
GLI SCENARI CHE DETERMINERANNO LE VICENDE DEL NOSTRO PIANETA
Quali sono le variabili dalle quali dipendono gli scenari mondiali? In che misura le fonti energetiche, la demografia, le materie prime, le nuove tecnologie, l’ambiente e l’evoluzione del clima influenzeranno la storia che ci attende? Nel suo nuovo saggio, Giancarlo Elia Valori analizza uno per uno, nella loro realtà fattuale e nelle loro future implicazioni, gli elementi essenziali attorno ai quali ruotano i destini dell’umanità. Il petrolio è destinato a esaurirsi? La crescita demografica dei Paesi in via di sviluppo compenserà, e a quale prezzo, l’invecchiamento della popolazione del mondo occidentale? Il riscaldamento globale è un pericolo concreto? Le attività finanziarie sopravviveranno alla crisi in corso e alle conseguenze dell’aumento dell’età media? Come cambierà la comunicazione? Nell’esaminare queste e altre variabili, Valori non tiene solo conto di costanti macroeconomiche, come vuole la tradizione in questo campo, ma le affronta, anche e soprattutto, dal punto di vista geopolitico, senza trascurare gli aspetti ideologici, culturali e religiosi, a cui riconosce un ruolo fondamentale: dalla minaccia del fondamentalismo islamico alle ambizioni della Russia all’inevitabile ascesa di giganti come la Cina e l’India. Profondo conoscitore di questi fenomeni e Paesi, Valori guida il lettore in un affascinante viaggio nel futuro. Non dimenticando il ruolo dell’Italia, in Europa e nel bacino del Mediterraneo.
Si ripropone qui l'edizione uscita nel 1991 con l'aggiunta del discorso tenuto a Roma nel novembre scorso in occasione del conferimento del Premio Balzan per il Diritto e le Scienze della Politica. Nella Premessa alla prima edizione di questo libro, Bobbio osservava come i regimi democratici, almeno in Europa, si fossero andati estendendo e come il mondo sovietico fosse scosso da fremiti democratici. Oggi, quanto veniva annunciato sembra essersi compiuto, ma proprio per questo è necessario tornare a una visione realistica e disincantata delle "trasformazioni" e dei "limiti" di un sistema che ha sempre in agguato i pericoli della rivincita degli interessi particolari, della persistenza delle oligarchie, della educazione dei cittadini.
Molti pensano che creativi si nasca, esattamente come si nasce con gli occhi azzurri o castani, e che non ci si possa fare più di tanto. Eppure se qualcuno ci dice di non saper leggere o scrivere, non pensiamo che non ne sia capace ma semplicemente che non gli è stato insegnato. Con la creatività è lo stesso: quando qualcuno mi dice di non essere creativo, penso solo che non abbia ancora scoperto come può esserlo. "Fuori di testa" cerca di mettere a fuoco le ragioni per cui la maggior parte della gente non ha idea delle proprie capacità. Tutti nasciamo con talenti naturali, ma pochi di noi li scoprono né sono in grado di svilupparli. Paradossalmente, una delle cause di questo immenso spreco di talenti è proprio il sistema che dovrebbe valorizzarli: la scuola. Gli attuali approcci all'istruzione sono infatti impregnati di convinzioni sull'intelligenza superate e adottano valutazioni standardizzate che soffocano la creatività e appiattiscono le ambizioni. Che siate studenti o impiegati, che lavoriate nel campo dell'educazione, o nel mondo degli affari, troverete in questo libro suggerimenti e indicazioni molto utili e interessanti per il vostro futuro.
Molti pensano che creativi si nasca, esattamente come si nasce con gli occhi azzurri o castani, e che non ci si possa fare più di tanto. Eppure se qualcuno ci dice di non saper leggere o scrivere, non pensiamo che non ne sia capace ma semplicemente che non gli è stato insegnato. Con la creatività è lo stesso: quando qualcuno mi dice di non essere creativo, penso solo che non abbia ancora scoperto come può esserlo. Fuori di testa cerca di mettere a fuoco le ragioni per cui la maggior parte della gente non ha idea delle proprie capacità. Tutti nasciamo con talenti naturali, ma pochi di noi li scoprono né sono in grado di svilupparli. Paradossalmente, una delle cause di questo immenso spreco di talenti è proprio il sistema che dovrebbe valorizzarli: la scuola. Gli attuali approcci all'istruzione sono infatti impregnati di convinzioni sull'intelligenza superate e adottano valutazioni standardizzate che soffocano la creatività e appiattiscono le ambizioni. Che siate studenti o impiegati, che lavoriate nel campo dell'educazione, o nel mondo degli affari, troverete in questo libro suggerimenti e indicazioni molto utili e interessanti per il vostro futuro.
Riusciremo ad uscire dal tunnel della disoccupazione giovanile? La situazione politica ed economica attuale permette di scorgere uno spiraglio di luce che porti ottimismo nella nuova generazione sempre più impossibilitata nel realizzare il proprio futuro? Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui l'autore del libro cerca di dare una risposta. La tesi di fondo del libro è che i giovani, sebbene negli ultimi anni si sia registrato un aumento del livello d'istruzione, il più delle volte approdano nel mercato del lavoro privi di specifiche competenze. In Italia tra i vari fattori che hanno contribuito ad alimentare la disoccupazione giovanile, vi è la difficile transizione dalla scuola al lavoro: la scuola stessa ne è parte e dovrebbe dare maggiore spazio ad ore laboratoriali e pratiche da affiancare a quelle teoriche. Attraverso un interessante excursus storico-istituzionale, dalle recenti riforme del mercato del lavoro, compreso il Jobs Act, all'alternanza scuola-lavoro e alla Garanzia Giovani, il lettore è condotto a riflettere sulle reali difficoltà nell'attuazione di un'efficace politica economica che promuova l'occupazione, mentre mancano sufficienti stimoli macroeconomici per la crescita. In modo propositivo piuttosto che disfattista, l'autore, il cui sguardo è rivolto al presente ma proiettato in avanti, conduce un'analisi critica e approfondita delle varie politiche e soluzioni adottate nei vari Paesi dell'Unione Europea per far fronte all'emergenza lavoro.
Questo testo scaturisce dalla constatazione che, sebbene da un punto di vista clinico non esista una diagnosi specifica denominata "Disturbo alle Funzioni Esecutive", numerosi sono i bambini che presentano difficoltà di programmazione, organizzazione, controllo comportamentale o flessibilità nell'adattarsi a situazioni nuove. A ciò si aggiunge che la nostra organizzazione sociale impone, anche ai bambini, una sempre maggiore capacità di ottimizzare i tempi, per svolgere diverse attività in modo rapido ed efficiente; ma molti, anche in ambito scolastico, sono gli alunni che non hanno le risorse per adeguarsi a questi standard, manifestando la sintomatologia della Disfunzione Frontale, che ha notevoli sovrapposizione con quella del Disturbo di Attenzione / Iperattività. A partire da queste premesse, il testo si propone di offrire una panoramica aggiornata sul tema, che non dimentichi però anche uno sguardo alla pratica clinica; partendo dalla presentazione delle basi neuroanatomiche relative allo sviluppo delle Funzioni Esecutive, il volume illustra i disturbi evolutivi in cui sono esse sono coinvolte e gli strumenti per la loro valutazione diagnostica; inoltre rivolgendosi a un pubblico non solo di studenti e specialisti, ma anche di operatori, propone alcuni spunti per l.impostazione degli interventi riabilitativi.
Questo volume parte da una considerazione: la cooperativa nasce quale forma sociale di gestione di un'attività imprenditoriale. Oggi, questa funzione sociale - peraltro costituzionalmente sancita - appare ancora attuale? E, soprattutto, trova corrispondenza nella concretezza quotidiana a livello giuridico, economico ed economico-aziendale? Stimolati da questi interrogativi, studiosi di diversa provenienza scientifica e geografica - in collaborazione col centro studi Impresa sociale e cooperativa (isco), e col gruppo Economia Responsabile (ECORES) che riunisce docenti e ricercatori della Facoltà di Economia di Firenze - si sono confrontati in un'ottica multidisciplinare su un tema trasversale quale la cooperazione. Un primo risultato-oltre alla personale consapevolezza dell'arricchimento culturale dei partecipanti - è rappresentato da questa raccolta di saggi, che si prefigge uno scopo ben preciso: contribuire al confronto scientifico-culturale sull'impresa cooperativa. Prefazione di Stefano Zamagni; postfazione di Guido Bonfante.
Questo libro accompagna il lettore nel "nuovo modo" di fare marketing online per acquisire nuovi clienti, far percepire meglio il valore dei propri servizi/prodotti e vendere praticamente ogni cosa, attraverso i "funnel di marketing". In un mercato dove la competizione è sempre maggiore e dove i costi pubblicitari sono sempre più alti, diventa vitale affinare le tecniche e migliorare le strategie per ottimizzare gli investimenti pubblicitari in modo da ottenere un ROI (ritorno sull'investimento) positivo. I funnel servono proprio a questo! Rappresentano l'evoluzione tecnologica (e psicologica) del "sito" e sono sistemi composti da un insieme di elementi e sequenze automatizzate che hanno lo scopo di creare relazione, educazione e far vivere all'utente un'esperienza tale da portarlo all'azione voluta. Questo libro è specifico sui funnel di marketing ed è un "concentrato" di informazioni, tecniche, schemi e strategie derivanti dall'esperienza di sviluppo di oltre 120 funnel per aziende, imprenditori e professionisti in oltre 20 mercati diversi.
Perché fare fundraising? Quali sono gli strumenti da utilizzare e che sono più efficaci? Come gestire la relazione con il donatore? Quali sono gli aspetti da curare nella richiesta di una donazione? Come si aumenta la raccolta fondi? È vero che si possono raccogliere fondi con il testamento? Chi sono i Major Donor e come vanno gestiti? Il Direct Mail funziona ancora? Valerio Melandri presenta in questo volume un metodo efficace per fare fundraising - frutto della sua grande esperienza - rivolto a tutti i consulenti fundraiser e alle organizzazioni nonprofit di ogni dimensione. Il manuale prende in esame sia gli strumenti tradizionali (Direct Mail, Face To Face, DRTV) che quelli innovativi come il Digital Fundraising, aggiornandoli e fornendo dettagliati esempi e consigli alla luce dei cambiamenti che sono intervenuti negli ultimi anni. Tra le novità più interessanti il nuovo approccio al donatore dal donor care al donor love per sviluppare una relazione di lungo periodo, come trovare e sollecitare donatori e Major Donor, come impostare una campagna lasciti vincente, come realizzare un piano di fundraising partendo da zero.
L'esistenza a volte ci pesa. La società contemporanea esige da noi un'affermazione permanente, la continua reinvenzione della vita, il successo. E se qualcuno non si sente all'altezza? Subentra allora la tentazione di lasciare la presa, di assentarsi da sé divenendo irraggiungibili, che può manifestarsi in forma di fuga nell'alcol, nelle droghe, nel gioco, nella follia, o può assumere il carattere di una fuga vera e propria, quando non si lasciano tracce di sé, scegliendo per esempio di vivere "nelle terre estreme". Eppure, la volontà di sottrarsi al legame sociale è, a volte, la condizione per continuare a vivere, per inaugurare un rapporto nuovo con sé, con gli altri e con il mondo. Ricchissimo di spunti antropologici e letterari, il saggio di Le Breton affronta un tema di grande fascino e, non da ultimo, invita il lettore a riscoprire alcuni grandi autori della "fuga da sé", tra i quali Emily Dickinson, Robert Walser, Fernando Pessoa.