
La psicologia architettonica aiuta a progettare luoghi che promuovono la soddisfazione, il benessere, la produttività degli utenti. IL libro illustra i presupposti scientifici della disciplina, la sua rilevanza per la progettazione e la valutazione ambientate, le sue applicazioni a luoghi residenziali, di cura, di lavoro, di vendita, a musei e ad ambienti per l'apprendimento.
Quali sono i meccanismi che ci fanno amare il mondo narrativo di un romanzo o di un film? Quali dispositivi catturano la nostra attenzione e ci portano a desiderare che quel racconto non abbia mai fine? Il libro indaga il funzionamento della narrazione, ne esplora i procedimenti di base, per comprendere come possa avere determinati effetti su di noi, così forti da generare anche forme di dipendenza. Tenendo sempre al centro dell'attenzione l'efficacia della narrazione e dei suoi meccanismi, si analizzano molti esempi tratti da diverse forme di espressione narrativa, dalla letteratura al cinema, ai comics e alla serialità televisiva e ci si chiede di volta in volta: che cosa fa questa narrazione? Come agisce su di noi? Perché accettiamo personaggi ed eventi completamente alieni dalla nostra vita quotidiana?
Che cosa si intende esattamente con il termine "intertestualità", da tempo al centro del dibattito degli studi di teoria della letteratura e delle letterature comparate? Come avviene il richiamo da un testo all'altro? Perché e in che modo gli autori si citano, più o meno esplicitamente? Può da una singola opera nascere un genere letterario? Attraverso una serie di esemplificazioni testuali, il libro chiarisce tale concetto e alcuni dei suoi principali sviluppi e delle sue elaborazioni teoriche.
Il welfare state è nato come risposta politica ai bisogni sociali emersi con la rivoluzione industriale. Ma le politiche sociali sono diverse da paese a paese e dalla rivoluzione industriale a oggi il contesto socio-economico e demografico è profondamente mutato, e con esso le esigenze della comunità. Come comprendere le diversità esistenti e le direzioni del cambiamento? Quali sono le prospettive europee anche dopo la crisi? In questa nuova edizione ampliata e aggiornata, il testo offre, in forma chiara e sintetica, una serie di strumenti per rispondere a tali domande.
Il libro, scritto insieme a esperti di diverse discipline, offre una cornice teorica e metodologica di riferimento per la gestione dei processi di change management nelle organizzazioni complesse, con particolare attenzione all'impatto dei processi di trasformazione digitale, dell'Industria 4.0 e del lavoro "agile". Il testo, inoltre, propone un approccio innovativo e human centered per la gestione dei processi di change management, anche con l'utilizzo dei social media. L'approccio adotta una prospettiva etica e di sostenibilità sociale. Prevede l'integrazione tra processi di change management pianificati e cambiamento emergente. E attribuisce un ruolo critico alla Funzione Risorse Umane, individuando le competenze critiche delle HR come agente di cambiamento. Particolare attenzione viene dedicata al ruolo delle tecnologie digitali ed in particolar modo dei social media nei processi di cambiamento. Viene, infine, proposto un modello innovativo di leader del cambiamento, caratterizzato da capacità di visione, intelligenza emotiva e sociale, in grado di esprimere una leadership trasformativa, risonante e mindful. Il libro si rivolge agli studenti dei corsi di laurea e dei master, ai docenti, ai ricercatori, ai manager, ai consulenti e ai formatori interessati ai temi del cambiamento organizzativo e del change management al tempo della rivoluzione digitale, che vogliano confrontarsi con una prospettiva complessa e "umanistica", attenta alla sostenibilità sociale dei processi di change management.
Lo studio delle basi fisiologiche del comportamento umano non può prescindere da una conoscenza dell'anatomia dell'encefalo e del sistema nervoso centrale. Questa breve introduzione alle strutture neuroanatomiche del cervello e alle funzioni ad esse associate rappresenta un valido strumento per comprendere i fondamenti anatomofisiologici dell'attività psichica. Con un ricco e chiaro apparato iconografico, gli autori descrivono i principali componenti del Sistema nervoso centrale, concentrandosi sugli aspetti anatomo-funzionali. Un utile e snello strumento che può proficuamente accompagnare ogni corso di psicologia fisiologica e psicobiologia.
Nei manuali di relazioni politiche e internazionali su cui si sono formate generazioni di decisori politici, accademici e strateghi, l’uomo è generalmente visto come un essere machiavellico, mosso dalla logica e da un calcolo razionale più o meno cinico. In realtà la ragione gioca spesso un ruolo insignificante rispetto agli istinti e alle emozioni, come ha imparato Mari Fitzduff in trent’anni di esperienza nel campo della risoluzione di conflitti e tensioni sociali. Serve dunque un radicale cambio di approccio in merito al modo in cui interpretiamo e affrontiamo concetti come guerra, politica e leadership. Per farlo, sostiene Fitzduff, oggi bisogna volgere lo sguardo a discipline come la genetica comportamentale, le neuroscienze sociali e la psicologia politica. Perché tenere conto dei fattori biologici che contribuiscono a scatenare i conflitti sociali – su qualsiasi scala, da quella locale a quella globale – può permetterci di pianificare strategie di peacebuilding più efficaci, in un mondo sempre più diviso.
«Quasi tutti gli individui e ogni gruppo (a eccezione forse degli psicopatici) hanno dentro di sé la capacità di passare dall’odiare al cooperare con gli altri e di lavorare insieme per risolvere conflitti apparentemente irrisolvibili. Il fatto che ora ci siano fattori conosciuti che tendono ad aumentare o diminuire tali possibilità, oltre a scanner fMRI e test genetici e ormonali in grado di descrivere e prevedere che cosa pensiamo e come ci poniamo rispetto a un certo problema, deve farci riflettere sul nostro lavoro di costruzione della pace. Ignorare tali predisposizioni è follia cieca da parte nostra, e porterà inevitabilmente a un lavoro di costruzione della pace meno efficace e meno sostenibile.»
Mari Fitzduff
Il cerchio di giochi simbolici è il primo teatro di comunità.
Un patrimonio dell’umanità da riconoscere, custodire e valorizzare per la sua capacità di “nutrire” e “curare” le relazioni sociali, oggi più che mai in crisi.
Uno strumento per la conoscenza e lo sviluppo di modelli performativi di teatro antropologico, alla portata di tutti e a qualunque età.
Fondato scientificamente e collaudato in tante buone pratiche di cerchio d’animazione, il libro presenta molti spunti pratici per la formazione dei formatori.
Incentrato sull’analisi della comunicazione simbolica di questo dramenon, il libro intende disvelare l’archetipo del cerchio come imago del Sé e la struttura delrepertorio d’animazione che si è sviluppato sulla geometria agìta del cerchio: giochi, canti, danze, espressione delle dinamiche sociali dell’homo ludens, in ogni epoca e in ogni parte del mondo.
Il libro si rivolge agli animatori – professione ancora sottovalutata in Italia – e a tutti coloro che si vogliono mettere in gioco, con consapevolezza e competenza, in famiglia, a scuola e nei variegati centri educativi del sociale.