
Hosea Jaffe, matematico, storico e economista, autore di numerose opere sulla storia africana e sul sistema economico mondiale, in questo volume affronta il tema chiave per la macroeconomia del rapporto fra economia, ambiente e risorse all'interno dell'unico ecosistema.
Il volume affronta le questioni riguardanti l'integrazione economica e l'ordine internazionale; l'internazionalizzazione della produzione e della circolazione; l'egemonia economica e il sistema finanziario internazionale. Per poi considerare le ipotesi interpretative: teoria classica del commercio internazionale; tecniche di produzione industriale e integrazione internazionale; integrazione e potenza dello Stato nel pensiero economico; il ruolo della geopolitica. Nella seconda parte si interessa al destino economico delle nazioni e sviluppa i problemi circa lo Stato in ritirata.
L'autore, dopo aver definito il campo di crescita e sviluppo e averne sintetizzati i fattori, affronta le premesse per una strategia dello sviluppo.
L'economia italiana rischia il collasso e attingere a piene mani dalle tasche dei cittadini non è certo la soluzione per uscire dalla crisi. L'ennesima stagione del "rigore", inaugurata dal governo Monti sotto la pressione di un'Europa dietro la quale vi sono le ansie e le reticenze della Germania, non è altro che una formula rimasticata, che già in passato si è rivelata inefficace. Oggi può diventare una ricetta sicura per il disastro. Quello di cui l'Italia ha disperatamente bisogno sono imprese libere dalla rete della burocrazia e della corruzione; un sistema di tassazione che premi chi produce e non chi gestisce una rendita; una visione politica coraggiosa, che non si accontenti di traghettarci verso la successiva tornata elettorale, ma sappia mettere in campo riforme autentiche, in grado di affrancare il nostro sistema produttivo dai parassitismi che lo infestano. Mario Seminerio, analista e consulente finanziario, ci svela i retroscena e i meccanismi reali dell'economia. E avverte: il tempo per salvare il Paese sta per scadere.
La profonda crisi economica globale degli ultimi anni sta portando molte persone a credere che sia difficile, se non impossibile, raggiungere la felicità, soprattutto considerando che non si è disposti a rinunciare alle molteplici esigenze e bisogni creati dalla cultura consumistica, anche a fronte di una carenza di mezzi e risorse. Questo volume, mutuando il titolo dal paradosso usato da Gesù per spiegare ai suoi discepoli che la ricchezza rappresenta un ostacolo invalicabile per entrare nel regno dei cieli (Mt 19, 24), ha l'intento di spiegare proprio il rapporto tra il benessere economico e la felicità. Un saggio utile a tutti i cristiani, giovani e adulti, che in questi tempi di crisi cercano una risposta concreta alla domanda: "Il benessere economico fa la felicità?"
"Che cosa posso fare io con i miei soldi? Ovviamente tante cose, anche molto diverse tra loro, ma la prima di tutte è farsi delle domande! Sui soldi, sul loro significato, sul loro valore, sul loro valore per noi. Le domande sui soldi oggi, che lo vogliamo o no, sono domande sulla vita". Ugo Biggeri offre un vero e proprio strumento di educazione finanziaria, per capire questioni fondamentali in tema di banche, finanza ed economia. Biggeri, presidente di Banca Etica, invita a pensare l'economia in termini più umani, coinvolgenti e responsabilizzanti, mostrando chiaramente come le nostre piccole scelte siano importanti. Anche spostare un conto corrente può essere un atto di responsabilizzazione, perché i nostri soldi vengono investiti e lavorano anche di notte, ma forse non servono a sostenere la visione del mondo che vorremmo promuovere: spesso, mentre noi ci impegniamo per una giusta causa, i nostri soldi gestiti dalle banche lavorano contro di noi. "Non si può che essere grati a Ugo Biggeri", scrive Stefano Zamagni nella presentazione a questo libro, "per aver scelto di impegnarsi in questa impresa letteraria, un'impresa che, al pari dell'opera che va svolgendo in qualità di presidente di Banca Etica è un "lavoro stabile", modestamente remunerato, ma esaltante perché rende liberi e, soprattutto, perché fa stare in letizia".