
Viviamo in un'epoca di cambiamento radicale dei nostri stili di vita e di profonda sfiducia nei confronti delle istituzioni pubbliche e private. In questo contesto, che ruolo hanno le imprese? Con quale mindset deve essere progettata la loro comunicazione? Quali sono le sfide e le opportunità che interessano oggi questa disciplina? Questo manuale si rivolge a studenti universitari e professionisti con l'ambizione di farli appassionare alla comunicazione d'impresa e alle sue molte sfumature. Il libro si articola in due parti: la prima offre una visione ampia del contesto in cui le imprese si trovano oggi a comunicare, offrendo un approccio sistemico fondamentale per generare valore; la seconda approfondiscei diversi ambiti in cui la comunicazione d'impresa si articola (comunicazione istituzionale, gestionale, commerciale ed economico-finanziaria) e li arricchisce con una nutrita selezione di esempi e con alcune interviste a professioniste della comunicazione. Tra un capitolo e l'altro, sono inseriti alcuni temi trasversali che fanno da ponte tra categorie di comunicazione sempre più sfumate.
Giuseppe Toniolo (1845-1918) è spesso citato ma poco conosciuto. Il saggio Economia umana di Domenico Sorrentino colma una lacuna, portando lo sguardo in modo sistematico e quasi antologico sul suo Trattato di economia sociale e gli altri suoi scritti. La chiave della visione tonioliana è il rapporto tra etica ed economia. Proprio questa prospettiva torna oggi di attualità, di fronte a un'economia globale alle prese con questioni drammatiche come la disuguaglianza, la povertà e il dissesto ecologico. Urge un nuovo paradigma che superi la polarizzazione Stato-mercato, recuperando il ruolo, anche economico, della società civile. C'è bisogno di un'economia ridisegnata sulla base di un'antropologia integrale. L'iniziativa Economy of Francesco, con la quale il papa ha chiamato i giovani economisti di tutto il mondo a fare un patto per un'economia più fraterna e solidale, cerca ispiratori e veri maestri. Toniolo è uno di essi.
Ci sono i beni privati e i beni pubblici, che sono da sempre al centro degli interessi degli economisti; e poi, però, ci sono i beni comuni. Questi beni, l'acqua che beviamo, la qualità dell'aria che respiriamo, le foreste, i pesci del mare, molti diritti di cui godiamo o dovremmo godere, il senso civico di chi paga le tasse, il clima di fiducia nel quale lavoriamo e viviamo, sono beni che stanno a metà tra beni privati e beni pubblici. Da questa loro natura "ibrida" scaturisce anche la loro fragilità. La più profonda trasformazione che la nostra società sta vivendo in questi decenni può essere descritta proprio come il passaggio dall'era dei beni privati a quella dei beni comuni. Nella dopo-modernità, la presenza dei commons è e sarà sempre più la regola e non l'eccezione, e la qualità del nostro sviluppo risulterà sempre meno legata alla quantità di beni privati consumati e sempre più alla quantità e alla qualità di "beni comuni" che riusciremo a preservare e valorizzare. In queste pagine l'economista Vittorio Pelligra mostra come sia possibile "curare le radici", mitigare le tragedie dei beni comuni a cui assistiamo continuamente, alleviare le patologie della fiducia, che prendono la forma di opportunismo, diffidenza e tradimento. Questa cura nasce dalle scelte e dall'impegno dei singoli ma per essere veramente efficace deve, necessariamente, trasformarsi in norme, leggi e istituzioni.
"Povertà economica e famiglia cristiana. Spiritualità e missione del laicato cattolico italiano" è un testo che ha il fine di dimostrare la stretta relazione che sussiste tra la vita dei poveri, la vita delle famiglie cristiane e la vita economica del Paese. La "relazione" di cui sopra è una "relazione evidente" nel senso che senza beni e servizi economici non si possono fondare e costituire famiglie solide e felici e senza famiglie solide e felici l'economia generale e settoriale del Paese non può né nascere bene né crescere meglio.
Il Convegno nazionale: "Il mercato giusto per umanizzare l'economia", era stato concepito nel cuore e nella mente del Prof. Mario Signore, che da diversi anni, quale docente invitato dell'ISSR di Lecce per il corso Teologia ed Economia, ha messo a disposizione degli Allievi dell'Istituto la sua vasta e ricca conoscenza ed esperienza di filosofo e di esperto in umanità. Insieme con lui e il prof. Cucurachi, abbiamo affinato l'ambizioso progetto: aprire all'interno delle attività dell'ISSR di Lecce anche un ambito dove la Teologia si confrontasse con le varie scienze, fra cui l'economia. Nostra pretesa era quella di vedere come è possibile coniugare insieme, l'homo faber, con l'homo orans, e questi con l'homo oeconomicus. Avevamo vagheggiato l'idea di un convegno annuo, per coniugare le diverse dimensioni che rientrano nell'umano: anzitutto quella economica, nei prossimi anni quella etica, religiosa e cosi via, per capire meglio la bellezza e la pregnanza del versetto del Salmo: «Chi è l'uomo perché te ne curi?» e trasformare tale versetto in una sorta di "guida satellitare" nel viaggio di esplorazione di quelle che sono le potenzialità dell'essere umano, quale costruttore di comunità. Il Convegno ha visto inoltre la partecipazione della Fondazione Centro Studi Filosofici di Gallarate, dell'Istituto Universitario "Sophia" di Loppiano e dell'Associazione "Sumphilosophein", ed ha ottenuto il patrocinio della Facoltà Teologica Pugliese e della Facoltà di Economia dell'Università del Salento.
La sesta edizione italiana contiene il materiale di studio più recente, rivisto e aggiornato in seguito alla crisi finanziaria globale del 2008-2009. La novità più importante è il nuovo capitolo 20 intitolato "Il sistema finanziario: opportunità e pericoli", che analizza il sistema finanziario e i suoi legami con l'economia nel suo complesso: discute le cause delle crisi finanziarie, le loro ripercussioni macroeconomiche e le politiche che potrebbero mitigarne gli effetti e ridurre la probabilità del loro verificarsi. Molte analisi di casi sono nuove oppure sono state profondamente modificate alla luce delle recenti turbolenze economiche mondiali, che hanno comportato anche una riorganizzazione dei contenuti del libro. Il funzionamento del sistema monetario, per esempio, viene trattato prima di quanto non accadesse nella precedente edizione, perché per comprendere i provvedimenti delle banche centrali è necessario acquisire con esso una buona dimestichezza.