
Il testo analizza le disposizioni costituzionali relative al diritto di manifestazione del pensiero e ai diritti "concorrenti" quali, onore, identità personale, domicilio e presunzione di non colpevolezza. Vengono poi esaminati i principi stabiliti in materia di cronaca, nelle sue diverse forme di manifestazione, dalla narrazione alla critica, dalla satira all'intervista, e la disciplina introdotta dalla Legge n. 196 del 2003 per la tutela dei dati personali. Si esaminano anche le disposizioni poste a salvaguardia dell'immagine, della riservatezza, dei segreti e del diritto di rettifica, nonché la legge istitutiva dell'ordine dei giornalisti e le norme riguardo la deontologia professionale e quelle relative al procedimento disciplinare.
Il libro - qui presentato in una nuova edizione riveduta e ampliata, costituisce uno strumento per la comprensione dei meccanismi di produzione dei suoni e, insieme, dei principi e delle pratiche della trascrizione fonetica, che con quei meccanismi sono strettamente connessi. Si fornisce inoltre un'introduzione alla fonetica italiana, con particolare riferimento alla varietà standard, ma anche con ampi cenni alle principali varietà regionali. Per quanto riguarda le lingue straniere, viene presentata una descrizione delle varietà standard del francese, dell'inglese, del tedesco e dello spagnolo.
L'insegnamento del marketing nelle università italiane ha compiuto notevoli progressi negli ultimi anni. In parallelo, il grande impulso culturale offerto dalla ricerca scientifica, vivace e copiosa, ha reso sempre più manifestamente obsoleti gli approcci classici alla didattica della disciplina. Questo manuale intende rispondere alla diffusa domanda d'innovazione negli schemi descrittivi e normativi del marketing management, fornendo uno strumento didattico agevole, aggiornato e attento alle realtà imprenditoriali nelle quali gli studenti italiani andranno presumibilmente a operare. L'impianto teorico del testo si incentra sul concetto di proposta di valore, perno dell'architettura di relazioni che l'impresa deve progettare e governare nel sistema di scambio di riferimento, e da cui scaturisce la sua competitività. La trattazione, articolata in sette parti, affronta pertanto la disciplina del management orientato al mercato, descrivendone complessità e dinamicità e presentando in modo innovativo le logiche e gli strumenti manageriali a disposizione delle imprese. Arricchito dall'analisi di diversi case study e da numerosissimi riferimenti a esperienze di impresa, il volume è inoltre integrato da un sito web (www.hoeplieditore.it/marketing) di ausilio per l'attività didattica con risorse e materiali online a supporto del docente e degli studenti. Il manuale è scaricabile anche in versione digitale, da leggere, sottolineare e annotare su tablet e su computer.
Integralmente rivista e aggiornata ai più recenti cambiamenti della disciplina, la nuova edizione del volume di Mattacci e Pastore si conferma come un testo di riferimento nell'insegnamento del marketing. Il manuale offre un quadro completo ed esaustivo della materia, mantenendo l'approccio innovativo e originale che è stato elemento fondamentale del suo successo, ovvero l'abbinamento di un rigoroso inquadramento teorico-concettuale alla rilevante dimensione concreta e operativa, con la proposta di strumenti e tecniche applicative. Articolata in sette parti, la trattazione affronta la disciplina del marketing management in tutti i suoi aspetti fino alle declinazioni settoriali più specifiche. Pur mantenendo un respiro globale, il manuale si concentra sulle complessità e dinamicità delle realtà imprenditoriali italiane attraverso l'analisi di casi studio e continui riferimenti a esperienze attuali. Nella nuova edizione un'attenzione particolare è dedicata alle più recenti tendenze e pratiche manageriali: digitalizzazione, sostenibilità, globalizzazione. Integrato da risorse online a supporto della didattica, il manuale è in edizione OpenSchool, e come tale scaricabile anche in versione digitale.
La domanda che spesso ricorre quando parliamo di Branding è: "Perché la gente ama i prodotti di marca?" La risposta è nel consumatore. A livello pratico, i consumatori adorano le marche perché impacchettano un significato e consentono di creare un percorso mentale breve per rendere più facile la scelta di consumo. E allora cosa accade quando il mercato televisivo si trasforma in un supermercato pieno di prodotti? Come si può differenziare in modo vincente un canale da un altro? Quali processi bisogna mettere in atto per trasformare un canale televisivo in TvBrand? In che modo può essere utilizzato per incrementare il fatturato dell'azienda? Chi sono gli attori di questa trasformazione e quali leve utilizzano? "Tv brand" è la prima e unica guida pratica e teorica che svela i segreti alla base della costruzione di un brand televisivo. Un libro adatto non solo agli addetti ai lavori del mondo della televisione, del marketing e dei media ma anche a chi ha scelto di seguire un percorso formativo di management orientato alla comunicazione d'impresa. Prefazione di Antonio Campo Dall'Orto.
A dieci anni quasi dalla sua prima apparizione, "La prima generazione incredula" viene ora ripubblicata in versione aggiornata e ampliata. Quella del difficile rapporto tra i giovani e la fede è, in verità, questione sempre più decisiva per una Chiesa che non voglia ridursi ad un piccolo club di vecchi affezionati. Di più. Senza riallacciare significativi rapporti con giovani, non c'è futuro per la Chiesa, almeno qui in Occidente. Tutto questo mentre all'orizzonte si staglia - secondo l'esplicita diagnosi del "Documento preparatorio" del Sinodo sui giovani, fortemente voluto da papa Francesco per l'ottobre del 2018 - una generazione che nella sua componente maggioritaria non si pone "contro", ma che sta imparando a vivere "senza" il Dio presentato dal vangelo e "senza" la Chiesa, e che più in generale arranca a crescere a causa della presenza di adulti di riferimento non solo meno credenti, loro stessi, ma sempre meno credibili già solo dal punto di vista umano. Qui è davvero tutto in gioco. È finito il tempo di una pastorale del cambiamento. È tempo di un cambiamento di pastorale. Prefazione di Enzo Bianchi.
In occasione del decennale della scomparsa di Edda Ducci si riportano, in questo volumetto, alcune pagine dell'amico e collega, Francesco Mattei, e di uno dei suoi ultimi allievi, Cosimo Costa. Sono pagine da cui trarre l'azione viva dell'autrice, capace di lasciare sane impronte nell'animo di chi personalmente la conobbe e di chi tuttora la legge. Amante appassionata della conquista umana del vero, lontana dall'enfasi che la recente ricerca pedagogica ha evidenziato, Ducci è qui ricordata attraverso le annotazioni e le sottolineature delle dispense usate a Bari nel corso delle sue prime letture ebneriane e alcune delle sue principali "categorie paidetiche". Intenta a riflettere sulla parola per farla divenire Logos, Edda Ducci giunge a una concezione pedagogica dove l'uomo diviene umano grazie ad una paideia di natura dialogica che scava nell'in sé e si dà all'altro come necessarietà. Un ricordo affettuoso, dunque, e un invito alla lettura di pagine non ancora stinte dal tempo.
Si ripropongono qui pagine di cultura pedagogica già apparse in anni lontani, sul finire del travagliato Novecento. Secolo travagliato con pedagogie travagliate ma vive, dinamiche accompagnatrici della formazione storico-politica di classi ascendenti e con il desiderio espresso di miglioramento delle proprie condizioni iniziali. Questo il passaggio necessario, in quegli anni, per una mobilità sociale ascendente e per la conquista di un posto consono a sé nella società mutante. Un compito che la scuola e l'Università hanno assolto con molta dignità. Poi sono arrivate le accelerazioni, i mutamenti di paradigma, le soluzioni salvifiche, l'efficienza strumentale, la centralità del successo economico... e la marginalizzazione della "scuola per il cittadino". La scuola e la pedagogia sono state chiamate a "professionalizzare", a guardare con occhio più che attento al mondo del lavoro, al tasso possibile di "impiegabilità". Ma l'uomo dove si formava? Dove trovava gli spazi per la cura di sé, per la formazione di un'anima non utilitaristica e non utilizzabile da altri? E i maestri, di cosa erano maestri? Continuavano a formare spiriti critici o ammaestrati esecutori di piani governativi o super-governativi?