
I disegni scenografici di scultori fiamminghi e il Barocco romano a cura di Charles Bossu, Wouter Bracke, Alain Jacobs, Sara Lambeau, Chiara Leporati
Il presepe monumentale conservato nelle collezioni del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma ha uno stretto legame con la storia del nostro Paese: fu infatti raccolto dall'etnologo Lamberto Loria, cui era stata affidata la cura della grande Mostra di etnografia italiana svoltasi a Roma nel 1911 nell'ambito della "Mostra internazionale" organizzata per celebrare il cinquantenario dell'Unità d'Italia. Le figure in catalogo, che rappresentano gli usi e costumi delle diverse regioni d'Italia, sono opera di importanti maestri napoletani del XVIII e XIX secolo e ci mostrano personaggi caratteristici di classi sociali e realtà diverse, occidentali e orientali, cristiani e gentili.
Si può passeggiare nel verde imparando anche a saperci guardare intorno . Detto così si potrebbe pensare ad una introduzione alla botanica . Invece , e ci piace sottolinearne l’eccezionalità, la collana “I giardini storici di Roma “ curata dalla Sopraintendenza Comunale di Roma , chiede al lettore molto più che una partecipata attenzione a piante e cespugli : senza niente togliere all’approfondimento naturalistico , le guide invitano a ripercorrere gli aspetti più o meno conosciuti, gli itinerari storici, l’intreccio imprescindibile tra architettura e paesaggio del verde romano che non ha eguale al mondo per compresenza di valori storici e ambientali. Villa Torlonia è una delle ultime ville romane ad essere stata acquistata a uso pubblico . Pur nelle limitate dimensioni, essa ha un’ altissima concentrazione di manufatti artistici non che è uno dei parchi più interessanti della città di quella tipologia detta all’inglese poco comune in Italia.
Si può passeggiare nel verde imparando anche a saperci guardare intorno . Detto così si potrebbe pensare ad una introduzione alla botanica . Invece , e ci piace sottolinearne l’eccezionalità, la collana “I giardini storici di Roma “ curata dalla Sopraintendenza Comunale di Roma , chiede al lettore molto più che una partecipata attenzione a piante e cespugli : senza niente togliere all’approfondimento naturalistico , le guide invitano a ripercorrere gli aspetti più o meno conosciuti, gli itinerari storici, l’intreccio imprescindibile tra architettura e paesaggio del verde romano che non ha eguale al mondo per compresenza di valori storici e ambientalI. Si inizia la passeggiata del Pincio , pensato da sempre come uno spazio verde per il pubblico , ritrovo mondano ma anche di semplice svago e simbolo delle glorie patrie grazie alla progressiva collocazione di ben 229 busti di illustri italiani.
Palazzo Sacchetti a via Giulia, su cui ad oggi, nonostante la rilevanza architettonica e degli apparati decorativi, non era stato ancora dedicato uno studio monografico, ebbe fin dai tempi della sua edificazione illustri abitanti e "grandi firme" che ne progettarono la costruzione e la decorazione quali Antonio da Sangallo e Francesco Salviati. Allo scadere del Cinquecento, fu un grande banchiere fiorentino, Giovan Battista Salviati, ad individuarlo come dimora adatta alla sua famiglia per il grande salto sociale che si era prefisso di compiere nel momento di massimo splendore della Roma papale. Lui, Marcello e Giulio, destinato alla carriera ecclesiastica, si adoperarono con grande successo per garantire alla famiglia, tramite sapienti alleanze ed amicizie, l'ambitissimo ruolo politico ed economico meta di molte famiglie non romane, anche attraverso un'intensa attività di mecenatismo ed acquisizioni di proprietà nelle sedi appropriate: di qui l'acquisto di tre grandi latifondi (Frascati, Valle dell'Inferno e Castelfusano), la costruzione della cappella gentilizia in San Giovanni dei Fiorentini, la costituzione di una splendida quadreria per il palazzo di città, l'affidamento alla stella nascente Pietro da Cortona dei progetti architettonici e decorativi delle nuove acquisizioni. La fortuna dei Sacchetti si andò accrescendo anno dopo anno al punto tale da sfiorare il pontificato con il cardinal Giulio alla morte di UrbanoVIII Barberini...