"Un uomo, e un uomo da solo, portò l'Italia in guerra", disse Winston Churchill. In Mussolini e i suoi generali, John Gooch illustra da una nuova prospettiva come la catastrofe che sconvolse l'Italia nella Seconda guerra mondiale non fu causata dalla dissennatezza di un uomo, ma fu il risultato di un fallimento collettivo, maturato agli alti livelli di comando. Attingendo a documenti poco noti provenienti dagli archivi delle forze armate italiane, Gooch rivela nel dettaglio, e nella loro interezza, i piani dell'esercito, della marina e dell'aeronautica, analizzando lo stretto legame tra la politica militare fascista e gli affari esteri del regime tra il 1922 e il 1940. Esaminando contraddizioni irrisolte e bizzarre "ispirazioni" politiche, Gooch delinea un quadro unico per ricchezza di fonti e indispensabile sia per la comprensione del periodo interbellico, sia per la responsabilità delle scelte, spesso frutto di irrazionalità e incompetenza, che indubbiamente Mussolini ebbe, ma che i suoi generali in parte condivisero.
Certi libri traggono forza dagli eventi che li hanno seguiti. Allora una semplice descrizione realistica può essere additata come causa di quanto succederà, mentre i veri colpevoli sono coloro i quali non sono riusciti ad avvedersi di quanto stava già accadendo. Scritto tra il 1996 e il 1999 e proposto in Italia nell'ultima edizione curata dal Generale Fabio Mini, "Guerra senza limiti. L'arte della guerra asimmetrica tra terrorismo e globalizzazione" muove dall'analisi della Guerra del Golfo del 1991, primo esempio di nuova integrazione tecnologica in campo militare. Lo sguardo poi si amplia a scrutare "il volto del dio della guerra di oggi". In un crescendo tramato di bagliori visionari, suggestioni letterarie e filosofiche, riflessioni geostrategiche e ricorso alla retorica combinatoria, il libro approda alla dimensione della interpretazione complessiva dell'epoca che stiamo vivendo e vivremo domani sotto il profilo delle conflittualità.