
La città contemporanea e l'esperienza urbana si mostrano condizionate dalla capacità di produrre legittimazione e di essere a loro volta legittimate, in un contesto urbano sempre più caratterizzato dalla tematizzazione dell'ambiente costruito che alimenta e definisce la dialettica dell'agire politico. Le amministrazioni comunali si trovano ad ampliare il proprio ruolo e a elaborare scenari e strategie nei quali collocare il progetto della città e le politiche urbane, tenendo presente quella dimensione comune costituita dalle esperienze del singolo, dalla condivisione, dalle consuetudini che contribuiscono a definire la vita quotidiana e le regole che la governano. Sembra legittimo, pertanto, poter affermare che nella definizione degli spazi urbani giochi un ruolo fondamentale l'esigenza delle amministrazioni comunali di creare consenso attorno alle proprie scelte attraverso una governance territoriale che definisca i nuovi rapporti che si vanno delineando tra la società e la sua amministrazione. Il presente volume ha il duplice obiettivo di analizzare le politiche e i percorsi intrapresi dalle amministrazioni locali in alcuni contesti urbani (Torino, Venezia, Roma, Reggio Calabria, Catania) in ragione di una diversa collocazione sia geografica sia di profilo amministrativo; e dall'altro di interpretare le dinamiche di trasformazione degli spazi urbani alla luce anche degli strumenti e dei modelli di governance territoriale adottati dalle amministrazioni prese in esame.
Lo sviluppo e la promozione del territorio è il tema centrale di questo volume, mirato all'analisi dei processi di cambiamento in atto nel nostro paese e che vedono il momento relazionale e comunicativo a carattere istituzionale, come momento di modernizzazione, sviluppo e promozione socio-economica delle diverse realtà locali. Un modello che si è andato già evidenziando nell'ultimo decennio e trova la propria legittimazione nelle acquisite capacità delle istituzioni di definire e gestire il processo di coordinamento dei diversi soggetti operanti sul territorio. In tale ambito l'autore analizza il nuovo volto assunto dalle amministrazioni attraverso l'apporto di innovative normative nel campo della comunicazione istituzionale.
Il counseling con gli adolescenti richiede indubbiamente abilità e competenze specifiche, diverse da quelle necessarie nel lavoro con i bambini o con gli adulti, e che devono rifuggire ogni dogmatismo teorico ed essere ispirate alla massima flessibilità. Gli autori guidano il counselor nelle sfide che l'incontro con un giovane cliente pone e lo fanno con una formidabile chiarezza per un immediato utilizzo delle strategie e degli interventi presentati. Nella prima parte, a carattere introduttivo, vengono affrontati i principali «pericoli», fattori di rischio e cambiamenti che contraddistinguono questa fase della vita a livello biologico, psicologico e sociale. Nella seconda parte viene presentato l'approccio proattivo, che si caratterizza per direzionalità, concretezza, orientamento al problema, capacità di ricalcare lo stile e i contenuti del cliente, per fondare una relazione di fiducia su cui basare il trattamento. Nella terza parte vengono presentate le strategie che si sono rivelate più efficaci in questo ambito: simboliche, creative, comportamentali, cognitivo-comportamentali e psicoeducative. Infine, nell'ultima parte due studi di caso illustrano concretamente come applicare i principi del counseling proattivo. Il volume è particolarmente indicato per counselor, assistenti e operatori sociali e per attività di formazione.
Si tratta di una breve riflessione compiuta dal noto antropologo sugli aspetti socio-culturali dei processi di trasformazione connessi alla globalizzazione dell'economia mondiale. Il tema centrale è la frammentazione del mondo, speculare alla globalizzazione, e le sue ricadute sul pensiero politico e i processi culturali del XX secolo.
Il Novecento si era aperto con prospettive ottimistiche verso l'infanzia, sostenute dal progresso in campo medico-igienico; dalle riflessioni di pedagogisti, psicologi e altri studiosi; da un benessere socio-economico abbastanza diffuso e crescente, tanto che la celebre definizione di "secolo del bambino" si è affermata anche nel sentire comune. Ma il Novecento è stato veramente il "secolo del bambino"? Le aspettative e le speranze iniziali si sono realizzate o gli eventi del secolo, come i conflitti mondiali, i totalitarismi, il consumismo, la globalizzazione ne hanno bloccato la realizzazione in parte o totalmente? A tali quesiti il volume intende rispondere, con il contributo di studiosi italiani ed europei, presentando un'analisi storico-educativa del secolo appena trascorso che ne coglie incertezze, ansietà, contraddizioni, ma anche linee di sviluppo e di apertura nei confronti dei bambini e delle bambine e della tutela dei loro diritti.
L'opera intende illustrare la materia del codice civile e le principali leggi speciali che regolano i rapporti di diritto privato. Essa è stata concepita essenzialmente a scopi didattici ma la trattazione problematica e la considerazione degli orientamenti di dottrina e di giurisprudenza (con particolare attenzione a quella costituzionale) ne fanno un utile strumento anche per una preparazione post-universitaria. Gli argomenti sono infatti illustrati a livello strettamente istituzionale ma con un crescente approfondimento che permette al lettore di progredire nello studio secondo lo scopo che egli si prefigge. La diciassettesima edizione è rivista e aggiornata con le novità giurisprudenziali e legislative, specie per quanto riguarda la filiazione, la fecondazione eterologa, la negoziazione assistita e l'accordo di separazione e divorzio, i contratti di godimento ln funzione della successiva alienazione di immobile, il condhotel, la riforma del lavoro (jobs act), la responsabilità del magistrato.
Nel corso di poco più di un secolo, la psicoanalisi si è evoluta andando incontro a numerosi cambiamenti che oggi la configurano più come un arcipelago di modelli che come una teoria unitaria. In un percorso teorico-storico che parte dalle ipotesi di Freud - passando per quelle di Anna Freud, la psicologia dell'Io, Klein, Fairbairn, Winnicott, Bion, Mahler, Bowlby e Kohut - e arriva all'infant research, al pensiero di Lichtenberg, al modello intersoggettivo, a quello relazionale e alla Control-Mastery Theory, il volume si focalizza sui temi che i vari autori hanno ipotizzato al cuore della sofferenza umana, e sulle ipotesi relative alla struttura dell'apparato psichico e al suo sviluppo, accennando alle implicazioni tecniche delle diverse teorie.
I primi libri di testo dedicati alle neuroscienze cognitive puntavano a determinare i principi fondanti che distinguono questa nuova area di ricerca dalla psicologia fisiologica, dalle neuroscienze, dalla psicologia cognitiva e dalla neuropsicologia. Oggi è assodato che le neuroscienze cognitive intersecano tutte queste discipline, sintetizzandole. In questa edizione, gli autori hanno mantenuto l'equilibrio tra la descrizione della teoria psicologica, focalizzata sulla mente, e le evidenze neuropsicologiche e neuroscientifiche legate al cervello. Le relazioni tra mente e cervello vengono approfondite con un'ampia varietà di tecniche, quali le neuroimmagini funzionali e strutturali, le registrazioni elettrofisiologiche negli animali, le registrazioni dell'EEG e della MEG negli esseri umani, i metodi di stimolazione cerebrale e l'analisi delle sindromi derivanti da lesioni cerebrali. Di ogni tecnica si sottolineano punti di forza e debolezze, per dimostrare in che modo possano essere utilizzate in maniera complementare. I casi clinici servono a illustrare le osservazioni chiave per comprendere l'architettura della cognizione, più che a presentare la sintomatologia completa di un disturbo cerebrale. Gli studenti vengono avviati alla ricerca imparando a individuare quali domande porre, quali strumenti e quali progetti sperimentali scegliere per rispondere a tali domande, come valutare e interpretare i risultati dei propri esperimenti.
La fine della Seconda guerra mondiale ha segnato l'inizio di una fase di straordinaria accelerazione dello sviluppo economico, di mutamenti profondi nella demografia e nella società, di riassetto degli equilibri politici ed economici mondiali. Il libro si propone di descrivere questo periodo nel suo complesso, individuandone e spiegandone le caratteristiche portanti. Per la sua semplicità di esposizione, si rivolge a un lettore privo di preparazione economica specifica.
Cosa si intende quando si parla di solidarietà? Il suo significato è davvero univoco e condiviso da tutti? Che senso ha per la psicologia, in particolare per la psicologia sociale, studiare ed esplorare un tema quale quello della solidarietà? Il volume risponde in modo chiaro ed esauriente a tali questioni, tenendo conto anche dei cambiamenti storico-sociali che hanno influito sull'evoluzione teorica di questo concetto, il quale da lungo tempo, e a ragione, occupa un posto di riguardo nelle scienze umane e nella società nel suo complesso.