
Questo manuale tratta analiticamente tutti gli aspetti riguardanti la contabilità dei costi, con riferimento sia alle specifiche operazioni che alle varie tecniche impiegabili, sottolineando in particolare quali informazioni sono necessarie alla direzione per la rilevazione e la registrazione sistematica e comparata dei costi, nonché l'analisi dei medesimi e i dati di profitto. Queste informazioni sono indispensabili per: stabilire l'obiettivo di profitto dell'impresa; determinare degli obiettivi settoriali coordinati; misurare e controllare l'andamento aziendale per mezzo dei budget e degli standard; decidere quali siano i perfezionamenti da apportare all'intera struttura organizzativa.
La sesta edizione italiana, basata su Frank Cartwright Global Edition, presenta diverse interessanti novità di rilievo rispetto alla precedente. Innanzitutto, si è intervenuti su tutto il testo con modifiche mirate a renderlo più chiaro, semplificando in più parti l'esposizione originaria. In questo senso, le modifiche più rilevanti sono state introdotte nel Capitolo 13 sulla Concorrenza imperfetta che è stato completamente riorganizzato. In secondo luogo, per cercare di renderla ancora più vicina alla realtà dell'Italia e dell'Europa, in quasi tutti i capitoli sono stati introdotti nuovi esempi e nuovi box Naturalista economico tutti espressamente riferiti all'Italia o all'Europa.
Rileggere l'economia da una prospettiva mediterranea e attualissima. L'economia civile è un albero antico. Non è l'ennesima proposta creata per rispondere alle esigenze o mode del momento. È invece l'ultima fioritura di una pianta millenaria, quella dell'economia italiana, latina e meridiana, del suo 'spirito' diverso da quello nordico. Il Dizionario che qui presentiamo è una sorta di seconda parte di un'unica opera. Le voci non si ripetono ma si aggiungono a quelle precedenti, e in alcuni casi le completano e le aggiornano. Il mondo è cambiato radicalmente sotto molti aspetti e nel volume alle nuove sfide dell'ambiente e del lavoro è riservato un posto centrale, perché, dalla prospettiva dell'Economia Civile, sono davvero decisive.
Un libro che tocca tutti i temi economici. A. Foglio dimostra con il suo progetto-proposta di eticonomia che è possibile dare concrete, complete, responsabili risposte ad una gestione etica dell'economia, dell'impresa, del mercato, del business/degli affari, della finanza, dei consumi, dell'ambiente; l'eticonomia può essere il giusto percorso perché l'economia possa ridare dignità all'uomo come imprenditore, manager, lavoratore, consumatore, risparmiatore, cittadino. L'economia che accetta e pratica l'etica diventando eticonomia, può meglio funzionare rispetto a quella che l'ignora o la contrasta; l'etica diventa l'essenza, il cuore, ma anche la conditio sine qua non per riportare l'economia a servizio dell'uomo nel rispetto della sua dignità, di quel tanto necessario bene comune perseguito dall'eticonomia. Per una gestione etica dell'economia, dell'impresa, del mercato, del business/degli affari, della finanza, dei consumi, dell'ambiente l'eticonomia imposta un processo che supera il concetto di capitale finanziario con quello di cocapitale, determinato da capitale materiale/imprenditoriale (fattori produttivi), capitale finanziario/d'investimento, capitale umano (forza lavoro), capitale intellettuale/creativo (conoscenze, know how, brevetti), di profitto con il coprofitto, di gestione con la cogestione, di proprietà con la comproprietà, di equa redistribuzione del reddito e della ricchezza, di giusta imposizione fiscale, di superamento del conflitto tra imprese e lavoratori.
Nel volume sono raccolte le testimonianze di quarantacinque autorevoli personalità della vita pubblica italiana - da Ciampi a Draghi, da Cossiga a Prodi, da Colombo a Padoa-Schioppa - che, riflettendo sulla figura di Guido Carli allo scopo di ricostruirne il pensiero e l'azione, hanno ripercorso con la memoria gli snodi cruciali del processo di sviluppo del nostro paese. Al lettore viene così fornita una chiave interpretativa originale per comprendere la visione e gli obiettivi che hanno ispirato, spesso alimentando grandi speranze, la classe dirigente che ha guidato l'Italia dalla ricostruzione postbellica fino alla scelta europea del 1992. Nelle parole dei personaggi che hanno dato vita a questo libro si ritrovano le radici della nostra storia contemporanea e le ragioni per cui, di volta in volta, di fronte ad alternative molteplici, è stata imboccata una determinata direzione; vengono avanzate ipotesi sull'evolvere delle nostre strutture economiche; emergono i successi conseguiti e i progressi compiuti dal paese così come le contraddizioni, i vizi, le carenze, le occasioni mancate. Gli eventi raccontati si intrecciano con i fondamentali passaggi della vita di Guido Carli: la nomina a governatore della Banca d'Italia, l'incarico alla presidenza di Confindustria, la fondazione della Luiss Guido Carli, l'elezione a senatore, la nomina a ministro del Tesoro.
Dopo oltre duecento anni dalla prima edizione milanese (1818-19) il testo di Melchiorre Gioia "Del merito e delle ricompense" viene dato alle stampe in edizione critica. L'intento dei curatori è quello di offrire al lettore la possibilità di accostarsi a un autore italiano che, nell'alveo della ricerca intellettuale europea interessata a dare misura, peso, conto delle forze economiche e morali, consolida un'indagine conoscitiva originale gettando le basi per la nascita della nuova scienza statistica. Le ottocento pagine dell'opera manifestano l'intensità e l'ampiezza del principale intento scientifico che le anima: misurare le variabili quantitative e qualitative, come le virtù - soprattutto relazionali - così essenziali per il buon funzionamento dell'economia e della società, al tempo stesso individuando i modi per favorirne l'attivazione. Come incentivare l'emersione dei comportamenti virtuosi nelle società moderne? Come premiare il merito rispettando la tessitura delle motivazioni umane più profonde che il riconoscimento unicamente monetario spiazza e deprime? Sono alcune delle domande che guidano nell'esplorazione del testo. Leggere, oggi, Gioia significa ritrovare parole (e significati) per ricomporre un vocabolario che sappia dire del merito e di come riconoscerlo al di fuori della facile laudatio dell'ideologia meritocratica. Nell'attuale società di mercato si invoca la meritocrazia pensando che il merito sia qualcosa di unidimensionale, semplice da individuare come criterio per le buone scelte. Così i meriti premiati sono quelli traducibili in incremento di rendimenti e fatturati, più maschili che femminili, più individuali che collettivi, più posizionali che relazionali. I meriti relazionali e qualitativi sono, infatti, difficili da ordinare oggettivamente, si prestano di più all'abuso, sono più vulnerabili e spesso restano invisibili a una società che soffre di analfabetismo relazionale ed emozionale. Del merito illustra quanto siano proprio gli ingredienti invisibili, i capitali relazionali e spirituali a essere stati determinanti per lo sviluppo economico e umano delle società che prima di tutto hanno saputo vederli, dirli, premiarli.
David Besanko e Ronald Breautigam, micreoconomisti accreditati in tutto il mondo, ritengono che il metodo di insegnamento più efficace sia quello di presentare i contenuti attraverso un'ampia gamma di interessanti Applicazioni, corredando il tutto con un elevato numero di esercizi svolti e problemi. Questo tipo di approccio consente agli studenti di vedere concretamente l'interazione fra i concetti chiave della materia, per afferrare compiutamente questi ultimi attraverso la pratica e capire come questi si applichino effettivamente ai mercati e alle imprese. La particolare enfasi posta su esercizi svolti e problemi è ciò che caratterizza questo volume rispetto agli altri testi di microeconomia. Gli esercizi svolti, inclusi nel testo di ogni capitolo, servono a guidare l'allievo attraverso esempi numerici specifici. Tali esercizi sono poi integrati con rappresentazioni grafiche e con la trattazione verbale, di modo che gli allievi possano vedere chiaramente, con l'uso di numeri e relazioni funzionali, il significato dei grafici e dei concetti che si vuole loro trasmettere. Il testo si rivolge ai corsi di Microeconomia a Economia, Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienze statistiche. La nuova edizione del volume è stata rivista nelle soluzioni dell'eserciziario di fine volume e include un nuovo capitolo sull'economia comportamentale, inserito nella parte sette.
Autore del Tableau économique, François Quesnay (1694-1774) annuncia – due decenni prima che appaia la Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith – la “scienza” del “governo economico” delle società. Contro le politiche filo-industriali del commercio e contro l’ancien régime – responsabili della crisi francese – egli indica nella produzione agricola e nel libero funzionamento dei mercati le condizioni naturali e necessarie dell’indipendenza e della forza degli imperi. In questa direzione, egli assegna – in Francia – a rappresentanze dei proprietari terrieri le istituzioni di controllo delle politiche fiscali ed economiche e dei comportamenti del governo. Ne esce l’idea di una fisiocrazia, un modello di governo ispirato dalla scienza, dispotico ma legale, manutentore di un ordine naturale disegnato a misura del capitalismo agrario e dei suoi agenti, in duplice opposizione alla proposta montesquiviana del “governo misto”, conservatore degli equilibri sociali di ancien régime, e agli sviluppi di un assolutismo a vocazione “industrialista”, promotore delle “classi sterili”.
Un volume dedicato al bilancio delle banche era necessario. Siamo giunti a questa facile conclusione sulla base delle richieste dei partecipanti alle numerose edizioni del corso che la SDA-Bocconi di Milano organizza su "Il bilancio bancario IAS-IFRS. Struttura, contenuti e modelli di analisi". La stessa carenza è avvertita anche nelle università. Questa lacuna nel panorama bibliografico non era così evidente quando vigevano le precedenti regole per il bilancio bancario codificate dal D.Lgs. 87/92. Forse ciò è conseguenza proprio del grado di analiticità dei principi contabili, che, insieme alla Circolare n.262/2005 della Banca d'Italia, già contengono risposta alla maggior parte delle domande. O forse è conseguenza di una certa instabilità dei principi, un cantiere sempre aperto che rende ben consapevole lo studioso, che pur volesse cimentarsi, del rischio di vedere rapidamente superate le proprie annotazioni e valutazioni. O ancora, potrebbe in parte essere conseguenza delle necessarie, ma non così diffuse, competenze trasversali per affrontare il tema del bilancio bancario, competenze in materia di contabilità e bilancio, finanza e risk management, gestione bancaria. Il libro nasce quindi con la speranza di colmare almeno in parte le carenze riscontrate, proponendosi di esaminare i profili più rilevanti del bilancio bancario, senza la velleità di costituire un trattato omnicomprensivo.