Il ritmo precipitoso e la profondità delle trasformazioni che caratterizzano questa fine millennio, sono stupefacenti. La mondializzazione dell'economia, stimolata dall'accellerazione delle tecnologie dell'informazione, sovverte ogni cosa. Il mercato e la comunicazione si impongono come modelli creativi che sconvolgono tutte le attività umane. Gli stati-nazione, i governi, i partiti e i sindacati stanno perdendo le loro funzioni tradizionali e danno l'impressione di non essere più all'altezza dei loro compiti, di non capire la portata dei cambiamenti epocali in atto. A che cosa somiglia questo nuovo paesaggio planetario? Quali stati, quali forze, quali nuovi paradigmi emergono in questo contesto?
La crescente inadeguatezza delle teorie dello sviluppo di fronte all'evidente allargamento del divario tra paesi ricchi e paesi poveri ha condotto negli ultimi anni all'impasse dell'intero paradigma dello sviluppo. Questo libro, oltre a esporre i termini della questione teorica, costituisce una "guida critica", che riesce a suggerire l'antidoto per evitare il vicolo cieco dell'imperativo culturale verso la modernizzazione e superare quella "tentazione occidentale" di fissare il senso e le direzioni della storia.
E' possibile intuire come saranno i "giorni del futuro"? Quali traiettorie percorrerà il sistema-mondo nei prossimi decenni? Questo libro è un tentativo di rendere visibili le reali alternative storiche che sono davanti a noi. Partendo da un'accurata interpretazione delle trasformazioni globali avvenute tra il 1945 e il 1990, gli autori avanzano proiezioni plausibili sull'evoluzione del sistema-mondo nei prossimi venticinque-cinquant'anni, sottolineando come la crisi di un sistema storico porti sempre con sé la necessità di nuove scelte.
Attraverso una serie di saggi, Samir Amin fornisce un quadro approfondito della nuova fase in cui è entrato il capitalismo dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Le relazioni Nord-Sud, il trionfo del libero mercato, la riforma degli accordi di Bretton Woods, l'accellerazione del processo di globalizzazione sono i temi principali qui affrontati da questo economista di fama mondiale.
Una cronaca della situazione albanese dal 1985, anno della morte di Enver Hoxha, all'attuale nuovo corso. Gli sviluppi politici, economici e socioculturali nell'Albania postcomunista sono analizzati a fondo dai due autori, che hanno soggiornato a lungo nel paese balcanico come studiosi e corrispondenti di varie testate britanniche.
Perché gli occidentali non hanno visto giungere quei tragici avvertimenti che fra il 1999 e il 2002 dovevano portare al crollo del mondo civile? Perché hanno trascurato gli avvertimenti di poeti e profeti? Come hanno potuto credere alla sopravvivenza di una società incapace di far fronte alle questioni fondamentali sull'uomo e sull'esistenza? Pierre Thuillier passa in rassegna le cause storiche, economiche e spirituali che, nel corso dei secoli, hanno corroso l'anima della civiltà dell'Occidente.