
Nel 1939, mentre le truppe di Hitler si apprestano a incendiare l’Europa, Simone Weil svolge alcune riflessioni sulla catastrofe che prende forma sotto i suoi occhi, evidenziando come quegli accadimenti così terribili rientrino perfettamente nell’alveo della politica occidentale, a partire dalla Roma antica e passando per Luigi XIV e Napoleone. Weil utilizza non il racconto del presente ma le cronache degli storici greci e romani, che vissero un’altra immane sciagura, frutto dei propositi di dominio dell’Impero romano.

