al nostro benessere, la forza traumatica di qualunque evento si svuota del suo potenziale ansiogeno. Varie forme di disagio psicologico ed emotivo non vengono determinate dalle caratteristiche dell'evento attivante in sé, ma dai pensieri, spesso distorti e irrazionali, per mezzo dei quali lo interpretiamo e gli assegniamo un significato esageratamente ostacolante. Il volume offre esercizi pratici e semplici da eseguire, e numerosi consigli per liberarsi dall'ansia eccessiva; superare i problemi emotivi; essere consapevoli dei propri sentimenti; cambiare convinzioni e comportamenti irrazionali.
Frutto di un poderoso lavoro di ricerca, "La scoperta dell'inconscio" chiarisce e documenta le origini, l'evoluzione e il significato culturale delle diverse scuole di psichiatria dinamica. L'opera si propone due risultati fondamentali. Da un lato, dimostra come le attuali concezioni rappresentino la formulazione di un'antica aspirazione terapeutica che si manifestò nel magnetismo e nell'ipnotismo trovando poi, fra Ottocento e Novecento, le sue più organiche definizioni nei sistemi di Janet, Freud, Adler e Jung. D'altro lato, ricostruendo l'ambiente culturale in cui vissero i padri della psichiatria dinamica, Ellenberger mostra come e in che misura nella loro opera siano presenti le grandi linee che attraversarono tutta la cultura europea.
Il volume analizza lo sviluppo sociale nei bambini di età prescolare, partendo da una riflessione teorica sul ruolo che le caratteristiche individuali, familiari e, più in generale, contestuali giocano nell'influenzare tale sviluppo. Dopo aver analizzato gli specifici ambiti relazionali all'interno dei quali il bambino costruisce la propria competenza sociale, ampio spazio è dedicato alle questioni relative alla valutazione e misurazione di tale costrutto. Il lettore viene, infine, guidato nella scelta degli strumenti più idonei a cogliere aspetti specifici del funzionamento sociale del bambino e nell'utilizzo del metodo osservativo nei contesti in cui l'individuo sperimenta gli scambi sociali, primo fra tutti la scuola dell'infanzia.
La tesi centrale di questo libro è che il programma culturale della modernità, così come si è sviluppato nell'Europa occidentale, ha sì, manifestato una straordinaria potenza espansiva ma nello stesso tempo esso, fuoriuscendo dal suo terreno di origine, si è differenziato sino a generare originali versioni del suo nucleo primitivo. Di qui l'impossibilità di identificare il processo di modernizzazione con l'occidentalizzazione. L'Europa occidentale ha sì, creato il prototipo della modernità, il quale è stato e continua a essere il punto di riferimento basilare per i paesi - in particolare per il Giappone e l'India - che ne hanno adottato il modello di base; ma varie sono state le interpretazioni che di tale modello sono state date. Ciò ha generato le molteplici modernità che Eisenstadt analizza, le quali, comunque, presentano quanto meno un tratto comune: la progressiva avanzata della secolarizzazione, che ha posto fine alla legittimazione dell'ordine sociale su basi religiose e ha aperto la strada al trionfo della cultura laica.
Lajos Egri, ungherese trapiantato a New York negli anni Trenta, ha fatto parte di quella generazione di immigrati europei che hanno contribuito a fare grande il cinema americano. Scrittore e regista teatrale, fu il primo ad affrontare il problema di come analizzare e scrivere un copione in maniera strutturale ma senza regole né formule. Il libro, pubblicato nel 1942, divenne immediatamente un cult-book ed è un testo base ancora oggi nelle cattedre di scrittura creativa di tutte le principali università americane, da Yale a Harvard a Stanford, dalla Columbia di New York all'UCLA di Los Angeles. Nel 1965 era già stato tradotto in diciassette lingue e da allora, dopo la "Poetica" di Aristotele, è rimasto il libro più citato e apprezzato da tutti i grandi maestri della scrittura cinematografica, da Robert McKee a Linda Seger. Un classico di cui, nella prefazione americana del libro, il produttore teatrale Gilbert Miller scrisse: "È la prima volta che leggo un libro che mi dice perché un play non funzionerà in scena, e tutto questo molto tempo prima che io abbia firmato contratti con artisti ben pagati e che abbia messo in moto una produzione che mi costerà quanto una villa a Long Island. [...] La migliore delle molte cose che io posso dire su "The Art of Dramatic Writing" è che da ora in poi l'uomo comune, incluso me stesso, non avrà più scuse [...]. Leggendo il libro di Lajos Egri, saprete perché un romanzo, un film, un testo teatrale, un racconto vi risulta noioso. O appassionante".

