
Di economia tutti parlano ma pochi hanno una preparazione adatta a una comprensione effettiva di termini e concetti che pure entrano in una comune conversazione. Infatti l'economia continua a non figurare nei nostri programmi scolastici. Il "Lessico dell'economia", che nasce dalla rubrica settimanale di Fiorella Kostoris Padoa Schioppa per Radio Radicale, intende colmare questa lacuna. Rivolgendosi a un vasto pubblico, l'autrice seleziona dalle prime pagine dei giornali le parole chiave e ne spiega, in estrema sintesi, il significato: dall'inflazione al WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), dal condono ediizio al Patto europeo di Stabilità e Crescita, dal deficit al debito pubblico, dalle pensioni al PIL, dal cambio euro/dollaro alla riforma delle Autorità di vigilanza sul risparmio, dal clima di fiducia al taglio del potere d'acquisto degli italiani.
Se l'invocazione di un'economia "umana" attraversa spesso come un concetto vago lo spazio svuotato di una politica senza progettualità, questo trattato ne espone i fondamenti con un linguaggio accessibile e con il proposito di riportare la possibile risposta della filosofia al centro della discussione pubblica, non solo cercando un vivo confronto con tutti gli attori economici, ma coinvolgendo senza barriere specialistiche lettrici e lettori come cittadini di una comunità dissolta. Preceduto da un notevole successo in Germania, nella sua versatilità il libro decreta, contro l'ortodossia dominante nella scienza economica, la sconfitta definitiva dell'homo oeconomicus, l'ottimizzatore protagonista di un sistema economico autodistruttivo se non sottoposto a misure umane di contenimento, difende nel dibattito etico attuale il nucleo normativo della modernità tramite una modernizzazione integrativa delle virtù antiche, reclama sul piano politico un nuovo dialogo transnazionale sui lineamenti di un modello sociale europeo marginalizzato, introduce con un approccio interdisciplinare al vasto dibattito degli ultimi anni sulla connessione spezzata tra etica ed economia. Il volume consente di accostarsi al pensiero di uno dei filosofi tedeschi più influenti grazie al saggio critico in lingua italiana di Giovanni Battista Demarta.
Il volume offre uno studio sui testi economici del gesuita canadese Bernard Lonergan, teologo e filosofo oltre che esperto di teoria economica. La crisi economica di questi ultimi anni, con i suoi riflessi sulla tenuta sociale e sugli equilibri politici di un mondo globalizzato, ha messo a nudo l’incapacità delle ideologie dominanti a trovare soluzioni degne dei valori umani e cristiani. Occorre un ripensamento profondo che aiuti a costruire una cultura di democrazia politica ed economica che garantisca a tutti gli uomini una vita veramente umana. E’ questa la direzione profetica indicata da Lonergan. Il testo ne ricostruisce i concetti fondamentali inserendoli in una prospettiva storica e teoretica.
Il capitalismo manageriale non si afferma dovunque nella medesima misura e non assume in tutti i paesi le medesime connotazioni. In questo volume l'autore svolge un confronto della dinamica organizzativa sviluppata fino agli anni Trenta dal mondo della grande impresa in tre paesi (Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania), pervenendo alla modellizazione delle differenze di fondo. Mentre in USA l'esistenza di vari mercati permette l'affermarsi di un meccanismo manageriale competitivo, in Germania il capitalismo manageriale si afferma in una versione che vede forti elementi di coesione o di cooperazione. Al contrario, ciò che emerge in Gran Bretagna è una resistenza al capitalismo manageriale al quale si continua a preferire un "capitalismo personale".
Kahn è stato uno dei massimi esponenti, insieme a Joan Robinson, Piero Sraffa e Nicholas Kaldor, della scuola di Cambridge. Figura schiva e quindi poco propenso ad apparire come protagonista, viene ricordato come il più fedele propugnatore delle idee keynesiane. Ha portato riflessioni che hanno lasciato il segno su teoria monetaria, crescita, distribuzione del reddito e a lui si deve la scoperta del principio del moltiplicatore.
Con il termine "pubblicità" si fa riferimento a quanto può toccare la sfera sensoriale di un certo pubblico mass, attraverso mezzi a pagamento. Le tecniche pubblicitarie, assieme a strumenti e attori del processo di pianificazione, si stanno confrontando e conformando sempre più con il processo tecnologico, da un lato, con la trasformazione dei comportamenti del pubblico, dall'altro. Non solo, si apre alle imprese un panorama caratterizzato dalla "velocità", in tutti i sensi; velocità di risposte agli input, velocità di cambiamento tecnologico, velocità di mutamento dei gusti, velocità di scambio di informazioni. La comunicazione è oggi costante, pressante, multidirezionale; si è tradotta, negli ultimi anni, in una squisita lama a doppio taglio per imprese e singoli. Da un lato è di certo più semplice far pervenire un certo messaggio al proprio target di riferimento, dall'altro è cosa difficile la costruzione di una relazione di lungo periodo con quest'ultimo, per via dei troppi stimoli ai quali gli individui sono sottoposti ogni giorno. Quali sono dunque le tecniche da utilizzare se si vuole lavorare in ambito pubblicitario? Quali gli strumenti? In quale modo si devono comportare gli attori, nei diversi settori, per attirare e mantenere l'attenzione dei propri consumatori? Domande lecite, ma non di così semplice risposta.
Cosa distingue il neo-lusso dal lusso? Il fatto che l'eccellenza dei prodotti non sia più appannaggio dei soli consumatori abbienti. L'accessibilità del lusso è un fenomeno estremamente attuale e proprio per questo di interesse per studiosi e manager. Lo è in quanto mette in luce la figura di un consumatore con tratti sempre più evidenti di discontinuità rispetto al passato: attento nello spendere bene il proprio denaro e interessato al meglio che il mondo delle merci può offrire. Ma soprattutto spinto dalla condizione di crisi economica a combinare nella propria shopping bag beni e servizi di prezzo e qualità differenziati, con uno spirito selettivo e aspettative elevate. Un tale approccio variamente combinato di alternative obbliga a ripensare schemi relazionali e logiche di marketing. Le aziende che occupano la fascia premium dell'offerta hanno pertanto la necessità di comprendere motivazioni e comportamenti di questi nuovi consumatori. Questo libro intende contribuire alla conoscenza del neo-lusso con un approccio scientificamente rigoroso, offrendo spunti e implicazioni manageriali che possano risultare utili a chi si occupa di accrescere continuamente la proposta di valore dei prodotti premium.