
Le nuove disposizioni contro la corruzione, introdotte dalla legge 6 novembre 2012, n. 190, rappresentano il primo intervento del legislatore finalizzato ad affrontare unitariamente i profili preventivi e repressivi per contrastare l'illegalità nella pubblica amministrazione e ad intervenire sul fenomeno della corruzione tra privati, nel bilanciamento tra libertà di iniziativa economica e interesse alla repressione dei fattori distorsivi della concorrenza. Accanto a disposizioni di immediata applicazione, la legge contiene, nella parte dedicata alla disciplina preventiva di diritto amministrativo, anche varie deleghe legislative, alcune delle quali già esercitate dal Governo. La legge ha pregi e difetti, discussi nei vari contributi di questo volume, ma è indubbiamente un intervento normativo di grande importanza, atteso da tempo, in un paese caratterizzato da un anomalo livello di corruzione pubblica. Il volume offre una descrizione e un'analisi critica delle novità normative, compresi alcuni atti di attuazione della legge. Redatto da studiosi di diritto amministrativo e di diritto penale e da operatori del settore, esso è articolato per aree tematiche e diviso in due parti, una dedicata alle disposizioni sulla prevenzione della corruzione ed una che affronta le nuove disposizioni penali sulla repressione della corruzione nel settore pubblico e in quello privato.
Lo studio delle basi fisiologiche del comportamento umano non può prescindere da una conoscenza dell'anatomia dell'encefalo e del sistema nervoso centrale. Questa breve introduzione alle strutture neuroanatomiche del cervello e alle funzioni ad esse associate rappresenta un valido strumento per comprendere i fondamenti anatomofisiologici dell'attività psichica. Con un ricco e chiaro apparato iconografico, gli autori descrivono i principali componenti del Sistema nervoso centrale, concentrandosi sugli aspetti anatomo-funzionali. Un utile e snello strumento che può proficuamente accompagnare ogni corso di psicologia fisiologica e psicobiologia.
Questo non è solo un testo di base per la preparazione al concorso per assistenti sociali nel Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità, né solo un manuale specifico sul servizio sociale. Si tratta di un libro che posa lo sguardo sui processi di trasformazione in atto all'interno del recente Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, sulle innovazioni culturali e professionali che lo stanno attraversando, per suscitare la riflessione e porre in evidenza i temi di maggiore rilevanza che il servizio sociale della giustizia deve affrontare in un momento di grandi trasformazioni normative, sociali e culturali che assegnano, proprio al Servizio Sociale, un compito chiave. Il compito è di essere generativo e rigenerativo nella comunità di risorse che necessitano di essere riconosciute, sostenute e accompagnate, per diventare opportunità di riscatto sociale per chi ha commesso un reato; così come di legami da riparare, di fiducia istituzionale e comunitaria da ricostruire. Per questo processo in corso, alcune Parole Chiave possono essere utili per mantenere l'orientamento nella importante rotta che il servizio sociale della Giustizia minorile e di Comunità dovrà percorrere. Struttura del volume 1. La cornice di riferimento 2. Il sistema della giustizia minorile 3. Il sistema dell'esecuzione penale esterna 4. La comunità e il territorio 5. Costruire la giustizia di comunità 6. Nuovi fenomeni 7. La giustizia ripartiva.
Grazie al web siamo diventati tutti più vicini, ma non automaticamente dei "buoni vicini". Le tecnologie digitali ci hanno messo in una condizione di costante confronto: sui social network diversi mondi - culturali, sociali, religiosi - si incontrano ogni giorno, senza mediazioni. Per farsi capire oggi occorre saper affrontare questa relazione quotidiana con la diversità dell'altro. In questo testo si offre una guida sintetica per imparare a sostenere il proprio punto di vista davanti a chi non è d'accordo, senza litigare ma anche senza scadere nell'asettico politically correct, per costruire confronti pieni di gusto e soddisfazione. È la disputa felice.
La comunicazione è essenziale: per farsi conoscere, per far circolare le idee, per essere presenti sullo scenario globale. Chi non comunica non esiste. Questa sfida, già impegnativa per le aziende che possono disporre di grossi budget, risulta insostenibile per molte organizzazioni "non profit". Il terzo settore, il piccolo associazionismo, il volontariato sono dunque condannati al silenzio e all'emarginazione perpetua dal circuito comunicativo? Il libro, nello sfatare questo assioma, mostra come sia possibile realizzare una comunicazione esterna efficace anche con risorse limitate, vincendo la sfida sul piano economico e sul piano dell'etica.
Negli ultimi anni Photovoice è diventata una metodologia di ricerca-azione partecipata molto popolare. Attraverso una combinazione di fotografia e discussioni di gruppo, Photovoice consente di attivare i membri della comunità nell'identificare i loro punti di vista e utilizzarli come leve per il cambiamento sociale. Sviluppato a partire dall'esperienza degli autori, dopo una introduzione sull'uso della fotografia in psicologia, il volume fornisce le basi teoriche e le indicazioni operative per utilizzare questo nuovo strumento all'interno della ricerca qualitativa e dell'intervento sociale. Il linguaggio dell'immagine (ora facilmente fruibile grazie allo sviluppo del digitale) viene coniugato con quello testuale, dando luogo ad una originale e innovativa metodologia di ricerca. Photovoice si è rivelato un metodo efficace per analizzare esperienze di vita quotidiana, sviluppare empowerment e dare voce a soggetti emarginati. Il volume, pertanto, intende fornire sia un quadro organico dei risultati della ricerca attuale, sia alcune indicazioni utili per applicare la metodologia nel lavoro sociale e di ricerca.
La popolarità delle reti sociali su Internet è in costante aumento, tanto che nomi come Facebook, Twitter, YouTube o Linkedln suonano ormai come familiari. Tuttavia i social network non sono semplici siti, ma una modalità di interazione sociale, di relazione, resa possibile dalla tecnologia e basata sulle nostre vite reali: una nuova forma di socialità che ha un impatto centrale sulle attività di chi si occupa di informazione, comunicazione, educazione. Questo testo è una guida che, attraverso l'analisi di casi di successo e delle problematiche di cui tenere conto, conduce dalla storia e dagli scenari delle reti sociali attraverso la descrizione degli strumenti e delle strategie, per arrivare alla modulazione della comunicazione più efficace. Prefazione di Luca Colombo.
Un’insegnante, da molti anni impegnata a sperimentare con i bambini della scuola primaria l’urgenza della domanda di senso presente nei loro percorsi di vita, ma anche attraversata dalla passione della ricerca, s’interroga con intelligenza critica sugli scenari che presiedono al rapporto tra infanzia e filosofia. Ne viene un’indagine rigorosa e accattivante che ci restituisce il significato di un duplice orizzonte tematico. Da una parte, e per la prima volta in Italia, un quadro completo delle diverse interpretazioni che, nel mondo, hanno ispirato per tutto il secondo Novecento il lavoro didattico attorno alle domande inquietanti dell’infanzia. Dall’altra una documentazione fresca, non retorica, e spesso rivelativa, di quanta potenziale ricchezza emerga dalla messa in questione del mondo che il bambino, con la propria esperienza vissuta, solleva tramite quel suo domandare. Il volume si rivolge in primo luogo agli insegnanti della scuola primaria, ma più in generale, a studenti e studiosi universitari di discipline pedagogiche e filosofiche, oltreché a tutti i lettori colti che nel testo vedono messi in discussione molti luoghi comuni della nostra esperienza culturale.
Questo volume presenta un panorama aggiornato degli approcci teorico-empirici che caratterizzano la ricerca in questo ambito e dei suoi temi più rilevanti. Dopo la descrizione delle scuole di pensiero classiche (comportamentismo e cognitivismo) e di quella più recente socioculturale, vengono affrontati i temi alla base della disciplina e che ne tracciano i confini: l'intelligenza e le differenze individuali, la motivazione, l'acquisizione di conoscenze, strategie e abilità in ambiti generali e specifici, l'autoregolazione dei processi cognitivi, motivazionali e metacognitivi, il trasferimento delle conoscenze in settori differenti e la loro traduzione in pratica.
Il cinese per gli italiani, giunto alla seconda edizione e ora organizzato in due volumi, è il primo corso completo per l'apprendimento della lingua cinese da parte di parlanti italiano. Questo secondo volume è rivolto agli studenti che posseggono un livello di competenza linguistica elementare della lingua cinese e consente di raggiungere i livelli B1 e B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER) e della certificazione cinese Hanyu Shuiping Kaoshi (HSK). Come già il primo, anche il secondo volume si articola in venti lezioni, ordinate secondo una progressione di difficoltà grammaticale e sintattica, che consente di esaurire lo studio di tutta la grammatica della lingua cinese moderna. Ciascuna lezione include un gran numero di esercizi di fonetica, grammaticali e lessicali, ideati anche in vista della preparazione per l'esame HSK. L'opera è corredata da dettagliate spiegazioni grammaticali e lessicali e da 2 CD-Audio, che contengono esercizi di comprensione orale e i testi dei dialoghi e dei brani presenti nel libro. Il corso è completato da un terzo volume, intitolato Il cinese per gli italiani. Corso avanzato. I tre volumi offrono nel loro complesso un percorso completo per chi intende dedicarsi allo studio della lingua cinese.